Peak output voltage (preamplificatori)

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Moderatore: F.Calabrese

dgs
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da dgs » mercoledì 25 agosto 2021, 20:57

uhm...secondo me il clipping si sente eccome, e le persone che conosco, esperti audiofili lo sentono anche loro, sono tanti lustri che facciamo ascolti e spesso durante le prove è capitato di sentire amplificatori andare in distorsione, ed in clipping sempre in modo chiaramente avvertibile...
e non credo che ascoltatori esperti usino l'impianto sempre in clipping...
in quanto si sente troppo chiaramente con qualunque sistema di diffusori.
questa è la mia esperienza, poi non so...
per quanto rigurda gli impianti con le indiana line, o le pro 838...
non metto in dubbio che possano rivaleggiare con tanti diffusori, ma un po come il thoman...valgono quello che costano.
sono d'accordo che molti altri diffusori costano assurdamente per la qualità sonora...
ed idem alcuni ampli costano assurdamente...ma diciamo che ad esempio le indiana line...sono superate enormemente da tanti diffusori...
non è che fanno miracoli, suonano esattamente per quanto costano, in questo sono un prodotto onesto...

tola
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da tola » mercoledì 25 agosto 2021, 21:19

Direi che si fa confusione fra micropicchi picchi musicali e pesato A . I micropicchi non sono i picchi musicali, ma sono sempre presenti. È la finestratura di misurazione in millesimi di secondo che riesce a misurarla, in altre parole in un millesimo di secondo possono esserci 130 db ed i quello successivo 100db, pesato a che è la misurazione media in un lasso di tempo più lungo potrebbe essere 115db. Questo è il valore che i fonometri soliti rilevano, 15 db più bassi dei micropicchi durante i quali i finali clippano quasi sempre a nostra insaputa.
Fabrizio, spero di non aver scritto inesattezze

F.Calabrese
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 25 agosto 2021, 23:36

tola ha scritto:
mercoledì 25 agosto 2021, 21:19
Direi che si fa confusione fra micropicchi picchi musicali e pesato A . I micropicchi non sono i picchi musicali, ma sono sempre presenti. È la finestratura di misurazione in millesimi di secondo che riesce a misurarla, in altre parole in un millesimo di secondo possono esserci 130 db ed i quello successivo 100db, pesato a che è la misurazione media in un lasso di tempo più lungo potrebbe essere 115db. Questo è il valore che i fonometri soliti rilevano, 15 db più bassi dei micropicchi durante i quali i finali clippano quasi sempre a nostra insaputa.
Fabrizio, spero di non aver scritto inesattezze
I fonometri di Classe-1 solitamente rilevano sia i "micropicchi" che i valori medi, integrati ogni secondo o con la costante "Slow".

Solitamente i valori medi vengono ponderati con la curva di pesatura "A", che simula la isofonica a 40 dB, ma che correla benissimo con la sensazione di fastidio agli alti livelli.

In teoria è tutto assai semplice, perché tra i livelli di Picco e quelli medi ci sono almeno venti deciBel di differenza.

Ma poi i desideri reconditi alimentano la confusione... ;) ;) ;)


Saluti
F.C.

P.S.: Qui sotto potete vedere i valori rilevati in Auditorium per il Bolero di Ravel. Notate che tra le due curve (Livello di Picco Lineare massimo e Livello Medio -cioé Livello Equivalente- ponderato "A") la differenza è praticamente la stessa dall'inizio alla fine del brano, vale a dire a tutti i livelli.


Bolero2016_graf.jpg
Bolero2016_graf.jpg (65.11 KiB) Visto 1481 volte

danco
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da danco » mercoledì 25 agosto 2021, 23:50

L'ascolto a livelli "dal vivo" semplicemente non esiste, o meglio può esistere ma per determinati contenuti.
Un'orchestra sicuramente risulterà più piacevole da sentire portando il volume a certi livelli. Come da te detto Fabrizio, esiste un livello ottimale, stimato come simile a quello dal vivo: si ma da quale distanza? senza contare le dimensioni di una sala, le riflessioni e tutto ciò che produce l'acustica di un determinato teatro. Il solo SPL non permette un reale effetto "dal vivo". Se poi si lavora per differenze di livelli, di fatto si è nelle condizioni di chi cambia un ampli e, la prima volta che lo sente ne resta entusiasmato. E questo succede nove volte su dieci perchè lo si ascolta ad un livello superiore a quello solito. Dopo una settimana torna tutto come prima.
Ma l'orchestra è un problema a parte. Se si parla di voci e strumenti acustici, il discorso è un po' diverso secondo me. Tutti hanno ben chiaro il livello acustico di un cantante che ti canta a tre metri, di una chitarra che ti suona a tre metri o di un violino (in realtà sul violino molti hanno le idee piuttosto confuse...). Ebbene quel tipo di livello è abbastanza facilmente raggiungibile con un impianto, e un livello eccessivo viene subito percepito come irreale. Ovviamente parlo di registrazioni ben fatte, cioè non con il cantante con la bocca larga un metro. Personalmente valuto gli ascolti attraverso registrazioni live a cui ero presente, e di cui conosco l'effetto live. Trovo che la capacità di non rendere irreali gli strumenti acustici, sia un parametro fondamentale per una buona riproduzione.
I Pink Floyd che suonano a San Siro, o da qualche altra parte, sono fuori portata per qualsiasi impianto, così come lo è un organo suonato in una cattedrale. Possiamo arrivare in basso con le frequenze, possiamo arrivare in alto con l'SPL, possiamo emozionarci ma possiamo solo generare l'imitazione di un live.
Sono più che convinto che una buona efficienza aiuti molto, e nelle mie realizzazioni sto andando in questa direzone. Ma sono altrettanto convinto che la ricerca esasperata dell'SPL sia inutile nel 99% dei casi. No 84 dB ma 120 sono superflui.
Fabrizio ha proposto alcune soluzioni, kit Pure o Indiana Line, sicuramente interessanti ma altrettanto impraticabili. L'utente medio, ma anche medio alto (come esperienza), non vuole mettersi in casa pezzi di roba sparsi, o montare filtri esterni o cose simili. L'utente vuole installarsi un impianto decente e sentire la musica.
E dire allora compratevi una delle 2850 casse che ci sono in catalogo, non è una risposta seria. Mi è ben chiaro che l'HiFi ha preso una certa direzione, folle e senza senso, e che il mercato sia pieno di fuffa ben incartata. Ma proporre, come è stato fatto, a gente che chiede un consiglio di prendere quattro casse, staccare il tweeter da due, montare una induttanza sul cavo etc..non è una strada praticabile.
Io ho un appartamento che uso per fare i miei esperimenti, ma non ci vivo. Ho valvole e trasformatori da tutte le parti, finali montati su assi di legno e casse impilate. Ma a una certa ora spengo, stacco la corrente, chiudo la porta e torno a casa. La gente normale non è così.
Il bello di questo forum è che si possono affrontare argomenti altrove vietati, si può discutere, si possono analizzare situazioni e trovare soluzioni. Ma sarebbe ancora meglio se tutto questo fosse effettivamente sfruttabile da chi vuole solo montare due casse e un ampli e sentire usica, e magari lo vuole fare nel miglior modo possibile.

Danilo

lucaesse
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da lucaesse » giovedì 26 agosto 2021, 1:22

Ciao Danco,

Mi permetto di dissentire sulla riproducibilità dell'effetto live della musica rock, pop... amplificata in genere.

Se ne era parlato diffusamente in un 3d notevole, con interventi molto interessanti di Alan1 (con il quale ero in parziale disaccordo).

In fin dei conti dal vivo si ascolta un enorme impianto stereo (se va bene), spesso collocato in un ambiente dall'acustica sfigata. Concettualmente non c'è alcun intralcio a replicarlo, basta avere birra a sufficienza.

Provato con i Pink da Fabrizio, Nessie è già sufficiente. Ho ascoltato the wall con la testa ad Assago, concerto di Roger w. visto non tantissimo tempo fa. Sicuro che l'ascolto era migliore a Bracciano. E se Nessie è al suo massimo (ma mica suona impiccato) immagino che gli impianti full horn siano ancora rilassati.

Peccato che io abbia dei vicini di casa...

Con l'organo sono più d'accordo: con due canali ricreare una cattedrale è dura. Anche se ci si potrebbe lavorare.

La grande orchestra è un po' nel mezzo, ma secondo me un risultato realistico è possibile. Il collo di bottiglia sono le registrazioni. Per l'emozione di esserci, purtroppo non si può far nulla.


Non conosco nel dettaglio l'impianto con le 838 (e neppure le tairana) all'epoca non conoscevo questo forum e ora i 3d non sono leggibili.

Però che un impianto con 4 casse piuttosto compatte sia impraticabile, parlando di appassionati e non musicofili allergici alla tecnica, mi pare eccessivo. Fa solo una scatola in più di un normale sistema con sub. In tempi di home theater! E pure collegare una bobina in serie ad una cassa non è 'sta difficoltà. Il TW lo si lascia tranquillamente dov'è.

L'ex acquirente di coordinati in rack, che le aziende hanno intelligemente dirottato verso le dockstation, non sarebbe concorde. Ma la proposta non era per lui. Dei bookshelf intelligenti farebbero il caso suo.

Poi il problema non sono le 4 scatole al posto di due, visto che andrebbero in libreria. La seccatura sono i cavi. Mica per nulla gli audio fili li mettono preziosissimi: rendendoli protagonisti si evitano la seccatura di doverli nascondere.

Luca

danco
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da danco » giovedì 26 agosto 2021, 9:45

Come ho detto, sicuramente un impianto ad alta efficienza con determinati generi può essere molto coinvolgente ed emozionante. Sull'essere live però ho qualche dubbio. Sarei sinceramente curioso di sentire qualche realizzazione di Fabrizio, ma per me le porte di Bracciano sono chiuse ed inoltre la distanza, a breve termine, non me lo permette.
Sul problema quattro casse, il punto non è solo l'ingombro ma anche, se vogliamo metterla più sul piano pratico, lo sbattimento. Un appassionato di musica che vuole solo poter ascoltare bene, non ha la predisposizione ad affrontare discorsi di questo tipo.
Diverso può essere per un appassionato di HiFi, oltre che di musica, che magari moglie permettendo, può provare a cimentarsi in questo tipo di soluzioni. Ma alla fine si cade sempre nello stesso problema, stiamo parlando dello 0.00001 % delle persone, e dello 0,001 % degli appassionati.
Il bombardamento del marketing, gli amici appassionati, la stampa di settore, ti portano comunque ad essere polarizzato verso certe soluzioni. La platea probabilmente sarebbe anche in grado di comprendere i vantaggi di una soluzione alternativa, ma questa deve essere posta in un contesto che sia condivisibile da questa platea. Una persona ci si deve ritrovare, altrimenti sarà sempre portata a seguire l'onda.
Uno spazio come questo dovrebbe, secondo me, servire anche a questo. Ma per ottenere dei risultati concreti bisogna porsi in un modo diverso.

Danilo

Enrico
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da Enrico » giovedì 26 agosto 2021, 12:52

Attenzione che ascoltare a 120 DB si diventa sordi .un saluto a tutti

Toscanaccio
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da Toscanaccio » domenica 29 agosto 2021, 18:31

Uno stadio linea che guadagna da15 a 20 per me è un controsenso, eppure lo standard è questo !
Per come la vedo io il Pre dovrebbe avere un ingresso che non può essere saturato mai dalla sorgente, ma non attenuabile, un guadagno basso (adeguato 😉) una impedenza di uscita bassa e la regolazione del livello proprio in uscita. Troverei conveniente una regolazione di volume in un ingresso diverso da quello linea e una uscita diretta solo se tale stadio fosse in grado di svolgere anche la funzione di pilotaggio delle cuffie 😉

lucaesse
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Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da lucaesse » domenica 29 agosto 2021, 19:19

Ciao Danco,

Non capisco bene da chi è composta la platea potenzialmente interessata a soluzioni diverse dal mainstream, e come dovremmo porci.

Se uno bazzica questo forum un minimo di interesse per la tecnica ce lo avrà pure. E se un intervento non è comprensibile basta chiedere. Non ricordo nessuna risposta seccata di nessun forumer, e assolutamente non di F. C., alla richiesta di chiarimenti.

Se poi diamo per inevitabile che l'utente medio venga inesorabilmente condizionato dal marchettting, noi che ci si può fa'?

Ci piace parlare di tecnica e magari fare gli spiritosi se si vede in giro robe buffe. Mica stiamo pianificando il marketing di un nuovo prodotto di fascia media. Per quello vogliamo i soldi!

Luca

lucaesse
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Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: Peak output voltage (preamplificatori)

Messaggio da lucaesse » domenica 29 agosto 2021, 19:23

Enrico,
a prenderci troppo gusto hai ragione.

Correggo il mio precedente "purtroppo ho dei vicini" in: per fortuna ho dei vicini.

Però se ogni tanto si schiodano dalle balle e mi lasciano ascoltare Rossini come si deve, sarei più contento.

Luca

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