Audio Science Review o della interpretazione delle misure

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F.Calabrese
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 gennaio 2022, 20:11

lucaesse ha scritto:
domenica 2 gennaio 2022, 17:48
IMHO, se restringiamo a determinate misure la pensiamo in modo più simile di quanto non sembri dal dibattito.

Se guardiamo al significato del successo (ma quanto grande?) di un'iniziativa come ASR nel mondo audio, forse abbiamo posizioni più variegate.

Danco ha il dubbio che le misure adottate non siano adeguate alle conoscenze attuali, che il successo sia prevalentemente dovuto a scelte editoriali, piuttosto che a vera consistenza dei risultati delle prove. Condivido la preoccupazione...
Vi propongo un'ipotesi, per la quale il successo di ASR sia spiegato dall'esigenza degli appassionati di essere rassicurati circa le prestazioni degli apparati che acquistano.

Solo pochi appassionati sono infatti in grado di effettuare prove d'ascolto che non siano in qualche modo condizionate da fattori "esterni" (blasone, simpatie, bel look...).

Più tardi conto di approfondire.


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da lucaesse » domenica 2 gennaio 2022, 20:32

Giovilux:
Scusate di cosa stiamo parlando?
del senso che hanno le misure in hi-fi. In pratica una discussioncina sui massimi sistemi!

E su come queste vengono lette dagli appassionati. Non è irrilevante perché le misure possono essere motivazione d'acquisto, quindi non sono neutre rispetto all'evolvere del mercato.



Quanto al caso accuphase, senza dargli più importanza di quella che merita:

. tecnicamente è molto interessante, ma se nessuno ha almeno lo schema non si può fare alcun ragionamento;

. un ingresso dalle prestazioni non allineate agli altri, anche se buone, disturba, sono d'accordo. Come disturberebbe una serigrafia non eccellente. In un integrato da 5000$ è più che giustificato. Forse disturberebbe di più la serigrafia...

. ASR conclude che il pre va scartato ed è buono il finale. In realtà il pre fa un'ottima figura, se non si ha bisogno dell'ingresso bilanciato, e dispone di un controllo di volume estremamente sofisticato. Stando ai risultati stroncare l'integrato non è corretto. Dalle misure il pre risulta ottimo in ambito hi-fi, dove tipicamente le connessioni sono sbilanciate, potrebbe essere la ragione di scelta di questo integrato. Bastava rimarcare la peggiore prestazione sull'ingresso xlr, è già abbastanza imbarazzante.

. il finale sarà buono, ma delle sue prestazioni di uscita si è visto solo il grafico distorsione VS potenza e per il solo carico di 4 Ohm. Non è un po' poco per dire OK ad un ampli da 5k$?


Secondo me il tema "misure, cosa dicono e come vengono intese dagli appassionati" è importante. Ciascuno è libero di pensare che una distorsione con 4 zeri sia meglio di una con tre, ma se poi questo è il metro con cui vengono selezionati gli apparecchi non si può sperare che il mercato premi quelli che funzionano meglio.

IMHO

Luca

p.s. attenzione nel valutare troppo "di fino" le misure. Per ASR i W su 4 Ohm sono 155, per AR sono 175. Non c'è scandalo, su esemplari diversi ci sta e poi non cambia nulla.

bobgraw
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da bobgraw » domenica 2 gennaio 2022, 23:09

Thread molto interessante a livello filosofico, grazie a @danco per lo spunto.

Non ho mai seguito più di tanto ASR proprio perchè i vari set di misura, ai miei occhi sono spesso, non sempre, apparsi obsoleti, mi fa piacere constatare di non essere l'unico a pensarla in questo modo. Detto questo, come scrive @bepi67, ce ne fossero di ASR...

danco
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da danco » lunedì 3 gennaio 2022, 0:15

Solo una ultima annotazione sul caso Accuphase, quando si parla di aziende serie, sul manuale dell'integrato sono riportati i valori dichiarati di rapporto segnale rumore, oltre al resto. Qui si seguito il link al manuale: https://www.accuphase.com/cat/e-270_e.pdf
Sul perchè abbiano deciso di progettarlo così non ho informazioni, bisognerebbe chiederlo a loro, ma resta il fatto che magari certi commenti andrebbero fatti a ragioni veduta. E questo vale per ASR, Audio Review e compagnia cantante.
Detto questo la recensione di Accuphase era solo un esempio, come anche quella del Phonitor, per introdurre l'argomento.

Danilo

P.S.: anche il 280 e il 380 hanno lo stesso tipo di comportamento, evidentemente voluto.

bepi67
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da bepi67 » lunedì 3 gennaio 2022, 7:34

danco ha scritto:
lunedì 3 gennaio 2022, 0:15

P.S.: anche il 280 e il 380 hanno lo stesso tipo di comportamento, evidentemente voluto.
Comunque questo dimostra la serietà di Accuphase e di ASR, visto che dicono la stessa cosa.
IMHO

B67
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Gdg
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da Gdg » lunedì 3 gennaio 2022, 10:33

danco ha scritto:
domenica 2 gennaio 2022, 11:59
il problema è il metodo, e quello che mi lascia perplesso è appunto il successo che sta avendo sul web.
Danilo
Il successo di ASR è presto spiegato: un metodo imperfetto è sempre meglio di nessun metodo.
E comunque un metodo imperfetto si può sempre migliorare, così come insegna la storia del progresso dell'umanità.
In ogni caso, sul web, qual'è la valida alternativa, secondo te? Il soggettivismo dell'orecchio del guru di turno, magari ultra-sessantenne?

Dal mio punto di vista quanto sostenuto da Bepi67 è condividisibile al 100%.
Personalmente continuerò ogni giorno, come sto facendo da ormai 3 anni, a leggere con interesse e curiosità quanto scritto su ASR. E non solo. Nel caso dovessi avere necessità di acquistare un apparecchio HI-FI, di qualunque tipo, sarà proprio lì, e non altrove, che cercherò dei suggerimenti.
Saluti

Giovanni

F.Calabrese
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 3 gennaio 2022, 11:19

Gdg ha scritto:
lunedì 3 gennaio 2022, 10:33
...
Personalmente continuerò ogni giorno, come sto facendo da ormai 3 anni, a leggere con interesse e curiosità quanto scritto su ASR. E non solo. Nel caso dovessi avere necessità di acquistare un apparecchio HI-FI, di qualunque tipo, sarà proprio lì, e non altrove, che cercherò dei suggerimenti.
E questo è esattamente il maggiore pericolo, vale a dire che quel Sito diventi influente a livello di mercato.

Spiego meglio, con un caso concreto.

Immaginiamo che io voglia metter sù una produzione di finali di potenza, più che altro allo scopo di rendere possibile un notevole balzo in alto qualitativo sulla progettazione dei diffusori. E' chiaro che progetterei un finale con uscita in corrente e senza controreazione.

L'uscita in corrente (=fattore di smorzamento inferiore a 0,01, per capirci) mi permetterebbe di ridurre di una decina di volte la distorsione degli altoparlanti, oltre ad avere altri pregi che sono la vera "marcia in più" che spiega il segreto del suono dei miei impianti, dagli Impianti-Provocazione (2009) in poi.

L'assenza di controreazione sarebbe necessaria per ottenere un clipping talmente graduale da rendere possibile la scelta di una potenza moderata (p.es. 35-40 Watt), che si è dimostrata assolutamente sufficiente per le vie superiori (=sub esclusi) dei miei impianti. Quindi potrei impiegare delle valvole, semplificando la futura assistenza, che appunto si limiterebbe alla sostituzione dei tubi, visto che il resto sarebbe praticamente indistruttibile.

Magari, per ridurre davvero al minimo la distorsione (al di sotto della saturazione) impiegherei la tecnica Feedforward, vale a dire quella del Quad 405 e del Benchmark AHB2.

Ne verrebbe fuori un finale totalmente rivoluzionario ed il cui suono è abbastanza scontato che polverizzerebbe quello di qualsiasi proposta commerciale, beninteso se impiegato con diffusori veramente efficienti, diciamo dai 100 dB/1W/1m in sù.

ORA PERO' FATE ATTENZIONE... Un finale come questo finirebbe ultimissimo in classifica se provato da ASR e quindi perderebbe qualsiasi possibilità di mercato estero, se io volessi proporlo in vendita p.es. su Amazon o comunque in e-commerce.


Sto dicendo che la tecnica di misura ERRONEA di ASR può influenzare negativamente un mercato, pur partendo da una presumibile specchiata onestà di intenti. Altri cento possibili produttori farebbero infatti lo stesso ragionamento che io vi ho proposto in prima persona, qui sopra.

Non sto certo difendendo le recensioni prezzolate dei "soliti guru", che sono causa di sfracelli ben peggiori... ;) :lol: :D

Sto solo affermando che chi misura e -soprattutto- chi classifica DOVREBBE AVERELE IDEE CHIARE su quanto ciascun parametro misurato sia in realtà significativo in termini di resa all'ascolto. E qui l'esempio che posso portare all'attenzione è quello della nostrana Audioreview, che sin dai suoi inizi ha proposto misurazioni della distorsione e della potenza massima degli ampli sia su carico resistivo (8 e 4 ohm) che su carico reattivo (+/- 60 gradi), mettendo il lettore nelle condizioni di individuare quei rarissimi finali che si comportavano egualmente in tutte le condizioni: e se non sbaglio si contano su una sola mano... E -guarda caso- suonano tutti splendidamente.


Saluti
F.C.

bepi67
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da bepi67 » lunedì 3 gennaio 2022, 11:31

Guarda che il detentore del sito, tale Amir, è ingegnere elettronico progettista (aveva una sua ditta di apparati audio per uso commerciale), ora in pensione....non l'ultimo dei pirla... :lol:
Un pò ci dovrebbe capire: io mi preoccuperei più dei poeti.

B67
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Gdg
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da Gdg » lunedì 3 gennaio 2022, 11:33

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 3 gennaio 2022, 11:19
Gdg ha scritto:
lunedì 3 gennaio 2022, 10:33
...
Personalmente continuerò ogni giorno, come sto facendo da ormai 3 anni, a leggere con interesse e curiosità quanto scritto su ASR. E non solo. Nel caso dovessi avere necessità di acquistare un apparecchio HI-FI, di qualunque tipo, sarà proprio lì, e non altrove, che cercherò dei suggerimenti.
E questo è esattamente il maggiore pericolo, vale a dire che quel Sito diventi influente a livello di mercato.

Benissimo Fabrizio.
Però... se un poveraccio che abita in Alaska, che non mastica di elettroacustica, che non conosce (e mai verrà a conoscenza di) questo nostro forum, avesse necessità di acquistare un amplificatore, secondo te, cosa dovrebbe fare?
A Milano dicono "Piutost che nient l'è mej piutost" (piuttosto che niente è meglio piuttosto)...
Saluti

Giovanni

bepi67
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Re: Audio Science Review o della interpretazione delle misure

Messaggio da bepi67 » lunedì 3 gennaio 2022, 11:35

danco ha scritto:
lunedì 3 gennaio 2022, 0:15
P.S.: anche il 280 e il 380 hanno lo stesso tipo di comportamento, evidentemente voluto.
Ii comportamento sarà dovuto al fatto che il circuito del preampli sarà sbilanciato e il bilanciamento-sbilanciamento sarà stato fatto con il solito operazionale 5532 configurato ad amplificatore da strumentazione.
Uno stadio in più....10 db di S/N in meno.... ;)

B67
Ultima modifica di bepi67 il lunedì 3 gennaio 2022, 11:45, modificato 1 volta in totale.
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