Audio Science Review o della interpretazione delle misure

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danco
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da danco » domenica 2 gennaio 2022, 11:59

Si e ci può anche stare, l'ha evidenziato anche Audio Review che però, penso, gli ha dato il giusto peso e cioè zero.
Come ho già detto il problema non è l'Accuphase o il Topping o l'SMSL, il problema è il metodo, e quello che mi lascia perplesso
è appunto il successo che sta avendo sul web.

Danilo

robman
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da robman » domenica 2 gennaio 2022, 13:30

Non è che qualcuno aveva in tasca un cellulare mentre misurava...
ROBMAN

lucaesse
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da lucaesse » domenica 2 gennaio 2022, 14:29

sempre più convinto che Danco abbia centrato il punto:

Le prove di ASR danno un'impressione di grande oggettività ma in realtà sono il frutto di un'impostazione ben precisa.

L'ingresso xlr dell'accuphase è uno spunto interessante: stiamo parlando di un ingresso con N+THD sotto di quasi 100dB in un integrato dotato di tutti gli optional. Può essere descritta come una prestazione disastrosa?

Io rimango perplesso, più che altro per ragioni filosofiche e commerciali. Ed è ovvio che varrebbe la pena di capire meglio, magari si impara qualche cosa sul piano tecnico. Ma non possiamo prescindere da un fatto:

l'utente dell'accuphase troverà quell'ingresso perfettamente silenzioso!

La prova dell'E-270 mi convince poco, se è vero che fornisce dati oggettivi che potrebbero essere interessanti non condivido la lettura che ne viene data. Non credo nemmeno che quel set di misure sia in grado di distinguere tra ampli buoni o meno.

Non che non sia utile sapere che potenza eroga un ampli o quanto rumore genera, ma da qui a descriverne il suono con dati oggettivi, e prevederne il funzionamento in situazioni diverse, ce ne corre. In mancanza di questa capacità, se ASR ha successo e una parte non irrilevante di appassionati formulasse i propri giudizi solo sulla base di quelle misure, il risultato non sarebbe positivo.

Le misure di base hanno la loro importanza, per verificare che un apparecchio funzioni correttamente e che il produttore non ci stia prendendo per i fondelli. Se si vuole parlare di qualità seve un'indagine più sofisticata, non lo si fa...
riproponendo le misure di 50 anni fa con la sola differenza dell'utilizzo dell'Audio Precision al posto del B&K.
come giustamente osserva Danco. Buon per loro che l'Audio precision non costa come i B&K di 50 anni fa!


E servirebbe una grandiosa dose di apertura mentale, l'opinione sui valvolari dice che manca.

Sostituire un ampli a stato solido ad alta controreazione con un valvolare può portare, in molti casi, ad un certo numero di problemi. Risolti i quali ci si accorge che un buon valvolare suona decisamente bene.

Per ASR i valvolari semplicemente non sono hi-fi. Peccato, in quel settore si che servirebbero un pò di misure di base, visto quanto è infestato da produttori improvvisati se non truffaldini.

Potrebbero rendere un gran servizio, ma per farlo addio al ruolo di misuratore oggettivo/notaio: per dire che un ampli è congegnato bene o meno bene, quando la distorsione non sta ad alcuni zeri dalla virgola e il DF punta verso l'unità, il progetto bisogna capirlo e separare i dati obiettivi dalla propria opinione non è più così facile.

Probabile che l'impostazione di ASR rifletta perfettamente la concezione dell'hi-fi del suo ideatore. E' un fatto che è una visione semplicistica e molto comoda "commercialmente".

Quando tutti saranno passati ai moduli hypex o simili, cioè se e quando una determinata tipologia di amplificatore avrà surclassato palesemente le altre, allora avrà senso la classifica di ASR; anche se continuerà a non essere una descrizione esaustiva del funzionamento degli ampli. Solo che diventerà perfettamente inutile leggerla.

Luca

F.Calabrese
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 gennaio 2022, 14:40

danco ha scritto:
domenica 2 gennaio 2022, 11:59
Si e ci può anche stare, l'ha evidenziato anche Audio Review che però, penso, gli ha dato il giusto peso e cioè zero.
Come ho già detto il problema non è l'Accuphase o il Topping o l'SMSL, il problema è il metodo, e quello che mi lascia perplesso
è appunto il successo che sta avendo sul web.
lucaesse ha scritto:sempre più convinto che Danco abbia centrato il punto:
Mi associo anche io: Danco ha centrato alla perfezione il punto.


Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 gennaio 2022, 14:53

Questa illustrazione -da un articolo di S.Temme sul Journal of AES- spiega bene la differenza tra le misure in regime sinusoidale e quelle con segnali multitono (e quindi con segnali ad andamento più simile rispetto a quello dei brani musicali).

TND_Temme_3.jpg
TND_Temme_3.jpg (164.04 KiB) Visto 1282 volte


In pratica le misure in regime sinusoidale "fotografano" le prestazioni di ampli e diffusori in quei due ristretti intervalli corripondenti alle creste positiva e negativa della semionda, accentuando quindi al massimo ogni tipo di distorsione da clipping.

Ma in occasione dell'ascolto di un normale brano musicale, quei due intervalli vengono raggiunti solo in occasione di brevi picchi (o anche mai, se si ascolta musica "plin-plin").

Un modo più intelligente di misurare la distorsione potrebbe essere quello di immettere segnali di prova (anche sinusoidi, perché no...) a differenti livelli DI INGRESSO, valutando l'udibilità dei prodotti di distorsione emessi al crescere del livello. Poi il tutto andrebbe rapportato alla distribuzione dei livelli dei normali brani musicali.


Saluti
F.C.

P.S.: Io ho un vecchio sogno, che non escludo di realizzare, prima o poi e se ne può valere la pena. Consiste nel piazzare in cantina 4 o 6 grandi woofers Pro in casse reflex, da utilizzare come carico per misure di distorsione serie sugli ampli. Per misure di distorsione serie intendo quelle che tengano conto della reattività del carico e della presenza a volte di forti back-EMF. Sono sicuro che ne vedremmo delle belle !!!

bepi67
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da bepi67 » domenica 2 gennaio 2022, 15:37

Decidete cosa volete, misure oggettive fatte con strumenti adeguati (l'Audio Precision è uno strumento che forse non costa con il B&K di 40 anni fa ma ci vogliono sempre 30.000 euro) oppure le descrizioni fantasiose dei poeti delle riviste.
Per me, un apparecchio di 5000 euro che ha un difetto del genere, ha un problema di progettazione, che lo si senta o meno.
Posso capirlo se lo avesse un Thomann da 150 euro.
Molte delle misure indicate da ASR sono "accademiche", nel senso che apparecchi che hanno prestazioni differenti alla fine risultano anche indistinguibili in quanto gli artefatti introdotti hanno valore talmente basso da risultare inudibili, però, di fatto è opportuno fare un confronto tecnico quando poi si va a paragonare il costo degli apparecchi.
Per i valvolari secondo me hanno ragione perchè sebbene abbiano caratteristiche interessanti specializzandoli in taluni casi, per esempio usandoli su alcune porzioni dello spettro, nell'uso a banda intera sono pochi quelli che alla fine hanno una prestazione convincente.

IMHO
B67
Ultima modifica di bepi67 il domenica 2 gennaio 2022, 15:59, modificato 1 volta in totale.
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

F.Calabrese
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 gennaio 2022, 15:57

bepi67 ha scritto:
domenica 2 gennaio 2022, 15:37
...
Per me, un apparecchio di 5000 euro che ha un difetto del genere, ha un problema di progettazione, che lo si senta o meno.
Posso capirlo se lo avesse un Thomann da 150 euro...
...effettivamente... ;) ;) ;) ;) ;)

Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da lucaesse » domenica 2 gennaio 2022, 17:09

bepi67:
Decidete cosa volete, misure oggettive fatte con strumenti adeguati (l'Audio Precision è uno strumento che forse non costa con il B&K di 40 anni fa ma ci vogliono sempre 30.000 euro) oppure le descrizioni fantasiose dei poeti delle riviste.
Ma non c'è questa contrapposizione. E' un falso dilemma.

Mi vanno benissimo le misure oggettive. Non trovo entusiasmante l'uso che ne fa ASR, tutto qui.


Però no, mi correggo: sulla cristallizzazione quel dilemma campa buona parte del mercato audio, come è chiaro dagli anni 90. Ai tecnofili le misure, agli audiofili l'ascolto poetico e sono tutti contenti. Se poi alcuni ampli dalle misure impeccabili suonano mediocremente e certi valvolari, malamente scopiazzati da progetti anni '50, devono cambiare le valvole una volta all'anno chissene. Anche le valvole fanno mercato e le migliori misure domani verranno superate, il circo continua.

Le misure servono per indagare funzionamento e qualità di un apparecchio. La qualità dell'indagine non si basa solo sulla correttezza delle misure.

Luca

lucaesse
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da lucaesse » domenica 2 gennaio 2022, 17:48

IMHO, se restringiamo a determinate misure la pensiamo in modo più simile di quanto non sembri dal dibattito.

Se guardiamo al significato del successo (ma quanto grande?) di un'iniziativa come ASR nel mondo audio, forse abbiamo posizioni più variegate.

Danco ha il dubbio che le misure adottate non siano adeguate alle conoscenze attuali, che il successo sia prevalentemente dovuto a scelte editoriali, piuttosto che a vera consistenza dei risultati delle prove. Condivido la preoccupazione.

Se penso a effettive innovazioni nell'audio mainstream, da che ascolto dischi ad oggi, mi vengono in mente solo supporti digitali e classe D.

Riconoscendo a philips e sony un notevole sforzo innovativo per la realizzazione del CD, resta che sono innovazioni legate al progresso tecnologico generale. Infatti i diffusori, l'elemento cruciale della riproduzione, non hanno fatto un passo avanti se non nella qualità degli altoparlanti. E anche lì i miglioramenti potrebbero essere maggiori.

Il settore mi pare estremamente conservatore. Se ASR ha successo proponendo delle prove che non aggiungono nulla rispetto alle prove di Suono di 40 anni fa, secondo me non è una bella cosa. Se una prova di un finale che prevede solo un carico puramente resistivo, per giunta solo in regime continuo è considerata al passo con i tempi, l'hi-fi non sta facendo progressi.

Ma i guru dalla prosa poetica sono peggio, concordo!

Luca

giovilux
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da giovilux » domenica 2 gennaio 2022, 18:29

Scusate di cosa stiamo parlando?

Il signor Amir propone un set ed un metodo di misure che applica a tutti gli apparecchi. Non vi piacciono le misure o il metodo? Cosa proponete? Perche' non glielo dite direttamente sul forum? Il giudizio finale? E' suo e sindacabile come tutti i giudizi.

In altre occasioni ammette onestamente che ha bisogno di di capire come misurare certi oggetti, vedi i diffusori a muro o le cuffie prima che si comprasse un apparecchio apposta per misurarle, oppure resta interdetto di fronte a certi risultati ed in questi casi non da giudizi, dice piu' o meno: "questi sono i dati che ho rilevato, giudicate voi". Non impone niente a nessuno. Non vi piace? cosa proponete? diteglielo!

Sul caso specifico dell'Accupahse, ammetterete che potrebbe infastidire su quel livello di apparecchi trovare certe "trascuratezze" di progettazione o di realizzazione. Il fatto che questi non influiscano sul suono finale non vuol dire niente. Per quanto mi riguarda, se avessi quell'apparecchio, il fatto disturberebbe assai, i 5k li ho scuciti con soldi buoni dal primo all'ultimo cent.

Giovanni.

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