Distorsione percepita in bassa frequenza.

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Toscanaccio
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Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da Toscanaccio » lunedì 6 settembre 2021, 11:50

Ci sono dati riguardo al livello minimo della distorsione percepibile in bassa frequenza ... diciamo sotto i 120 hz ?
Visto che la maggior parte dei woofer anche grandi presentano una distorsione alta sotto quella soglia il dubbio mi viene ... se poi parliamo di altoparlanti sotto i 20 cm ... le distorsioni a due cifre sono la regola
(magari a frequenze un po' più basse)
😉 Claudio

F.Calabrese
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 settembre 2021, 23:58

Che la distorsione alle basse frequenze si senta -all'ascolto- lo dimostra l'enorme differenza in termini di nitidezza ed articolazione che si avverte quando si passa da un diffusore a radiazione diretta (sospensione o reflex) ad uno caricato (tromba, doppia cavità, doppia linea di trasmissione).

E' proprio un ALTRO basso...!!!

Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da Toscanaccio » martedì 7 settembre 2021, 13:08

È proprio questa osservazione che mi ha fatto riflettere ... 🤔
Si può convivere pacificamente con "un basso qualsiasi" cercando di migliorare a destra e a manca (esperienza personale) quando poi facendo uno step in quella zona ci si rende conto della differenza sostanziale ... io questa cosa la attribuisco sia alla scarsa esperienza di ascolto (nel mio caso sicuramente) che ad una certa accondiscendenza del nostro apparato uditivo a far passare per buono, in gamma bassa, ciò che alle frequenze medio alte sarebbe stato appena accettabile.

lucaesse
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da lucaesse » martedì 7 settembre 2021, 19:27

mi ritrovo nelle vostre osservazioni.

Fino a che il woofer non spernacchia, si ascolta senza fastidio anche a livelli da distorsione a due cifre. Ci si convince che in quella zona la distorsione passi inosservata.

Ma un basso dinamico e pulito, anche quando si sale di livello, dà un realismo altrimenti inarrivabile. Tutta un'altra vita.

Ha ragione Toscanaccio: ci si convive con un basso così così, ma provatone uno vero diventa un giocattolo.

Luca

Toscanaccio
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da Toscanaccio » martedì 7 settembre 2021, 20:08

Io (nel mio piccolo e consapevole) già multiamplificando ecc ecc ... vabbe, altro mondo.
A proposito .... grazie ancora per le dritte 🤗🤗

aldusmanutius
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da aldusmanutius » domenica 12 settembre 2021, 19:59

lucaesse ha scritto:
martedì 7 settembre 2021, 19:27
mi ritrovo nelle vostre osservazioni.

Fino a che il woofer non spernacchia, si ascolta senza fastidio anche a livelli da distorsione a due cifre. Ci si convince che in quella zona la distorsione passi inosservata.

Ma un basso dinamico e pulito, anche quando si sale di livello, dà un realismo altrimenti inarrivabile. Tutta un'altra vita.

Ha ragione Toscanaccio: ci si convive con un basso così così, ma provatone uno vero diventa un giocattolo.

Luca
Mi colpisce che questo argomento abbia avuto un seguito modesto. Eppure lo consideravo estremamente importante, anche se per assurdo è "poco udibile".
Da sempre convivo con basso proveniente da RD (ma ho avuto anche per lunghi anni in gioventù isodinamici e pure elettrostatici a gamma intera).
Il mio orecchio e quello di alcuni conoscenti, più scafati di me,si è sempre rivelato poco sensibile anche entrando in territori di distorsione probabilmente alti a volumi discreti.
Nel mondo RD non ci sono solo woofer spernacchianti ma anche componenti di qualità che reggono potenze rilevanti e che mostrano di mantenere, se ben pilotati a monte e ben ottimizzati nel box dove sono deputati a lavorare, una ottima intelligibilità, ritmo, e poco inclini quindi a quelle monotonicità e code che non si possono sopportare.
La mia sensazione è che tanti ascoltatori tendano a lodare i woofer efficienti o caricati a tromba (tendenzialmente sappiamo che quelli di una volta avevano membrane in carta ed erano piuttosto leggeri da muovere) ma che tali ascoltatori siano ingannati dal fatto che scendano piuttosto poco in frequenza, e che la loro apparente ritmicità/velocità sia causata dal non lavorare sotto una certa frequenza.
E' la prima ottava quella che crea più problemi - se il driver è scarso/sottodimensionato/mal implementato nel box - con risultati di lunghezza del basso, melmosità... e quella brutta sensazione di lentezza o di suono sporco, proprio perchè la distorsione si alza senza pietà e tutto diventa difficile sotto i 50 Hertz...
Non so... faccio un ulteriore esempio: Fabrizio ha lodato il woofer Electrovoice 15 (non ricordo la sigla giusta) come un felice esempio di woofer gradevole da im'plementare ma al tempo stesso ne ha puntualizzato il fatto che al di sotto di una certa frequenza proprio non scende.
Quel woofer in un sistema EV lo conosco: ce l'ha un amico che è anche frequentatore di questo spazio, e in tempi recenti anche lui, pur soddisfatto di una facilità di emissione notevole, ha dovuto prendere atto che, seppur articolato e veloce, aveva poca fondamenta nel basso più profondo...
E' un argomento difficile da definire e da quantificare lo so.
Spero che Fabrizio trovi quei print dell'AES dove si parla di questo tema.
Marco

lucaesse
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da lucaesse » domenica 12 settembre 2021, 21:57

Aldusmanutius scrive:
Mi colpisce che questo argomento abbia avuto un seguito modesto. Eppure lo consideravo estremamente importante, anche se per assurdo è "poco udibile".
Forse i post latitano perché gli interessati si riconoscono, come me, nelle considerazioni di Fabrizio e di Toscanaccio. Oppure è la formulazione prettamente tecnica del quesito iniziale. Mah

Concordo con l'importanza che attribuisci all'argomento. Per quel che ricordo, alle fiere era veramente difficile trovare casse importanti con un basso e medio basso adeguati a costi e ingombri. Poi c'è l'enorme capitolo mini monitor da stand (cioè le pulci, direbbe Fabrizio) dove ai bassi si rinuncia in partenza, così si risolve il problema e ci si diverte a spaccare il capello in dodicesimi in gamma media e alta.

Peccato che una gamma bassa e medio-bassa efficaci diano un miglioramento sul realismo enorme, altro che pitimare sulla rugosità delle corde e la metallicità del triangolo...


Non è che i sistemi RD siano tutti uguali o che debbano spernacchiare per forza. Però quelli caricati stanno in un altro campionato.

Ciò detto, alla base del dilemma estensione/articolarità c'è una ragione tecnica semplice: i WF che scendono non sono adeguati per essere veloci, e viceversa.

Pensiamo alla RD più semplice possibile: una bella sospensione pneumatica. Come si ottengono bassi profondi? Fondamentalmente con un WF bello pesante, magari con sospensioni morbide. Chiaro che non è la ricetta migliore per percussioni fulminanti. Casse che scendono alla grande, ma riproducono una batteria soporifera, se ne sono viste e ascoltate.

Il Bass-Reflex consente di adottare WF più rigidi e con più "motore" senza che la riduzione del fattore di merito asciughi l'estremo basso. Quindi, a saperli fare, sono migliori delle casse chiuse in fatto di impatto e velocità del basso e del mediobasso. Anche se sono allineamenti di ordine superiore al secondo della cassa chiusa, teoricamenti peggiori nella risposta nel tempo. Se poi uno si fa un C4 (allineamento con tanti bassi ma poco smorzamento) accordato a 60Hz con un wooferottolo, chiaro che non suona.

Si tratta di fare un compromesso efficace. Come tutti i compromessi, per un buon risultato ci va un eccellente manico al progetto. Il passo successivo è suddividere la gamma bassa in due (bassi veloci e bassi profondi, di Aloiana memoria) o passare a sistemi caricati, dalle prestazioni migliori.

Non che questo discorso spieghi tutto, ma è lo spartiacque iniziale per capire l'impostazione di una cassa. La triade fondamentale rimane estensione, ingombro, efficienza; con tutti gli elementi antitetici tra loro. Ma occorre aggiungere un parametro: la velocità. Scelta l'estensione non basta accettare di pagare dazio sulle altre due voci; specie se si sacrifica l'efficienza il rischio di avere un basso moscio è in agguato. E se una coperta corta è un problema, un buco sui bassi veloci non si può sentire, anche se la coperta scende agli infrasuoni.

Luca

F.Calabrese
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 13 settembre 2021, 2:23

aldusmanutius ha scritto:
domenica 12 settembre 2021, 19:59
...
E' un argomento difficile da definire e da quantificare lo so.
Spero che Fabrizio trovi quei print dell'AES dove si parla di questo tema.
Questa sera ho fatto davvero tardi, ma domani mattina conto di dedicarmi a questo argomento -che- (hai ragione) è davvero MOLTO più interessante di quanto immagini la massima parte degli appassionati.

A domani
Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da Toscanaccio » lunedì 13 settembre 2021, 15:53

La mia curiosità nasce dal fatto che, appurata la maggiore tolleranza alle distorsioni armoniche, in bassa frequenza si riesce a discriminare benissimo anche un piccolo cambiamento della frequenza riprodotta ... è chiarissimo ! Provando woofer e sub e passando da 40 hz a 45 ... cambia eccome. Via via salendo in frequenza io non riesco più ad essere così preciso e della terza armonica di un suono a 5 khz probabilmente me ne potrei anche fregare 😉. E siccome è nella zona dei bassi e medio bassi che nascono molte delle fondamentali le cui armoniche ricadono in gamma media .... ecco, credo che "il gioco" si faccia, per quanto riguarda il "timbro" (quella miscela di armoniche) proprio lì. In bassissima frequenza probabilmente una armonica del 20% che va a rinforzare sotto gli 80 hz potrebbe essere anche gradita ... ma salendo anche solo a 100hz (con la fondamentale) ecco che le cose cambiano, eccome ....

Luca Anzalone
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Re: Distorsione percepita in bassa frequenza.

Messaggio da Luca Anzalone » lunedì 13 settembre 2021, 16:36

Da quanto ho potuto apprendere e constatare nel tempo, la maggior parte di chi ascolta con normali impianti hi-fi, ascolta quasi sempre un basso distorto….al punto da aver abituato il proprio orecchio a quella distorsione e a non percepirla più come tale. A questo si aggiunga che la distorsione sui bassi è di per se più “tollerabile” di quella sui medi e sugli alti, e che la distorsione sui bassi elettrici, elettronici o amplificati (presenti in larga parte della musica incisa e riprodotta), è più difficile da rilevare rispetto alle frequenze basse di tipo acustico.
Ma quando per la prima volta si ascolta l’alternativa (bassi a tromba o caricati o comunque in grado di non distorcere), la differenza all’ascolto è notevolissima, come scoperchiare il vaso di Pandora. Si è improvvisamente consapevoli di trovarsi di fronte alla soluzione di un problema di cui non si era neanche a conoscenza.

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