Un secondo impianto

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Moderatore: F.Calabrese

ciroschi
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da ciroschi » mercoledì 15 giugno 2022, 16:05

Salve,
dico la mia sul volo del calabrone. :mrgreen:
Saluti.

https://www.youtube.com/watch?v=Pb8SBOXf2ME
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

zenone48
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da zenone48 » mercoledì 15 giugno 2022, 19:20

lucaesse ha scritto:
mercoledì 15 giugno 2022, 13:43
Ciao Zenone!
....
Il calabrone non è che vada contro la fisica, si è limitato a smentire chi lo aveva analizzato male. E mannaggia alla popilia japonica!

Luca
Ciao Luca, un classico la storia del calabrone, ma hai ragione, un po' debole in effetti !
Comunque esempi più o meno calzanti a parte, penso che qualche voce fuori dal coro come quella di Enrico non ci stiano male. Aggiungono qualche stimolo alla discussione che può portare a sviluppi interessanti. Forum appunto un po' meno "bulgaro".
Tra l'altro penso che i motivi per cui Enrico spiega perchè non ha preso il Poliedro, pur avendogli attribuito praticamente il massimo dei voti, qualche fondamento lo abbiano.
Ulteriore piccola considerazione. Da possessore del sistema Nessie, concepito ed ottimizzato per essere "alimentato" da una sorgente digitale, mi spiace vedere la mia collezione di vinili (costruita nei decenni e contenente anche pezzi di elevatissimo livello artistico) prendere polvere sugli scaffali. Certo, il DCX può essere configurato per accettare anche segnale analogico, ma questo significa ogni volta un attacca-stacca di cavi e viceversa (a parte la scomodità, prima o poi danni certi: legge di Murphy), riconfigurazione ogni volta dell'impostazione sul DCX; senza parlare della qualità ampiamente discutibile, a quanto leggo in rete, sulla conversione ADC interna del DCX.
Qui non si tratta di estetica o di laccature, è questione di fruibilità. Un po' più di versatilità credo proprio renderebbe questi sistemi decisamente più appetibili.

Saluti,
Carlo

lucaesse
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da lucaesse » mercoledì 15 giugno 2022, 22:08

Ciroschi, buon divertimento anche con questo calabrone!

https://youtu.be/8alxBofd_eQ?t=2


Zenone48:
...penso che qualche voce fuori dal coro come quella di Enrico non ci stiano male. Aggiungono qualche stimolo alla discussione che può portare a sviluppi interessanti.
Assolutamente d'accordo!

un classico la storia del calabrone
si, non avrei fatto il precisetti sennonché mi pareva un parallelo con la distinzione fatta nella discussione innescata da Enrico: una cosa è il giudizio personale sul risultato complessivo, altra faccenda è come oggettivamente funziona un diffusore. Il fatto che pure sugli aspetti tecnici si possano prendere cantonate non toglie che la fisica è quella e non cambia a gusto nostro. Comunque odio la popilia japonica!

Da possessore del sistema Nessie, concepito ed ottimizzato per essere "alimentato" da una sorgente digitale, mi spiace vedere la mia collezione di vinili (costruita nei decenni e contenente anche pezzi di elevatissimo livello artistico) prendere polvere sugli scaffali.
puoi risolvere con il DEQ2496. Consente la selezione dell'ingresso tra tre connettori: digitale AES\EBU; digitale ottico; ingresso analogico (bilanciato xlr, utilizzabile anche con sorgenti sbilanciate). Comodo da usare, praticità inferiore solo ad una bella manopola stile classico, ti permette di avere un ingresso per la liquida, uno per le sorgenti analogiche (ma se più d'una ti tocca una commutazione esterna, magari usando un vecchio pre o ampli integrato spazio permettendo), e sull'ingresso ottico ci puoi attaccare un CD player per eventuali cd non liquefatti o in prestito.

Il DEQ ti permette un ulteriore controllo di livello, ma è facile che risulti più comodo se l'ampli RIAA ha un volume suo. Come dire che è più comodo un pre completo che uno stadio solo riaa. Per ascolti "attenti" te la cavi con i controlli di DEC e DCX, se lo usi anche di sottofondo il controllo di volume sulla sorgente mi sa che ti serve. Poi c'è il problema che con i dischi il livello è un concetto vago: la variabilità di uscita tra le testine è notevole, e neppure il guadagno del pre è standard. E poi testine mc, testine mm, testine mc ma ad alta uscita...

Il DEQ ti consente di giocare con la timbrica senza toccare le impostazioni del DCX, io uso spesso anche il compressore (perfetto per i film d'azione in proiezione notturna) e il sofisticato bilanciamento (compensa anche i tempi di arrivo oltre ai livelli; perfetto per addormentar... ascoltare sdraiato sul divano, disgraziatamente in posizione laterale). Se come solo selettore d'ingresso è un po' caro (ma mai come certi commutatori in rodio placcato oro invecchiati nell'azoto liquido) si ripaga essendo un giocattolo utile oltre che divertente.

Quanto al problema del degrado derivante dall'attenuazione digitale e alla mancanza di un controllo di livello tra DCX e finali, io uso gli E-800 settati per il guadagno minimo e ho verificato che gli economici pot di livello se piazzati a ore 12 danno un'attenuazione precisa. Quindi li uso a mò di commutatori: ascolti ad alto livello tutti aperti, ascolti tranquilli ore 12. Il suono non si sbilancia e l'uso è pratico, perché la posizione a ore 12 la vedi immediatamente. Sostituirli con commutatori (N passi a piacere, c'è il digitale per la regolazione fine) risolverebbe molto facilmente il problema del controllo di livello con una praticità d'uso ancora accettabilissima: è solo una manopola in più rispetto ad un pre con i livelli separati per Dx e Sn. Soluzione che su un pre detesto, massimamente se con pot continui, ma che qui avrebbe un'ottima ragione di esistere: è verificato che aggiungere un controllo multicanale tra x-over e ampli non sia né facile né economico.

Luca

zenone48
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da zenone48 » mercoledì 15 giugno 2022, 22:56

lucaesse ha scritto:
mercoledì 15 giugno 2022, 22:08

Zenone48:
Da possessore del sistema Nessie, concepito ed ottimizzato per essere "alimentato" da una sorgente digitale, mi spiace vedere la mia collezione di vinili (costruita nei decenni e contenente anche pezzi di elevatissimo livello artistico) prendere polvere sugli scaffali.
puoi risolvere con il DEQ2496. Consente la selezione dell'ingresso tra tre connettori: digitale AES\EBU; digitale ottico; ingresso analogico (bilanciato xlr, utilizzabile anche con sorgenti sbilanciate). Comodo da usare, praticità inferiore solo ad una bella manopola stile classico, ti permette di avere un ingresso per la liquida, uno per le sorgenti analogiche (ma se più d'una ti tocca una commutazione esterna, magari usando un vecchio pre o ampli integrato spazio permettendo), e sull'ingresso ottico ci puoi attaccare un CD player per eventuali cd non liquefatti o in prestito.

....
Luca
Caspita, questa sì che un'idea, grazie! E, cosa che non guasta, con costo più che accettabile. Da perfetto incompetente non ci sarei mai arrivato. Quindi se ho capito bene, il DEQ ha 3 ingressi e uscita digitale per connessione al DCX. E per l'analogico quindi un ADC interno. Per curiosità, uguale a quello presente sul DCX ? Perchè, come scrivevo, da quello che ho letto sul DCX anche su questo forum, pare non essere di grande qualità. Del resto, per quel che costa non si possono pretendere miracoli.
Intanto inizierò a scaricare il manuale del DEQ per vedere se riesco a capirci qualcosa (anche se in merito ho un brutto presentimento, visiti i miei precedenti col manuale del DCX). E poi, ci sono sempre gli amici del forum cui romp... chiedere aiuto. Penso ad uno in particolare... ;)
Intanto farò anche una ricerca sul forum: immagino in passato si sia già abbondantemente parlato di utilizzo e interfacciamento di DEQ e DCX

Saluti,
Carlo

lucaesse
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da lucaesse » mercoledì 15 giugno 2022, 23:11

Quindi se ho capito bene, il DEQ ha 3 ingressi e uscita digitale per connessione al DCX
Esatto, Zenone!

Qualità ingresso analogico: schifo non fa, tutt'altro! Ma non è che abbia fatto prove in comparazione. Imho, per avere un ingresso phono è sicuramente più che adeguato. Oltretutto i dischi importanti vale la pena digitalizzarli.

Il problema degli ingressi del DCX è che sono tre e non sono tutti uguali, uno è qualitativamente inferiore. Purtroppo un canale finisce su quello. Al momento non ricordo esattamente la faccenda, ma se ne era parlato qui nel forum.

Buona serata!

Luca

bobgraw
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da bobgraw » giovedì 16 giugno 2022, 11:01

zenone48 ha scritto:
mercoledì 15 giugno 2022, 19:20
mi spiace vedere la mia collezione di vinili (costruita nei decenni e contenente anche pezzi di elevatissimo livello artistico) prendere polvere sugli scaffali.
Ciao Carlo, tutto dipende con quanta qualità ascoltavi vinile prima e con quanta qualità vorresti riprendere ad ascoltare ora.

Se ti accontenti di rimettere su i tuoi dischi e vedere il girapadelle lavorare, la soluzione DEQ potrebbe bastare.

Se il tuo set up analogico era di alto livello e vorresti ricominciare ad ascoltare la "magia" che il vinile ti regalava, il DEQ con la sua conversione A/D non è assolutamente all'altezza.

Posseggo DEQ+DCX, una base giapponese a trazione diretta dei tempi belli, un combo braccio/testina/step up adeguati, ho provato nel mio impianto la soluzione con il DEQ, bocciandola senza se e senza ma.

Mi spiego meglio, volendo i vinili si ascoltano anche dicretamente ma con una qualità che non si avvicina minimamente nè a quella della sorgente liquida e neppure a quanto ero abituato in passato, quando utilizzavo un classico impianto hifi, tanto è vero che il gira continuo a non ascoltarlo mai!!!

Quando (e se) deciderò di rimettermi ad ascoltare i miei amati vinili, lo farò con un impiantino minimale dedicato, analogico dalla A alla Z, acquistando un ottimo pre phono, un buon integrato e due casse o cassette da scegliere a seconda del posizionamento che potrò adottare...

lucaesse
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da lucaesse » giovedì 16 giugno 2022, 13:18

Ciao Bobgraw, ma il problema è il degrado della conversione A/D oppure è l'impianto costruito sulla liquida che non si adatta al vinile?

Se la seconda ti pare sensata, c'è di che aprire un bel dibattito!

Il Dec l'ho usato con lo stadio riaa di un integrato vintage "de livello" giusto per il piacere di maneggiare gli LP, non in ottica di sorgente principale, non mi è parso facesse danni rilevanti. Ho anche provato ad inserirlo sul segnale linea per verificare l'effetto della doppia conversione. Non mi è parso del tutto trasparente, ma non posso assicurare che le differenze percepite non fossero frutto della suggestione.

Luca

Francesco.L
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da Francesco.L » giovedì 16 giugno 2022, 13:20

Buongiorno,

nel mio impianto convivono lettore cd, giradischi, radio e cassette. Manca la liquida ma non sarebbe un problema collegare un portatile o altro ancora ma questo fornato preferisco ascoltarlo su smartphone.

Per me viene prima la comodità che va perfettamente a braccetto con la fruibilità e quindi con la gratificazione di un ascolto complementare di tutte le opere discografiche.

La musica, almeno per generi non affini alla classica, a ben vedere è stata incisa sufficientemente bene in massima parte ai tempi del vinile e nella produzione dei cd fino ai 90.
In linea generale dal 2000 ho rilevato un appiattimento progressivo della qualità delle incisioni. la liquida di certo non ha ribaltato la situazione ma la ha favorita e comunque è stato inevitabile arrivarci.

Fatta questa premessa è chiaro che per me un buon impianto tradizionale, a condizione che sia governato da un buon progetto di diffusori, non solo non è inflazionato ma non mi meraviglierei se venisse riscoperto in una prossima generazione.. In fondo esiste più o meno da quanto?..50anni?.
Il vinile poi...chi se lo immaginava negli anni 90 che oggi presenziasse con rispetto a casa degli appassionati e soprattutto interessasse i millenials?

Francesco.

bobgraw
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da bobgraw » giovedì 16 giugno 2022, 15:23

lucaesse ha scritto:
giovedì 16 giugno 2022, 13:18
ma il problema è il degrado della conversione A/D oppure è l'impianto costruito sulla liquida che non si adatta al vinile?
Ciao Luca, sicuramente la prima ipotesi.

Credo che una conversione A/D fatta "on line" durante l'ascolto stesso del disco vinilico, quindi probabilmente senza, per forza di cose, curare in maniera certosina livelli in ingresso, gamma dinamica e quindi senza sfruttamento di tutti i bit disponibili nel nostro convertitore, porti certamente ad un depauperamento del segnale.

E poi non dimentichiamo che uno dei segreti dei grandiosi risultati della multiamplificazione con crossover elettronico digitale è la conversione D/A a bande ristrette, mentre quando leggiamo e convertiamo on line un vinile, il nostro convertitore A/D lavora a banda larghissima... :roll:

La soluzione forse potrebbe essere quella di digitalizzare un disco alla volta, con tempi e strumentazione appropriata, memorizzarlo e poi leggerlo in un secondo tempo direttamente in formato liquido.
Potrebbe portare a risultati diversi ma non ho la controprova ed immagina che cine...

lucaesse
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Re: Un secondo impianto

Messaggio da lucaesse » giovedì 16 giugno 2022, 15:39

Bobgraw hai ragione, è un lavorone! Ma passati alla liquida, gli LP belli o comunque che si ascoltano spesso vale la pena di acquisirli nella libreria digitale. Con il giradischi che lavora nel silenzio! A quel punto non è indispensabile investire troppo per l'ascolto live dei vinili.

Potendo aggiustare il livello del segnale analogico, sono più possibilista di te sull'uso del ADC interno al Dec. Ci sono altri pareri?

Luca

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