Il caso Mc Intosh MC-225

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F.Calabrese
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Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da F.Calabrese » domenica 17 gennaio 2021, 15:50

Poco fa leggevo su FB dei commenti entusiastici sul finale Mc Intosh MC-225.

Effettivamente anche io ne ho un ricordo -di parecchi anni- che è diverso e migliore, rispetto a quello che ho degli altri Mac a valvole.

Spinto dalla curiosità sono andato a guardare lo schema, che inizialmente mi è sembrato "il solito Mac a valvole", identico a tutti gli altri.

Poi mi sono accorto di un particolare importante, che può spiegare i migliori commenti all'ascolto per il 225, anche rispetto ai famosissimi Mc-275.

Ve lo spiego più tardi: per ora vediamo se qualcuno lo indovina...

Ecco il nostro "225"

McIntosh MC225.jpg
McIntosh MC225.jpg (130.59 KiB) Visto 1918 volte

A più tardi
F.C.

lucaesse
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da lucaesse » domenica 17 gennaio 2021, 17:05

non so se gli schemi googleggiati al volo siano corretti; ma il 275 ha le finali pilotate con un inseguitore catodico, che nel 225 manca.

Non mi avventuro in considerazioni sul suono, ma mi pare l'unica differenza notevole tra i due schemi. Considerando che la qualità realizzativa sarà analoga, se devo scommettere il mio indiziato è quell'inseguitore.

Luca

Toscanaccio
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da Toscanaccio » domenica 17 gennaio 2021, 18:46

Mi sembrano due bestiole abbastanza diverse … comunque come dice Luca il 225 non ha l’inseguitore, ma non è questo che mi torna poco … per me l'inseguitore non è stato messo li per svolgere solo la solita funzione di accoppiamento e riduzione dell’impedenza … non avrebbe senso usare una 12bz7 o una 12ax7 … la 12bh7 che c’è prima è una valvola decisamente più robusta. Nel 225 può pilotare tranquillamente la griglia della finale polarizzata a -21 mentre nel 275, che deve essere più potente di parecchio, le kt88 “vogliono” una cinquantina di volts. Sembra quasi che il cf sia li per limitare la distorsione del driver più che per pilotare la finale. comunque non saprei, una cosa la so … io avrei messo la 12bz7 e dopo la 12bh7 :roll:

F.Calabrese
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da F.Calabrese » domenica 17 gennaio 2021, 19:46

lucaesse ha scritto:
domenica 17 gennaio 2021, 17:05
non so se gli schemi googleggiati al volo siano corretti; ma il 275 ha le finali pilotate con un inseguitore catodico, che nel 225 manca.
...
Esatto...!

Hai azzeccato...!!!

A parte ogni altro aspetto, uno stadio in più significa una minore stabilità.

Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da lucaesse » domenica 17 gennaio 2021, 20:57

Devo scaricare degli schemi più leggibili, non riesco neppure a capire che finali monta il 225. Ma tanto farne un'analisi appena approfondita non è alla mia portata, anche avessi i dati del T.U.

un paio di oservazioni buttate lì:

il 225 oltre ad avere uno stadio in meno (all'interno dell'anello di retroazione generale) ha anche un T.U. più semplice, perché non ha l'avvolgimento che alimenta i catode-follower. Definirlo "più semplice" fa scompisciare dal ridere: nello 275 ci sono ben 5 avvolgimenti separati! McIntosh è giustamente famosa per i suoi trasformatori, ma magari un po' di complessità in meno non ha guastato. Notare la modulazione della tensione di alimentazione delle valvole pilota, delle inseguitrici nel 275 (con pure il carico catodico bootstrappato!), e la retroazione catodica sulle finali. Il gruppo piloti-finali lavora con una complicatissima serie di retroazioni in cui il T.U. è l'elemento cruciale. Chissà se quelli cinesi sono paragonabili agli originali...

Il pilotaggio delle griglie delle finali con un catode-follower necessariamente lo rende a impedenza ridotta. A prescindere dalle ragioni per cui è stato adottato, è possibile che ad un maggior sfruttamento del push-pull finale si accompagni un clippaggio più duro. Questo a maggior ragione se, come dice Toscanaccio, le valvole utilizzate sono deboluccie e la bassa impedenza d'uscita non fosse accompagnata anche da una buona disponibilità di corrente. Serve un'analisi vera dei punti di lavoro scelti. Ma a occhio, secondo voi, è plausibile che le finali del 275 vengano spinte in griglia positiva o quasi?

IMHO, fortissimamente IMHO: i vecchi McIntosh suscitano la mia più incondizionata ammirazione per la loro complessità. Ma anche il sospetto che forse avrebbero potuto essere più semplici. Certo che averne uno in casa per un mesetto sarebbe interessante. Ma non la replica moderna: dovrei nasconderlo per non vedere le lucine da albero di natale sotto le valvole!

Luca

aldusmanutius
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da aldusmanutius » domenica 17 gennaio 2021, 22:05

Un caro amico li ha entrambi, attualmente fermi da anni, ma quando li aveva comprati negli States una trentina di anni fa li usava con un minimo di regolarità. Li ho ascoltati da lui più volte accoppiati ai loro pre (c11 e c22, anche scambiandoli). Entrambi preferivamo il bilanciamento timbrico del più piccolo, delizioso, suadente era davvero difficile staccarsi dall'ascolto.
Il 275 ha più energia ovviamente e le risorse in potenza per destreggiarsi su speaker di un certo litraggio e impegno di pilotaggio ma è anche tanto dolce, un po' lento e goffo. Una certa antipatia per le KT88 mi è nata in quel periodo.
Esteticamente sono imperdibili, trionfo della propria epoca.

Toscanaccio
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da Toscanaccio » lunedì 18 gennaio 2021, 14:24

In termini assoluti il fatto che ci sia uno stadio in meno è sicuramente un bene per la stabilità ma in questi schemi l'inseguitore catodico, che tra l'altro non amplifica, mi sembra una bazzecola in confronto con tutti quegli avvolgimenti del TU incastrati uno sopra l'altro che tornano indietro, alimentazioni incrociate che arrivano dalle griglie schermo e sicuramente altro che non ho visto. C'è addirittura un induttore sull'anodo delle finali ... che sia l'ultimo baluardo contro eventuali inneschi ad alta frequenza ? 🤔
Che il suono sia molto buono ci credo, che questo sia l'unico modo o il migliore per ottenerlo mica tanto.
P.s.
Che abbiano fatto 5 avvolgimenti per non farne da 7 a 18 come nella maggior parte deiTU per pp ?

lucaesse
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da lucaesse » lunedì 18 gennaio 2021, 15:46

Ciao Toscanaccio,

sono 5, tutti con prese intermedie eccetto quello per la controreazione, ma non ho idea di come li abbiano frazionati.

L'unica cosa che so è che McIntosh si fa notevole vanto dell'uso dell'avvolgimento bifilare dei primari.

Luca

Toscanaccio
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da Toscanaccio » lunedì 18 gennaio 2021, 16:01

Grazie per la precisazione ! È probabile che primario/secondario siano frazionate in 5/7 parti complessivamente, anche per ragioni di sicurezza e isolamento ... per gli altri magari no, almeno credo ...

F.Calabrese
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Re: Il caso Mc Intosh MC-225

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 18 gennaio 2021, 19:22

lucaesse ha scritto:
lunedì 18 gennaio 2021, 15:46
...
L'unica cosa che so è che McIntosh si fa notevole vanto dell'uso dell'avvolgimento bifilare dei primari...
Il mio inquilino trasformatorista raccontava a mio padre (ex radiotelegrafista della Marconi) che i vecchi trasformatori bifilari erano quanto di più inaffidabile si potesse immaginare, per via delle altissime tensioni tra fili isolati con un delicato rivestimento di resina. ma i doppi o tripli rivestimenti non li impiegava quasi nessuno, perché occupavano troppo spazio negli avvolgimenti con molte spire.

Non ho problemi a credere che gli isolanti di oggi siano una spanna superiori e non abbiano problemi... ;)


Saluti
F.C.

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