Una conferma a proposito della Classe D

La sezione principale

Moderatore: F.Calabrese

doc elektro
Messaggi: 1793
Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 9:33
Località: vicino alla to-sv
Contatta:

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da doc elektro » domenica 3 aprile 2022, 19:56

bè c'è sempre la serie MP di wahrfedale pro,costano uno stipendio,ti spacchi la schiena a spostarli,hanno i connettori dietro messi nel posto più scomodo,consumano un macello di corrente e suonano bene solo da marzo a novembre. In compenso non si guastano!

Negli altri mesi li devi accendere un ora prima!

Se vuoi restare in casa thomann ti posso dire che il

https://www.thomann.de/it/tamp_proline_ ... e=category

E' stato autoscontro-tested in un paio di installazioni,suona bene (sui bassi) ,ma sono quasi 40 kg...roba da lasciarci qualche dito del piede e i cuscinetti intervetebrali a spostarlo.
Si trova molto a suo agio con i cassoni SA con i 2 woofer dentro.
e penso che in termini di corrente consumi parecchio,ha un trasformatore con cui ci avvii un camion
Ultima modifica di doc elektro il domenica 3 aprile 2022, 19:58, modificato 1 volta in totale.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

gigigi
Messaggi: 446
Iscritto il: mercoledì 26 giugno 2013, 21:16
Località: Riccione

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da gigigi » domenica 3 aprile 2022, 19:57

Alcuni ampli in classe D erano "autooscillanti". Non so come facessero a funzionare decentemente. Oggi, e anche nel link Texas Instruments postato da Melomane, c'è un oscillatore "per conto suo" che non vede il segnale audio, ma va a pilotare un comparatore. A ognuno il suo lavoro. Di teoria sulla controreazione ce n'è a volontà, e anch'io ho letto da qualche parte che essa può essere altissima, e quindi anche il guadagno open-loop deve essere altissimo, senza per ciò portarsi dietro dei problemi, anzi lo ritengono conveniente. In generale, è proprio la scuola del nord Europa ( Putzeys e amici) che lo afferma. Naturalmente lo dimostrano, non sono chiacchiere, ma la trattazione è pesantuccia... :roll:
Nel campo analogico si può ridurre la distorsione a valori accettabili anche senza applicare controreazione, lo faceva Aloia già tanti anni fa, e comunque se la banda passante open loop arriva oltre i 20 Khz la distorsione non aumenta: il fattore di controreazione in banda audio rimane quello che è. Qui comunque non è solo questione di numeri, ma anche di udibilità e alla fine sono scelte che fa il progettista

doc elektro
Messaggi: 1793
Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 9:33
Località: vicino alla to-sv
Contatta:

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da doc elektro » domenica 3 aprile 2022, 20:05

Bè gli ampli in classe D sono dei grossi alimentatori swichting ...

...chiunque abbia fatto un minimo di ore di lavoro a riparare tv color si sarà senz'altro trovato una serie della philips con l'alimentazione opto isolata e autoscillante.
Mentre in altri tv c'è un oscillatore fatto solitamente tramite integratino.

Anche l'auto oscillazione "non sarebbe " male. Ma...

Il problemino è che se non si sorveglia l'oscillatore o non si "tratta " il segnale di ingresso un picco veramente forte (mi immagino il buttafuori che si fa dare il microfono dal dj e dice che c'è da "sPostare una macchina [TARGA]) Se quel colpo di pressione della P non viene in qualche modo limitato l'oscillatore potrebbe spegnersi e anche se riparte in mezzo secondo ha comunque fatto picchiare i woofer sul magnete o li ha mandati fuori ,

Per tagliare la testa al toro si dovrebbe fare come fbt ossia un piccolo micro programmato che generi l'oscillazione.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

lucaesse
Messaggi: 2056
Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da lucaesse » domenica 3 aprile 2022, 20:19

Fabrizio:
gli ampli controreazionati continuano a suonare diversamente tra loro, mentre nella bolla dorata dei teorici dovrebbero essere tutti eguali e tutti assolutamente perfetti.

E' almeno dagli anni 80 che esistono ampli con abbondante controreazione anche all'estremo alto. Ugualmente l'affermazione di Fabrizio continua ad essere vera. Anche avendo l'accortezza di non portare gli ampli fuori dai loro limiti di erogazione. Qualche cosa sfugge!

Volendo, in un classe AB sarebbe giustificabile la richiesta di controreazione costante ben oltre la banda audio. L'ampli assorbe una corrente rettificata a semionda, con un contenuto armonico ben più esteso del programma musicale; quindi per rendere l'ampli insensibile alle fluttuazioni che inevitabilmente si generano sull'alimentazione serve controreazione in gamma fortemente ultrasonica.

Problema che non affligge la classe A, che però viene uccisa dal costo. Un classe A a ponte non assorbirebbe per nulla corrente modulata.

Luca

aldusmanutius
Messaggi: 634
Iscritto il: giovedì 24 novembre 2016, 16:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 4 aprile 2022, 16:34

lucaesse ha scritto:
domenica 3 aprile 2022, 18:14
Interessante, grazie Aldusmanutius.

Certamente i classe D hanno notevoli margini di sviluppo, per quanto il primo sony uscì che forse erano gli '80, al massimo nei '90.


La tesi per cui con la retroazione non si possono fare le cose a mezzo (male se tassi bassi, ok solo se drastica) era sostenuta con forza pure da un altro progettista noto, ma ritrovassi il documento... E teoricamente fila perfettamente.

Se gli ampli classe D consentiranno un'applicazione ottimale della retroazione negativa avranno un bel vantaggio. Considerato che il 99% degli ampli hanno il loro bel loop di retroazione generale e su quella sono basati, prescindendo dalla classe di funzionamento. Usare di larghezze di banda in grado di mantenere il tasso di NFB costante in banda audio (e magari un po' oltre) sarebbe bello. Altro che compensazioni a polo dominante a poche centinaia di Hz (o decine...).


Il discorso sulla deliberata oscillazione nei classe D non lo seguo. Negli schemi a blocchi il loop di retroazione è esterno all'ampli vero e proprio, e opera solo sul segnale audio. Evidentemente ipotizza una strutura diversa.


Il problema della distorsione nello stadio di ingresso è concreto, ma non mi pare correlato necessariamente con la classe di funzionamento dell'ampli. Negli schemi concreti in classe D la controreazione è applicata mediante uno stadio lineare in testa all'amplificatore, tipicamente in configurazione invertente (che non elimina il problema, per quanto segnale di ingresso e di controreazione convergano sul medesimo ingresso). Da questo punto di vista non mi paiono diversi dagli schemi lineari. Se invece la controreazione è incorporata nel funzionamento in commutazione, questo è basato su un comparatore e il problema si trasferisce nella precisione di questo. Meglio o peggio? Non saprei proprio, vedremo.

Se la controreazione è connaturata al funzionamento PWM lascia necessariamente fuori il filtro di uscita.



'Sti classe D stanno divertando interessanti!

Luca
Grazie Luca, bella risposta che rivela la tua competenza alla quale non mi avvicino neppure.
Secondo me hai le carte per poter collaborare tecnicamente alla pari con qualche brand high-end...

aldusmanutius
Messaggi: 634
Iscritto il: giovedì 24 novembre 2016, 16:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 4 aprile 2022, 16:38

F.Calabrese ha scritto:
domenica 3 aprile 2022, 19:44
aldusmanutius ha scritto:
domenica 3 aprile 2022, 16:25
.. ma è sopratutto negli ultimi anni che si sta arrivando ad ridurre quei problemi di risoluzione ai bassi livelli o a rendersi conto di migliorare la sensibilità alle back-EMF...
Se non proprio i moduli Hypex si può guardare ai Purifi dove c'è sempre lo zampino di Bruno Putzeys (mente brillante, tra i padri dell'amplificazione in classe D)...
Perdonami l'irriverenza, ma personalmente stimo Bruno Putzeys come un astutissimo commerciale... ma come progettista non vorrei avere in casa un suo ampli nemmeno se me lo regalassero... :lol: --- :lol: --- :lol: --- :D

In dettaglio: le sue teorie ignorano completamente il problema dell'interfacciamento con i diffusori, che attualmente è quello che penalizza maggiormente i Classe-D.

E poi, la prova che lui NON ha ragione sta nel fatto che gli ampli controreazionati continuano a suonare diversamente tra loro, mentre nella bolla dorata dei teorici dovrebbero essere tutti eguali e tutti assolutamente perfetti.

Le differenze che contano -però- sono raramente spiegate dai grandi tecnici, che tengono a tenere per sé i dettagli-chiave...

In questi giorni stiamo accendendo lo Studio, di cui credo di avervi già accennato. Ebbene: gli ampli si sono rivelati il punto più debole, nonostante tutte le accortezze. Pensate che alla fine gli umili Thomann E-800 hanno fatto a pezzi le più costose alternative: ma sono troppo poco potenti per poterli impiegare per le vie più basse...

Ne riparliamo nei prossimi giorni.


Saluti
F.C.

bene Fabrizio, un po' di sale sulla discussione ci vuole, grazie per la risposta.
poi... sul fatto che le differenze che contano siano raramente spiegate dai grandi tecnici credo sia inevitabile.
Anche tu ti tieni giustamente stretti tutti i particolari decisivi che danno quella marcia in più ai tuoi speaker, altrimenti saresti già stato alla mercé dei copiatori.
a presto
Marco

lucaesse
Messaggi: 2056
Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da lucaesse » lunedì 4 aprile 2022, 21:18

Aldusmanutius
Secondo me hai le carte per poter collaborare tecnicamente...
grazie, ma purtroppo sei enormemente ottimista! Un conto è conoscere i concetti e le tecniche alla base di determinati apparecchi, tutt'altra faccenda è progettare una macchina concreta.

La cultura dell'appassionato e quella del progettista sono cose ben diverse, ovviamente il professionista ne sa di più, ma non sempre la cultura dell'appassionato è un sottoinsieme di quella del progettista.

Alle volte in maniera patologica, IMHO. Esistono progettisti che non sono abbastanza "anche degli appassionati" e quelli che si fanno bloccare dalla loro preparazione tecnica. Molte delle attrezzature audio potrebbero essere progettate come esercitazione in un corso di laurea in ing. elettronica, quando non in un istituto tecnico. Purtroppo esistono prodotti che sembrano concepiti esattamente così: fare il compitino. E quando il progettista non si accontenta della sufficienza abbondante, facendo il minimo indispensabile, si mette a far sfoggio di abilità tecnica con risultati anche peggiori. Quanto meno perché fa lievitare i costi senza benefici pratici.

I prodotti veramente buoni, quelli che diventano dei classici o spostano un po' più in là lo stato dell'arte, non sono concepiti con la mentalità dell'impiegato che in virtù di una preparazione tecnica svolge il suo compito, ma con quella del tecnico appassionato del prodotto; che è molto simile a quella del progettista di moto da corsa o barche da regata o... Roba dove la preparazione tecnica, anche se eccellente non basta; senza quella scintilla di genio in più, il risultato non arriva. E senza la passione la scintilla dove la trovi?

Con ciò non voglio sminuire minimamente l'importanza della cultura tecnica degli utenti. Se il settore audio non si nutrisse di miti spesso palesemente assurdi, se la cultura tecnica fosse un po' più diffusa, un sacco di personaggi poco luminosi avrebbero vita più difficile e l'opera di chi è in grado di dare un contributo positivo sarebbe ben più facilmente apprezzabile. Come in tutti i mercati se il prodotto eccellente non viene riconosciuto dagli utenti, è inutile.

Il mercato ha sempre ragione, si dice. Ma si parla di vendite, di fare i dane', mica di fare buoni prodotti. Spetta al consumatore far si che le vendite premino i prodotti migliori, alimentando il progresso tecnico del settore. Purtroppo assai spesso gli audiofili sembrano prendere esempio dalle mosche :shock:


Luca
Ultima modifica di lucaesse il lunedì 4 aprile 2022, 21:21, modificato 1 volta in totale.

lucaesse
Messaggi: 2056
Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da lucaesse » lunedì 4 aprile 2022, 21:20

P.S. ci sono pure tanti "prodotti compitino" che al sei meno non ci sono arrivati... :cry:

Luca

Marcotrix
Messaggi: 511
Iscritto il: domenica 7 maggio 2017, 17:07

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da Marcotrix » venerdì 20 gennaio 2023, 16:24

oggi ho provato il mio A800 a ponte sui medi (8Ohm) del mio sistema triamplificato.
i dati dichiarano:

Output Power: 2 x 400 W at 4 Ohm / 2 x 220 W at 8 Ohm / 1 x 800 W at 8 Ohm (bridged)

eppure la differenza di volume tra il singolo canale e a ponte è di poco più di un quarto di manopola volume.

mi spiego meglio, utilizzato per singolo canale lo uso con volume al max. 220W su 8OHM
ma se lo metto a ponte devo comunque arrivare a quasi 3/4 di manopola per avere gli stessi dB!
ho misurato.

come mai questi 600W in mezzo sembrano molti di meno nella realta?
come ascolto devo ancora capire se ne traggo vantaggio.

grazie
Marco_trix

lucaesse
Messaggi: 2056
Iscritto il: domenica 10 novembre 2019, 19:03

Re: Una conferma a proposito della Classe D

Messaggio da lucaesse » venerdì 20 gennaio 2023, 19:56

Assumendo che a ponte il livello dell'ampli mantenente non cambi e l'altro sia, ovviamente, pilotato con segnale identico invertito di fase, il livello sonoro sale di 6dB.

E' un valore compatibile con la rotazione dei pot. che hai sperimentato.

Luca

Rispondi