Una riflessione assai profonda

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Una riflessione assai profonda

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 24 marzo 2021, 11:25

Sono rimasto assai colpito -in questi giorni- dal grande fermento di post sia su questo Forum che su quello (appena disastrato per la perdita dell'archivio storico) di VideoHiFi-alias-Melius-Club: è entusiasmante vedere thread che raccolgono decine di post e diverse centinaia di letture !
E' pur possibile che questa pandemia -tra le tante cose brutte- ci porti almeno un ritorno di interesse per l'ascolto della Musica.

Per parte mia, mi sto ormai liberando da un impegno davvero pesante, che ha di molto limitato il mio contributo in tante discussioni.

Leggendo qui e là mi sono però accorto del fatto che esistono almeno due grossi problemi da risolvere, dei quali sono dieci anni almeno che si parla e si scrive tanto, senza poi produrre granché di concreto.

Nei post che seguono proverò a spiegarli ed a ragionarci insieme: per ora mi limito ad anticipare che si tratta del problema di interfacciare correttamente le elettroniche e di quello di interfacciare correttamente diffusori ed ambiente.

Segue
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F.Calabrese
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 24 marzo 2021, 11:56

Problema n.1: l'interfacciamento delle elettroniche HiFi.

Sappiamo tutti e da sempre che le scelte degli appassionati di HiFi sono influenzate moltissimo dall'aspetto estetico degli apparecchi e dalla reputazione guadagnata dalla casa che li produce. Quest'ultimo aspetto soprattutto spiega (insieme ai bassi costi) il grandissimo successo di un certo "Vintage", come quello degli ampli a valvole d'epoca, marchiati con nomi illustri come Leak, Marantz, Mc Intosh, e via di seguito. Quanto all'aspetto estetico... beh... cosa arreda meglio di un bel giradischi con un bel braccetto scintillante... magari collegato ad un Pre o ad un integrato dell'epoca in cui si faceva a gara a chi avesse più manopole e commutatori...?

Però, se ci pensate, queste elettroniche NON SOLO SONO TUTTE SBILANCIATE, ma sono state quasi tutte progettate in epoche in cui l'inquinamento elettromagnetico era un decimillesimo di quello attuale. Per non parlare dei disturbi che oggi viaggiano sulla rete elettrica...!

Stiamo dunque parlando di pre e finali, o di integrati, le cui alimentazioni possiedono grosse capacità tra primario e secondario del trasformatore di alimentazione, attraverso le quali i disturbi di rete si riversano sui telai e nelle alimentazioni. E basta collegare due di queste elettroniche per ascoltare ronzii di cui le elettroniche di oggi possono essere totalmente prive.

Non solo, ma i collegamenti sbilanciati rendono perfettamente impossibile rimediare a questo tipo di problemi di interfacciamento, visto che qualsiasi differenza di potenziale tra le terre di due o più apparecchi collegati insieme produce correnti che scorrono nella calza schermante e perciò vengono indotte anche nei conduttori, con buona pace di chi crede di aver schermato la connessione... :shock:

La situazione non è poi così migliore quando si parla di elettroniche bilanciate, perché solo pochissime (quali ???) prevedono collegamenti effettivamente flottanti, vale a dire gli unici che risolvono seriamente. Questo lo sanno bene gli appassionati di elettroniche Pro (p.es. i DAC), che sanno quanto sia facile ritrovarsi con ronzii ed anelli di massa anche con elettroniche "bilanciate" sia in uscita che in ingresso.

Ora ragioniamoci: i problemi di interfacciamento di cui ho accennato comportano una perdita di dinamica che va dai 10-15 ad anche 30 deciBel: per esempio nei finali a valvole d'epoca era considerato un eccellente risultato quando si raggiungevano gli 80 (ottanta) dB di rapporto tra il segnale alla massima potenza ed il ronzio di fondo...! Per i Pre d'epoca i valori erano sempre e comunque peggiori, per via del mancato sfruttamento dell'intero swing di tensione d'uscita, a parità di rumore termico.

ARRIVIAMO ORA ALLE SOLUZIONI, che esistono, ma non sempre sono praticabili.

Spiego meglio: io per esempio possiedo due vecchi Quad II a valvole, lasciati dal suocero, e che ho ricappato a suo tempo. ne conosco talmente bene lo schema che non avrei difficoltà a bilanciarne l'ingresso ed a filtrarlo contro le radiofrequenze. Suonano talmente bene che per loro sarebbe anche giustificato investire una certa cifra in trasformatori d'ingresso e di alimentazione con isolamento galvanico. Però... Però un lavoro del genere sarebbe più facile farlo su un finalino cinese (ed infatti a suo tempo lo feci), che magari ha il circuito su piastra.

Idem dicasi dei Pre o degli integrati d'epoca (citi il mitico Scott a valvole), per i quali l'impresa può rivelarsi impossibile per via dei potenziometri che "grattano" e di cui non si trovano sostituti attuali di identiche dimensioni. Ancora una volta è più facile comperare una copia cinese e metterci le mani, come ricordo di aver fatto una decina di anni fa con un clone del Marantz 7, con risultati spettacolari.

Fateci caso: di queste difficoltà non se ne parla praticamente mai...
Tutti danno per scontato che qualsiasi elettronica "Vintage" possa suonare splendidamente, al massimo ricappandola. MA NON E' VERO ...!

Se infatti mettiamo in conto la perdita di 20-30 dB di dinamica, in fondo sarebbe come dire che siamo disposti a passare dalla risoluzione di un File a 16/24 Bit a quella di un buon registratore a cassette... :lol: Un degrado talmente elevato da rendere vana la scelta anche dei migliori diffusori e del miglior convertitore...!

Chiudo questo post suggerendovi una riflessione: che senso ha adottare diffusori sofisticati e costosi, quando le elettroniche sono degradate ad un livello comparabile con quello di un vecchio registratore a cassette...?

Nei prossimi post prenderò in considerazione le elettroniche più moderne e prestigiose (ma non aspettatevi poi molto di più).


Segue
F.C.


F.Calabrese
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 24 marzo 2021, 12:13

Problema n.2: l'interfacciamento diffusori/ambiente.

Anche in questo caso siamo reduci da almeno dieci anni di discussioni, culminate in quasi zero risultati.

Quanti di voi -infatti- hanno in casa un sistema con satelliti e subwoofer in cui quest'ultimo sia collocato in modo di contenere o persino annullare sia le risonanze ambientali più basse che il "problema delle tre pareti"...? Forse quattro...? Cinque...???

Basta infatti osservare uno di quei thread/censimento, con le foto dei "nostri impianti" per vedere che NESSUNA delle configurazioni più diffuse tenta nemmeno di risolvere il "problema delle tre pareti", per non parlare del problema delle risonanze ambientali.

Eppure potrete vedere immagini di impianti anche costosi o costosissimi...!

Ecco... io credo che in questi dieci anni sia mancata una cosa soprattutto: l'esame IMPIANTO PER IMPIANTO dei problemi di interfacciamento e delle possibili soluzioni IN QUEL CASO.

SI', avete letto bene: le soluzioni ci sono, ma non sono praticamente mai le stesse (anche perché non basta linearizzare la risposta in basso, ma occorre anche fare molta attenzione a bilanciare correttamente la dinamica della via bassa, vale a dire dei Sub, rispetto a quella dei satelliti, pena ritrovarsi con un impianto pressoché inascoltabile).

In proposito colgo l'occasione per ricordare un episodio che mi è accaduto realmente, con l'impianto di un forumer che qui scrive davvero raramente.
Aveva una coppia di Avantgarde Duo, pilotate da due finali (Accuphase, se ricordo...) di potenza media. La via bassa delle Avantgarde è attiva.
Ebbene, alla prima verifica emerse un fenomeno incredibile: i violoncelli erano letteralmente scomparsi dall'ascolto. Ma il pop-rock era ascoltabile.
A questo punto io misurai la risposta in ambiente, scoprendo una voragine in gamma mediobassa, causata dal fatto che il mio amico aveva scelto un taglio basso per la via inferiore, ma a quella frequenza la tromba dei medi delle Avantgarde non ci arrivava proprio... :o Modificato il taglio e spianata la risposta, i violoncelli ricomparvero e finalmente si poté ascoltare la Classica, che prima era riprodotta in modo a dir poco caricaturale.
Ma i guai non erano finiti, perché la nuova regolazione risultava orrenda all'ascolto del pop-rock...!!!
La spiegazione arrivò dopo altre misure e dopo tanti ragionamenti: semplicemente la potenza dell'ampli interno delle Duo, moltiplicata per l'efficienza della via bassa dello stesso diffusore era almeno una dozzina di deciBel inferiore rispetto al prodotto della potenza dei due finali delle vie superiori per l'efficienza delle stesse, elevatissima. Quel che accadeva con il pop-rock era che la via bassa clippava 10-15 dB prima delle vie superiori, producendo uno squilibrio timbrico anche qui al limite della caricatura. Infatti il mio amico aveva regolato il livello del Sub più alto di una misura esattamente intermedia. Eppure parliamo di diffusori relativamente costosi e sofisticati...!

Ora guardatevi bene intorno e riflettete su quante decine -anzi centinaia- di diffusori presentano squilibri di dimensionamento tra le vie: anche tra i diffusori più costosi. Per esempio: avete mai pensato che il povero tweeter delle Focal Grand Utopia EM è tagliato ad appena 1800 Hz, per cui riceve la stessa potenza che andrebbe al tweeter di un normale minidiffusore tipo le SF Parva o le solite Indiana Line...? E quanti watt credete che possa sopportare una bobina da 32 mm di diametro alta un paio di millimetri...??? :o

Ecco: anche qui si pone la questione di valutare IMPIANTO PER IMPIANTO quali siano i colli di bottiglia qualitativi e quali le possibili soluzioni.

Non dimentichiamolo mai: non esiste UNA soluzione valida per tutti i casi !!!

Nei prossimi post approfondiremo.

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F.C.

lucadita
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da lucadita » mercoledì 24 marzo 2021, 15:15

Grazie di cuore! veramente un argomento appassionante e cruciale!

tola
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da tola » mercoledì 24 marzo 2021, 15:47

Interessantissimo! la questione degli interfacciamenti fra componenti validi, non necessariamente costosi e dell'inserimento corretto dei diffusori in ambiente è il cuore dell'alta fedeltà. Qualunque appassionato rimarrebbe senza parole sentendo cosa è possibile fare con i Thomman t-800 se correttamente utilizzati. Poco tempo prima di ascoltare Nessie sono stato a casa di un appassionato con un impianto con diffusori avantgarde upgradati ed amplificazione top. . Pensai che i diffusori non facessero per me ma che l'amplificazione cosi potente, dinamica e corretta devesse essere eccezionale.
Poi l'ascolto di Nessie, un impianto dal costo 20 volte inferiore. Bene qui la sensazione di un impianto riuscito in tutti i dettagli era lampante e l'emozione che la musica deve suscitare era notevole. i finali? i Thomman, se non li avessi visti avrei pensato ad amplificatori veramente top come Viola, TAD ecc ecc

Giu-no
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da Giu-no » mercoledì 24 marzo 2021, 16:28

tola ha scritto:
mercoledì 24 marzo 2021, 15:47
Interessantissimo! la questione degli interfacciamenti fra componenti validi, non necessariamente costosi e dell'inserimento corretto dei diffusori in ambiente è il cuore dell'alta fedeltà. Qualunque appassionato rimarrebbe senza parole sentendo cosa è possibile fare con i Thomman t-800 se correttamente utilizzati. Poco tempo prima di ascoltare Nessie sono stato a casa di un appassionato con un impianto con diffusori avantgarde upgradati ed amplificazione top. . Pensai che i diffusori non facessero per me ma che l'amplificazione cosi potente, dinamica e corretta devesse essere eccezionale.
Poi l'ascolto di Nessie, un impianto dal costo 20 volte inferiore. Bene qui la sensazione di un impianto riuscito in tutti i dettagli era lampante e l'emozione che la musica deve suscitare era notevole. i finali? i Thomman, se non li avessi visti avrei pensato ad amplificatori veramente top come Viola, TAD ecc ecc
Se solo gli E-800 fossero realizzati un pò meno in economia.... Anch'io ne ho due e sono molto contento di come suonano (e di come si interfacciano tramite gain variabile per ciascun canale e switch per selezionare tre livelli di input diversi)!

Però per godermi tutto questo ad un prezzo tra l'altro ridicolo, devo mandare giù qualche problemino di affidabilità:
- ampli N°1: problema sulla scheda dell'auto spegnimento (inviato in germania e sostituita in garanzia)
- ampli N°1: un canale andato (vabbè uso solo l'altro per un solo diffusore)
- ampli N°2: un controllo del gain anomalo rispetto all'altro (vabbè uso il canale con il gain "buono" per un solo diffusore)

altri forumer hanno raccontato di vibrazioni e rumori meccanici
per non parlare delle ventole rumorose (almeno fossero a velocità variabile) e del mitico Bump nel caso di ventole scollegate

Per il rapporto qualità audio/prezzo si accettano quindi anche questi problemini, però per i lettori "nuovi" penso sia meglio presentare un quadro completo...

F.Calabrese
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 24 marzo 2021, 17:15

Giu-no ha scritto:
mercoledì 24 marzo 2021, 16:28
Se solo gli E-800 fossero realizzati un pò meno in economia...
In effetti ci sarebbe una soluzione interessante, vale a dire quella di convertire i T.Amp S-150 MkII, che hanno uno schema persino migliore rispetto a quello degli E-800, dotandoli di un alimentatore esterno fatto come si deve.

La potenza è però assai minore e quindi andrebbero abbinati a diffusori più efficienti (=a tromba).

Altra ipotesi sarebbe quella di farci realizzare delle board con un circuito veramente speciale (tipo GM-400, per capirci).

Il problema sarebbe comunque quello di mettere insieme una richiesta, questa volta nell'ordine dei 50 pezzi almeno. Il che è francamente quanto di più improbabile si possa pensare.

Saluti
F.C.

Giu-no
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da Giu-no » mercoledì 24 marzo 2021, 17:26

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 24 marzo 2021, 17:15
Altra ipotesi sarebbe quella di farci realizzare delle board con un circuito veramente speciale (tipo GM-400, per capirci).

Il problema sarebbe comunque quello di mettere insieme una richiesta, questa volta nell'ordine dei 50 pezzi almeno. Il che è francamente quanto di più improbabile si possa pensare.

Saluti
F.C.
Chi lo sa Fabrizio... una cordata per un amplificatore potrebbe raccogliere un numero maggiore di intressati rispetto a quelle per i diffusori in quanto un ampli si può acquistare senza dover necessariamente rottamare il proprio, non fosse altro per il minor ingombro rispetto al tenere anche i vecchi diffusori
Io penso che sia una idea interessante..

Gdg
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da Gdg » mercoledì 24 marzo 2021, 17:35

Fabrizio, l'idea sembra ottima. Ed io sono certo che ogni sottoscrittore ne prenderebbe più d'uno.
Potresti dare un ordine di grandezza del prezzo?
Grazie
Saluti

Giovanni

F.Calabrese
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Re: Una riflessione assai profonda

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 24 marzo 2021, 18:20

Gdg ha scritto:
mercoledì 24 marzo 2021, 17:35
Fabrizio, l'idea sembra ottima. Ed io sono certo che ogni sottoscrittore ne prenderebbe più d'uno.
Potresti dare un ordine di grandezza del prezzo?
Mi hai posto per davvero una bella domanda...! :D

Chiedo aiuto nel rispondere.

Propongo due ipotesi: la prima è che il finale in questione io lo fornisca come omaggio a chi acquista uno dei miei impianti (magari anche due-tre finali, per i sistemi multiamplificati).

La seconda ipotesi è quella di farne un prodotto a sé stante, ma in questo caso finirebbe per costare moltissimo, perché occorrerebbe la certificazione CE ed una convenzione con qualche laboratorio per l'assistenza. Al di sotto di una certa cifra sarebbe un'operazione in sicura perdita.

Tenete presente che il solo trasformatore di alimentazione, avvolto in Italia, costerebbe più di un Thomann E-800 intero.

Per questo ho suggerito gli S-150 MKII modificati, la cui modifica costerebbe comunque più del finale, che però è poco potente e quindi dovrebbe essere utilizzato solo con diffusori efficientissimi (oltre Nessie, per capirci). E questo aggraverebbe i costi.

Non è semplice rispondere, credimi !

Saluti
F.C.

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