Suggerimenti di Ascolto

[Luca Anzalone]

Ovviamente c’era Mozart (concerti per vìolino Karajan-Mutter, concerto per pianoforte N°21 K467 di Geza Anda o Radu Lupu), poi Sheherazade di Rimsky-Korsakov (Gergiev), Notturni di Chopin (Ashkenazy), e Sonate di Beethoven (Patetica, Chiaro di Luna, Waldstein e Appassionata) di Kempff

[tola]

Ovviamente c’era Mozart (concerti per vìolino Karajan-Mutter, concerto per pianoforte N°21 K467 di Geza Anda o Radu Lupu), poi Sheherazade di Rimsky-Korsakov (Gergiev), Notturni di Chopin (Ashkenazy), e Sonate di Beethoven (Patetica, Chiaro di Luna, Waldstein e Appassionata) di Kempff

cosi per chiacchierare un po..l'ultima sonata di Beethoven op.111 cosi come gli ultimi quartetti sono un vero miracolo di modernità per l'epoca. qualcosa di incredibile

[Luca Anzalone]

E non solo la 111...che dire del movimento lento con variazioni della 109? E del movimento lento della Hammerklavier? Tocca delle vette così alte di espressione da lasciare sconvolti. In assoluto le ultime sonate e gli ultimi quartetti sono tra le esperienze spirituali più profonde che si possano fare. La cosa che mi ha sempre affascinato è il modo completamente diverso in cui lui, Mozart e Bach (senza nulla togliere agli altri grandi compositori) sí accostino al sublime. In base ai momenti della propria vita, ci si riconoscerà maggiormente in uno dei tre.

[Luca Anzalone]

Nella 111 assistiamo poi all’invenzione del jazz da parte di Ludwig!!

[Luca Anzalone]

Sempre a proposito della grandissima modernità, basti pensare che per proseguire il discorso del Quartetto d’Archi da dove l’aveva interrotto Beethoven e andare oltre, bisognerà aspettare per più di 100 anni, quell’altro genio assoluto di Shostakovich.

[Il sarto]

Grazie a tutti per i suggerimenti!

[tola]

E non solo la 111...che dire del movimento lento con variazioni della 109? E del movimento lento della Hammerklavier? Tocca delle vette così alte di espressione da lasciare sconvolti. In assoluto le ultime sonate e gli ultimi quartetti sono tra le esperienze spirituali più profonde che si possano fare. La cosa che mi ha sempre affascinato è il modo completamente diverso in cui lui, Mozart e Bach (senza nulla togliere agli altri grandi compositori) sí accostino al sublime. In base ai momenti della propria vita, ci si riconoscerà maggiormente in uno dei tre.

Verissimo io recentemente (forse perché l'ho sentito moltissimo in passato) mi sono un po' allontanato da Beethoven, Mozart e Bach mi attraggono maggiormente anche grazie al canto dove raggiungono le vette più alte di sempre. Beethoven ha fatto poco , di fantastico (per un ignorante come me) solo nella nova sinfonia; rivoluzione totale fra l'altro, non mi risulta che nessuno avesse mai inserito cantanti in una sinfonia, lui invece solisti e coro. immaginatevi gli ascoltatori alla prima vedere sul palco un centinaio di cantanti (cosa mai avvenuta prima) in silenzio assoluto fino al quarto movimento nella più lunga sinfonia mai scritta fino ad allora.
.
Bach è il massimo della spiritualità, Mozart è talmente geniale che è impossibile da definire ed inquadrare.

[danco]

Spettacolare sotto tutti i punti di vista.

[Luca Anzalone]

E non solo la 111...che dire del movimento lento con variazioni della 109? E del movimento lento della Hammerklavier? Tocca delle vette così alte di espressione da lasciare sconvolti. In assoluto le ultime sonate e gli ultimi quartetti sono tra le esperienze spirituali più profonde che si possano fare. La cosa che mi ha sempre affascinato è il modo completamente diverso in cui lui, Mozart e Bach (senza nulla togliere agli altri grandi compositori) sí accostino al sublime. In base ai momenti della propria vita, ci si riconoscerà maggiormente in uno dei tre.

Verissimo io recentemente (forse perché l'ho sentito moltissimo in passato) mi sono un po' allontanato da Beethoven, Mozart e Bach mi attraggono maggiormente anche grazie al canto dove raggiungono le vette più alte di sempre. Beethoven ha fatto poco , di fantastico (per un ignorante come me) solo nella nova sinfonia; rivoluzione totale fra l'altro, non mi risulta che nessuno avesse mai inserito cantanti in una sinfonia, lui invece solisti e coro. immaginatevi gli ascoltatori alla prima vedere sul palco un centinaio di cantanti (cosa mai avvenuta prima) in silenzio assoluto fino al quarto movimento nella più lunga sinfonia mai scritta fino ad allora.
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Bach è il massimo della spiritualità, Mozart è talmente geniale che è impossibile da definire ed inquadrare.

Sul canto “profano” poi abbiamo moltissimo da dire anche noi italiani...tra Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini. E non dimentichiamoci di Wagner!

[Luca Anzalone]

Spettacolare sotto tutti i punti di vista.

Grazie Danilo, messo in lista! Conosco benissimo le versioni di Haitink, Kondrashin e Rostropovich, amo Shostakovich, quindi non vedo l’ora di ascoltare anche questo. Conosco il direttore, morto troppo giovane, da un bellissimo disco tutto Tchaikovsky con Julia Fischer, sempre della Pentatone (fanno ottime incisione!). Ciao!