Ciao Raffaele, il problema delle piccole 2 vie è che più di tanto è fisicamente impossibile ottenere. Per fisicamente conviene intendere: "in virtù delle leggi della fisica".ma se ad esempio è in grado di erogare 50 watt veri su casse da 8 ohm 91 db, e 100 watt veri su casse da 4 ohm 88 dB, ci troveremmo nella situazione in cui le due casse genererebbero la stessa pressione spl. quindi nel mio caso, i 5 dB di differenza nell'efficienza sarebbero compensati, in parte dal quasi raddoppio della potenza.
Il problema più grosso è quello che vedi nel grafico postato da Fabrizio: la risposta teorica/anecoica è una roba, magari non pare male se ci accontentiamo lato basse, ma poi l'interfaccia con l'ambiente ci fa ascoltare quell'ottovolante di risposta in frequenza che vedi.
Un due vie con un piccolo mid-wf risente necessariamente e pesantemente delle riflessioni dalle superfici vicine (e delle variazioni di impedenza di radiazione, come dire che alle basse se è attaccato ad un muro funziona meglio). Per limitare i danni puoi solo affogarlo in una parete (per esempio una libreria ben stipata, non volendo scomodare i muratori) e farlo funzionare in un semispazio; oppure avere un enorme salone dove ascoltare le casse su piedistalli in campo vicino, ben lontane dalle pareti. In entrambi i casi limiteresti i danni della parete posteriore (specie nel primo) e delle laterali (più facile il secondo, però irrealistico) ma non ti salveresti dal pavimento
Un altro limite molto stretto è la poca potenza sopportata. Il mid-wf delle tue casse lo vedi ballare. Quello delle dynaudio è appena più grosso e il miglioramento sarebbe molto modesto. In realtà è messo molto peggio, perché non ha un altoparlante che lo completa in basso, come sulle tue. Sono molto vago perché non so esattamente come sono configurate le I.L., ma è molto improbabile che un singolo cono da 17cm le faccia sfigurare.
La moda attuale è fare altoparlanti piccoli (che non ingombrano) con escursione esagerata (così pompano come fossero padelloni). Se anche fossero perfetti, non risolvono i problemi di collocazione in ambiente e sono soggetti alla distorsione doppler (in pratica le grandi escursioni alle basse modulano le medie, è fisicamente inevitabile anche se l'altoparlante è perfetto). Però in molti sono pure molto scettici sulla effettiva qualità di questi mostriciattoli a "corsa lunga". Qui se ne è parlato più volte.
Mi rendo conto che questo spiegone è comprensibile solo se uno già conosce quelle robe, è vero. Ma sono solo esempi per capire che quel tipo di diffusore ha dei limiti intrinseci notevoli. I costruttori li conoscono perfettamente, ma realizzare le versioni "de luxe" rende bene commercialmente, anche se poi non è che il suono migliori 'sto granché.
Se vuoi fare un passo avanti devi cambiare tipologia di diffusori, altrimenti non farai che qualche cambiamento di dettaglio. Un TW a cupola industriale ben riuscito non costa un capitale e fa quello che può fare quel tipo di altoparlante. Quello super figo montato sulle dynaudio da alcune migliaia di euro era venduto a 5-10 volte tanto ma non fa, e non può fare, di molto meglio. Sempre che lo faccia.
Le dynaudio possono piacere o meno, ma devono il loro successo agli appassionati che si dannano a sentire se quel piccolo dettaglio è più o meno percepibile, l'acuto più o meno setoso , mentre l'impianto riproduce un'orchestra senza alcun realismo, il basso e la batteria con quelle alterazioni che hai visto. Non sprecare soldi sino a che non sei in grado di puntare più in alto.
Venendo alla frase quotata (alla buon'ora!) attenzione a non confondere efficienza e sensibilità. La sensibilità dice quanto suono esce data una certa tensione di ingresso (in soldoni nèh, mica dobbiamo dare l'esame di fisica). L'efficienza quanto suone esce a parità di potenza (tensione moltiplicata per la corrente, se parlassimo di lampadine).
Un normale ampli eroga una tensione; è lei che cambia quando smanetti sul volume. La corrente poi la decide il carico, cioè le casse.
Quindi il fatto che le dynaudio assorbano doppia corrente e quindi doppia potenza non compensa nulla: attaccale dopo le indiana e suoneranno più piano, anche se l'ampli sta erogando doppia potenza. Perché ricevono la medesima tensione, ma sono meno sensibili. Per farle suonare uguali devi aumentare la tensione, cioè aprire il volume, con ulteriore aumento di potenza utilizzata. Confermo: le dynaudio sono sia meno sensibili che molto meno efficienti.
Una cassa può essere poco sensibile ma avere una buona efficienza: basta che abbia un'impedenza elevata, a parità di tensione assorbirà poca corrente e quindi poca potenza. Un'altra può sembrare suonare forte, ma essere un carico durissimo: succhierà una caterva di corrente, e manderà presto in crisi l'ampli, a meno di farlo che costi un patrimonio.
Sia la maggiore efficienza che la maggiore sensibilità possono essere utili. La maggiore sensibilità si nota subito, basta commutare da una cassa all'altra. Ma la vera qualità e l'efficienza. Secondo alcuni è solo una caratteristica, unico vantaggio consente ampli più piccoli. Visto che ormai i Watt costano poco, una caratteristica spesso considerata poco conveniente. Ci si danna di più per fare la cassa efficiente, molto meno a fare un ampli potente.
Per me l'efficienza è assolutamente una qualità, e pure tra le più importanti! Pace se non sono in grado di dimostrarlo fisicamente. Spiacente. E non dar retta a quelli che sostengono che serva solo ad ascoltare a palla: il dettaglio ai minimi livelli di ascolto di un'eccellente diffusore efficiente, le casse da 83dB/W se lo scordano. Possono essere belle, audiofile e costose quanto vuoi, ma il confronto più impietoso avverrebbe proprio di notte!
Luca