Come ha ben osservato Danco, è il mercato ad essere cambiato, ed i produttori si sono semplicemente adeguati.Il sarto ha scritto: ↑mercoledì 3 novembre 2021, 9:00Da ignorante quale non ho mai nascosto di essere, traggo una sola conclusione: se si vuole fare UN NOME di un apparecchio davvero ben fatto, che sia un amplificatore o un diffusore esiste solo il nulla cosmico. Si evince che È IMPOSSIBILE realizzare apparecchiature che siano valide ANCHE senza porsi il problema del prezzo. Finora ho capito che forse il solo Graaf 400 sia un buon apparecchio per tutto il resto mi pervade la sensazione che la cospirazione di tecnici incapaci stia avendo la meglio.
È desolante...
Proviamo però a trovare insieme una possibile soluzione, diciamo una forma di adattamento.
Io vi butto giù due ipotesi, entrambe già collaudate, sulle quali vi chiedo un parere ed un consiglio.
La prima ipotesi è quella più "tradizionale", ed è quella di scovare un progettista particolarmente esperto e creativo, che metta insieme l'ampli dei sogni. Il caso concreto -collaudato- è quello di Giovanni Mariani con il suo GM-400, ma di sicuro ci sono anche altri personaggi, come Giovanni Stochino, per fare nomi italiani. Per favore non nominiamo Aloia o Chiappetta, perché i loro casi meriterebbero qualche discussione.
Ora fermiamoci un attimo a riflettere: se cliccate su altri forum o su qualsiasi Gruppo FB, troverete centinaia, anzi migliaia di post di appassionati che sbavano letteralmente dinanzi alle FOTOGRAFIE di ampli-bidone, luccicanti quanto di ignoto contenuto ed ancor più ignote prestazioni. Ora pensateci: se voi foste al posto di G. Mariani, che prezzo dareste al vostro ampli, che è tecnicamente superiore al 99,9% di quelli adorati dai manopolari...??? Lo svendereste per due spicci o gli dareste il prezzo che lui gli ha dato (e che lo rende fuori portata per il 95% degli appassionati)...? Beh... fareste questa seconda cosa, anche perché lui di finali ne avrà venduti una decina, forse venti, ma cento NO di sicuro...
Ecco dunque il primo caso in cui il mercato, CIOE' VOI APPASSIONATI, decide il prezzo di un apparecchio, salvo poi giustamente lamentarsene.
La seconda ipotesi -che abbiamo collaudato proprio noi- è quella di impiegare finali economici, come i Thomann, progettandoci intorno diffusori che non facciano attivare le protezioni e che ne conservino a pieno la stabilità. Il risultato -ALL'ASCOLTO- è quello che leggete qui: viewtopic.php?f=5&t=9297
E' chiaro che anche questa soluzione ha un suo costo, che è quello dei diffusori.
Parò al solito -ragionandoci- sarebbe semplice mettere insieme un numero di proposte alternative (composte da finali e diffusori commerciali), valutando costi e vita operativa, a confronto... E poi magari si scopre che questa soluzione è davvero quella con il più alto rapporto qualità/prezzo concretamente possibile di questi tempi e dalle nostre parti.
Infine esiste sempre la possibilità di provare le più disparate combinazioni, arrivando a scoprire l'accoppiata particolarmente riuscita, come p.es. accadde al mio amico che ottenne risultati strepitori da una coppia di Klipschorn amplificate con un Mc Intosh 225. Peccato che il 225 fosse stato modificato (ed il mio amico non lo sapeva; infatti sapendolo non lo avrebbe mai acquistato), per cui quando lo sostituì si perse tutta la magia... e quelle Klipschorn non suonarono mai più (per cui le ha vendute).
Ecco... questo percorso era relativamente praticabile negli anni '80, quando giravano centinaia di pre e finali, passando da un negozio all'altro o da questi alle case di tanti appassionati, che poi rivendevano ad altri appassionati... e così via...
Però siamo sinceri: IN QUESTO MODO NESSUNO E' RIUSCITO AD OTTENERE ALTRO, se non di buttar via soldi in continui cambi.
Chiedete in giro e vedrete che nessuno vi potrà indicare un'accoppiata ampli-diffusori veramente vincente...
Che ne pensate ?
Saluti
F.C.