Suggerimenti di Ascolto
Inviato: martedì 23 febbraio 2021, 20:07
Cosa sarebbero i nostri impianti, più o meno sofisticati e performanti, senza dar loro in pasto il giusto nutrimento di grande Musica? Sarebbero solo un mezzo senza un fine...un insieme di componenti capaci di riprodurre come si deve solo la musica “plin plin”, come nel caso della maggior parte degli impianti hi-fi presenti alle mostre, o anche musica più complessa e con maggiore dinamica (ma non necessariamente di alta qualità artistica), nel caso di impianti a maggiore efficienza e potenza, e minore distorsione. Intorno ai vent’anni, in un’epoca di grandi scoperte, comprai il mio primo impianto “hi-fi”: il cosiddetto Impianto Zen proposto dalla rivista Suono. Lettore cd Onkyo modificato con grey tack antivibrazioni, amplificatore integrato Nlf Amp. 02 da 35 watt “buoni” (così capitava spesso di leggere di amp con valori di targa scarsi, ma che per qualche ragione non meglio chiarita al pubblico, riuscivano a pilotare le casse come se avessero una potenza ben maggiore), diffusori Wharfedale Diamond 8.3 (sempre abarthizzati col grey tack), cavi sufficientemente pitonati. Furono i 1250 € spesi meglio fino allora per la mia passione musicale. Quell’impiantino, con tutti i suoi limiti (che vedo soprattutto oggi) ma i suoi grandi pregi (rotondo, versatile, frizzante), cambiò radicalmente il mio modo di ascoltare la musica, e fu grazie ad esso che mi dedicai anima e corpo all’esplorazione del jazz, della classica, del rock storico, della produzione cantautoriale. Anche 14 ore al giorno di ascolti durante la preparazione delle decine di esami sostenuti all’università...di cui solo 2-3 effettuate secondi i corretti crismi audiofili, ovvero seduto nello sweet spot, con ascolto dedicato senza fare altro, ad occhi chiusi, valutando timbro e scena acustica, ecc.
Ebbene, all’epoca me ne fregavo altamente dei tecnicismi, non mi ponevo minimamente il problema di ascoltare brutte registrazioni mono, fintanto che erano capolavori, nè di non essere posizionato all’apice del triangolo equilatero, nè mi preoccupavano i limiti dinamici dell’impianto, che comunque a tutt’oggi per me rimangono sorprendenti per quanto era piccolo, anche come escursione in basso. Ero semplicemente un ragazzo avido di musica, ed ero felice ad ogni nuovo capolavoro scoperto. Con gli anni, superata questa età dell’innocenza, e una volta che la conoscenza di migliaia di titoli aveva chiuso in parte il capitolo della spinta culturale al conoscere i pilastri della musica (per lo meno occidentale), si aggiunse inevitabilmente l’esigenza di ascoltare sempre meglio, cambiando impianto e selezionando le incisioni non più solo in base al livello artistico e musicale, ma anche (soprattutto?) in base alla qualità della registrazione. Un’arma a doppio taglio...perché se i sensi godevano spesso di una maggiore fedeltà rispetto ai suoni reali, in confronto con incisioni meravigliose o di riferimento magari vecchie anche di 80-90 anni, non sempre questo godimento era altrettanto sentito a livello emozionale...cosa farne di un orecchio in estasi se poi il cuore e la mente non esultano?
Tutto ciò mi ha portato, e credo di non essere l’unico, ad inseguire un nuovo sogno: trovare quelle registrazioni che fossero sia capolavori musicali, sia capolavori dell’incisione.
Con questo thread esorto tutti i forumer a pubblicare UN titolo che a loro avviso meriti un 10 sia come qualità musicale che tecnica. Meglio ancora se associato alla copertina in questione, così da poterlo cercare con un colpo d’occhio.
Lo vedo come l’inizio di una collaborazione tra noi appassionati per condividere ciò che veramente ci ha emozionato da tutti i punti di vista. Se l’iniziativa avrà successo, varrebbe la pena di aprire proprio una sezione a parte che potremmo chiamare “Suggerimenti di ascolto”, in cui ognuno di noi potrà condividere recensioni, spunti, analisi di singoli album o composizioni, parlare di autori, interpreti, direttori, correnti, dettagli delle incisioni, e quant’altro.
Ebbene, all’epoca me ne fregavo altamente dei tecnicismi, non mi ponevo minimamente il problema di ascoltare brutte registrazioni mono, fintanto che erano capolavori, nè di non essere posizionato all’apice del triangolo equilatero, nè mi preoccupavano i limiti dinamici dell’impianto, che comunque a tutt’oggi per me rimangono sorprendenti per quanto era piccolo, anche come escursione in basso. Ero semplicemente un ragazzo avido di musica, ed ero felice ad ogni nuovo capolavoro scoperto. Con gli anni, superata questa età dell’innocenza, e una volta che la conoscenza di migliaia di titoli aveva chiuso in parte il capitolo della spinta culturale al conoscere i pilastri della musica (per lo meno occidentale), si aggiunse inevitabilmente l’esigenza di ascoltare sempre meglio, cambiando impianto e selezionando le incisioni non più solo in base al livello artistico e musicale, ma anche (soprattutto?) in base alla qualità della registrazione. Un’arma a doppio taglio...perché se i sensi godevano spesso di una maggiore fedeltà rispetto ai suoni reali, in confronto con incisioni meravigliose o di riferimento magari vecchie anche di 80-90 anni, non sempre questo godimento era altrettanto sentito a livello emozionale...cosa farne di un orecchio in estasi se poi il cuore e la mente non esultano?
Tutto ciò mi ha portato, e credo di non essere l’unico, ad inseguire un nuovo sogno: trovare quelle registrazioni che fossero sia capolavori musicali, sia capolavori dell’incisione.
Con questo thread esorto tutti i forumer a pubblicare UN titolo che a loro avviso meriti un 10 sia come qualità musicale che tecnica. Meglio ancora se associato alla copertina in questione, così da poterlo cercare con un colpo d’occhio.
Lo vedo come l’inizio di una collaborazione tra noi appassionati per condividere ciò che veramente ci ha emozionato da tutti i punti di vista. Se l’iniziativa avrà successo, varrebbe la pena di aprire proprio una sezione a parte che potremmo chiamare “Suggerimenti di ascolto”, in cui ognuno di noi potrà condividere recensioni, spunti, analisi di singoli album o composizioni, parlare di autori, interpreti, direttori, correnti, dettagli delle incisioni, e quant’altro.