Albarry...inglesino flambè

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armandolaspatola
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Re: albarry...inglesino flambè

Messaggio da armandolaspatola » martedì 28 dicembre 2021, 18:41

F.Calabrese ha scritto:
martedì 28 dicembre 2021, 13:17
bepi67 ha scritto:
martedì 28 dicembre 2021, 12:45
Beh? Non ci dici nulla di questo schema, considerato "bensuonante"? :D
Che sia bensuonante non sono riuscito ad accertarlo, perché su quattro esemplari che mi sono stati prestati, tre erano fuori uso o starati.

E questa è già un'evidenza più che significativa del fatto che siano più o meno dei giocattoli.


Saluti
F.C.
Ciao Fabrizio
vista l'impedenza bassa di ingresso come sarebbe opportuno pilotarlo?

Per Doc, cosa significa nessuna "protezione sul carico"?

Saluti
Gabriele
De André - Un medico "e allora capii, fui costretto a capire, che fare il dottore è soltanto un mestiere, che la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi ammalarti dell'identico male, se non vuoi che il sistema ti prenda per fame"

lucaesse
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Re: albarry...inglesino flambè

Messaggio da lucaesse » martedì 28 dicembre 2021, 18:56

Bepy67, hai voglia se li consigliavano! Un tale Bebo scrisse delle recensioni che parevano dichiarazioni d'amore...

Doc, quando hai finito il lavoro, facci sapere come ti sembrano! Sarebbe interessante capire come suonano, con il senno di poi (35 anni circa? :oops:). Non tanto perché la caramelle rossana segnino in qualche modo la storia tecnica dell'hi-fi, ma in virtù del fenomeno mediatico/commerciale. Che magari ha spiegazioni ovvie, per le quali quoto volentieri I_pisani_54
Personalmente sono sempre portato a pensare male, perché, come diceva un famoso politico, si fa peccato, ma spesso ci si indovina. Non essendo religioso, sono portato a sottovalutare il rischio del peccato.


spiegazioni sicuramente agevolate da un'estetica sexy.


osservazioni allo schema:

. la retroazione ha una rete di impedenza bassa (bene per il rumore), curiosamente il ramo verso massa è sdoppiato, 120 Ohm in AC e 4k7 in DC, col che il finale mantiene circa 6dB di guadagno in CC. Fatico a trovare una giustificazione. La parte in AC usa un elettrolitico polarizzato (bypassato dal "solito" 0,1 microF) che lavora con una tensione CC minima, idem sull'ingresso. La bassa impedenza impone, per un corretto bilanciamento delle correnti di base nel differenziale, un'impedenza verso massa dell'ingresso altrettanto bassa, pari a quella della parte in CC della rete di retroazione. Di qui il "masso" da 4k7 Ohm in parallelo all'ingresso. Inevitabile quanto... sbagliato! infatti in CC la base del BC556 "destro" vede due 4k7 in parallelo, quindi il giusto bilanciamento si otterrebbe con 2k35 Ohm, trasformando definitivamente l'ingresso in un macigno. Si spera che i bc556 fossero attentamente selezionati, perché non c'è modo di correggere l'offset in sede di taratura.

. i finali sono dei darlington: probabilmente ci sono delle resistenze tra base ed emettitore di entrambi i transistor. Ci siano o no (qui i transistor dell'epoca potrebbero differire dagli attuali, complicando la vita al Doc) quelle sono. Con componenti discreti il progettista avrebbe potuto sceglierle a piacere e magari adottare configuarazioni diverse per i piloti. Alberry dichiarava 22A :o :o di corrente max di picco. Non serve immaginazione per capire cosa succede se ci credete: Doc ve lo ha appena mostrato! Strano non ci siano piccoli condensatori ceramici anti oscillazioni piazzati direttamente sui finali, i darlington sono un po' scorbutici, battuti però dai mosfet. I dichiarati 40W su 8 Ohm sono verosimili, probabilmente sono pure un pò di più, per poter dichiarare 80 su 4. Il raddoppio della potenza al dimezzamento del carico è pura comunicazione commerciale, non ha alcun senso tecnico.

. la protezione è interessante ed elegante. Sarei curioso di capire quanto precisa nell'intervento. Se scatta spegne tutto (toglie l'alimentazione al differenziale) e va resettata manualmente. Finchè l'ampli va potete ascoltare sicuri che nulla vi stia tagliando i picchi di corrente. Bello. Se un finale va in corto, l'unica possibile salvezza per il woofer è il fusibile sulla realtiva alimentazione. Che però non vedo, neppure nelle foto.

. l'ampli è totalmente simmetrico, dalla testa ai piedi. A qualcuno questo piacerà, non ho opinioni sulle implicazioni sonore. Il "percorso" positivo ha comunque un trasistor in più, ragione per me sufficiente per non eccitarmi troppo ( :?: ) per questa simmetria (Imho). Lo schema è saldamente nello stile Op-Amp di potenza, come il 99,9% della produzione commerciale.

. compensazione classica, assicurata dai condensatori da 47pF sulle basi degli ZTX. Parrebbe la più semplice possibile. Per dirne qualche cosa di preciso toccherebbe simulare il circuito. In particolare bisognerebbe sapere se i darlington hanno o no una resistenza tra base ed emettitore dei piloti per capire l'impedenza d'ingresso dello stadio d'uscita, diversamente è impossibile immaginare il guadagno ad anello aperto. Che basso non è, vista la configurazione simmetrica e senza altri carichi del VAS (i due ZTX).

. controllo corrente a riposo con VBE multipler nella versione più semplice possibile, resistenze d'emettitore dei finali di valore "medio". Sarebbe bello sapere com'è la stabilità della corrente a riposo. Doc, ci fai sapere a lavoro finito? Grazie!

. alimentazione stadi di guadagno e finali unica. Non mi sarei aspettato altro e non è detto che separandole si ottenga chissachè. Però volendo fare i fini ed esoterici... La separazione era frequente negli integrati giap degli anni d'oro.

. l'alimentatore, duale, dovrebbe avere la struttura std: trasformatore con secondario a presa centrale, singolo ponte di diodi, due bei condensatori. Dichiarano 300VA per il trasformatore e mi pare che i C siano da 10.000 microF. Per 80W su 4 Ohm mono sono tanta roba. Non si può dire che abbiano lesinato. Il trasformatore è toroidale, all'epoca non ancora imperanti, e questo è importante per... l'estetica. Infatti non penso che 'sti blocchetti rossi sarebbero venuti altrettanto carini con l'ingombro di un trasformatore tradizionale. A me i toroidali stanno cordialmente sui maroni!



Guardando alla realizzazione, stando alle foto in rete:

. la parte di potenza, finali e relative resistenze di emettitore, transistor del VBE multipler, sono vicine al circuito stampato ma cablate. L'alimentatore è cablato. L'ampli è molto semplice e i cablaggi dovrebbero rendere semplice metterci le mani. Però guardando le foto non invidio Doc. Il cablaggio della parte di potenza può diventare critico per eventuali instabilità.

. i radiatori sono i fianchetti del telaio. Solo che uno sorregge l'elettronica e dissipa, l'altro sorregge il trasformatore e... basta! :o C'è un dissipatore per bellezza!

. la realizzazione di due unità mono è sicuramente più costosa che un dual mono con un unico châssis, è giustificata quando la impongano gli ingombri. Qui è sicuramente una scelta estetica. Sarebbe costosa, ma è sicuramente riuscitissima. Dico sarebbe perchè i telai sono semplicissimi (bene) e quando ci si permette di buttar via dissipatori ci si può ben permettere i mono-block.

Luca
Ultima modifica di lucaesse il martedì 28 dicembre 2021, 22:26, modificato 1 volta in totale.

F.Calabrese
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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da F.Calabrese » martedì 28 dicembre 2021, 19:45

Ragazzi... che bellezza leggervi...!!! :D

Metto in testa la discussione, per quanto è diventata interessante. :mrgreen:


Grazie a tutti gli intervenuti. ;)

Saluti
F.C.

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Re: albarry...inglesino flambè

Messaggio da dB_78 » martedì 28 dicembre 2021, 21:08

marcorossi ha scritto:
martedì 28 dicembre 2021, 17:16
Aggiorno: https://theartofsound.net/forum/showthr ... arry-Music
Ecco perché non si trova più il sito..

RIP

Con rispetto, nulla cambia sul piano tecnico.

doc elektro
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Re: albarry...inglesino flambè

Messaggio da doc elektro » mercoledì 29 dicembre 2021, 6:12

armandolaspatola ha scritto:
martedì 28 dicembre 2021, 18:41

Per Doc, cosa significa nessuna "protezione sul carico"?

Saluti
Gabriele
Significa che se va in corto un finale ti arriva corrente continua sul carico (e solitamente) scorre nel woofer una tale e tanta corrente che lo arrostisce in un secondo e mezzo.

Una protezione che facevo su roba da giostrume era un semplice triac che sul gate aveva un grosso condensatore verso massa. Se arriva la "botta" distruttrice il triac va in conduzione e invece di scorrere corrente nel woofer (ne scorrono solo poco più di un volt) l'ampli si trova come carico solo la linea di quella via (che per esempio sulle catene sono 15 metri di cavo da 2,5 oppure 4mmq ) e almeno defunge visto che ha fatto il deficente.
Soluzione drastica e "punitiva" come il muretto da 30 cm che si fa per evitare che le auto invadano in certi posti la ciclabile. Il comodastro che vuole posteggiare lo trovi sempre e crunch ci lascia la coppa dell'olio.

In questo caso basterebbe mettere un banale fusibile sulla morsettiera dietro alla cassa. Se hai un avvitatore smonti,portafusibile,fusibile (4A nel tuo caso e mi raccomando T )in serie al woofer e rimonti. Farlo con un 18" quando tira un vento carogna e non riesci manco a sentire quello che dice chi ti sta di fianco perchè gli altri mestieri sparano watt a tutt'andare non è un a cosa "comoda" ma salva da danni costosi.

Per il pilotaggio,una volta evitato i pessimi valvolari che non escono di catodo più o meno puoi usare quasi tutto.

Oppure fai un semplice circuito a guadagno unitario visto che il peggiore OP ha un impedenza di 600 ohm,quindi qualunque cosa abbia 1 mm di prestanza in più di un 741 ti corregge il problema. Ma non "aggratis" perchè comunque va alimentato
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da doc elektro » venerdì 21 gennaio 2022, 8:00

E iniziamo con le misurazioni sull'esemplare sano.
Dopo averlo lasciato acceso un paio d'ore a erogare una potenza di 4/5 watt con il CD in riproduzione continua dei luminal con una delle casse dello stereo della mia ex (4 ohm ovvio le ho scelte io non lei) ho collegato la resistenza da 8 ohm e ci ho dato dentro con tutti i watt disponibili.

Con una tensione di alimentazione di 30,8 per ramo ho sfiorato i 45 W ,e anzi ha dimostrato una buona tenuta anche al massimo dei watt,più che altro perchè i condensatori sono grandi e il trasfo non fa il pelandrone.

A 4 ohm sono arrivato a 75 watt,valore peraltro buono perchè volendo "c'era ancora qualcosa" a disposizione ma poi non ho voluto sfruttarlo troppo.

Regge anche abbastanza bene l'abbassarsi della tensione di rete (sono sceso a 190 volt e non fa una piega) a 150 volt comincia a saturare presto però.

Veniamo alle cose che NON mi sono piaciute:
-la stabilità termica è quello che è ,il transistor di lettura è troppo lontano dai finali per svegliarsi in fretta.
-il ponte diodi è sottodimensionato e stranamente DIVERSO nei due esemplari. In fase di carica dei condensatori soffre
-mancano dei condensatori anti RF sugli elettrolitici,ad ampli aperto tutte le onde dei cellulari entrano
-MANCA IL CONTROLLO DI VOLUME,porca di quella [NON SI DICE] è tanto difficile mettere un potenziometrino?

Misuriamo la corrente di riposo verificando che tra gli estremi delle resistenze di potenza ci sono 24 millivolt ,12 ciascuna.
Le resistenze sono da 0,22 ohm . Quindi stanno scorrendo tra i 50 e i 60 milliamper.
Dopo la sparata a pieni watt con alette tiepide la corrente è salita di un 20% buono (abbiamo superato i 60 milli,peraltro ancora nei limiti) per poi ridiscendere quando si è scaldato il transistor di controllo.

A proposito ANCHE sul transistor di controllo manca il condensatore anti RF .

NON USATE l'albarry come modulatore di un trasmettitore! Sebbene non sia un forum di autocostruttori tirerò giù uno schema VOLUTAMENTE CON ROBA OBSOLETA e con prestazioni " standard " ma in grado di pilotare gli albarry con la loro impedenza bassa. Si useranno l'LM1035 e l'LM747 . Questo perchè data la particolare circuitazione è possibile che in qualche caso le discrete prestazioni di questo finalino vengano degradate da pre con uscita troppo alta di impedenza.

Pregevole il fatto che non si sono verificate anche da aperto autoscillazioni ultrasoniche. I due "controllori" hanno continuato a spulciarsi come nulla fosse
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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da doc elektro » domenica 23 gennaio 2022, 9:15

andiamo avanti nella nostra indagine per procedere poi alla ricostruzione di questo poverino.

Devo dire che più lo guardo e più la mia idea sugli inglesi (che si sanno vendere molto bene) è sempre più confermata.

Tanto è vero che poco per volta elencherò le modifiche per fare il "super albarry" modifiche da fare qualora capiti un esemplare molto più flambè di questo che invece si può riparare in modo conservativo .

E ne potranno capitare visto la gracilità dell'oggetto.

Cominciamo a vedere: le tanto osannate resistenze di precisione hanno un difetto,quando vengono attraversate da una corrente esagerata non si "abbronzano" ma CAMBIANO valore. Nè più nè meno come quelle standard dopo anni e anni di servizio sui jukebox sulla spiaggia (erano juke valvolari ergo l'interno era un forno) ne ho cambiate a cammionate

Cominciamo a indicare i componenti che ho trovato ko.

viola sottile - resistenza da 120 misurata 62 e senza segni di erogazione
blu sottile - transistor in perdita,in inverso fa quasi 1 volt di conduzione parassita
verde sottile - trimmer interrotto
celeste sottile - transistor con una giunzione aperta
viola spesso - transistor sonda sbriciolato e combusto. Verrà sostituito con un BC 337
verde spesso - da studiare aggiunta diodi di recupero

Ho trovato anche una resistenza da 1K alterata e la sostituirò

Dovendo essere polemici la prima operazione fattibile per migliorare l'albarry è la sostituzione di tutti i transistor europei con gli equivalenti 2N5401 e 2N5551,che hanno una corrente di collettore più alta e una tensione maggiore. Per chi lo facesse occhio che i piedini sono messi in un altro modo.
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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da bepi67 » domenica 23 gennaio 2022, 10:07

Dok posso dire la mia ? Vabbè la dico lo stesso.
Premesso che stai facendo un interessante lavoro di divulgazione anche per ridimensionare l'aura di mito che è stato attribuito a quegli apparecchi.
Quell'apparecchio è stato progettato 40 anni fa ed è figlio dei componenti disponibili all'epoca.
Io personalmente lo ripristinerei usando gli stessi componenti, ove fossero ancora disponibili, giusto per dare un senso storico all'oggetto.
Ci sono apparecchi più attuali che costano meno di quanto costava l'Albarry all'epoca e probabilmente sono migliori visto che 40 anni non sono passati invano.
Mio pensiero.

B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da doc elektro » domenica 23 gennaio 2022, 10:39

il bello è che non è nemmeno fedele allo schema elettrico!

Se guardi,sono stai usati del BC 556 e %46 al posto degli ztx a schema e l'altro canale funzionante è identico. Inoltre il ponte raddrizzatore è differente tra le versioni.

Sembra quasi di riparare quegli aerei fatti di legno e tela dei secoli scorsi con i pezzi che si trovavano.

Comunque al posto del BC 547 che fa da sonda l'uso del BC337 è sicuro al 100% e migliorativo. Va bene conservare la storicità ma i difetti congeniti no. E' un pò come chi vuole conservare i raddrizzatori al selenio in certi apparati quando se vanno in perdita ti appestano la casa di gas velenosi

Tra l'altro farò poi la prova del 9 ossia dopo averlo fatto suonare per un pò lo metterò con gli ingressi in parallelo all'altro esemplare e tra le due uscite (insomma un antiponte) ci collegherò un altoparlante che NON dovrà assolutamente suonare!

Perchè vuol dire che i canali sono perfettamente simmetrici.

Era una prova che facevano i "sostenitori" dei moduli STK per dimostrare che gli ampli erano simmetrici
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Re: Albarry...inglesino flambè

Messaggio da doc elektro » giovedì 3 marzo 2022, 18:40

E veniamo alla ricostruzione che domani collauderò se non scoppia prima,visto che ha già dato qualche avvisaglia

Primo montiamo i transistor darlington finali mettendo nuove le miche isolanti,ovviamente di tipo moderno a base di silicone. Mettere un goccio di pasta senza esagerare.
Consiglio vivamente di togliere quei dadini a brugola passo inglese da sfigati in quanto tirano proprio poco.

Rimpiazzare i transistor.

Dà non poco fastidio la presenza del cavo da "motorino di avviamento" che oltre a essere scomodo e fastidioso è totalmente inutile in quanto le gambette del finale sono al confronto microscopiche
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