Accuphase p11.

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Francescovadala
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da Francescovadala » venerdì 17 giugno 2022, 12:27

Bellissima discussione...ma qualcuno mi sa dire se è un progetto ad alta retroazione?

gigigi
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da gigigi » venerdì 17 giugno 2022, 13:19

Vediamo se riesco a riprendere il filo del discorso. Nello schema "leggibile" c'è almeno un errore: Q8, con base ed emettitore collegati insieme, non è polarizzato ed è come se non ci fosse. Nello schema originale Q1 eQ8 sono usati come zener (la giunzione B-E ha una tensione di rottura attorno ai 6 V in tutti i transistor). Non so se ci sia una qualche convenienza rispetto ad uno zener . R28 e R32 sembrano proprio da 4,7K, appurato in un ennesimo schema ancor meno leggibile degli altri...
Ho in mano un articolo di Aloia su Suono del 1976. Descrive la scelta di usare il cascode nei prestadi dei suoi STEG ST300/350/400. Dichiara di ottenere la stessa distorsione di un ampli commerciale generico usando però 30 dB di controreazione in meno. Ciò è dovuto alla maggiore linearità ottenuta con transistor montati in cascode.
Dichiara anche di aver esaminato le scuole emergenti del momento (1971-72) e di aver scartato la soluzione coi finali in serie (non so se si riferisse a quella poi applicata da Pass ai suoi CAS-1 e Cas-2)
Al suo posto usa una tripletta che chiama "longitudinale", per superare i limiti delle coppie finali all'epoca disponibili.
Ultima modifica di gigigi il venerdì 17 giugno 2022, 16:04, modificato 1 volta in totale.

lucaesse
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da lucaesse » venerdì 17 giugno 2022, 13:20

Servirebbe almeno simularlo, a meno di averne uno da misurare (anche open-loop).


Spannometricamente:

Differenziale a bjt senza degenerazioni locali, nfb+

A carico passivo, nfb (quasi) -

Vas con poca o nulla degenerazione locale, nfb+

Carcato da pozzo di corrente (ovvio),nfb+

Inseguitore uscita "solo doppio", nfb (appena) -

A dirlo a caso, è un progetto basato sulla controreazione, topologia classica eccetto per lo stadio di uscita, che però potrebbe avere un tasso di nfb non esagerato.

Luca

lucaesse
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da lucaesse » venerdì 17 giugno 2022, 13:27

Gigigi, passati tutti questi anni riprodurre quell'articolo non viola il diritto d'autore e Aloia non se la prenderebbe.

Imho eh... Poi vedi tu...

:)

Luca

gigigi
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da gigigi » venerdì 17 giugno 2022, 15:36

Ecco, per rispondere a Francescovadala, anche io la penso come Lucaesse: è un progetto basato sulla controreazione. In effetti Pass non si cura di dichiarare il tasso di FB, quindi non deve essere particolarmente bassa. E oggi troviamo anche chi mette in dubbio l'utilità della controreazione zero, mi sembra che la nuova tendenza (almeno per alcuni) sia "controreazione giusta applicata nel modo giusto".
In effetti, per molti anni il feedback è stato impiegato solo per la gara allo zerovirgola zerozero....niente di distorsione, e non migliorava il suono degli ampli.
E per giudicare se un ampli è valido non basta guardare lo schema, che rifletterà le filosofie e le scelte del suo progettista (giuste o sbagliate, o dettate dalla moda o dal tornaconto ) ma anche, e solo per esempio, la realizzazione fisica, l'alimentazione, ecc.
Quindi non mi posso sbilanciare nel dare un giudizio di qualità. Come parere personale dico solo che, a parte lo stadio finale da studiare meglio, il resto non ha particolarità che confliggono apertamente con le mie schizofrenie. Aloia ne parla bene (del cascode), Pass ne parla bene (beh, per forza), una rivista che non ricordo dice che non è meglio della serie 400, sempre del Pass.
P.S. io sono un misurone, ma anche gli ascoltoni hanno la loro ragion d'essere
P.P.S. i finali potrebbero essere i 2N5876/5878, coppia da una cinquantina di W

Sandrelli
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da Sandrelli » venerdì 17 giugno 2022, 17:22

gigigi ha scritto:
venerdì 17 giugno 2022, 13:19
Vediamo se riesco a riprendere il filo del discorso. Nello schema "leggibile" c'è almeno un errore: Q8, con base ed emettitore collegati insieme, non è polarizzato ed è come se non ci fosse. Nello schema originale Q1 eQ8 sono usati come zener (la giunzione B-E ha una tensione di rottura attorno ai 6 V in tutti i transistor). Non so se ci sia una qualche convenienza rispetto ad uno zener . R28 e R32 sembrano proprio da 4,7K, appurato in un ennesimo schema ancor meno leggibile degli altri...
Ho in mano un articolo di Aloia su Suono del 1976. Descrive la scelta di usare il cascode nei prestadi dei suoi STEG ST300/350/400. Dichiara di ottenere la stessa distorsione di un ampli commerciale generico usando però 30 dB di controreazione in meno. Ciò è dovuto alla maggiore linearità ottenuta con transistor montati in cascode.
Dichiara anche di aver esaminato le scuole emergenti del momento (1971-72) e di aver scartato la soluzione coi finali in serie (non so se si riferisse a quella poi applicata da Pass ai suoi CAS-1 e Cas-2)
Al suo posto usa una tripletta che chiama "longitudinale", per superare i limiti delle coppie finali all'epoca disponibili.
Quello di Pass non è a bassa controreazione perchè i cascode raddoppiano il guadagno...la soluzione a bassa controreazione è nella tripletta di Aloia...al punto tale che nel suo ampli diy Eta Beta l'anello di reazione generale poteva essere tranquillamente staccato! L'unico problema della tripletta rimane la stabilità intrinseca, cioè tende facilmente ad autooscillare

lucaesse
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da lucaesse » venerdì 17 giugno 2022, 18:32

Ciao Sandrelli, mica ti seguo.

Il cascode con i bjt non ha un gran effetto sul guadagno, anche se amplia sicuramente la banda passante. Però il fatto che ci sia più guadagno in alto non mi pare cambi la matura del progetto.

Il tipo di stadio di uscita non impone alta o bassa controreazione generale. Ovviamente una scelta zero-fbk richiede uno stadio intrinsecamente lineare.

Nello eta-beta credo di ricordare ci fosse un loop di nfb dal Vas e uno dall'uscita. Siccome la nfb dall'uscita era modesta, ecco che poteva essere eliminata. Era concepito così il "super-finale di Suono", che però usava un triplo inseguitore.

Rispetto al dimensionamento del guadagno open-loop, la scelta dello stadio di uscita è ambivalente. Se elevato (per esempio, inseguitore triplo è non doppio) consente di non caricare il Vas aumentando il guadagno; ma consente anche migliore indipendenza del Vas dall'altoparlante e minore R uscita ad anello aperto, rendendo praticabile la bassa nfb.

Il GY-50, stando sui progetti diy di Aloia, non ha anello di fbk e lo stadio di uscita è a triplo inseguitore.

Luca

Francescovadala
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da Francescovadala » sabato 18 giugno 2022, 10:41

Non vorrei inserirmi in discussioni tecniche al di fuori della mia portata.
Ma nel 1975 il Pioneer spec 2 utilizzava circuiti cascode....dico fesserie?
Ho avuto x tanti anni lo spec 2 e nelle argomentazioni tecniche diceva di
Possedere circuito cascode. Se dico cazzate scusate la mia totale ignoranza.

gigigi
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da gigigi » sabato 18 giugno 2022, 12:05

Non è una caxxata e non devi scusarti di nulla. Certamente i circuiti cascode sono stati utilizzati da molti costruttori, tra cui anche Pioneer nel suo spec-2. Da notare che il cascode riguarda solo lo stadio d'ingresso, e non il VAS (amplificatore di tensione) dove forse era più utile.
Quest'ultimo è solo un mio parere, opinabilissimo, io non sono un ingegnere progettista ma solo un appassionato di elettronica che del suo hobby ha fatto un lavoro come riparatore.

gigigi
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Re: Accuphase p11.

Messaggio da gigigi » sabato 18 giugno 2022, 12:10

Vedo che il mio allegato "result.zip" è stato scaricato pochissime volte, suggerisco a tutti di dargli un'occhiata perchè è interessante, anche se di contenuto molto tecnico.
Si trova insieme ad un altro allegato che parla del CAS-2, ma per aprirlo bisogna cliccarci sopra

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