Valvole... "di tutto, di più"

[F.Calabrese]

Oddio... ci sono valvole pilota che lavorano benissimo anche con tensioni di alimentazione relativamente basse (le ECC88 e le ECC 82 possono operare anche a 60-100 Volt, vale a dire +/- 30/50 Volt).

Quanto allo stadio finale, non c'è problema a configurarlo ad emettitore comune, simulando ancor meglio l'impedenza di uscita di un pentodo, da abbassare poi con la controreazione.

Sapendo cosa si fa, è del tutto possibile ricreare il suono di uno di quei tanto valvolari controreazionati (p.es. Leak, Radford, ecc...) il cui suono tanto piace a tanti appassionati.

Il problema è che i soli a richiedere uno schema del genere sarebbero gli autocostruttori, che peraltro non saprebbero farlo funzionare, vista la necessità di compensazioni termiche assai accurate, sia con i transistor che con i mosfet. Un vero peccato.

Saluti
F.C.

[Toscanaccio]

E’ vero …. poi(accontentandosi) giocherellare con le valvole è abbastanza facile, gli schemi ci sono da 100 anni … con transistor e mosfet invece si rischia la sagra dell’arrosto

[lucaesse]

Toscanaccio:

Ammettiamo di avere un piccolo amplificatore a valvole fatto come si deve ... che oltre alla consueta uscita da 8 ohm ne abbia anche una da 32 ... da usare per pilotare una cuffia e che si possa implementare incrociando i secondari in modo da impiegare tutti (non dovrebbe essere difficile ohm piu ohm meno) mettiamo un carico variabile (un potenziometro) per poter variare il carico sul secondario e con questo il livello di saturazione/distorsione.
Questo amplificatore sarà il driver di un amplificatore a stato solido a guadagno unitario che possa fornire una potenza ragionevole su un opportuno diffusore ma che dovrà avere una potenza superiore a quella che è possibile ottenere dallo stadio pilota di almeno 7/8 volte e una erogazione in corrente generosa rispetto alle necessità ... infine si dovrebbe mettere una resistenza di potenza in uscita (1/3 ohm) per avere uno smorzamento comparabile con quello di un valvolare non controreazionato.

Ciao Toscanaccio, l'idea è interessante. Ho provato a usare un monotriodo in miniatura (lo scherzo) sia come pre, ma regolando i guadagni in modo da farlo saturare prima del finale (serve che inizi parecchio prima) che per pilotare uno stadio buffer a guadagno unitario (piastra d'uscita GY50). Confermo che nel secondo caso il buffer risulta trasparente, disponendo di un T.U. con una presa acconcia il risultato sarebbe sicuramente promettente.

L'accoppiata stadi di guadagno a valvole e buffer a stato solido non è certo una novità, nella tua proposta vedo due cose interessanti: l'idea di far prevalere il carattere del piccolo valvolare cosa che comporta un buffer parecchio potente e la rinuncia a sfruttarlo a fondo, in modo che non clippi mai; l'accoppiamento a trasformatore che elimina il condensatore tra i due blocchi. Non è che mi preoccupi il suono del condensatore, ma nel caso si volesse tirare il collo al buffer, eviteremmo possibili fenomeni di raddrizzamento. Volendo essere violenti si potrebbe azzardare un clippatore a diodi all'ingresso del buffer, in modo da minimizzare i tempi di recupero.

Il monotriodo usato come pre tirato per il collo, seguito da un finale che passeggia conferma le aspettative: il finale suona soggetivamente più forte così che pilotato a bassa distorsione e senza limitazione. Fabrizio aveva parlato di una situazione simile in passato, con riferimento ad un pre conrad johnson, se non ricordo male.

Quanto allo schema con la EL34 mi associo ai perplessi. Che senso ha usare una EL34 con tanto di carico induttivo per pilotare un buffer alimentato a tensione da Op-Amp integrato?? Ha ragione Fabrizio: lì è il buffer a determinare il suono, e altro che suono valvolare. 12W assolutamente solid-state (c'è pure della controreazione) che rischiano persino di non suonare più forte di un single-end con la sola EL34!

Luca

[Toscanaccio]

Grazie Luca … mi sono sempre pentito di non aver comprato lo scherzo ! In effetti quello che hai fatto tu è molto simile all’idea che, non certo nuova, avevo buttato là … poi uscendo dall’anodo della finale con un condensatore e “regolando” la distorsione con un carico giusto sul secondario si otterrebbe un amplificatore anche molto potente, ma questo è un’altro discorso, mentre per sperimentare la riduzione dello smorzamento elettrico che potrebbe avere una certa influenza si deve per forza avere un po di potenza da sprecare e qualche resistenza che regga un po di potenza. Ma questo lo sai già

[lucaesse]

AAAhhh Toscanaccio, ma se esci direttamente dall'anodo, tu il buffer lo vuoi da mille-mila W!!!!!

Certo che così il T.U. va bene già com'è... no no, fermi tutti che finisce che riaccendo il saldatore...

Senti, ma volendo deliberatamente uno smorzamento ridotto, perché non cercarlo già nello stadio di uscita? Per esempio un doppio follower di bjt con guadagno non elevato e pilotato con un'impedenza adeguatamente elevata. Abbonderei pure con resistenze sulle basi dei finali.

Per uno stadio in classe A sono fiducioso che possa stare in piedi; in classe AB mi preoccuperebbe la variazione di guadagno dei finali al variare della corrente d'uscita, però ci si potrebbe lavorare. Poi mica dobbiamo usare i 2N3055!


Luca

[Toscanaccio]

Perché non cercarlo direttamente nello stadio di uscita ? Perché se con lè valvole ci capisco poco con i transistor ecc ecc non ci capisco nullaaa
Ps.
Ok, se 140 volts di picco sono troppi potresti usare la presa intermedia per attaccarci il condensatore

[Sandrelli]

qui:http://www.turneraudio.com.au/solidstat ... input.html.

Danilo

l'unica cosa che mi piace è la completa protezione gate-source che li salva da picchi e DC sia positiva che negativa preservandoli dal botto