Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

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Moderatore: F.Calabrese

aldusmanutius
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da aldusmanutius » sabato 15 febbraio 2020, 18:19

si chiama pluralità di opinioni, forse fonometropazzo non ha idea di che cosa sia.
In qualunque altro forum ti avrebbero già fatto notare che stai tentando di zittire le voci del dissenso, non penso che questo sia uno spazio riservato ad adoratori di una setta; se mi sbaglio però dovete dirlo una volta per tutte.
io quello che ho postato qui lo scriverei in analoga contesa anche negli altri due forum (uno italico e uno straniero) dove scrivo; non frequento i social.
Ripeto anche per te, casomai ce ne fosse bisogno, che non sono sodale con operatori di settore e neppure pseudocommerciante, polemica già avuta con Fabrizio più volte in passato che continua a pensare che dietro ogni forumer ci siano potenziali mandanti.
Io difendo l'audio industry lo so, vero bersaglio di Fabrizio. E' un mercato con le sue inevitabili dinamiche; anche se ho disprezzo per la tendenza degli ultimi 20 anni, completamente fuori controllo nelle storture dei listini. Oggi, con anni di osservazione, ho imparato a misurarmi e a capire come affrontarlo e sopratutto non penso che chi ci spenda soldi (perché gli da gratificazione farlo) sia inevitabilmente un pollacchione; mantra ripetuto fino alla nausea non solo su questo spazio.
è pieno di mercati analoghi che hanno derive simili.
se devo scendere in piazza per fare la rivoluzione e picconare preferirei farlo per temi più importanti.

lucaesse
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da lucaesse » sabato 15 febbraio 2020, 18:22

aldusmanutius dice:
Poche ironie su quei cabinet dai, sai benissimo che sono eccellenti, anzi splendidi.
bellissimi posso anche ammetterlo, anche se a me il modello di punta, con i woofer più grossi mi sembra sgraziato, i modelli inferiori li trovo più riusciti.

Eccellenti NO! Inutile dire che un componente è eccellente se non si considera il costo e i vantaggi che porta rispetto ad una soluzione più economica. Quei mobili complicatissimi sono necessariamente costosi, vibrano un sicuramente po' meno di mobili più convenzionali, ma questo fa fare un salto di prestazioni alla cassa? Dubito.

Forse spostando risorse verso altri aspetti (migliore progettazione e concezione della cassa, qualità e numero degli altoparlanti, studio e realizzazione del cross-over, tanto per fare esempi) si otterrebbero miglioramenti maggiori e un prodotto complessivamente più performante.

Quei mobili super fighi pieni di setti e superfici curve (più finiture extra-lusso, ovvio), quelle graziose strutture ad ogiva dietro mid e tweeter (alluminio pieno???) dal punto di vista delle prestazioni sono delle palle al piede, perché costano troppo e aggiungono ben poco al risutato concreto.

Dal punto di vista del marketing sono una figata: vi servono motivazioni all'acquisto, volete mette un'estetica stra-gnocca contro un suono migliore? Stravince la gnocca, come al solito!

F.Calabrese
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da F.Calabrese » domenica 16 febbraio 2020, 0:18

aldusmanutius ha scritto:
sabato 15 febbraio 2020, 18:19
... E' un mercato con le sue inevitabili dinamiche; anche se ho disprezzo per la tendenza degli ultimi 20 anni, completamente fuori controllo nelle storture dei listini. Oggi, con anni di osservazione, ho imparato a misurarmi e a capire come affrontarlo e sopratutto non penso che chi ci spenda soldi (perché gli da gratificazione farlo) sia inevitabilmente un pollacchione...
E chi ha mai sostenuto il contrario...?

I pollacchioni CI SONO e sono quelli che acquistano in base alla premessa che prima o poi troveranno un altro pollacchione che comprerà il loro usato malperformante a poco meno di quanto lo hanno pagato loro...

Perché li chiamo pollacchioni...? Semplice... perché loro cadono nello stesso tranello che i casinò tendono ai loro frequentatori.

Ricordo di essere stato a Las Vegas per il Consumer Electronic Show, nel 1988 se ricordo bene. Alloggiavo al Flamingo Hilton e per uscir fuori dovevo attraversare per forza il casinò... e mi venne la curiosità di seguire qualche giocatore, osservandone le mosse, che erano quasi sempre le stesse. Il giocatore iniziava con piccole giocate, ne perdeva un paio e vinceva la terza... e quindi aumentava il livello delle giocate, perdendo inizialmente e poi vincendo... dopodiché aumentava ancora il livello delle giocate... fino a che non finiva con la carta di credito vuota.

In HiFi esiste un meccanismo simile, per cui l'appassionato inizia con le Heresy usate, che rivende dopo sei mesi di nausea all'ascolto, recuperando quasi per intero quanto speso. A questo punto si convince che il gioco funziona, e ripete l'operazione con una coppia di B&W... che rivende ancora una volta rimettendoci davvero il minimo. A questo punto è fregato, perché per avere qualcosa di meglio dovrà passare ad oggetti come le Focal Grand Utopia o le Avantgarde Duo Grosso... et similia. Ma questi diffusori, in caso di rivendita, crollano di quotazione... e soprattutto con quei soldi non ci comperi più nulla di superiore. Quindi alla fine la scelta è tra tenersi le ciofeche o rivendersele ad una cifra con cui si acquistano comunque solo delle ciofeche.

Et voilà... il pollacchione è servito in tavola con i peperoni !

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da doc elektro » domenica 16 febbraio 2020, 18:41

per quanto riguarda l'aspirazione della polvere e trucioli io lavoro dove fanno cucine componibili e mobili di vario tipo e posso garantire che TUTTI i macchinari (e ci sono anche 4 fresatrici a controllo numerico SCM) hanno più o meno una aspirazione perchè se si fanno funzionare certe macchine senza dopo qualche ora si inchioda tutto perchè i trucioli si impastano.E possono anche fare un principio di incendio se l'utensile non scarica.

Oltre a fare un letamaio per terra...

Di orbitali per levigare ne abbiamo 4 e hanno un aspirapolvere della festo che tiene pulito il tutto.

P.s. ho un altro progetto di "tentativo" di fare il tower "che suona" ma come i precedenti resterà una mediocrità ma quando il fattore waf ordina e ci sono 74 cm (e non 75 perchè c'è un televisorone sopra o 73 perchè poi c'è troppo spazio ) di DEVE autocostruire
Ultima modifica di doc elektro il lunedì 17 febbraio 2020, 7:00, modificato 2 volte in totale.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

doc elektro
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da doc elektro » domenica 16 febbraio 2020, 18:44

F.Calabrese ha scritto:
domenica 16 febbraio 2020, 0:18
che erano quasi sempre le stesse. Il giocatore iniziava con piccole giocate, ne perdeva un paio e vinceva la terza... e quindi aumentava il livello delle giocate, perdendo inizialmente e poi vincendo... dopodiché aumentava ancora il livello delle giocate... fino a che non finiva con la carta di credito vuota.
Pensa se,essendo tutte le macchine da gioco oramai con un microprocessore il micro misurando il tempo di schiacciata dei tasti (che è diverso da giocatore a giocatore) possa illudere il pollo con piccole vincite per poi pelarlo.

Fantapolitica? Forse no...
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hnjmkl
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da hnjmkl » domenica 16 febbraio 2020, 19:24

Il tempo di schiacciata era già misurato nelle pianole a microprocessore degli anni80, serviva a determinare l'intensità dellla nota emessa.

doc elektro
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da doc elektro » lunedì 17 febbraio 2020, 4:20

ho una roland JV35 e lo ho già smontata più volte,usa due contatti su ogni tasto e il tempo che passa dal primo al secondo contatto dà l'intensità. Confermato!
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cosmo2000
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da cosmo2000 » lunedì 17 febbraio 2020, 13:25

Non credo che lucidare utilizzando un polish produca polveri.

F.Calabrese
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 febbraio 2020, 15:16

cosmo2000 ha scritto:
lunedì 17 febbraio 2020, 13:25
Non credo che lucidare utilizzando un polish produca polveri.
Ed allora che ci sta a fare il ventilatore...? ;)

Saluti
F.C.

discohouse
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Re: Alla faccia delle norme sui luoghi di lavoro

Messaggio da discohouse » lunedì 17 febbraio 2020, 16:03

Il ventilatore serve per fare asciugare il polish ,che va rimosso dopo che evapora il solvente,
Quindi da asciutto,qualche polverea quel punto la farà

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