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Bepi67:

La sfida era avere elevata banda passante ad anello aperto: la partita del feedback si giocava su quel tavolo !

Hai ragione. Curiosamente nella pagina dell'articolo di Aloia c'è la pubblicità di un Amcron della stessa categoria di potenza. La distorsione armonica dichiarata cresce di 50 volte salendo da 400Hz a 20kHz, il fattore di smorzamento è dichiarato solo sino a 400Hz. Forse un po' di estensione open-loop in più sarebbe piaciuta in Amcron (ma la distorsione potrebbe essere causata dai finali dell'epoca)


Però l'obiettivo era anche la riduzione della distorsione: Aloia lo rivendica chiaramente: pari distorsione dei concorrenti con 30dB di retroazione in meno. E la linearità intrinseca degli stadi è vieppiù importante quanto più si punta a tenere bassa la controreazione globale, in questo senso il suggerimento al Cascode sia di Aloia che di Pass mi pare attuale.

Piccola e ovvia considerazione: se badiamo ai numeri dichiarati, gli ampli retroazionati di quell'epoca erano più che soddisfacenti. 1976!

O si decide che serve qualcosa di molto diverso nella struttura degli ampli o nei criteri di valutazione, oppure eccitarsi per un pelo di distorsione in meno o un po' di DF in più è perfettamente inutile.

Luca

Il suggerimento di Aloia, anzi , l'adozione del cascode è assolutamente attuale, perchè l'effetto Early è una caratteristica fisica di tutti i transistor.
Un po' meno il discorso sui finali, che dopo quasi 50 anni sono migliorati grazie all'evoluzione della tecnologia e costano anche poco.
Aloia spiega che, in ordine di importanza, col cascode
1) si elimina la TID
2) si ottiene maggiore linearità del dispositivo
3) aumentava la banda passante dei prestadi, così da poter applicare il primo loop di controreazione (quello con C1 )
4) diminuisce anche la distorsione armonica (e butta via... )
Nel complesso l'anello debole per la banda passante erano certamente i finali, che lui si selezionava appositamente. Ne parla in alcuni articoli, sempre su Suono, del 1981
Io ce li ho...

Approposito...di Aloia
..qualcuno ha mai ascoltato i suoi ampli ad alimentazione induttiva??

Qualcuno ha ampli di Aloia ?

B67

Io ho il VTA the Last e St 13.01, entrambi hanno l'alimentazione induttiva. Poi ho l' Eta Beta in camera, ed è quello che lavora di più, perchè mia figlia si è appropriata della sala per studiare ed intrattenersi con le amiche
Non posso dare un giudizio competente sugli ascolti, io ne sono soddisfatto, particolarmente del VTA che però è rimasto fermo molti anni (molto pericoloso coi bambini in casa) e che d'estate non si può proprio accendere ( 90 W per canale solo per accendere i filamenti delle finali...)

si e no: GY-50, kit originale, montato da me.

A dire il vero in una versione un po' provvisoria. In pratica ampli dell'impianto principale per più di due decenni. Provvisori, però.

Atualmente fermo per un guasto all'alimentatore (una resistenza che polarizza gli zener, strano), prima o poi troverò il tempo di sistemarlo in veste definitiva. Prima o poi....



Mai ascoltato un Aloia con alimentazione induttiva. Nel forum c'è un'impressione positiva proprio di Fabrizio di un Aloia, credo con alimentazione induttiva. E son sicuro di aver fatto i complimenti a qualcuno che ha i valvolari, ma non ricordo chi. Gli chiedo scusa, sarà il caldo e la memoria si squaglia.

Luca

volevo buttarla lì, che fosse Gigigi, e ha postato prima!

Buona serata a tutti

I finali di Aloia che ho ascoltato e per i quali mi sono complimentato sono quelli che pilotano il mio "due vie serio", in versione betulla finlandese...





Saluti
F.c.

Scusa fabrizio...ma il woofer ha una sospensione normale ...e non ad anelli concentrici.

un "due vie serio"... a tre vie ?