La vera o nuova sorgente...
Moderatore: F.Calabrese
La vera o nuova sorgente...
Parliamo di tutto, ma non della sorgente ideale...Bluray audio disc, CD, super audio CD o traccia su scheda PC.?
Francamente mi manca di ascoltare il Bluray audio ....
Voi come vi apparecchiare a tavola ..?
Francamente mi manca di ascoltare il Bluray audio ....
Voi come vi apparecchiare a tavola ..?
Re: La vera o nuova sorgente...
"Sorgente ideale", ma per cosa? la praticità, la qualià d'ascolto, o l'autogratificazione?
Possiedo ed uso tutti i formati, quindi un'idea me la sono fatta. Beh "quasi" tutti i formati: non ho nulla in MQA, ma per il momento ne posso fare a meno. E forse anche nel futuro.
Ideale per la praticità è certamante la liquida, sia in storage locale che sotto forma di streaming. E la ritengo ideale anche per qualità d'ascolto, almeno da 16/44 in poi, purchè non compressa con perdita.
A mio parere (ribadisco "a mio parere"), per la mia esperienza, CD, DVD-Audio, SACD, Blue-Ray, si equivalgono tutti, come risultato sonico, al netto delle rimasterizzazioni che fanno sentire differenze tra le varie edizioni, succedutesi negli anni, che poco c'entrano con il supporto. E se pure delle differenze ci fossero, di certo non fanno gridare al miracolo.
La sorgente che personalmente mi gratifica di più è il vinile. Vuoi per l'abitudine, vuoi per il rituale, vuoi per le distorsioni tipiche dei suoi sistemi di riproduzione, l'ascolto di un vinile è un evento non confrontabile con null'altro: un vinile suona come un vinile, stop. A chi piace, a chi no, e a chi segue le mode.
Possiedo ed uso tutti i formati, quindi un'idea me la sono fatta. Beh "quasi" tutti i formati: non ho nulla in MQA, ma per il momento ne posso fare a meno. E forse anche nel futuro.
Ideale per la praticità è certamante la liquida, sia in storage locale che sotto forma di streaming. E la ritengo ideale anche per qualità d'ascolto, almeno da 16/44 in poi, purchè non compressa con perdita.
A mio parere (ribadisco "a mio parere"), per la mia esperienza, CD, DVD-Audio, SACD, Blue-Ray, si equivalgono tutti, come risultato sonico, al netto delle rimasterizzazioni che fanno sentire differenze tra le varie edizioni, succedutesi negli anni, che poco c'entrano con il supporto. E se pure delle differenze ci fossero, di certo non fanno gridare al miracolo.
La sorgente che personalmente mi gratifica di più è il vinile. Vuoi per l'abitudine, vuoi per il rituale, vuoi per le distorsioni tipiche dei suoi sistemi di riproduzione, l'ascolto di un vinile è un evento non confrontabile con null'altro: un vinile suona come un vinile, stop. A chi piace, a chi no, e a chi segue le mode.
Saluti
Giovanni
Giovanni
Re: La vera o nuova sorgente...
Io da quando ho avuto modo di confrontare il suono del mio storico e amato giracd Electrocompaniet con meccanica Philips Pro ad un player, ho venduto il lettore e ho praticamente terminato di rippare tutta la mia cd-teca. Per quanto riguarda il vinile, sto avendo qualche difficoltà a raggiungere risultati molto elevati per il problema della conversione in digitale della riia, indispensabile per entrare nella catena deq/dcx e multiamplificare.
Re: La vera o nuova sorgente...
Nel frattempo, leggo che va molto bene la vendita di giradischi, ritorno di fiamma.
E ovvio che lo streaming sarà il futuro ...per ora, accontentiamoci.
E ovvio che lo streaming sarà il futuro ...per ora, accontentiamoci.
Re: La vera o nuova sorgente...
Gdg scrive:
Non è suggestione, è il nostro coinvolgimento che cambia e la nostra attenzione che aumenta.
Immaginate di aprire una bottiglia davvero eccellente al posto di un normale buon vino e berla mentre cenate presi dalla conversazione o guardando un film: probabilmente non vi accorgereste subito della differenza di qualità e ne sprechereste una buona parte. Aprirla prima, versarla nel decanter, scegliere il bicchiere adatto, sono tutte operazioni che creano un rituale. Il vino se ne giova sicuramente, ma a fare veramente la differenza è la nostra maggiore capacità di apprezzarlo pienamente.
La comodità non sempre è un vantaggio.
Basta che non debba bere del tè con un giapponese.
Luca
Il rituale conta. Un CD lo si butta su distrattamente, si salta di traccia in traccia, se serve si può ripetere un passaggio. Il disco lo si maneggia con cura, lo si ascolta con attenzione perché comunque si usura. Il rituale ci predispone all'ascolto e alla fine ci fa godere maggiormente della musica, a prescindere dalla qualità audio.La sorgente che personalmente mi gratifica di più è il vinile. Vuoi per l'abitudine, vuoi per il rituale, ...
Non è suggestione, è il nostro coinvolgimento che cambia e la nostra attenzione che aumenta.
Immaginate di aprire una bottiglia davvero eccellente al posto di un normale buon vino e berla mentre cenate presi dalla conversazione o guardando un film: probabilmente non vi accorgereste subito della differenza di qualità e ne sprechereste una buona parte. Aprirla prima, versarla nel decanter, scegliere il bicchiere adatto, sono tutte operazioni che creano un rituale. Il vino se ne giova sicuramente, ma a fare veramente la differenza è la nostra maggiore capacità di apprezzarlo pienamente.
La comodità non sempre è un vantaggio.
Basta che non debba bere del tè con un giapponese.
Luca
Re: La vera o nuova sorgente...
Elettro scrive:
All'epoca Sony faceva ancora i filtri anti aliasing passivi (a pendenza vertiginosa) mentre Philips era si avanti con il sovracampionamento, ma usava DAC a 14 bit, che a 16 non ci arrivava. E i CD player li faceva orizzontali, in stile registratore da tavolo.
Il digitale era a malapena nato che già le uscite in vinile scarseggiavano.
Immagino che nella loro capoccia tutti sarebbero corsi a ricomperare i proprio dischi nel nuovo e perfettissimo formato. Invece il mercato, anche sui nuovi titoli, rallentò bruscamente. Non sempre la spennatura dei polli riesce bene.
Dopo vari tentativi di affossare totalmente le vendite, ora scoprono che il fascino dell'oggetto può essere una valida motivazione di acquisto, e tornano a proporre il vinile quando è del tutto anacronistico, visto che il digitale è andato assai avanti.
Sono dei buffoni, continuerò a godermi i dischi che possiedo ma non spreco denaro per un vinile attuale di musica con più compressione di un motore da corsa. Certo che certe ristampe, tipo quelle suggerite da Gdg tempo fa sono parecchio sfiziose...
Luca
quei geni dei discografici a inizio anni '80, quando il CD era una novità e costava due o tre volte l'ellepì, pensarono bene di strocare precocemente il vinile.Nel frattempo, leggo che va molto bene la vendita di giradischi, ritorno di fiamma.
All'epoca Sony faceva ancora i filtri anti aliasing passivi (a pendenza vertiginosa) mentre Philips era si avanti con il sovracampionamento, ma usava DAC a 14 bit, che a 16 non ci arrivava. E i CD player li faceva orizzontali, in stile registratore da tavolo.
Il digitale era a malapena nato che già le uscite in vinile scarseggiavano.
Immagino che nella loro capoccia tutti sarebbero corsi a ricomperare i proprio dischi nel nuovo e perfettissimo formato. Invece il mercato, anche sui nuovi titoli, rallentò bruscamente. Non sempre la spennatura dei polli riesce bene.
Dopo vari tentativi di affossare totalmente le vendite, ora scoprono che il fascino dell'oggetto può essere una valida motivazione di acquisto, e tornano a proporre il vinile quando è del tutto anacronistico, visto che il digitale è andato assai avanti.
Sono dei buffoni, continuerò a godermi i dischi che possiedo ma non spreco denaro per un vinile attuale di musica con più compressione di un motore da corsa. Certo che certe ristampe, tipo quelle suggerite da Gdg tempo fa sono parecchio sfiziose...
Luca
Re: La vera o nuova sorgente...
...ostia, Luca, sai che non mi ricordo a che ti riferisci?
Saluti
Giovanni
Giovanni
Re: La vera o nuova sorgente...
Ciao Gdg,
una era sicuramente questa, i Jetro Tull remixati da un porcospino:
una era sicuramente questa, i Jetro Tull remixati da un porcospino:
Re: La vera o nuova sorgente...
Si, Luca, ora ricordo.
E grazie di avere apprezzato il suggerimento.
E grazie di avere apprezzato il suggerimento.
Saluti
Giovanni
Giovanni