Bella spiegazione, la tua !Toscanaccio ha scritto: ↑lunedì 13 settembre 2021, 15:53La mia curiosità nasce dal fatto che, appurata la maggiore tolleranza alle distorsioni armoniche, in bassa frequenza si riesce a discriminare benissimo anche un piccolo cambiamento della frequenza riprodotta ... è chiarissimo ! Provando woofer e sub e passando da 40 hz a 45 ... cambia eccome. Via via salendo in frequenza io non riesco più ad essere così preciso e della terza armonica di un suono a 5 khz probabilmente me ne potrei anche fregare . E siccome è nella zona dei bassi e medio bassi che nascono molte delle fondamentali le cui armoniche ricadono in gamma media .... ecco, credo che "il gioco" si faccia, per quanto riguarda il "timbro" (quella miscela di armoniche) proprio lì. In bassissima frequenza probabilmente una armonica del 20% che va a rinforzare sotto gli 80 hz potrebbe essere anche gradita ... ma salendo anche solo a 100hz (con la fondamentale) ecco che le cose cambiano, eccome ....
Proviamo a verificare, osservando lo spettro si un brano incredibilmente nitido all'ascolto. Notate l'abisso (60 dB) che c'è tra un'armonica e l'altra...
Ora riflettiamoci: è chiaro che un brano come questo verrà percepito come limpido solo se ascoltato in assenza di rumori di fondo (di qualsiasi genere) e solo se il sistema non aggiunge armoniche spurie e -soprattutto- prodotti di intermodulazione. Ed infatti questa incisione suona splendidamente con i FullHorn multivia.
Con i diffusori a radiazione diretta, specie con quelli più piccoli e meno efficienti, ci sono difficoltà insormontabili in gamma medio-bassa, che si traducono in una specie di "poltiglia sonora" che si va ad aggiungere allo spettro del brano, trasformandone la primitiva limpidezza nel solito ascolto, senza infamia e senza lode.
In effetti il titolo di questo thread dovremmo leggerlo più come: "Distorsione in gamma bassa E MEDIO-BASSA"... che altro. E' infatti in gamma medio-bassa che la gran parte dei diffusori commerciali più diffusi fa cilecca, vuoi per la distorsione dei circuiti magnetici (privi di anelli di rame efficaci), vuoi per l'inconsistenza meccanica di coni e sospensioni, troppo flaccidi e quindi modulanti.
Lo so che è difficile far digerire agli appassionati che tutta quella pubblicità sui conini di plastica (bextrene, policarbonato, kevlar...) era solo marketing, mentre ancora oggi i migliori woofer e midrange si fanno con coni di cartone, magari trattato, ma pur sempre cartone.
Segue
F.C.