Ovviamente ci si può sempre dotare di un ampli con potenza/tensione/corrente sufficiente. Basta pagarlo, verrà più o meno caro a seconda di come è concepito il diffusore, ma almeno in teoria si può. Di fatto sta pure diventando economico grazie alla classe D.L'ampli a stato solido per quale motivo dovrebbe andare in tilt?
Nel post non intendevo indicare un limite intrinseco, ma segnalare una ragione per cui un ampli a valvole può risultare migliore di un corrispondente ampli a transistor. Per capirci: "corrispondente" in senso stretto non ha alcun senso, diciamo due ampli tra cui potremmo essere indecisi. Per sicuro l'ampli a valvole a fronte di una erogazione massima di corrente apparentemente modesta esibirà un comportamente tuttaltro che disprezzabile. Un ampli a transistor a frote di un dato di corrente max apparentemente congruo con la potenza erogabile, potrebbe trovarsi ugualmente in crisi alle prese con carichi reattivi o dall'impedenza dinamica scorbutica.
Niente di strano, la spiegazione l'ho accennata nel post, ma sorprendente se si guardano le misure frettolosamente e senza badare a quali meccanismi le determinano. Affermare che l'elevata inerzia termica delle valvole sia un vantaggio, è un'affermazione non contestabile. poi ci possono ampli fatti bene e fatti male. Ma a pari potenza, tra un valvolare (che non necessita di protezioni) e un transistor che eroga il triplo di corrente max ma protetto con limitatori fold-back, se il carico è reattivo scommetto sul primato del primo.
controllo = smorzamento, sicuro? Intendo, sei convinto che la sensazione di controllo dipenda direttamente dal DF? Nel caso sapresti darne una spiegazione? Sono convinto che spesso ci facciamo fregare dal lessico, e qui capisco che l'idea di un ampli imperturbabile a quello che succede alla propria uscita vada a braccetto con la sensazione di controllo. Però a rendere il suono poco autorevole potrebbe essere altro. Per stare in tema, capacità di erogazione non adeguata.dov'è il bello delle valvole se in regime normale non hanno sufficiente controllo (valore di smorzamento appunto)
Rilancio un mio vecchio 3D, perché sono sempre convinto che gli appassionati passino dalle impressioni d'ascolto agli aspetti tecnici con troppa disinvoltura.
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Sul DF credo che ormai sia stato detto tutto, solo un paio di precisazioni:
. non è una qualità in sé. Se è troppo scarso sarà il diffusore a risultare male accordato, o con una risposta alterata. Ma vale anche il contrario; un diffusore per essere pilotato da ampli dall'impedenza non trascurabile risulterà male accordato e con una risposta in frequenza non corretta se pilotato puramente in tensione. (si possono concepire diffusori che vadano bene in entrambi i casi, ma non sono il caso generale) Nessuno ascolta il fattore di smorzamento dell'ampli, ma al limite lo smorzamento dell'impianto ed è possibilissimo ottenere un determinato risultato con ampli dal DF diversissimo.
. lo standard del pilotaggio in tensione ha un senso commerciale, ma non è un limite tecnico. Se la tecnologia disponibile per gli ampli fosse solo quella dei triodi, i costruttori studierebbero i diffusori presupponendo alcuni Ohm di impedenza di pilotaggio. E ugualmente ci sarebbero quelli con i bassi grassi e corposi e quelli con i bassi più asciutti ma più controllati, a gusto del progettista.
Comunque non è che tutti quelli attenti al DF dichiarato poi mettano gli ampli a 30cm dai morsetti del diffusore; e quel costruttore giapponese che andava a prendere la controreazione proprio su quei morsetti, includendo il cavo di collegamento nel loop di N-fback, ha fatto notizia a suo tempo, ma poi ha lasciato perdere. E il cavo di potenza incide ben più della differenza tra un DF buono ed uno eccezionale: com'è che non fa disastri?
Siccome lo std pilotaggio in tensione esiste, un ampli a basso DF va accoppiato con diffusori adatti, hai perfettamente ragione. Ma non vuol dire che l'impianto mancherà di "controllo"!
Se l'ampli ha una Rout non irrisoria rispetto alla cassa, questa diventerà ancora più rilevante nel caso di buchi di impedenza e carichi reattivi. Essendo in serie alla cassa limiterà i picchi massimi di corrente richiesti. Quindi un impianto il cui smorzamento non poggi su un ampli a DF infinito avrà richieste di corrente max minori. Visti certi ampli "di peso" direi un bel vantaggio.
Idem come sopra, in fatto di già detto. Un invito: cerca che slew rate ha la musica. Scoprirai che le necessità in merito sono modeste, e quando un ampli le soddisfa con un adeguato margine di sicurezza, il di più non serve a nulla. E anche sulla banda passante non è il caso di essere troppo pignoli: anche ascoltando musica liquida a xxxkHz di campionamento ci sono sempre dei microfoni a riprendere la musica.smussano sempre gli attacchi degli strumenti? Basta guardare le vecchie prove di onda quadra e slew rate per notare la modestia dei valori di laboratorio.
Se vuoi dire che con 200 e più kHz di banda passante sei sicuro di non avere rotazioni di fase all'estremo alto, posso essere d'accordo. Se uno ci tiene, dorme più tranquillo. Ma dire che un valvolare smussi sempre gli attacchi degli strumenti, no questo è falso. Almeno se non è un valvolare-catorcio.
Verissimo! Senza contare quanto scaldano i filamenti.Se non hai lo speaker adatto (quindi in sensibilità nonché in modulo di impedenza) il bello delle valvole rimane la luce suggestiva dei tubi, non il suono.
Luca