metri cubi e basse frequenze

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Gianpiero Majandi

Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da Gianpiero Majandi » lunedì 1 novembre 2010, 22:00

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Michele
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Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da Michele » lunedì 1 novembre 2010, 22:25

gefrusti ha scritto:
Gianpiero un tizio ha scritto:Evidentemente il mio concetto è il medesimo che usi tu quando ti riferisci a "una sorta di progettazione nell'usarlo".





esatto giampiero...si parte sempre con il trattamento e ottimizzazione passivo...

campo riverberato..

posizionamento diffusori...

controllo prime riflessioni...

e poi successivamente...

studio della risposta generata dal connubio diffusore/ambiente

controllo della MOL del diffusore..

registrazione impulse response..

calcolo del filtro in base ai parametri di cui sopra..

costruzione di un taglio elettronico di sicurezza (passa alto a 28 hz nel mio caso)

ricontrollo con il filtro inserito tramite spettro di rumore rosa in real time con entrambi i diffusori in azione..

ascolto attento con diversi generi musicali...

eventuale fine tuning manuale sulla curva target...

ricontrollo con ascolti..

fine dei lavori.

questa la ritengo una correzione seria...





saluti, tom.

Scusa Tom,
ma quindi modifichi il filtro dell'altoparlante?

Saluti
Michele

audiy
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Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da audiy » lunedì 1 novembre 2010, 22:39

Io sono anni che combatto con il mio ambiente d'ascolto, una stanza 8x5x2,6 ho provato moltissime configurazioni, posizioni dei diffusori, posizioni del punto di ascolto e mai ho avuto dei risultati soddisfacenti :cry: . Mi ritrovo le risonanze proprie della stanza, 40 Hz e 63Hz (le peggiori) e dei "buchi" a circa 50 e 80Hz, più altre schifezze, ovviamente non sempre tutte assiemi, (e meno male). Una soluzione che comincia a darmi dei risultati è stata quella di "splittare" la gamma bassa utilizzando un sub posizionato in modo da avere una risposta il più corretta possibile e le medioalte (a tromba) posizionate per la migliore immagine, tagliando le frequenze dai 65Hz in giù, che poi è anche circa il limite dell'unità bassi (lascala autocostruite). Ma ci stò ancora lavorando. Aggiungo anche che sto utilizzando il DRC (vedo con piacere che qui c'è anche l'ottimo gefrusti) con risultati significativi ma da perfezionare, vorrei prima ottimizzare al massimo il sistema, poi semmai, come ribadito da tom e Giampiero, rifinire con un'oculata "diercizzazione".
Da quanto detto si può intuire che il discorso ambiente e acustica ambientale mi interessa particolarmente. Intanto mi sono scaricato il pdf di Fabrizio (Grazie!) e me lo leggerò attentamente.
Ciao.
Daniele

gefrusti
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Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da gefrusti » lunedì 1 novembre 2010, 22:55

Michele ha scritto:

Scusa Tom,
ma quindi modifichi il filtro dell'altoparlante?

Saluti
Michele





...no michele...quando parlo di filtro mi riferisco al filtro FIR..ovvero il ricavato della elaborazione che deriva dalla risposta all'impulso aquisita in ambiente. Tale filtro va messo in un plugin adatto (un convolver)
Ad esempio il player foobar (alla voce DSP) consente l'utilizzo di questi plugin....basta inserire il filtro...
p.s il problema è crearlo bene il filtro... :o :D






tom.

smile
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Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da smile » martedì 2 novembre 2010, 8:41

Si fa ancora un bel pò di confusione con questi filtri... :?

Che ne dite di iniziare un bel thread sull'ottimizzazione di un ambiente d'ascolto?

Magari anche riprendendo le varie teorie sull'argomento, le tecniche "LEDE" (live end - dead end) e così via? ;)
Operatore del settore.

Gianpiero Majandi

Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da Gianpiero Majandi » martedì 2 novembre 2010, 9:43

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EXTERMINATION

Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da EXTERMINATION » martedì 2 novembre 2010, 11:03

Gianpiero un tizio ha scritto:
smile ha scritto:Magari anche riprendendo le varie teorie sull'argomento, le tecniche "LEDE" (live end - dead end) e così via? ;)

-OMISSIS- Questa mi sembra una ragione più che sufficiente per non cadere nella tentazione di attuare trattamenti acustici pesantissimi, limitandosi alla correzione dei difetti più marcati.
Non è un'affermazione controcorrente, è una pura e semplice constatazione della realtà percettiva.
Ciao ..la mia "constatazione" ..è leggermente diversa!

Io credo che parlare esclusivamente di correzione , sia del tutto “LIMITATIVO” sul risultato finale.
Vale a dire trovo sempre ed in ogni caso assolutamete "indispensabile" riflettere sull’aspetto realizzativo ricorrendo alle diverse tecniche disponibili NON solo per correggere. "riflettere" su ELEMENTI E MECCANISMI legati lla propagazione del suono (interventi sulle RIFLESSIONI PRIMARIE ,,,,piuttosto che operare con interventi per favorire MECCANISMI di DIFFUSIONE…. CONTROLLARE in maniera intelligente le RIFLESSIONI .. .RE-INDIRIZZANDO L'ENERGIA (CID)
Ottenere un maggior grado di diffusione del campo acustico ..alias .. generare nella stanza una distribuzione dell'energia più omogenea e dunque incrementi e decadimenti del messaggio sonoro più uniformi nello spazio e più regolari nel tempo…. CONTROLLARE LE RISONANZE MODALI ..e via via dicendo...

Non meno importante LA scelta del "luogo" !! Vale a dire UN SALOTTO "A CASO" ...darà con buona probabilità un risultato MOLTO CASUALE ..! Vale a dire NON sfidare particolarmente le leggi della FISICA ..vale a dire non mettere a far suonare impianti come dire in AMBIENTI particolarmente SFAVOREVOLI (Ambienti di piccole dimensioni -Ambienti con proporzioni dimensionali “sfavorevoli” -Ambienti con “forme” sfavorevoli ..( con pianta ad L ad esempio) ambienti acusticamente accoppiati con altri (mansarde con ampie scale aperte esempio)
Ambienti con pareti ....diciamo “leggere” (cartongesso ad esempio) Ambienti con Ampie vetrate ...checchequalcunonepossadire.. di norma sono più i danni che i vantaggi ..Ambienti semispogli ..mal riempiti ...vedi vetrine/vetrinette/certuni termosifoni !armadi ..chiusi)

Non meno importante trovare il miglior posizionamento dei diffusori e del punto di ascolto.

E NEL DURANTE .....per "conoscere ancora meglio l'ambiente" determinarne le proprietà fisiche contenute nella sua risposta all'impulso !

E alla fin fine ricorrere ad eventuli interventi di ... ..correzione attiva che se tutto va bene dovrebbero essere non particolarmente pesanti ed in cndizioni favorevoli (chessò per dirne una ..ad esempio dover solo lavorare in attenuazione)

ECCO DUNQUE CHE IMHO VA DA SE CHE NON TUTTI I SALOTTI DI CASA COME DIRE SI PRESTANO FAVOREVOLMENTE ---ED IL DAZIO DA PAGARE E’ LASCIARE POTENZIALITA’ INESPRESSE SUL CAMPO!!!

PS) AD UN AMBIENTE BENSUONATE ..CI SI ABITUA RAPIDAMENTE .

tutto rig IMHO.

Gianpiero Majandi

Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da Gianpiero Majandi » martedì 2 novembre 2010, 11:39

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Ultima modifica di Gianpiero Majandi il giovedì 27 ottobre 2011, 17:12, modificato 1 volta in totale.

antani
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Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da antani » martedì 2 novembre 2010, 11:43

Gianpiero un tizio ha scritto:...Alterando pesantemente il comportamento acustico di quella stanza, in qualche modo si proverà disagio. Questa mi sembra una ragione più che sufficiente per non cadere nella tentazione di attuare trattamenti acustici pesantissimi, limitandosi alla correzione dei difetti più marcati....
Questo mi sembra uno spunto interessante. Sono anche io profondamente convinto che la percezione musicale sia influenzata dalla percezione visiva, dell'ambiente e di quello che si trova in esso.

Anche in termini di tempo di decadimento avremo probabilmente un aggiustamento delle nostre aspettative in funzione dell'ambiente, ed in particolare delle sue dimensioni.

Tuttavia direi che parlare di una chiesa e parlare di una stanza per ascolto domestico sia una cosa completamente differente, così come lo sono le nostre aspettative sul tempo di decadimento.

Il mio dubbio è: se è vero che in ambienti di grandi dimensioni può essere controproducente intervenire troppo pesantemente, si può sostenere lo stesso per una stanza di 20-30 mq? Ossia in un ambiente domestico è vero che si corra il rischio di assorbire troppo? Personalmente non mi è mai capitato di entrare in un ambiente domestico che io abbia giudicato eccessivamente assorbente. La mia stanza è pesantemente trattata, eppure se potessi la tratterei ancora di più....
Ciao
Matteo

Gianpiero Majandi

Re: metri cubi e basse frequenze

Messaggio da Gianpiero Majandi » martedì 2 novembre 2010, 12:08

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