Il suono della suggestione

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Moderatore: F.Calabrese

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dB_78
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Il suono della suggestione

Messaggio da dB_78 » venerdì 19 agosto 2022, 21:56

Vi racconto un breve aneddoto che mi ha lasciato sorpreso e perplesso.
Ho ritirato l'auto dal carrozziere dopo molto più tempo del previsto, mesi invece che giorni, causa l'attuale mancanza di parti di ricambio.
I danni non riguardavano assolutamente l'impianto audio, di serie e di ultima generazione, quindi nessun intervento esterno sul sistema.
Bene, metto in moto, collego il telefono e parte tidal in streaming. Suono finissimo, senza bassi, quasi fosse filtrato e con effetto Chorus, vado nella pagina delle regolazioni ed effettivamente i controlli di tono erano a -10 sui bassi, sollievo, deve essere quello.
Correggo a zero, e sorpresa, il suono seppur migliore, era comunque fiacco e asciutto, ma soprattutto, strano, direi insolito.
La cosa più strana è stata che è bastato il tempo, "distratto dal guidare" per arrivare a casa, circa 30 minuti, per percepire il suono ricco, completo e soprattutto familiare. Tanto che ho atteso in auto che finisse una delle mie canzoni preferite prima di scendere. :shock:
Vi è mai capitato qualcosa di simile?
Saluti
Daniele

armandolaspatola
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da armandolaspatola » sabato 20 agosto 2022, 1:00

Ciao
io credo che l'orecchio si abitui e il cervello "rielabori" il suono percepito aggiungendo "ricordi" e rendendo il tutto più piacevole.
I brani ti erano noti e ben conosciuti immagino.
A me capita, spesso.
Saluti
Gabriele
De André - Un medico "e allora capii, fui costretto a capire, che fare il dottore è soltanto un mestiere, che la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi ammalarti dell'identico male, se non vuoi che il sistema ti prenda per fame"

danco
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da danco » sabato 20 agosto 2022, 7:28

In hi-end questo si chiama rodaggio dei cavi, o dei dac.
Danilo

Marcotrix
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da Marcotrix » sabato 20 agosto 2022, 9:05

A me è successo, ma in genere più che suggestione in questo caso sono le membrane degli altoparlanti che si RI-ammorbidiscono lavorando meglio dopo un periodo di stop e i circuiti degli amplificatori che scaldano.
Marco_trix

lucaesse
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da lucaesse » lunedì 22 agosto 2022, 22:12

Ciao Marcotrix,

ampli freddi, possibile ma mi pare molto improbabile; membrane in "assestamento", non ci punterei ma assolutamente possibile, anche in funzione del materiale.

Assegnerei quotazioni maggiori a "cervello, rielaborazione e abitudine". L'audio dell'auto mi pare particolarmente suscettibile , visto la complessità dell'emissione.

Prima di essere soddisfatto dell'impianto aspetto che passi indenne da alcune situazioni d'uso rivelatrici. Una di queste è proprio la "riaccensione" dopo un periodo di non utilizzo. Non deve riservare sorprese, il suono deve scorrere bene da subito. Anche ascoltare spesso da altri impianti, pure se di qualità inferiore purchè definibile hi-fi, mi pare un passabile antidoto all'adattamento e abitudine ad uno specifico suono.

L'ovvio test dell'utilizzo come colonna sonora della giornata e non solo per ascolti attenti, è meno banale di quanto possa sembrare. Se dopo aver ascoltato qualche disco con soddisfazione, l'impianto lasciato acceso facendo altro ci fa continuamente notare che quel brano ha troppi alti, che l'altro è confuso, che il successivo è proprio piatto, rendendo l'ascolto fastidioso, quell'impianto non è a posto. Diversamente i dischi scarsi rimangono tali, ma uno bada prima alla musica che alle porcherie dei discografici. Il contrario non è resa del dettaglio accurata, è colorazione.

imho!

Luca

dB_78
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da dB_78 » martedì 23 agosto 2022, 23:54

Marcotrix ha scritto:
sabato 20 agosto 2022, 9:05
A me è successo, ma in genere più che suggestione in questo caso sono le membrane degli altoparlanti che si RI-ammorbidiscono lavorando meglio dopo un periodo di stop e i circuiti degli amplificatori che scaldano.
Ciao Marco, l'auto prima della consegna ha fatto diversi giri di collaudo e lo stereo parte appena metti in moto. Quando l'ho ritirata è partito subito e qualcuno ha anche giocato con i settaggi, vedi il -10 sui bassi, possibilmente c'era poco da riammorbidire. Per quanto riguarda gli ampli freddi, non ho mai avuto la sensazione, appena accesa l'auto, che il suono fosse diverso.
Ti ringrazio per aver proposto una spiegazione tecnica alla questione, ho uno stereo fermo da un anno (casa al mare) e vorrei fare delle prove.
Hai/avete suggerimenti per sfruttare "l'opportunità", magari qualcuno ci è già passato, io ad esempio pensavo di farlo accendere da un'altra persona per un po' e poi ascoltarlo, anche se limitato come test, potrebbe essere interessante.
Grazie
Daniele

lucaesse
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da lucaesse » mercoledì 24 agosto 2022, 15:32

ciao dB.78, un singolo caso non fa statistica ma la curiosità c'è!

proporrei: riaccensione e rapido ascolto, fase di riscaldamento a opera di terzi e nuovo ascolto sperando che il primo contatto non abbia già prodotto dell'adattamento.

L'idea sarebbe quella di notare sia gli effetti dello stop sull'impianto che quello sulla percezione. Tutto molto approssimativo, ma magari ne esce uno spunto interessante.

Buone nuotate!

Luca

dB_78
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da dB_78 » mercoledì 31 agosto 2022, 15:01

lucaesse ha scritto:
mercoledì 24 agosto 2022, 15:32

proporrei: riaccensione e rapido ascolto, fase di riscaldamento a opera di terzi e nuovo ascolto sperando che il primo contatto non abbia già prodotto dell'adattamento.

L'idea sarebbe quella di notare sia gli effetti dello stop sull'impianto che quello sulla percezione. Tutto molto approssimativo, ma magari ne esce uno spunto interessante.

Luca
Grazie Luca, le nuotate sono purtroppo finite, ho seguito il tuo consiglio.

Premessa:
ATTENZIONE: QUESTA E’ L’ESPERIENZA DI UNA SINGOLA PERSONA E NON HA ALCUN VALORE, NEANCHE STATISTICO! GRAZIE

Prima fase:
Acceso l'impianto e sono stato lì ad ascoltare solo per pochi istanti, giusto il tempo di capire che funzionasse tutto, l'ho lasciato acceso mentre sono andato ad occuparmi di altre cose.

Seconda fase:
Quando mi sono dedicato all'ascolto, ho alternato brani conosciuti, con altri meno, ed altri ancora che non avevo mai sentito.
All'inizio della sessione non ho riscontrato particolare fastidio o sbilanciamenti però ho notato nel suono ogni criticità che fosse anche "visibile", ad esempio, la cassa destra è in una posizione più costretta, oppure l'angolazione delle casse bookshelf (comunque addossate alla parete).
Suono poco coeso ma assolutamente non problematico.

Terza fase:
Ho continuato ad ascoltare per diverso tempo e mi sono anche ritrovato ad alzare il volume e poi ad ascoltare in modo più disinvolto, spostandomi nella stanza se necessario, controllare lo smartphone etc.
Dopo un paio d'ore, fine della sessione, nessuna voglia di spegnere anzi.. voglia di riascoltare.

Il dopo:
Quando successivamente ho riacceso l'impianto, l'ho sempre ritrovato come al punto sopra, quindi piacevole e non affaticante, ho solo fatto qualche piccolo spostamento delle casse, più per mania che altro.

Ora, confesso, che per un po' mi ha decisamente preoccupato questo risultato! Ho pensato, qualsiasi accrocco che ascoltiamo abbastanza allungo suonerà bene?

Per fortuna credo di no, e quindiche ci sia un limite all'adattamento e/o alla suggestione, ad esempio:

1) Le casse stereo blutooth che ho in casa al piano di sopra sono improponibili (soprattutto da vicino), ho fatto la prova di ascoltarle molto a lungo, e indipendentemente dal tempo trascorso, suoneranno male in aeternum.

2) La coppia di casse FBT amplificate che sonorizzavano le prove di un piccolo evento nella piazza del paese (quindi in campo aperto) avevano una pulizia e una definizione sui bassi (e non solo) semplicemente inarrivabile rispetto allo stereo o alle casse bluetooth, sia appena sono arrivato sia quando me ne sono andato diverso tempo dopo.

In conclusione dubito che possa essere di qualche utilità, ma magari può fare da stimolo a cercare di mettere un po’ in discussione le proprie convinzioni e inclinazioni. Io mi sono divertito e continuerò..

Certo sarebbe un’altra cosa organizzarsi e fare una serie di test tra appassionati (e non), anche a distanza, cercando di coinvolgere più persone possibile. Ma siamo in Itaglia..

Per dovere di cronaca l'impianto è un mini technics anni novanta di "alta gamma", ma sempre consumer, biamplificato e tutto rigorosamente di serie.

Saluti a tutti e scusate se mi sono dilungato.
Daniele

lucaesse
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da lucaesse » mercoledì 31 agosto 2022, 15:25

Ciao dB_78,

statistica non se ne fa, ma interessante lo è. Grazie per la condivisione!

In questo caso il macroscopico effetto provato con l'auto non c'è stato. Vediamo se arriveranno altre esperienze.

Io azzardo l'ipotesi che l'impianto meno lineare benefici maggiormente del "rodaggio-riscaldamento", per la banalissima ragione che richiede maggior adattamento. Idea tutta da verificare, ovviamente.

Come dicevo in altro post, considero la capacità di suonare bene da subito un fattore di qualità. Sia nei primi ascolti in assoluto che nei riascolti dopo lunga pausa. Magari un impianto può non stupire immediatamente ma non deve avere aspetti fastidiosi. Di più, solitamente se sbalordisce nei primi 10 min diventa fastidioso in 10 giorni. Bhé, se uno è un po' sgamato negli ascolti critici in questi trabocchetti non ci casca....


Luca

lucaesse
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Re: Il suono della suggestione

Messaggio da lucaesse » mercoledì 31 agosto 2022, 15:38

certo che l'ascolto all'aperto, se l'impianto è soddisfacente, mostra impietosamente come sia problematico riprodurre le basse in casa.

E come pulendo questa gamma migliori l'ascolto!

OK, a breve vi racconterò di una mia recente scoperta: i benefici dello scaldare l'acqua... :)

Luca

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