Aloia-STEG ST-300

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gigigi
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Aloia-STEG ST-300

Messaggio da gigigi » sabato 18 giugno 2022, 20:45

Incoraggiato da Lucaesse, pubblico un articolo di Bartolomeo Aloia che risale al 1976 ma che è sempre attuale.
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gigigi
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da gigigi » sabato 18 giugno 2022, 20:49

La prima pagina si trova in fondo... :oops:
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elettro
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da elettro » sabato 18 giugno 2022, 21:27

:shock: molto interessante

Francescovadala
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da Francescovadala » domenica 19 giugno 2022, 8:47

Gigi,stessa idea....ho qui davanti a me il documento da te presentato. Ho altre chicche del maestro...dist.incrocio...tid...colore ecc.tutti articoli conservati.
Ciao

lucaesse
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da lucaesse » domenica 19 giugno 2022, 11:50

Grazie Gigigi!

Certo che vedere stadio d'ingresso non differenziale, alimentazione singola, ci manca giusto il carico del Vas resistivo con il bootstrap, una tipologia super classica ma con gli stadi di guadagno cascode, fa parecchio strano.

Francescovadala, quando vuoi. Noi promettiamo di leggerli.

Luca

aldusmanutius
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da aldusmanutius » domenica 19 giugno 2022, 15:21

Davvero una figura GRANDE della storia dell'audio...
Primo: eravamo nel 1976, in un momento dove esistevano pochissimi amplificatori a stato solido di qualità... Il mercato era composto da pochi brand di livello... Ricordiamo gli Amcron, Phase Linear, alcuni McIntosh i SAE... e comunque anche l'italiana Steg...
Non a caso l'articolo evidenzia come la Transient Intermodulation distortion fosse a quel tempo di recente definizione....
La domanda che sorge spontanea è... Quali e quante delle intuizioni del Bartolomeo nazionale sono state poi considerate e recepite dalle sue successive produzioni (parliamo dei più recenti col marchio Aloia a partire dalle serie ST ma soprattutto dai "The last") e ancor di più mi chiedo se alcune delle sue soluzioni non siano state poi segretamente applicate da qualche concorrente; beninteso sappiamo che al di là della questione strettamente legale sui brevetti circuitali l"identificazione di una copiatura circuitale non sia così agevole, bisogna avere sottomano i manufatti, avere tempo.e avere voglia di indagare.
Per me resta un gigante dell'audio, penalizzato forse un po' dal suo intransigente idealismo e rifiuto di un mercato che ha fatto del marketting una porzione troppo spesso alta se non prevalente sui contenuti progettuali.
Insomma vedo delle analogie potenti con la storia di Fabrizio.
Ho incontrato Aloia molti anni fa in saloni (e pensa che risiedo praticamente nella stessa città), Fabrizio di persona mai ma in quanto a caratteraccio credo che sia una battaglia mica da poco... Così a naso insomma...

F.Calabrese
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da F.Calabrese » domenica 19 giugno 2022, 15:58

aldusmanutius ha scritto:
domenica 19 giugno 2022, 15:21
...
Insomma vedo delle analogie potenti con la storia di Fabrizio.
Ho incontrato Aloia molti anni fa in saloni (e pensa che risiedo praticamente nella stessa città), Fabrizio di persona mai ma in quanto a caratteraccio credo che sia una battaglia mica da poco... Così a naso insomma...
Grazie della stima che traspare da queste parole, ma forse le cose stanno un po' diversamente.

Diversamente da Aloia, che ha iniziato la sua passione durante il servizio militare, io ho iniziato a studiare i diffusori a tromba quando avevo 13 anni ed a 15 anni avevo già disegnato il basso dei miei "Impianti-Provocazione". Questo di per sé non significa molto, ma è indizio del fatto che un ragazzino abbia avuto molto più tempo libero per studiare, di quanto ne abbiano avuto quelli che erano già in età da lavoro (Aloia, Giussani...e tanti altri). Lavorare seriamente porta via tanto tempo e stanca, per cui rimane relativamente poco tempo per approfondire.

Sto dicendo che dall'epoca del Mostro di Stereoplay (1980 l'articolo; 1979 il progetto, contemporaneo all'Audiometric) io avevo già sul mio tavolo una lunga lista degli errori progettuali da NON fare, ed avevo 22 anni. Ed è proprio la LISTA DEGLI (ALTRUI) ERRORI l'aspetto più importante -oltre ad una certa inventiva- per un progettista, che ne trae un vantaggio decisivo, potendoli evitare.
Negli anni successivi ho infatti progettato, realizzato, misurato ed ascoltato qualcosa come 300 diffusori (il conto è ad oggi...), operando da subito UNA PRECISA SCELTA: QUELLA DI NON DIVULGARE NULLA delle soluzioni progettuali veramente superiori.

Ecco la differenza con Aloia, che invece ha fatto della pubblicazione "di tutto, di più" il suo vero cavallo di battaglia, ben più di quanto facesse concretamente progettando e vendendo amplificatori.

La necessità da parte di Aloia di riempire pagine e pagine di piombo (*) lo ha costretto a gettare nella mischia idee spesso non sue e magari delle quali non era nemmeno poi così convinto.

Quel che di lui mi ha tante volte colpito era proprio il fatto che sottovalutasse spesso gli errori fatti dagli altri progettisti, tendendo lui stesso (se non a replicarli) quanto meno a sorvolare... Cito ad esempio i problemi di incrocio e di interferenze da radiofrequenze, per i primi dei quali ha impiegato soluzioni efficaci solo tardivamente e solo dopo la pubblicazione su WW di un articolo che lo anticipa.


Arrivo al punto decisivo: io non so se Aloia conosca veramente quelle DUE, anzi TRE configurazioni veramente rivoluzionarie, che consentono prestazioni all'ascolto decisamente ed indiscutibilmenten superiori rispetto a quelle del 99 per cento degli ampli HiFi.
Mariani, per esempio, le conosce... ed una almeno l'ha applicata, con incredibile successo (nel GM-400).
Giovanni Stochino -altro grande nome italiano- ha dimostrato di essere anni luce avanti a tutti...

Aloia, di converso, sembra muoversi sempre al confine tra quel che fanno tutti (intendo schemi come quelli dei Thomann) e qualcosa di leggermente meglio, con qualche accortezza in più, ma nulla che lasci attendere prestazioni veramente rivoluzionarie. Lo scrivo con grandissimo dispiacere.

Un altro aspetto di Aloia che mi ha sempre assai colpito è la sua indisponibilità a discutere, anche e soprattutto nel senso di difendere le proprie scelte progettuali. Io infatti l'ho incontrato e salutato a decine di mostre, ma non ricordo nemmeno uno scambio di battute (mentre quando incontro Scardamaglia o Cremonesi volano le mezz'ore...). Mi ha sempre dato l'impressione di essere sulla difensiva, vale a dire di aver paura che si scoprisse che la sua tanto vantata cultura in materia non era poi questo granché.

Infine mi ha colpito la vicenda della sua iscrizione qui, dove è stato accolto a dir poco trionfalmente, per poi scomparire senza alcun post... (eppure ci ha letto per ben undici anni di seguito...lo vedo dalla sezione Admin). Di cosa aveva paura...???


Saluti
F.C.

(*): Avete mai fatto caso a quanto gli appassionati di HiFi amano gli articoloni lunghissimi e strapieni di testo a caratteri poccoli...??? :) :) :)

aldusmanutius
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da aldusmanutius » domenica 19 giugno 2022, 16:27

Riflessioni potenti le tue Fabrizio, credo indiscutibili.
La questione dell'evoluzione dell'amplificazione audio in effetti sembra la storia della formichina, dove nel corso degli anni si sono fatti passi di ordine micrometrico e non sostanziali.
Mariani ha fatto degli ottimi amplificatori ma a quanto sembra solo con la sua ultima creatura gm-400 ha fatto un passo avanti deciso, e questo a un'età da pensione di vecchiaia e non più da imprenditore.
di Giovanni Stochino ho ricordi di aver letto di lui qua e là come se si trattasse del segreto di Fatima; mi chiedo se la sua triste parabola (credo sia scomparso, se così non fosse chiedo venia ... tocco ferro, legno e qualcos'altro) abbia comportato la perdita dei suoi studi e intuizioni.
E partendo dall'assunto che avesse trovato delle soluzioni circuitali davvero inedite e performanti, com'è possibile che nessuno a distanza di anni ci sia arrivato percorrendo la strada della sperimentazione? Boh
Ultima modifica di aldusmanutius il domenica 19 giugno 2022, 16:40, modificato 1 volta in totale.

aldusmanutius
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da aldusmanutius » domenica 19 giugno 2022, 16:32

Correggo e preciso: in rete si trovano alcuni studi di Stochino sulle amplificazioni, compresa a quanto vedo anche una discussione sua controreazione. Quel che mi chiedo è se in realtà gli schemi pubblici che sono disponibili siano effettivamente completi e corretti o se non ci fosse qualche altro lavoro più innovativo che sia rimasto nel cassetto ..

F.Calabrese
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Re: Aloia-STEG ST-300

Messaggio da F.Calabrese » domenica 19 giugno 2022, 19:58

aldusmanutius ha scritto:
domenica 19 giugno 2022, 16:27
...
di Giovanni Stochino ho ricordi di aver letto di lui qua e là come se si trattasse del segreto di Fatima; mi chiedo se la sua triste parabola (credo sia scomparso, se così non fosse chiedo venia ... tocco ferro, legno e qualcos'altro) abbia comportato la perdita dei suoi studi e intuizioni.
E partendo dall'assunto che avesse trovato delle soluzioni circuitali davvero inedite e performanti, com'è possibile che nessuno a distanza di anni ci sia arrivato percorrendo la strada della sperimentazione? Boh
Giovanni Stochino credo e spero stia benissimo: se non ha lanciato commercialmente il suo ampli è solo perché (me lo ha detto di persona) era disgustato dalla "mafietta" imperante nel settore.

Il suo schema, che lui stesso ha pubblicato su Wireless World, è stato ripreso dalla Benchmark con l'AHB2, che è tra i migliori ampli esistenti, a detta di molti.

Solo per la cronaca.

Saluti
F.C.

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