Mah, forse non ho capito il senso della tua domanda, ma mi sembra ovvio che l'obiettivo di un ambiente domestico è la riproduzione musicale, o per usare le tue parole il monitoraggio. Non credo che nessuno tratti il proprio ambiente per ospitare un quartetto d'archi...Gianpiero un tizio ha scritto:...per FARE o MONITORARE (e già sui trattamenti per FARE e quelli per MONITORARE ci passa una bella differenza) musica o un ambiente domestico modificato per uso hi-fi. Qui sta la discriminante principale, a mio parere: è un problema che spesso non viene nemmeno affrontato e sul quale, sempre a mio parere, c'è un certo grado di confusione. La domanda primaria da porsi è dunque: cosa mi serve? ...
Può sicuramente essere. Mi piacerebbe quindi capire dove solitamente hai trovato utile eliminare dell'assorbimento.Gianpiero un tizio ha scritto:...Faccio l'avvocato del diavolo: se senti il bisogno di aggiungere trattamento acustico a un ambiente che definisci "pesantemente trattato", non ti viene il dubbio di poter avere imboccato la direzione sbagliata? Te lo chiedo perchè ultimamente, intervenendo su impianti di amici e appassionati, non ho fatto altro che togliere parti di trattamento che risultavano inutili e dannose ai fini del risultato: tutti questi ambienti risultavano eccessivamente assorbenti dove non serviva...
Giusto per inquadrare il problema ti evidenzio che il mio trattamento non è avvenuto a caso, ma a seguito di diverse (e ancora in corso, di tanto in tanto) rilevazioni strumentali. Nel complesso ho cercato di attenermi alle raccomandazioni EBU, in termini di tempo di decadimento-RT60 (lasciando perdere le diverse opinioni teoriche su questo parametro), riflessioni primarie, linearità della risposta in frequenza in asse e fuori asse. L'approccio che ho seguito è ispirato al LEDE, per quanto ho potuto. Le risonanze modali sono invece gestite attivamente.