Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

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Francesco.L
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Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da Francesco.L » mercoledì 24 novembre 2021, 19:22

Salve,

cosa ne pensate del p.r.a.t.?
Qui una spiegazione: https://www.tnt-audio.com/adeste/prat.html

Io credo che si tratti di suono caratterizzato nel senso migliore del termine. Non si cerca la piacevolezza fine a sé stessa né tanto meno una clinica risposta lineare. Si cerca il "phatos" di un evento live.

Francesco

doc elektro
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da doc elektro » giovedì 25 novembre 2021, 18:06

Mah,io lo chiamo suono libero e comprende qualunque cosa suoni in modo decente e dia un goccio di emozioni.

E la soluzione di continuità tra il vero live e quello che immagini quando fai girare il programma dell'immaginazione video che tutti hanno (anche se è troppo a lungo narcotizzato da tiggì e telefonini del piffer)caricato nel cervello se hanno voglia di usarlo.

Non per parafrasare ma le parole di un fattone (mondo marcio) nel pezzo M.A.R.C.I.O. nel pezzo iniziale,ossia di chiudere gli occhi e cercare di capire appunto di cercare di trovarsi nella scena live e cercare di capire cosa abbiamo davanti .

Perchè dalla posizione degli acuti,da cosa si sta sentendo si ha una idea di cosa ci sia davanti a noi.

Più che altro mi chiedo perchè si debbano usare sempre sti kaiser di termini inglesi che alla lunga hanno proprio stufato
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

Francesco.L
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da Francesco.L » venerdì 26 novembre 2021, 13:17

Linn, Naim, Exposure e Rega rientrano a pieno nel concetto "flat earth" , tradotto in italiano spicciolo: velocita, ritmo e sincronia nella riproduzione di un brano.

Un suono riferito al Live come rappresentazione della sua scansione nel tempo e della sua libertà di espressione. Siamo un po' agli antipodi della concezione dell'hi-fi(nta) precisina che esiste solo nelle registrazioni manipolate ad arte.

Guarda caso, nella comunità flat earth non credono all'immagine tridimensionale dei diffusori... e i diffusori progettati dai marchi sumenzionati sono fatti per un posizionamento a parete.

Personalmente ho ascoltato degli Exposure pilotare delle grosse Tannoy: il suono non sembrava una ipereale riproduzione ad effetto ma una tranquilla e godibilissima..con nessuna scena, fondo nero e altre amenità del dizionario audiophile.

Francesco

bobgraw
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da bobgraw » venerdì 26 novembre 2021, 16:12

.
Personalmente più che parlare di una scuola inglese con particolari caratteristiche di velocità e senso del ritmo, parlerei della presenza sul mercato di componenti soggettivamente limitati anche da questo punto di vista.

Tra i tanti componenti che ho avuto, ricordo particolarmente lenti e compassati ad esempio i diffusori Tannoy Cheviot HPD e l'amplificatore integrato Electrocompaniet ECI-2.

Entrambi questi componenti, posseduti in tempi diversi, con certa musica ritmata, rock, jazz o sinfonica che fosse, erano udibilmente più lenti della media delle altre apparecchiature possedute.

Mi ricordo che ai tempi quanto copiavo il cd sulla cassetta, durante la riproduzione sull'autoradio, alla quale avevo aggiunto finali Audison per pilotare il fronte anteriore e il subwoofer, la differenza di "Prat", in favore dell'ascolto con l'autoradio era drammatica :shock:

Uno dei cd jazz che necessitano di "Prat" è ad esempio questo: https://www.youtube.com/watch?v=x5wSHew6RGU
Provate a riprodurlo su impianti diversi e ditemi se non ne troverete qualcuno inadeguato, occhio al vostro :)

Ma secondo me è appunto più un limite di alcuni componenti mal riusciti piuttosto che un pregio circostritto al british sound
.

F.Calabrese
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 novembre 2021, 19:47

bobgraw ha scritto:
venerdì 26 novembre 2021, 16:12
...
Ma secondo me è appunto più un limite di alcuni componenti mal riusciti piuttosto che un pregio circostritto al british sound.

Quoto e sottoscrivo, riservandomi di approfondire nel prossimo post.

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da doc elektro » sabato 27 novembre 2021, 6:55

se l'emblema del suono british sono le rogers.....bè altri emblemi britannici si stanno rabastando nella tomba
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

Francesco.L
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da Francesco.L » sabato 27 novembre 2021, 18:08

Apparecchi limitati e/o caratterizzati?
mi riferisco comunque a naim, linn, exposure e Rega. .., di certo non a Tannoy (che possiedo). Cioè i portabandiera da sempre di questo Prat.

Uno dei miei generi preferiti è il Funky e ascoltandolo con alcuni di questi apparecchi mi ritrovo un senso del ritmo molto diverso (migliore) dal tipico amplificatore hi-fi.
Qui le note di basso sono distinte da quella della batteria e si seguono bene. Uno non seppelisce l'altro quando il Groove è all'apice. Suono compatto, coeso, di "spessore".

Comunque io ascolto, per comodità (dotazione di controlli e telecomando) generalmente con un HK che, pur dotato di grinta e più che buona prestazione lato basse, non mi trasmette quel piglio che fa battere il piedino. Insiste sulla radiografia del suono (sulle medioalte) che è tanto bella per i primi 5 minuti poi stop.

Con i vinili, la riproduzione è ben più appagante...ma adesso trovo tutto in digitale e il disco nero COSTA.

Però un vecchio lettore cd Rega planet (che avevo) faceva suonare i cd con quel senso di Prat dandogli spessore e calore. Mai più sentito una timbrica così.
I cd poi.. che io ho praticamente sempre sentito suonare "scarnificati", finto-puliti, "clinici".

I limiti che io sento riguardano più la scena, l'immagine e in genere c'è di meglio se interessa l'analisi.
Alle orecchie di quelli della "classica" suoneranno grezzi e spenti.

Francesco

bepi67
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da bepi67 » sabato 27 novembre 2021, 19:36

Il senso del ritmo dipende tanto dai diffusori (e dall'ambiente, va) più che dalle elettroniche.
Se si hanno diffusori muggenti e/o ambienti riverberanti, altro che senso del ritmo....

B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

dB_78
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da dB_78 » sabato 27 novembre 2021, 21:16

bepi67 ha scritto:
sabato 27 novembre 2021, 19:36
Il senso del ritmo dipende tanto dai diffusori (e dall'ambiente, va) più che dalle elettroniche.
Se si hanno diffusori muggenti e/o ambienti riverberanti, altro che senso del ritmo....

B67
Assolutamente d'accordo, se i bassi sono puliti il piedino picchia il pavimento pure con la sarabande di Händel.
:D

Francesco.L
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Re: Il prat: l'emozione di un suono poco hi-fi e tanto Live!?

Messaggio da Francesco.L » lunedì 29 novembre 2021, 14:23

bepi67 ha scritto:
sabato 27 novembre 2021, 19:36
Il senso del ritmo dipende tanto dai diffusori (e dall'ambiente, va) più che dalle elettroniche.
Se si hanno diffusori muggenti e/o ambienti riverberanti, altro che senso del ritmo....

B67
Per me diffusori+amplificatore in sinergia decidono il senso del ritmo. Ovvio che l'ambiente debba essere dignitoso. Anche le sorgenti hanno la loro parte: un tecnics 1200 ha una propensione al ritmo ben diversa (migliore) rispetto ad un thorens 160.

Tuttavia un un post sulla vecchia VHF lessi un post in cui un certo dufay disse che delle b&w grandi, dotate di grande linearità, sarebbero state adeguate per qualsiasi genere..ritmato o meno.
A mio avviso il Funky con diffusori del genere è uno strazio e questo utente, al pari di quello che qui parlava di brutte registrazioni di Bob Marley, non sa di cosa sta parlando.

Francesco.

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