Suggerimenti di Ascolto

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Gdg
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da Gdg » sabato 6 marzo 2021, 20:44

lucaesse ha scritto:
sabato 6 marzo 2021, 19:44
Posso mettere suggerimenti ovvi?

Robe che si alza un mormorio di "ma chi non lo conosce??"; "e poi, vogliamo aggiungere l'acqua calda??"; "ma che ovvietà, che scarsa immaginazione??"

Posso?

Luca
Questo mi sembra lo spirito giusto. Se uno davvero ama la musica (ed ha una certa età, aggiungo...), inevitabilmente conosce un po' tutto.
Io preferisco, se possibile, conoscere cose nuove.
Saluti

Giovanni

lucaesse
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da lucaesse » sabato 6 marzo 2021, 21:04

OMAGGIO TRIBUTO RICONOSCIMENTO (cit. Frankie hi-nrg)


questo lo conosciamo tutti. Non ci credo che un frequentatore di Hi-fi ForumLibero non ne abbia mai almeno sentito parlare, probabilmente quasi tutti ce l'hanno. Lo piazzo qui come ringraziamento, credo che sia il disco che ho ascoltato più volte in assoluto.

Eccolo:

kind blue.jpg
kind blue.jpg (91.76 KiB) Visto 1077 volte

E' il disco più famoso del celeberrimo Miles Davis, uno dei pochi jazzisti noti anche a chi mai ascolterebbe jazz. In compagnia di musicisti stratosferici. E chi non lo conosce?



Indegna e rapidissima descrizione per i tre che non l'hanno mai ascoltato.

Questo disco è stato indicato come l'album preferito da molti musicisti dei generi più disparati. Da molti è considerato il disco più importante della storia; in assoluto, prescindendo dal tipo di musica. Spessissimo è incluso tra gli imperdibili, non puoi non averlo se hai le orecchie e non sei sordo!

Potrebbe venire l'idea che quelli "che ne sanno" abbiano, anche giustamente, decretato che è imperdibile e che tutti si sentano tenuti di confermare, anche se magari non è che ascoltandolo ci godano un granchè; o che sia roba per ascoltatori sofisticati.

Sbagliato! Toppato! C*zz*ton*! Questa è musica eccezionale, brani magnifici che si ascoltano senza nessuno sforzo. E' realizzato da alcuni dei jazzisti più famosi del mondo, ma dire che è un album jazz è riduttivo. Se proprio siete abituati solo a suoni molto diversi vi servirà di farlo passare qualche volta, ma ci vuole pochissimo per iniziare a gustarlo. Potrete conoscerlo sempre meglio riascoltandolo un'infinità di volte, ma vi prenderà in pochissimo tempo. E non vi stancherà mai. Tipo un buon vino (paragone abusato, ok...) lo assaggiate e lo trovate buono, man mano che lo bevete scoprite nuovi sapori e pensate che sia ottimo, a cena e vino finiti pensate ad altri abbinamenti e vi tocca procurarvene dell'altro.

La registrazione fa quello che deve: vi permette di godervi questo capolavoro. Ma fosse più "ossigenata(?!!)"... Ma però c'è del fruscio... Ma se gli alti\bassi\medi avessero... Lasciate stare! Ma se questi erano i risultati nel 1959, com'è che i discografici attuali non sfornano un capolavoro dietro l'altro? E invece spessissimo ci massacrano la musica a botte di compressori e mazzate di equalizzazione a muzzo?? Per me registrazione promossa a pieni voti.

Ha un grande pregio: non so se la dinamica è adeguatamente preservata (siamo nel '59!), forse certe parti dal vivo suonerebbero più forte, ma la dinamica degli strumenti deve essere buona. Il disco suona "vivo" e si ascolta benissimo, senza perdere presenza, anche se lo piazzate sullo stereo e vi mettete a fare robe in giro per casa. E questo è bene, perché il jazz non lo si vorrebbe ascoltare seduti composti in un auditorium, ma al tavolo di un locale dotati di adeguato bevereggio, magari in buona compagnia. Qui la cella audiofilomonacale proprio non va, anche suonasse è lontanissima dalla musica.

Per ascoltarlo bene serve un basso che suoni. Non occorre che scivoli negli infrasuoni ma netto e potente si, altrimenti il sig. Chambers (contrabbasso) si adopererà per farvi odiare le vostre casse, spesso in combutta con Cobb (batteria) e persino con l'aiuto di Bill Evans. I tweeter di tenere cupolette dal suono celestiale rischiano gran brutte figure: con una tromba, due sassofoni e i piatti della batteria che qui non possono essere riprodotti senza la necessaria metallica incisività (sarebbe lesa maestà), rischiano di gettare la spugna immediatamente. Così anche il vostro lato audiofilo ha di che godere.

Esistono, necessariamente, varie edizioni. Io ho un CD che afferma di essere rimasterizzato recuperando le sonorità originali, perse nei precedenti riversamenti digitali. Ostenta l'uso di apparecchiature a valvole! Come detto, per me suona bene. Afferma anche che le precedenti edizioni erano affette da una variazione dell'intonazione di alcune tracce, qui corrette. Questa cosa mi lascia perplesso. E' possibilissimo pasticciare un po' la regolazione di velocità un registratore, ma com'è possibile che Miles Davis ascoltato il disco non abbia commesso alcun omicidio? Comunque non sono dotato di orecchio assoluto, non me ne preoccupo.

Cari tre, al massimo quattro, gatti che non lo conoscete: comperatelo! Anche in edizione super lusso ad alto costo vale un multiplo di quello che spendete. Questo è realmente imperdibile!

Luca
Ultima modifica di lucaesse il sabato 6 marzo 2021, 22:10, modificato 1 volta in totale.

Gdg
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da Gdg » sabato 6 marzo 2021, 22:05

"Kind of Blue"?
Davis-KOB_s.jpg
Davis-KOB_s.jpg (98.75 KiB) Visto 1062 volte
Li ho accumulati negli anni e l'utimo che ho acquistato è l'edizione completa del 50 anniversario...
-
A mio parere (ribadisco "a mio parere"), ci sono tre dischi jazz, che potremmo definire della maturità del "cool jazz", che sono irrinunciabili per qualunque appassionato di musica:

a. L'appena citato Miles Davis: "Kind Of Blue" (1959)
https://it.wikipedia.org/wiki/Kind_of_Blue

b. Dave Brubeck Quartet: "Time Out" (1959), che contiene il celeberrimo brano "Take Five"
https://it.wikipedia.org/wiki/Time_Out_ ... k_Quartet)"

c. Stan Getz & Joao Gilberto "Getz / Gilberto" (1964), con l'ancor più celebre "Garota de Ipanema
https://it.wikipedia.org/wiki/Getz/Gilberto

Sono tre dischi in cui origini e culture diverse (nero afro-americano Davis, bianco americano Dave Brubeck, brasiliano Gilberto) convergono verso una unica, altissima, qualità artistica, nello stesso momento storico.
Dischi di jazz raffinatissimo, ma, si badi bene, tutti di facilissima fruizione.

Qualità tecnica? allo stato dell'arte della tecnologia di quei tempi.
-
Saluti

Giovanni

lucaesse
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da lucaesse » sabato 6 marzo 2021, 22:28

Grande Gdg!

Condivido assolutamente, tre album imperdibili. Dovendo fare una classifica, li metterei nell'ordine in cui li hai messi tu; immagino senza questa intenzione.

Citando "Time Out" mi hai risparmiato di scrivere il prossimo post, grazie! :D Album assolutamente splendido e imperdibile.

Come giustamente dici, qui l'assoluta raffinatezza si accompagna alla facilità di ascolto. Non è musica destinata ai soli appassionati di jazz, sono dei capolavori universali.

Buon ascolto a tutti.

Luca

giovilux
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da giovilux » domenica 7 marzo 2021, 18:57

Ciao,
uscito da pochi mesi, primo album. Bellissimo.
Parliamo di jazz:

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Buoni ascolti
Giovanni

Luca Anzalone
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da Luca Anzalone » domenica 7 marzo 2021, 19:49

Ottimo, lo sto ascoltando adesso! Anche questo registrato da Stefano Amerio all’Artesuono vedo. Allego una recensione del disco per chi volesse approfondire.
https://www.musicajazz.it/totem-ferdinando-romano/
Leggo altrove che Romano è stato votato miglior talento jazz italiano del 2020, ogni tanto fa bene aggiornarsi sulle nuove leve!
Si aggiunge al lungo filone di contrabbassisti-compositori-bandleader della storia del jazz, e noto analogie con Reid Anderson, ma più in chiave “mediterranea”.

melomane
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da melomane » lunedì 8 marzo 2021, 17:40

2 classicI:

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lucaesse
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da lucaesse » lunedì 8 marzo 2021, 23:27

Cambio genere, ma resto sul tema "ci volevi tu per scoprire 'sta roba!"

Sono un fan dei Genesis, in particolare periodo Peter Gabriel. Sono pochi anni che si chiudono con "The lamb lies down on Broadway", opera rock che sta ai Genesis come "The Wall" sta ai Pink Floyd.

Qualunque conoscitore di questo gruppo distingue l'epoca Gabriel dal resto; per alcuni solo questi sono i Genesis, non sono d'accordo, ma suggerendo un singolo album non ho dubbi: deve esserci Peter. Ho scelto Foxtrot, del 1972

foxtrt.jpg
foxtrt.jpg (706.03 KiB) Visto 857 volte
Sicuramente altri avrebbero scelto diversamente, ma questo è veramente un album progressive fantastico.

E' bello tutto, anche se la celeberrima "Watcher of the Skies" che apre il disco e per lungo tempo gli spettacoli dei Genesis non è nei primissimi posti delle mie preferenze. Contiene almeno tre capolavori:

"Get 'Em Out by Friday" e "Can-Utility and the Coastliners " sulla prima facciata e, ovviamente, la suite "Supper's ready" che occupa quasi per intero la seconda.


Il prog non è certo un genere leggero (e se non di qualità facilmente noioso), questo disco non potete certo ascoltarlo di sottofondo, a meno di conoscerlo a memoria. Brani dalla struttura complessa e arrangiamenti elaborati richiedono una certa attenzione, ma questo è un gran bel disco e vale la pena di un ascolto concentrato.

Vietato ascoltarlo con le cassettine buone per "voce, flauto e ukulele", qui ci vuole livello adeguato e diffusori con i bassi. Oltre al basso elettrico e alla batteria ci sono spessissimo note gravi tenute al sint, fondamentali per creare il giusto pathos. Ascoltare questa musica a basso livello e senza bassi profondi non è possibile, si deve essere completamente immersi nei suoni. Piuttosto una buona cuffia, ma attenzione alle orecchie; quando verso la fine di Supper's ready attacca "Apocalypse in 9/8" è automatico dare ulteriore manetta, ma sicuramente il livello è già bello alto da un po'!


Essendo del '72 ne esistono varie edizioni. Ne ho tre versioni:

LP comperato da ragazzino, suona ancora bene, qualche scricchiolio che spererei eliminabile con un lavaggio. Strano, perché è una volgare ristampa italiana, all'epoca tendenzialmente penose. Ottimo sui bassi, un po' velato sulle altissime ma non suona male. Riascoltato per l'occasione: ma che bello è ascoltare musica mettendo su i vinili!

CD senza particolari indicazioni. Suona più preciso ma anche più asciutto, scarsuccio di bassi e con le alte in evidenza;

CD remastered. Di base diffido, ma è meglio del precedente con i bassi quasi a livello dell'LP e le alte più corrette che nel CD "normale". Purtroppo hanno aggiunto un po' di spezie e qualche effetto qua e là. Non che abbiano snaturato il disco, robe sporadiche per fortuna e non di cattivo gusto. Promosso.


Il prog non è per tutti, qualcuno lo odia, ma se volete provare questo disco è grande. Alternativa ovvia, ma non il mio consiglio: il bellissimo "Selling England by the Pound", forse più maturo nella produzione e complessivamente di più facile ascolto, "Dancing with the Moonlit Knight" è quasi una hit!


Luca

lucaesse
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da lucaesse » martedì 9 marzo 2021, 0:45

Sorry, ho scritto una fesseria.

La "quasi hit" da Selling England è " I Know What I Like (In Your Wardrobe)", non "Dancing with the Moonlit Knight".

In realtà credo sia stata publicata come singolo con ottimi risultati di classifica, è una hit a pieno titolo!

Luca

Luca Anzalone
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Re: Suggerimenti di Ascolto

Messaggio da Luca Anzalone » martedì 9 marzo 2021, 1:09

melomane ha scritto:
lunedì 8 marzo 2021, 17:40
2 classicI:

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Bellissimi! A me piace molto anche il coevo Changes. Il punto di partenza di un trio irripetibile, e definitivamente giunto al termine dopo la morte di Peacock e la paralisi di Jarrett.
Per me il loro apice assoluto, rimane lo splendido cofanetto di 6 cd, con l’integrale delle loro performance dal vivo al Blue Note di New York. Tra l’altro registrazione sublime e con scena acustica corretta, ovvero con gli strumenti che stanno dove devono essere, senza cioè tastiere del pianoforte spalmate dall’estrema sinistra all’estrema destra del fronte acustico, né batterie con charleston da una parte, rullante all’estremo opposto, cassa al centro e piatti distribuiti a piacere tra una cassa e l’altra. Ogni cd è un piccolo capolavoro, il repertorio sono soprattutto gli standard ma anche lunghissime improvvisazioni modali in cui il trio da libero sfogo alla creatività e all’interplay. Un ascolto obbligatorio per chiunque apprezzi il piano trio in generale e questa gloriosa formazione in particolare.
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