Ricerca di un buon finale ss in classe AB

[F.Calabrese]

ho fatto una ricerca e sono caduto du questo:

é un ampli prodotto da 20 anni, di vera qualità professionale ( non ci sono piedini dato che é fatto per essere messo in rack) , ideale per lo studio ( nessun ventilatore che fa rumore da cambiare) , la sola pecca che ha é che é un po blu...

Hai visto il prezzo...?

Tre volte quello di un Thomann E-800, con il quale condivide gli operazionali in ingresso e una certa povertà realizzativa.

Se ci fosse almeno uno schema, potremmo vedere come è stata implementata la polarizzazione, che è il punto debole per gli ampli a FET...

Quanto alla disponiblità di ricambi per i finali, io non sarei così ottimista...

Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

D'accordo ma io non parto dall'idea di rivendere i miei apparecchi. Se mi soddisfano perché dovrei rivenderli?
Ho già posto questa domanda senza esito peraltro: posdibile che Jbl, Tannoy, B&w e compagnia NON SIANO IN GRADO di progettare diffusori efficienti (con efficienti intendo che facciano bene il loro lavoro non necessariamente facili da pilotare)?
Se non sono in grado siamo nella cacca, se sono in grado e non vogliono/possono farlo allora c'è realmente una cospirazione.
Il risultato è, in entrambi i casi, che non c'è via d'uscita.

Ti/vi propongo un paragone con il mondo del Pro.

Un anno fa l'Audio Engineering Society ha pubblicato un documento di ben 175 pagine dedicato al problema dell'Inquinamento Acustico (di solito non si va oltre 12-16 pagine...) in cui sono citati la bellezza di 318 diversi studi, tutti di livello internazionale.

Ebbene: potete rileggere dieci volte quel documento, MA NON TROVERETE UNA PAROLA sull'esistenza di soluzioni progettuali efficaci (parlo di riduzioni di 16-20 dB), che pure io ho messo a punto e realizzato nei primi anni '90...

Eppure quel documento porta la firma di quasi tutti i "padreterni" dell'Audio Professionale...!!!

Saluti
F.C.

[Il sarto]

Mi sfugge il nesso...

[F.Calabrese]

Mi sfugge il nesso...

Hai ragione... ho dato per scontato che fosse noto a tutti che esiste un enorme problema di convivenza tra le manifestazioni musicali all'aperto (discoteche e concerti) e le residenze circostanti, specialmente nei luoghi di villeggiatura, dove i locali sono indispensabili.

In gioco ci sono interessi enormi: solo in Italia parliamo di 3500 grandi e medie discoteche...

Eppure NESSUNO, oltre me, sembra aver perso tempo a studiare soluzioni veramente efficaci, testate sul campo e con risultati ripetibili.

Qualcuno ha scopiazzato vecchie idee -inefficaci- raccogliendo un ovvio insuccesso...


Anche in questo caso si tratta di un problema di mercato: conviene pagare la mazzetta ed inquinare, piuttosto che cambiare impianto.

Di qui l'analogia: all'appassionato conviene comperare un finale dopo l'altro, rivendendo e riacquistando... piuttosto che andare direttamente in cerca di una soluzione definitiva (che potrebbe anche non esistere).


Saluti
F.C.

[bobgraw]

E dei finali dna-250 e dna-750 della (fu?) Mccormack Audio che ne pensate? Qualche forumer li ha avuti e ci sa dire qualcosa?

http://www.mccormackaudio.com/index1.html

L'alimentazione dei suoi finali era basata su una non meglio definita Distributed Node Amplifier, tanti piccoli condensatori invece che i soliti quattro più grossi.

La capacità di erogazione dichiarata sembra notevole anche su carichi bassi, peccato per la presenza di soli ingressi RCA, l'assenza dei gain e la solita mancanza di alcuno schema..

[doc elektro]

L'alimentazione dei suoi finali era basata su una non meglio definita Distributed Node Amplifier, tanti piccoli condensatori invece che i soliti quattro più grossi.

Soluzione in parte adottata anche da altri costruttori visto che spesso i condensatori grossi rubano spazio in zone preziose. Inoltre solo così si mettono a tappeto i grossi valori di tolleranza degli elettrolitici

[Ongaku85]

Buongiorno a tutti e buon anno,

vi leggo da molto come ospite e mi ricollego a questo argomento per chiedervi gentilmente un consiglio. Punterei a migliorare per quanto possibile l'ascolto musicale in stereo con la mia attuale configurazione, sfruttando le uscite pre-out a disposizione per i 2 canali frontali del mio sintoamplificatore Yamaha RX-V685 e funzione "pure direct", per pilotare delle Indiana Line Tesi 260.

Le caratteristiche principali dello Yamaha da manuale sono le seguenti:

Potenza di uscita nominale (2 canali condotti) - la indico solo per dare un'idea della situazione attuale
• [Tutti i modelli] (da 20 Hz a 20 kHz, 0,06% THD, 8 Ω)
– Anteriore S/D 90 W+90 W

Livello/impedenza di uscita - da controllare per l'utilizzo del finale di potenza
• PRE OUT
– Anteriore S/Di 1 V/2,7 kΩ
Livello di uscita massimo
• PRE OUT 1,6 V

So che ci sono anche amplificatori integrati stereo con canale dedicato HT bypass ma costano troppo e andrei ad avere praticamente due amplificatori che mi sembrano uno spreco con il mio sistema, nel mio ambiente.
Motivo per cui sarei orientato su un finale pro economico per provare a fare qualche cambiamento senza stravolgere tutto il resto (eventualmente in futuro cambierò i diffusori frontali)

Più che la potenza (che almeno non andrei a ridurre), vorrei principalmente migliorare la qualità di ascolto.
Secondo voi acquistando un Thomann t.amp S-150 MK II potrei avere dei miglioramenti?

(se il messaggio andava pubblicato altrove, chiedo anticipatamente scusa...)

grazie per l'aiuto
buona giornata

Fabio

[F.Calabrese]

...
Più che la potenza (che almeno non andrei a ridurre), vorrei principalmente migliorare la qualità di ascolto.
Secondo voi acquistando un Thomann t.amp S-150 MK II potrei avere dei miglioramenti?
...

Innanzitutto grazie per lo spunto, interessante.

Personalmente ho qualche dubbio che possano emergere miglioramenti, se non assolutamente marginali.

Il motivo è presto spiegato: il Thomann S-150 MKII ha ingressi bilanciati, che operano al meglio con sorgenti anch'esse bilanciate: ma questo NON è il caso di cui parliamo.

Va considerato anche che i potenziali di terra di un ampli integrato sono simili, tra le sezioni pre e finale, mentre nel caso di un collegamento sbilanciato ad un finale esterno è probabilissimo che scorrano disturbi e quant'altro nello schermo del cavo.

Il Thomann S-150 MKII è un ottimo finale, che merita di essere collegato direttamente ad un DAC con uscite bilanciate.


Saluti
F.C.

[Ongaku85]

Personalmente ho qualche dubbio che possano emergere miglioramenti, se non assolutamente marginali.

Il motivo è presto spiegato: il Thomann S-150 MKII ha ingressi bilanciati, che operano al meglio con sorgenti anch'esse bilanciate: ma questo NON è il caso di cui parliamo.

Va considerato anche che i potenziali di terra di un ampli integrato sono simili, tra le sezioni pre e finale, mentre nel caso di un collegamento sbilanciato ad un finale esterno è probabilissimo che scorrano disturbi e quant'altro nello schermo del cavo.

Il Thomann S-150 MKII è un ottimo finale, che merita di essere collegato direttamente ad un DAC con uscite bilanciate.


Saluti
F.C.

Grazie per la risposta!

Come temevo allora devo muovermi su altro... Gli unici finali che trovo con ingresso RCA sono i crown (con la ventola purtroppo) oppure il behringer a800 (senza ventola) e comunque tutti in classe d...

[F.Calabrese]

...
Come temevo allora devo muovermi su altro... Gli unici finali che trovo con ingresso RCA sono i crown (con la ventola purtroppo) oppure il behringer a800 (senza ventola) e comunque tutti in classe d...

NO... assolutamente NO...! Aggiungeresti problema a problema...!!!

Il fatto che un ampli abbia solo ingressi sbilanciati è un difetto mortale, nel senso che ne limita comunque la qualità ad un livello inferiore.

Se vuoi ottenere un reale miglioramento, prova a dotarti di una sorgente con uscite bilanciate !

Una curiosità: ascolti solo LP o anche CD e/o Files...?


Saluti
F.C.