Mostra a Roma il 15-16 ottobre '22: i miei commenti.

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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 10:37

Mostra assai interessante, anche per le occasioni di riflessione che ha offerto, quella appena terminata qui a Roma ed organizzata da Stefano Zaini.

La prima riflessione è quella sul pubblico, che quest'anno è stato più numeroso il sabato che la domenica: quasi soltanto uomini, senza compagne o figli appresso, ma con la novità di una certa presenza di trentenni e quarantenni, che lascia intuire come un certo ricambio è in atto, sebbene scoraggiato assai dai prezzi del materiale esposto.

Altra riflessione è quella sulla ormai definitiva polarizzazione dell'HiFi in TRE FASCE ben separate, la terza delle quali era totalmente assente in questa mostra.
La prima fascia la conosciamo tutti: è quella degli impianti presentati come "da sogno", per i loro prezzi irraggiungibili e per il loro connotato di status symbol, più che per le loro effettive prestazioni all'ascolto.
La seconda fascia -maggioritaria in questa mostra- è quella dei cantinari che producono in piccole serie e che spesso sopravvivono solo per qualche anno, in un mercato dove la concorrenza che loro stessi si fanno a vicenda è insostenibile.
La terza fascia, vale a dire quella dei prodotti cinesi meno costosi, era qui completamente ASSENTE... Il che tradisce il terrore di fondo verso un tipo di concorrenza che potrebbe stravincere, eliminando però la stessa HiFi.

Contrariamente a quanto accaduto in occasione di tante mostre precedenti, in questa edizione ho percepito -ed ho vissuto io stesso- un clima di simpatia per operatori che è verosimile abbiano dovuto compiere sforzi notevoli per mettere insieme nuove proposte, in un clima non certo favorevole.

Per questo vi proporrò solo un ristretto numero di "recensioni", scusandomi per la pessima qualità delle foto, dovuta al fatto che la fotocamera che ho impiegato non la uso da troppo tempo...

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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 10:50

Eccovi subito la saletta che mi ha stupito favorevolmente, più di ogni altra: quella di Trombe e Vinile Lab.

Trombe e Vinile.jpg
Trombe e Vinile.jpg (630.01 KiB) Visto 3188 volte

I modelli in ascolto erano sostanzialmente due: quello a sinistra è biamplificato, mentre il monovia -a destra- è passivo.

Ebbene... il modello biamplificato mi ha regalato una Canzone di Marinella da rimanere a bocca aperta per la naturalezza e la correttezza timbrica generale.

Il monovia passivo soffriva -al confronto- per un certo assottigliamento delle voci, che però sarebbe passato del tutto inosservato se non avesse dovuto subire il confronto con il modello superiore...

Ancor più mi ha stupito il prezzo, che fino a dicembre sarà di 3900 Euro per il sistema attivo, completo di DSP e di quattro finali.


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 10:56

Seconda classificata, nella lista delle salette sorprendenti, è quella di Brianza Audio Lab, dove erano ascoltabili le "piccole monitor" (costo: 2120 Euro la coppia).

Brianza AL.jpg
Brianza AL.jpg (487.19 KiB) Visto 3189 volte


Confesso che sono entrato nella saletta aspettandomi il solito diffusorino... ed infatti il suono era trapanante... solo medio-alte ed alte...

Senonché qualcosa mi ha insospettivo: andavano TROPPO male, rispetto a quanto avevo ascoltato in precedenti occasioni.

E' bastato aspettare un nuovo brano in ascolto per capire che tutte le colpe per l'ascolto iniziale erano dovute alla incauta scelta di un brano inqualificabile.

Con i brani bene incisi questi diffusori si sono rivelati dei VERI MONITOR: trasparentissimi ed analitici. Ed al loro costo sono pressoché imbattibili.

Davvero incredibile la differenza tra ogni ascolto e quello successivo: una caratteristica dei diffusori che hanno una personalità neutra ed analitica insieme.

Complimenti !!!


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 11:04

Questa volta sarete voi a sorprendervi, per le mie parole... perché sto per parlar bene di un diffusore piccolo-piccolo ed apparentemente delicato assai: le HEOLO...

Heolo.jpg
Heolo.jpg (731.65 KiB) Visto 3189 volte


Oltre al suono, mi ha colpito l'intelligenza della presentazione, durante la quale è stata sottolineata l'intenzione dei progettisti di fare qualcosa di diverso rispetto alle migliaia di diffusori già presenti sul mercato. E la loro scelta è caduta sui diffusori omnidirezionali proprio perché sul mercato ve ne sono pochissimi (4-5 secondo loro). Messa così, la proposta è piacevole e rispettosa nei confronti degli appassionati.

Il diffusore in foto (ed in ascolto) ha in realtà un secondo woofer, collocato posteriormente, ed è proposto ad un prezzo di 4000 Euro la coppia, che ci sta pure.

All'ascolto mi ha colpito il basso, sempre ben smorzato... e naturalmente l'immagine stereofonica, stabile anche ascoltando bene fuori asse, vicino o lontano. Bravi !

In due parole: un progetto intelligente e sapientemente proposto.


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 11:06

Ed ora finalmente uno degli impianti più costosi, ma bensuonati: quello della saletta Sigma, di Zaninello...

Sigma_sala.jpg
Sigma_sala.jpg (418.27 KiB) Visto 3189 volte


L'ascolto era di una trasparenza veramente notevole, nonostante il taglio molto basso tra woofer e midrange esponesse quest'ultimo ad escursioni tali da essere visibili ad occhio (peraltro a livelli d'ascolto assolutamente normali, domestici...).

Sigma_diff.jpg
Sigma_diff.jpg (659.38 KiB) Visto 3188 volte


Ora però passiamo alle dolenti note: i costi...
I diffusori qui in foto sono proposti a 70 mila Euro la coppia...
Gli ampli (VEXO S-40, italiani) quotano 52 mila Euro di listino...

Con tutto il rispetto... ma con quella cifra si potrebbe ambire a diffusori meno funerei nell'aspetto e -soprattutto- meno delicati (vedi il taglio basso sul mid).

E poi stiamo parlando della solita coppia di diffusori i cui woofers finiscono inevitabilmente lontani dalle pareti, quanto basta a creare enormi buchi e qualche picco nella risposta in gamma bassa. Una cosa di cui abbiamo parlato cento volte qui sul Forum (vedi: "problema delle tre pareti").

In definitiva sono uno "status symbol" contraddittorio, perché senz'altro sono costosi, ma testimoniano al contempo una certa ingenuità/inesperienza da parte di chi li avesse in casa...

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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 11:26

Ed ecco -di seguito- un nuovo caso in cui i progettisti dei diffusori hanno "chiuso un occhio" (o un orecchio) su un dettaglio importantissimo...

Stiamo parlando dei diffusori Graham LS 5/5f, il cui suono è trasparentissimo... ma solo fino a che non si chiede qualcosa in più al woofer...

Graham LS5.jpg
Graham LS5.jpg (628.17 KiB) Visto 3187 volte


Infatti osservate bene la foto qui sotto, che mostra come il montaggio dall'interno del woofer porti la sospensione (a gommone) a toccare quasi contro il pannello frontale. E' chiaro che al minimo di escursione dobbiamo aspettarci distorsione a volontà. Ed infatti l'ascolto conferma, tant'è che la colonna sonora del Gladiatore di Ridley Scott era tenuta ad un livello minimo, pur di non mettere in difficoltà il woofer.

Graham dettaglio.jpg
Graham dettaglio.jpg (401.54 KiB) Visto 3187 volte


Anche in questo caso parliamo di prezzi tutt'altro che contenuti: 24 MILA Euro per la coppia di diffusori e 17.800 Euro per l'ampli Vitus R-102.

Quanto al look, c'è chi lo ama e chi lo odia. Personalmente sono del tutto equidistante dalle due posizioni.

Un piccolo e banale suggerimento: è probabile che il woofer del progetto originale di questi diffusori avesse le sospensioni pieghettate, quindi non sporgenti in avanti. Basterebbe ritornare ad impiegarlo per risolvere un problema che ha evidenti e gravissime conseguenze all'ascolto.


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 12:03

Ed ora un altro impianto sorprendente all'ascolto, ma con qualche problema, purtroppo.

Parlo del sistema Cello, che ora batte bandiera italiana, da quando il marchio ed i disegni sono stati acquistati da un imprenditore italiano (nel 1995).

Le elettroniche sono rimaste eguali, ma con componenti aggiornati, mentre per i diffusori il progetto è del tutto nuovo, e delle ispiratrici AR-LST conserva solo la forma e le dimensioni, ma con trasduttori completamente diversi (e migliori, per le due vie alte almeno).

Cello .jpg
Cello .jpg (494.53 KiB) Visto 3185 volte


Parliamo subito di prezzi, perché in questo caso non sono affatto da spavento: 20 MILA Euro per la coppia di diffusori ed altrettanto per i finali, a quattro telai. Confesso che mi sarei aspettato molto di più, visto il blasone e la realizzazione.

Ho partecipato a due diversi ascolti. Il primo, nella mattina di sabato, ha visto molti appassionati addirittura entusiasti. Si trattava probabilmente di fedelissimi estimatori delle AR (LST), amanti del suono caldo. Personalmente ho apprezzato, con la grossa riserva di aver sofferto a vedere quei poveri woofers fare avanti ed indietro di centimetri al seguito delle oscillazioni del sistema giradischi-braccetto-testina: segno evidente dell'assenza di un filtro contro le frequenze subsoniche. Peccato: in fondo questo significa distorsione in più, in cambio di nulla...

Il secondo ascolto -il giorno dopo- era in presenza di Cicogna, che si conferma come un grandissimo conoscitore di bellissime (e rare) incisioni.
E proprio la scelta di eccellenti brani di prova ha -questa volta- messo in evidenza le limitazioni di un sistema piuttosto delicato: in particolare il brano "No Sanctuary Here" di Chris Jones mi ha fatto venire letteralmente da ridere al ricordo di come l'ho ascoltato -ben diversamente- con sistemi come Nessie o come il Poliedro. La voce era infatti sottile, piccola e lontana, e mancava quel basso emozionante, gelido... Peggio ancora quando Cicogna è passato all'Arpa, che è venuta fuori con troppi medio-bassi, quasi gonfia.
E' andata meglio con il violoncello, riprodotto con un minimo di artificialità, e tuttavia apprezzabile...
Molto meglio ancora il pianoforte, con tanto di confronto tra incisioni DGG ed ECM. Ottimo !!!


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 12:35

Confesso che mi aspettavo molto, da questo sistema, candidato ad essere di gran lunga il migliore a questa mostra.
Per questo la delusione è stata cocente, fin dal primissimo ascolto. Però ci sono tornato almeno sei volte, senza mai poter sentire di meglio: anzi.

Diciamoci la verità... ma come si fa ad utilizzare un woofer a sospensione pneumatica (in un volume enorme) insieme a tre vie a tromba a per giunta efficienti assai...??? Ecco quindi spiegato il basso luuuungo e poco articolato, che diventa addirittura umoristico con brani live come "Hotel California".

Le tre vie superiori distorcono pochissimo, anzi per nulla... ma i livelli e le risposte appaiono essere stati allineati per condizioni di ascolto completamente differenti (in fondo sarebbe bastato un controllo, la sera prima...). Strano il comportamento dei medio-alti, che ogni tanto "schizzano sù" per motivi soltanto ipotizzabili...

VIVA_ok.png
VIVA_ok.png (536.89 KiB) Visto 3184 volte


Viva Horn Sys.jpg
Viva Horn Sys.jpg (384.23 KiB) Visto 3184 volte


Parliamo ora per un attimo dei prezzi: 120 MILA Euro per i diffusori, con i due ampli dei bassi a corredo... PIU' altri 50 MILA Euro per l'ampli integrato per le altre vie.

Onestamente, per 170 mila Euro sarebbe stato doveroso fornire un basso a tromba, e non a sospensione pneumatica (per la quale -peraltro- un volume maggiore significa anche maggiore delicatezza e molta distorsione in più). Questo tanto più che l'ingombro dei diffusori è talmente enorme che una bella tromba dei bassi ci sarebbe anche entrata. Magari progettata da uno come il progettista di Trombe e Vinile Lab...


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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 12:36

Altro impianto costosissimo: 50 MILA Euro per i diffusori Verity Arindel, più 70 MILA Euro per l'ampli MSB S-500 ed altri 30 MILA Euro per il DAC Signature...

Il tutto per ascoltare un bel pianoforte, assai dettagliato ma per nulla potente... ed anche nei brani di Jazz (plin plin) si sentono benissimo le spazzole...

Verity Arindel.jpg
Verity Arindel.jpg (358.75 KiB) Visto 3185 volte


Tutto molto bello... ma -diciamoci la verità- se aveste in casa un impianto del genere, ve ne vantereste per davvero con gli amici appassionati... o preferireste evitare di invitarli, per non incorrere in commenti caritatevoli e risatine sottese...???



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Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 ottobre 2022, 12:39

Majan-di presentava due diffusori, di cui il migliore era un sistema di satelliti e subwoofer che riprende il progetto delle Altec Remix, splittate.

E visto che a suo tempo avevo parlato benissimo delle Altec Remix, qui mi limiterò a dire che siamo allo stesso livello.

Ovviamente non è un kit, ma costa undicimila Euro (che è un prezzo logico).

Majandi_1+sub.jpg
Majandi_1+sub.jpg (736.74 KiB) Visto 3185 volte
Majandi_1.jpg
Majandi_1.jpg (284.29 KiB) Visto 3184 volte

Quanto ai coassiali, sapete bene come io la pensi... https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=4773


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