Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

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EdoFede
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Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da EdoFede » martedì 5 ottobre 2021, 14:26

Ciao a tutti,

ho tra le mani un disco demo Linn 40th Anniversary Collection, versione Studio Master a 192kHz.
Allora, incuriosito, mi son messo a dare un'occhiata ai file originali...

Dei primi 14 brani analizzati, solamente le tracce 1, 2, 4, 5 e 9 hanno "qualcosa" sopra i 20kHz... tutte le altre sono troncate nette come da immagini:

Immagine
(click per ingrandire)

Immagine
(click per ingrandire)


A me sembra una "lievissima" presa per il culo :)
E non solo... ai brani in origine a 44.1kHz (come la maggior parte dei brani del disco) è stato applicato un sovracampionamento fino a 192kHz, che non è neanche una frequenza multipla di quella originale... quindi o sono stati riconvertiti 2 volte, oppure convertiti direttamente in digitale.
(Tipicamente, da esperienze di studio -non dirette-, la prima strada è quella migliore...per dirvi...)

Il tutto senza entrare nel merito dell'utilità o meno di avere qualcosa sopra i 20kHz... Il senso del post è strettamente legato al caso descritto.
E senza entrare neanche nel merito della qualità artistica dei brani proposti.

Ho trovato anche un brano con livello piuttosto basso (non ricordo quale traccia)... prima penso a qualcosa con un range dinamico elevato, poi vado ad analizzare il picco massimo dell'intera traccia... -3.1dBFS :? Sarà stato abbassato di proposito per scatenare l'effetto "alta dinamica" nell'audiofilo di turno? :mrgreen:
Immagine

Ciao,
Edo

lucaesse
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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da lucaesse » martedì 5 ottobre 2021, 19:12

Ciao EdoFede,
A me sembra una "lievissima" presa per il culo

Anche a me, però in questo caso sono disposto a concedere almeno un'attenuante: è un disco commemorativo di 40 anni di attività, è normale che contenga registrazioni tecnicamente eterogenee. Questo è esplicitamente dichiarato sul sito Linn.

Meno convincente che non venga indicato il formato originale di ciascun brano. Visto che l'etichetta ha una vocazione audiofila, avrei considerato doverosa anche una nota su come è stata eseguita la conversione.

... è stato applicato un sovracampionamento fino a 192kHz, che non è neanche una frequenza multipla di quella originale... quindi o sono stati riconvertiti 2 volte, oppure convertiti direttamente in digitale.
(Tipicamente, da esperienze di studio -non dirette-, la prima strada è quella migliore...per dirvi...)
Questa è un'affermazione notevole! Il ricampionamento digitale (tra freq. sfigate, ok) le prende dal passaggio in analogico (doppia conversione)? Puoi dirci di più circa le esperienze a cui ti riferisci?


..ho trovato anche un brano con livello piuttosto basso (non ricordo quale traccia)... prima penso a qualcosa con un range dinamico elevato, poi vado ad analizzare il picco massimo dell'intera traccia... -3.1dBFS :? Sarà stato abbassato di proposito per scatenare l'effetto "alta dinamica" nell'audiofilo di turno? :mrgreen:

Qui ti seguo meno. 3dB sotto il massimo possibile non sono una gran differenza. Specie se si dispone di un canale dalla dinamica, almeno teoricamente, eccedente le necessità come un... ma quanti bit usano?...? Ok il campionamento è a 192 kHz, ma la profondità?

Boh, se la dichiarano certo non la mettono in evidenza!


Grazie per segnalazione e analisi, EdoFede.

Luca

EdoFede
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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da EdoFede » mercoledì 6 ottobre 2021, 0:57

Ciao Luca,

non ho effettivamente letto le dichiarazioni (mea culpa), tuttavia trovo comunque un po' assurdo che un disco comunemente usato per "test", sia per buona parte tutt'altro rispetto a ciò che ci si aspetta. :)

Riguardo al brano a -3dB, mi ha stupito perché quasi tutto il resto dell'album è allineato "in alto" (come normale fare in fase di mix e mastering, proprio per sfruttare interamente la risoluzione disponibile, cosa che in fase di ripresa dei singoli strumenti non è invece possibile fare). La trovavo un po' particolare come scelta.
lucaesse ha scritto:
martedì 5 ottobre 2021, 19:12
... è stato applicato un sovracampionamento fino a 192kHz, che non è neanche una frequenza multipla di quella originale... quindi o sono stati riconvertiti 2 volte, oppure convertiti direttamente in digitale.
(Tipicamente, da esperienze di studio -non dirette-, la prima strada è quella migliore...per dirvi...)
Questa è un'affermazione notevole! Il ricampionamento digitale (tra freq. sfigate, ok) le prende dal passaggio in analogico (doppia conversione)? Puoi dirci di più circa le esperienze a cui ti riferisci?
Non è una esperienza diretta, come anticipato, ma...
Mio fratello ha lavorato per diversi anni in uno dei più importanti studi di registrazione d'Italia.
Mi raccontava che quando era necessaria una sample rate conversion (esempio classico, registrazione effettuata per un DVD o un Blu-ray e necessità di farne anche una versione CD o streaming) di elevata qualità, veniva sempre effettuata la doppia conversione perché si riusciva ad ottenere un risultato qualitativamente superiore alla conversione digitale del file, anche se il processo era chiaramente molto più dispendioso.

Doppia conversione in carico a D/A ed A/D Prism sound (10k l'uno se non ricordo male :mrgreen: ), confrontata con SRC digitale fatta con...boh, non ricordo più...

Parliamo di 10 anni fa, quindi può anche essere che attualmente i giochi siano cambiati, anche se dubito. Mi sembra che su quel fronte le macchine professionali e le tecnologie disponibili siano più o meno le stesse.


Ciao,
Edo

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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 6 ottobre 2021, 10:08

EdoFede ha scritto:
mercoledì 6 ottobre 2021, 0:57
...
Doppia conversione in carico a D/A ed A/D Prism sound (10k l'uno se non ricordo male :mrgreen: ), confrontata con SRC digitale fatta con...boh, non ricordo più...
A dire il vero, io ogni tanto preparo dei test-file con Cool Edit Pro2 e li converto nei vari formati. Trattandosi di Test-file, con forme d'onda semplici (p.es. sinusoidi) qualsiasi artefatto di conversione sarebbe facilmente visibile (ed udibile). Ed invece non ne ho mai incontrati.

Non dimentichiamo mai che negli studi di registrazione vige la regola della imitazione delle altrui pratiche e non si fanno mai delle prove (vedi la creazione di test-files)...

Saluti
F.C.

EdoFede
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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da EdoFede » mercoledì 6 ottobre 2021, 10:52

Ciao Fabrizio,
dai racconti, era proprio frutto di vari test quella conclusione.

Non conosco però in dettaglio le condizioni dei due test, i software di conversione utilizzati, ecc...
Magari c'è anche differenza rispetto a forme d'onda semplici.

Sicuramente da prendere "con le pinze".
Come dicevo non si tratta di una esperienza mia diretta, ma più che altro di un racconto/curiosità. ;)

Ciao,
Edo

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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da melomane » mercoledì 6 ottobre 2021, 15:02

qui
https://src.infinitewave.ca/

numerosissimi test di differenti src
certi perfetti, altri orribili.

Sox, open source e gratuito fa parte dei perfetti.

EdoFede
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Re: Dischi demo audiophile: ma lo sono davvero?

Messaggio da EdoFede » mercoledì 6 ottobre 2021, 15:49

melomane ha scritto:
mercoledì 6 ottobre 2021, 15:02
https://src.infinitewave.ca/
GRAZIE MILLE!

L'avevo scovato diversi anni fa e non ne ricordavo più l'esistenza!

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