Metodologie e risultati, elogio della differenza

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leonida
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Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da leonida » sabato 4 aprile 2020, 23:11

https://www.psaudio.com/pauls-posts/cel ... fferences/

Celebrare le differenze

Da un lato, siamo per lo più interessati all'identità.
Leggere un'ottima recensione del prodotto ci ispira ad ottenere esattamente ciò che il recensore aveva nella sua stanza di ascolto.

D'altra parte, siamo anche affascinati da approcci diversi allo stesso problema. Prendi come esempio gli involucri degli altoparlanti.

Possiamo concordare sul fatto che tutti i riproduttori stanno puntando allo stesso obiettivo: la ricreazione di un suono eccezionale nelle nostre stanze. Tuttavia, i modi in cui ottengono il raggiungimento di quel suono ]differiscono selvaggiamente

.Non esiste un modo perfetto per spostarsi dal punto A al punto B. In realtà, ci sono così tante variazioni e percorsi aperti a noi che spesso è difficile scegliere su cosa concentrarsi.

Celebriamo le nostre differenze negli spettacoli audio. Leggiamo di questi diversi approcci su riviste e forum online.

Ci impegniamo tutti per la stessa cosa.Perfezione nella riproduzione audio.

Tutti i modi selvaggiamente diversi in cui arriviamo nello stesso posto è ciò che mantiene questo divertimento
Ultima modifica di leonida il domenica 5 aprile 2020, 1:46, modificato 4 volte in totale.

leonida
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Messaggio da leonida » domenica 5 aprile 2020, 1:03

We like what we like

Steve Guttenberg

A noi piace quello che piace, non esiste alcuna perfezione sonora da ricercare, tutto è differente, chi registra la musica non si preoccupa degli audiofili, gli ambienti dove si ascolta non sono stati realizzati per la riproduzione musicale, nemmeno diffusori monitor creati per rivelare accuratamente le informazioni risultano simili fra loro, etc...

Concludendo, il più grave errore degli appassionati è aspirare alla perfezione, sceglietevi un sistema che vi piace, non pretendete nulla e divertitevi ad ascoltare

https://www.youtube.com/watch?v=x43HQZ1G_Tw
(sottotitoli in inglese)

F.Calabrese
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Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 aprile 2020, 2:08

leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 1:03
...
Concludendo, il più grave errore degli appassionati è aspirare alla perfezione, sceglietevi un sistema che vi piace, non pretendete nulla e divertitevi ad ascoltare...
Mezzo secolo fa, tutti i woofer impiegati nei diffusori HiFi soffrivano di elevati livelli di distorsione causata dalla nonlinearità dei magneti e delle espansioni polari. Se ci pensate, infatti, non ha alcun senso impiegare trasformatori d'uscita con lamierini pregiatissimi, se poi sui traferri dei woofer (mid e tweeters) si affacciano pezzi di ferro dolce di infima linearità.

Eppure c'erano appassionati felicissimi di mettersi in casa diffusori che -grazie a questo tipo di distorsione- massacravano la gamma media, al punto che qualsiasi pieno orchestrale suonava come un coro di clackson in una strada intasata !

Ed oggi ancora ci sono appassionati che continuano a ritenere quei poverissimi diffusori come dei miti... e non si accorgono che i woofers moderni hanno almeno dieci volte meno distorsione a livelli dieci volte più alti.

Stai tranquillo... caro Leonida... che la maggior parte degli appassionati NON aspira assolutamente alla perfezione.

Però quei pochi ci sono, come c'erano mezzo secolo fa quelli che si mettevano in casa un JBL Paragon o delle EV Patrician.

Gli altri -i molti- preferiscono pensare che possa essere perfetta una scatoletta da venti litri con un wooferino da 8"/20cm. ed un tweeterino a cupola.

Ma è una battaglia persa tentare di far capir loro che quella è la parodia dell'HiFi.

Saluti
F.C.

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Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da PrandiniFabio » domenica 5 aprile 2020, 8:33

leonida ha scritto:
sabato 4 aprile 2020, 23:11

Possiamo concordare sul fatto che tutti i riproduttori stanno puntando allo stesso obiettivo: la ricreazione di un suono eccezionale nelle nostre stanze. Tuttavia, i modi in cui ottengono il raggiungimento di quel suono ]differiscono selvaggiamente
Buongiorno,
Non concordo, le aziende puntano al profitto, indipendentemente dalle prestazioni, ed è palese quando si investe tutto sull'estetica. I modi differiscono selvaggiamente perché, probabilmente, si procede a tentoni, senza capirne molto.
Saluti
Fabio

leonida
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Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da leonida » domenica 5 aprile 2020, 10:53

in presenza di materiali e tecnologie differenti, l'applicazione della massima conoscenza elettroacustica non permette, oggi come ieri, il raggiungimento di risultati equivalenti e sostanzialmente sovrapponibili,
Pura utopia al solo pensarlo.
Eppure in qualsiasi settore tecnologicamente avanzato, prodotti con progettazione assolutamente differente producono infine, per la stragrande maggioranza degli utilizzatori, prestazioni fondamentali e risultati sostanzialmente equivalenti ed indistinguibili.
Cento televisori, cento smartphone, cento computer,cento fotocamere, cento obiettivi fotografici, pur tecnologicamente del tutto differenti, in presenza della stessa informazione al loro ingresso, producono, per la quasi totalità dei fruitori, lo stesso risultato, indistinguibile nella maggior parte dei casi.

In riproduzione audio, posta la stessa informazione da riprodurre, l'infinita pluralità dei risultati, ciascuno totalmente diverso per ciascun sistema evidenzia quanto il livello tecnologico in materia di riproduzione musicale, nonostante cento anni di cultura tecnica, debba essere essere teoricamente e praticamente considerato al più basso livello immaginabile.

leonida
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Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da leonida » domenica 5 aprile 2020, 11:01

Postnichilismo / Ritorno alla verità per ritrovare la libertà
di Gianni Riotta

Ex falso sequitur quodlibet, da una premessa falsa potete far derivare qualunque conseguenza vi aggradi, è massima della logica antica attribuita, senza troppe prove, al filosofo Duns Scoto. È anche il teorema cruciale per il nostro prossimo futuro. La crisi del principio d'autorità seguita all'esaurirsi delle ideologie dei secoli XVIII-XX ha lasciato il campo a un relativismo che, anziché generare un salutare scetticismo sulle "verità" del potere e delle culture dominanti, ha generato nichilismo globale, capace solo di produrre cinismo.
Internet, sistema nervoso dei nuovi valori e della nuova informazione, è percorsa da corrosive tesi di complotto, di calunnia, di populismo che isolano individui e comunità. I salafiti islamici delle madrasse fondamentaliste che vedono in ogni non musulmano un cane infedele e i cittadini svizzeri perbene che votano contro i minareti, credendo di combattere al Qaeda, hanno in comune l'ex falso: partono da una premessa sbagliata e ne derivano conseguenze perniciose. Dobbiamo dunque respingere il principio postmoderno che non esista "verità". Senza perdere fede nel dubbio, nel ricercare e bocciare quel che la realtà rigetta, privilegiare dati e valori che producono frutti benefici, espungendo quelli che marciscono nel male. I leader del XXI secolo più astuti e nefasti hanno imparato presto a comunicare tra le tenebre dei blog e dei talk show, saltano -approfittando della crisi dei media classici- direttamente al "popolo", lo dividono nell'urlio di clown travestiti da pensatori. Un paziente e candido lavoro di ritorno alla verità è la sfida del prossimo decennio. Perché ciascuno di noi ha diritto alle proprie opinioni, non ai propri fatti inventati ad hoc in privato, in tv, sulla rete, in politica. La verità ci renderà liberi, ex falso avremo il caos.
Direttore del Sole 24 Ore
gianni.riotta@ilsole24ore.com
twitter @riotta
12 dicembre 2009

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Re: Re:

Messaggio da leonida » domenica 5 aprile 2020, 11:13

F.Calabrese ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 2:08
leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 1:03
...
Concludendo, il più grave errore degli appassionati è aspirare alla perfezione, sceglietevi un sistema che vi piace, non pretendete nulla e divertitevi ad ascoltare...


Stai tranquillo... caro Leonida... che la maggior parte degli appassionati NON aspira assolutamente alla perfezione.

Però quei pochi ci sono, come c'erano mezzo secolo fa quelli che si mettevano in casa un JBL Paragon o delle EV Patrician.

Gli altri -i molti- preferiscono pensare che possa essere perfetta una scatoletta da venti litri con un wooferino da 8"/20cm. ed un tweeterino a cupola.

Ma è una battaglia persa tentare di far capir loro che quella è la parodia dell'HiFi.

Saluti
F.C.
C'è però chi ha individuato nel passaggio dalle Patrician possedute in precedenza al minidiffusore con woofer da 17 cm al massimo ed un tweeterino a cupola, il più alto livello di evoluzone della riproduzione musicale.
Nonostante quindi, la presenza di una precedente esperienza e la relativa consapevolezza di ciò a cui abbia rinunciato.

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Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 aprile 2020, 11:39

leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 10:53
...
Eppure in qualsiasi settore tecnologicamente avanzato, prodotti con progettazione assolutamente differente producono infine, per la stragrande maggioranza degli utilizzatori, prestazioni fondamentali e risultati sostanzialmente equivalenti ed indistinguibili.
Cento televisori, cento smartphone, cento computer,cento fotocamere, cento obiettivi fotografici, pur tecnologicamente del tutto differenti, in presenza della stessa informazione al loro ingresso, producono, per la quasi totalità dei fruitori, lo stesso risultato, indistinguibile nella maggior parte dei casi...
Bellissima osservazione, sulla quale riflettere.

Nel pomeriggio approfondirò volentieri.

Grazie
F.C.

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Re: Metodologie e risultati, elogio della differenza

Messaggio da PrandiniFabio » domenica 5 aprile 2020, 12:06

leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 10:53
in presenza di materiali e tecnologie differenti, l'applicazione della massima conoscenza elettroacustica non permette, oggi come ieri, il raggiungimento di risultati equivalenti e sostanzialmente sovrapponibili,
Pura utopia al solo pensarlo.
Eppure in qualsiasi settore tecnologicamente avanzato, prodotti con progettazione assolutamente differente producono infine, per la stragrande maggioranza degli utilizzatori, prestazioni fondamentali e risultati sostanzialmente equivalenti ed indistinguibili.
Cento televisori, cento smartphone, cento computer,cento fotocamere, cento obiettivi fotografici, pur tecnologicamente del tutto differenti, in presenza della stessa informazione al loro ingresso, producono, per la quasi totalità dei fruitori, lo stesso risultato, indistinguibile nella maggior parte dei casi.

In riproduzione audio, posta la stessa informazione da riprodurre, l'infinita pluralità dei risultati, ciascuno totalmente diverso per ciascun sistema evidenzia quanto il livello tecnologico in materia di riproduzione musicale, nonostante cento anni di cultura tecnica, debba essere essere teoricamente e praticamente considerato al più basso livello immaginabile.
È logico che se partiamo da materiali e tecnologie differenti nonostante si applichi la massima conoscenza avremo dei risultati diversi, dati non dalla conoscenza, che cerca comunque di ottenere il massimo da ogni, nel nostro caso, altoparlante, ma dal buon progetto e quindi realizzazione del componente, il quale se scadente non potrà mai essere all'altezza del proprio compito e pregiudicherà irrimediabilmente il risultato finale.
Diversa è la situazione dei televisori, computer ecc. ecc. dov'è la tecnologia simile produce risultati simili al netto della pubblicità che focalizza l'acquirente su aspetti marginali, un display HD può essere costruito in maniera impeccabile o meno, ma appariranno alquanto simili, la ricezione di un TV è simile per tutti poiché le strade più efficaci sono già tracciate, le decodifiche possono differire minimamente, seguono dei protocolli, si può giocare solo su aspetti secondari, e così per tutto il settore consumer, non esistono o se esistono sono assolutamente marginali le idee innovative, il mercato risulta soddisfatto dal disponibile, non vi è la corsa al ricambio delle TV se non per le dimensioni, i computer si cambiano perché spendendo di più ho più prestazioni, gli smartphone sono più veloci e con maggior prestazioni, la macchina fotografica mi dà maggior nitidezza profondità di colore e sfumature. Ma.. ma se entriamo nel mondo della riproduzione audio cosa troviamo? Spendo di più e cosa ottengo? Prestazioni migliori? Pochissime, appena percettibili, in cambio ottengo un migliore aspetto dell'oggetto, ma non è quello che cerco, almeno io, io cerco una riproduzione migliore e non vengo soddisfatto. Perché? Forse una causa è che partiamo da tecnologie e componenti risibili? Forse, anzi quasi certo, e all'ora? Allora visto che il mercato non persegue i miei obbiettivi, non seguo il mercato, seguo la conoscenza dell'acustica che mi indirizza verso altre soluzioni, diverse, molto diverse dalle solite, ed ecco che si profilano altoparlanti degni di questo nome e arrangiamenti fatti con scienza.
Saluti
Fabio

PrandiniFabio
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Re: Re:

Messaggio da PrandiniFabio » domenica 5 aprile 2020, 12:13

leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 11:13
F.Calabrese ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 2:08
leonida ha scritto:
domenica 5 aprile 2020, 1:03
...
Concludendo, il più grave errore degli appassionati è aspirare alla perfezione, sceglietevi un sistema che vi piace, non pretendete nulla e divertitevi ad ascoltare...


Stai tranquillo... caro Leonida... che la maggior parte degli appassionati NON aspira assolutamente alla perfezione.

Però quei pochi ci sono, come c'erano mezzo secolo fa quelli che si mettevano in casa un JBL Paragon o delle EV Patrician.

Gli altri -i molti- preferiscono pensare che possa essere perfetta una scatoletta da venti litri con un wooferino da 8"/20cm. ed un tweeterino a cupola.

Ma è una battaglia persa tentare di far capir loro che quella è la parodia dell'HiFi.

Saluti
F.C.
C'è però chi ha individuato nel passaggio dalle Patrician possedute in precedenza al minidiffusore con woofer da 17 cm al massimo ed un tweeterino a cupola, il più alto livello di evoluzone della riproduzione musicale.
Nonostante quindi, la presenza di una precedente esperienza e la relativa consapevolezza di ciò a cui abbia rinunciato.
Interessante sarebbe pure provare il ritorno alle Patrician dopo anni di conini da 17cm

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