Diffusori ad emissione bipolare
Moderatore: F.Calabrese
Diffusori ad emissione bipolare
Negli anni ho avuto modo di sentire diversi diffusori ad emissione bipolare, in alcuni casi con prestazioni ottime, mi vengono in mente le Sound lab A1,
alcune Martin Logan, un diffusore di un costruttore italiano (organizza anche diverse fiere...perdonatemi non ricordo il nome in questo momento) , in ultimo l'impianto di Fabrizio per la cordata. le varie isodinamiche invece non mi hanno mai colpito.
Quali sono i pregi ed i difetti di questo tipo di diffusori?, le varie implementazioni ecc ecc ?
alcune Martin Logan, un diffusore di un costruttore italiano (organizza anche diverse fiere...perdonatemi non ricordo il nome in questo momento) , in ultimo l'impianto di Fabrizio per la cordata. le varie isodinamiche invece non mi hanno mai colpito.
Quali sono i pregi ed i difetti di questo tipo di diffusori?, le varie implementazioni ecc ecc ?
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Sinteticamente, unn sistema a dipolo produce all'incirca cinque deciBel di minore energia per il campo riverberato, a parità di emissione diretta, dal diffusore all'ascoltatore.
Cinque preziosi deciBel, che si avvertono benissimo, specie negli ambienti più poveri di arredi e quindi riverberanti.
In più i dipoli (in gamma bassa) permettono di collocare i diffusori in posizioni in cui si eccitano di meno, anzi per nulla, alcune risonanze. Purtroppo queste collocazioni sono sempre assai distanti dalla parete di fondo (tipicamente si parla di un terzo della profondità dell'ambiente) e quindi sottraggono molto spazio, all'ambiente.
I grandi dipoli -isodinamici o elettrostatici- presentano quasi sempre un difetto peculiare, che è quello di avere una risposta alle alte che varia in funzione della distanza. Accade quindi che le riflessioni contengano più alte frequenze del primo arrivo (dal diffusore all'ascoltatore la distanza è minore). E questo conduce ad un suono assolutamente innaturale (questo per fortuna non accade con i dipoli di piccole dimensioni, come il nostro satellite per il sistema da cordata).
Un altro grosso problema dei dipoli isodinamici ed elettrostatici è che la loro impedenza di radiazione crolla letteralmente alle più basse frequenze, per via della mutua (e negativa) interferenza tra le emissioni anteriore e posteriore, che sono in controfase e non sono schermate dalle dimensioni del pannello, a frequenze le cui lunghezze d'onda sono superiori alla larghezza del pannello Questo comporta un aumento di escursione, al quale non possono far fronte né i sistemi isodinamici né quelli elettrostatici. E questo spiega il suono "fiacco" in gamma bassa, con i bassi ben presenti ai bassi livelli di ascolto, ma che scompaiono man mano che si eleva il livello.
I dipoli realizzati con altoparlanti di grande diametro si comportano meglio, in gamma bassa, ma è normale veder impiegati due o tre woofers da 15"/38cm., per fare il lavoro che un singolo 10"/25cm. farebbe in un normale Sub in bass-reflex.
Spero di essere stato esauriente, ma sono qui per completare eventuali dimenticanze.
Saluti
F.C.
Cinque preziosi deciBel, che si avvertono benissimo, specie negli ambienti più poveri di arredi e quindi riverberanti.
In più i dipoli (in gamma bassa) permettono di collocare i diffusori in posizioni in cui si eccitano di meno, anzi per nulla, alcune risonanze. Purtroppo queste collocazioni sono sempre assai distanti dalla parete di fondo (tipicamente si parla di un terzo della profondità dell'ambiente) e quindi sottraggono molto spazio, all'ambiente.
I grandi dipoli -isodinamici o elettrostatici- presentano quasi sempre un difetto peculiare, che è quello di avere una risposta alle alte che varia in funzione della distanza. Accade quindi che le riflessioni contengano più alte frequenze del primo arrivo (dal diffusore all'ascoltatore la distanza è minore). E questo conduce ad un suono assolutamente innaturale (questo per fortuna non accade con i dipoli di piccole dimensioni, come il nostro satellite per il sistema da cordata).
Un altro grosso problema dei dipoli isodinamici ed elettrostatici è che la loro impedenza di radiazione crolla letteralmente alle più basse frequenze, per via della mutua (e negativa) interferenza tra le emissioni anteriore e posteriore, che sono in controfase e non sono schermate dalle dimensioni del pannello, a frequenze le cui lunghezze d'onda sono superiori alla larghezza del pannello Questo comporta un aumento di escursione, al quale non possono far fronte né i sistemi isodinamici né quelli elettrostatici. E questo spiega il suono "fiacco" in gamma bassa, con i bassi ben presenti ai bassi livelli di ascolto, ma che scompaiono man mano che si eleva il livello.
I dipoli realizzati con altoparlanti di grande diametro si comportano meglio, in gamma bassa, ma è normale veder impiegati due o tre woofers da 15"/38cm., per fare il lavoro che un singolo 10"/25cm. farebbe in un normale Sub in bass-reflex.
Spero di essere stato esauriente, ma sono qui per completare eventuali dimenticanze.
Saluti
F.C.
Re: Diffusori ad emissione bipolare
la Mirage produceva diffusori dinamici in cassa chiusa dove gli altoparlanti erano appunto raddoppiati sui pannelli anteriori e posteriori in cassa chiusa. non ricordo se sospensione pneumatica o bass reflex.
in questo caso abbiamo gli stessi limiti?
in questo caso abbiamo gli stessi limiti?
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Occorrerebbe sapere se gli altoparlanti posteriori erano in fase o in controfase con quelli anteriori.
Nel secondo caso potrebbe essere una soluzione interessante.
Saluti
F.C.
Re: Diffusori ad emissione bipolare
In fase, emissione bipolare. Wf in reflex.
Luca
Luca
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Buonasera
Supponendo di avere un dipolo con 2 woofer uno sul fronte e uno sul retro in un cabinet chiuso con un pannello frontale molto largo e poco profondo, appoggiato alla parete frontale, essendo le due emissioni in controfase, ci troveremmo ugualmente in una situazione di cc acustico oppure le emissioni si sommerebbero in qualche modo alle frequenze per le quali il pannello è più grande della lunghezza d'onda?
Saluti
Supponendo di avere un dipolo con 2 woofer uno sul fronte e uno sul retro in un cabinet chiuso con un pannello frontale molto largo e poco profondo, appoggiato alla parete frontale, essendo le due emissioni in controfase, ci troveremmo ugualmente in una situazione di cc acustico oppure le emissioni si sommerebbero in qualche modo alle frequenze per le quali il pannello è più grande della lunghezza d'onda?
Saluti
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Oddio... che roba sarebbe...???figliodelpazzo ha scritto: ↑domenica 11 ottobre 2020, 21:04Buonasera
Supponendo di avere un dipolo con 2 woofer uno sul fronte e uno sul retro in un cabinet chiuso con un pannello frontale molto largo e poco profondo, appoggiato alla parete frontale, essendo le due emissioni in controfase, ci troveremmo ugualmente in una situazione di cc acustico oppure le emissioni si sommerebbero in qualche modo alle frequenze per le quali il pannello è più grande della lunghezza d'onda?
Saluti
F.C.
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Da prendere solo come esempio. Un robo del genere come si colloca in una stanza domestica medio piccola? A ridosso del muro con un woofer che "guarda" o vale sempre la collocazione a circa 1/3della lunghezza della stanza magari lontano dal muro per non eccitare troppo le modali?
Saluti
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Quello è un sub, gli AP sono in fase, messi così si tende ad annullare le forze dinamiche.
...........................
Ciao
Flavio
Ciao
Flavio
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Re: Diffusori ad emissione bipolare
Ok sono in fase. Ma ammettiamo che siano in controfase si forma un dipolo o no? E quale sarebbe la sua collocazione ideale?