Lincetto vs diffusori per petrolieri

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aldusmanutius
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da aldusmanutius » mercoledì 23 novembre 2022, 15:28

lucaesse ha scritto:
lunedì 21 novembre 2022, 2:39
Il problema non sono le Magico da un milione di euro riservate a pochi ricchissimi. Pensatene quello che volete, ma è un fatto di rilevanza marginale, poi se c'è gente che può spendere cifre simili Magico fa benissimo ad aiutarli nello sperpero. Il problema che le casse dal costo improbabile, non solo di magico, senbrano il naturale coronamento del mercato hi-fi e delle frescacce su cui poggia.

Prendete un altro mercato del lusso, gli orologi costosi. Potete spendere cifre folli che sono giustificate da due possibili motivazioni. La preziosità: se è decorato con diamanti e rubini difficilmente sarà a buon mercato, comperate un gioiello e lo pagate di conseguenza, in più vi dice che ore sono. La difficoltà della realizzazione: alcuni modelli sono capolavori dell'arte orologiera, oggetti al limite dell'impossibile ed è normale che costino di conseguenza. Il prestigio del marchio conta, ma se non è accompagnato da vere qualità in fascia altissima non se lo filerebbe nessuno.

A nessun venditore di orologi pregiati verrebbe mai in mente di giustificarne il costo sostenendo che vi rancontano che ore sono meglio di un orologio da pochi euro. Anzi, parecchi di quelli non raggiungono la precisione di un Casio da 100euro e nessuno se ne lamenta. Giustamente.


Perché cavolo se uno vuole delle casse da sceicco al posto di limitarsi a farle in oro zecchino deve raccontare che suonano meglio?

I plus delle M9, da sito web Magico, sono imbarazzanti. Hanno una struttura alveolare; anche fosse una tecnologia brevettata sarebbe utilizzabile da chiunque: il brevetto è certamente scaduto tant'è recente. Per evitatre che le bobine si scaldino (aumentando la resistività) le fanno grosse e su supporto di materiale termo-conduttivo; bravissimi, chi ci avrebbe mai pensato! Hanno le membrane studiate con le nanotecnologie; niente da eccepire ma al momento dire nanotecnologia è come dire turbo negli anni '80, non eccepisco ma un bel "e 'sti cazzi!" è d'obbligo. Il TW è in berillio; apperò, in berillio! Era il vanto di yamaha che io ero giovane, fate voi che novità.

In compenso hanno alcuni difetti palesi: i medio bassi stanno in coppa al diffusore che è alto un paio di metri profondo uno: lontani dal pavimento, lontani dal soffitto, lontani dalla parete posteriore. Ma non lontanissimi dal pavimento e probabilmente dal soffitto, forse adeguatamente distanti dalla posteriore e dalla laterale: immagino che il proprietario non abbia difficoltà a piazzarle in mezzo a una sala da 200m2. Però qualche bella cancellazione da prima riflessione se la tiene ugualmente, come lo sventurato col 2 vie su stand.

Occhio però: vantano ottima distorsione, ma misurata a 120dB ad un metro, c'è il caso che in una piazza d'armi non suonino poi così forte.

Il basso (su fino a 120Hz) è integrato: grave limite alla miglior collocazione in ambiente. Lo hanno fatto apposta, così vi date per vinti subito non vi perdete in troppe prove. Spostare 450Kg di diffusore potrebbe essere pericoloso.

In pratica un milione per un diffusore che non offre nessuna soluzione ai problemi che affliggono i suoi simili dal costo 100 volte inferiore. Se vi sta così a cuore il problema della variazione della resistenza delle bobine mobili, potevate almeno usare il pilotaggio in corrente. O caricare gli altoparlanti usando una frazione della potenza. Tanto per butterne lì un paio ovvie...

Un diffusore di impostazione così risaputa non giustifica nemmeno un decimo del costo delle M9, per quanto lussuosamente realizzate.

Me ne potrebbe fregare pochissimo, ma l'assoluta non richiesta di consistenza tecnica da parte degli appassionati condanna il mercato alla stagnazione. Chissene delle casse da nababbi, ma nella fascia dei prodotti lussuosi in riferimento alla loro funzione, cioè suonare bene e meglio di quelli più economici, dovremmo assistere ad una serrata sfida progettuale e tecnologica. E' chiaro che nelle fascie basse si vince ottimizzando i costi di produzione, ovvio che non ci si debba aspettare alzate d'ingegno in casse da 2-3mila euro. Ma nella fascia che parte dai 10k e arriva ai 30k ci sono risorse economiche per studiare diffusori tecnicamente innovativi, per cercare di battere i concorrenti grazie alla ricerca. Invece c'è solo mortale conformismo, noiosissima omegeneità delle proposte. Uniche armi in campo: finitura estetica e ogni tanto un nome nuovo per il materiale delle membrane. Ricerca vera zero!

L'effetto boomerang che cita Fabrizio dovrebbe aver ragione di casse anche molto meno care delle M9. Queste non sono altro che un diffusore di concezione molto solita, ma ipertrofico per giustificarne il costo. Il tower impera? Bene, facciamolo ma imponente. Doppio WF come di prassi? Certo, ma da 15", fa vede' che abbondiamo. Tre vie come molte casse rinomate? No, dobbiamo fare di più, mettiamocene 4 per giunta con 2 mid bassi. Ci vuole proprio un genio per concepire 'ste casse.

Altro che effetto boomerang, dovrebbero venire sepolte da una colossale risata. Invece il primo you-tuber che verrà invitato ad ascoltarle avrà un mancamento per l'emozione e riferirà di orgasmi multipli all'ascolto. E lamentiamoci pure dei cavi pitonati, tanto così va il mondo che ci volete fare. Riderene e spernacchiare! (Ma non con i WF)

Luca
Luca... visione rispettabile la tua. Tocchi un sacco di argomenti ma francamente non vedo alternative a quel modello di diffusore che è un sistema "convenzionale" ma curato a un livello tale nella struttura e (perché no) nei driver da rappresentare una volta tanto un "riferimento" parola immensamente abusata in HiFi.
Sui prezzi con me sfondi una porta aperta ma se mi parli di un decimo francamente fai qualunquismo e passi dalla parte del torto. Sappiamo tutti che per quell'articolo così come per troppa roba "High-end " i prezzi sono gonfiati (stimo di un fattore 3 e credo di non sbagliare per nulla, sarò presuntuoso).
Quei prezzi sono dovuti al costo dell'intera filiera e del mantenimento di un'azienda con alcuni dipendenti (e del legittimo profitto del capo) per cui tutto si grava su quelle poche unità che inevitabilmente il mercato è in grado di assorbire, è una cosa antipatica ma che non si può cambiare.

Brevetti scaduti? Mah. Perché? La struttura "tower"? Un efficace d'Appolito... la storia delle tre pareti è un problema che è ingigantito nelle proporzioni solo da Fabrizio, se puoi fare misurazioni in ambiente prima o poi una collocazione priva di significativi tormenti la trovi e non hai l'obbligo di piazzare gli speaker a parete. E sul tweeter in Berillio certo che lo faceva Yamaha nel 1980, però qui bisogna trovare una linea coerente... tutti a criticare i materiali inusuali (Berillio, ceramica, diamante ecc) ma se Alon Wolf avesse montato un tweeter in banale cupola a seta o vecchio stile sai quante critiche banali gli avrebbero tirato dietro?
All'audiofilo da tastiera nulla va bene, mai, per costituzione e non mi riferisco a te che sei tecnicamente competente.

L'ipertrofia è senz'altro un segnale dei tempi, ma negli speaker se vogliamo un po' di sostanza e ambizione non possiamo certo accontentarci di roba di piccolo litraggio, a parte Fabrizio che dice di avere fatto un sub da 60x60x50 da 124 db, boh mi sembra il miracolo della fisica, possibile che lo abbia creato solo lui? Tutti gli altri poco capaci? sordi? Mah qualcosa si muove... su Melius oggi un tale ha postato le foto di un sistema satelliti + sub doppio montati negli angoli che sembra che chi lo sta per commercializzare ha letto le discussioni di Fabrizio, potrebbe essere una sorpresa anche se le cifre sono un mistero.

Ci sarebbe sempre troppa carne al fuoco, il tempo è tiranno.
Ciao
Marco

F.Calabrese
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 23 novembre 2022, 17:18

aldusmanutius ha scritto:
mercoledì 23 novembre 2022, 15:28
...
L'ipertrofia è senz'altro un segnale dei tempi, ma negli speaker se vogliamo un po' di sostanza e ambizione non possiamo certo accontentarci di roba di piccolo litraggio, a parte Fabrizio che dice di avere fatto un sub da 60x60x50 da 124 db, boh mi sembra il miracolo della fisica, possibile che lo abbia creato solo lui? Tutti gli altri poco capaci?...
...Veramente 124 dB INDISTORTI dal Sub del Poliedro non sono nemmeno poi tanti...

Per confronto, pensa che la mia versione del JBL Paragon "tira fuori" la bellezza di 140 deciBel (ad un metro) con una forma d'onda priva di sbavature, come quella che puoi vedere qui sotto... ed il suo ingombro è di cm. 60 (p) x 40 (h) x 125 (l)... quindi MOLTO meno di quei due bidoni...!

Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 23 novembre 2022, 17:30

aldusmanutius ha scritto:
mercoledì 23 novembre 2022, 15:28
... la storia delle tre pareti è un problema che è ingigantito nelle proporzioni solo da Fabrizio, se puoi fare misurazioni in ambiente prima o poi una collocazione priva di significativi tormenti la trovi e non hai l'obbligo di piazzare gli speaker a parete. E sul tweeter in Berillio certo che lo faceva Yamaha nel 1980, però qui bisogna trovare una linea coerente... tutti a criticare i materiali inusuali (Berillio, ceramica, diamante ecc) ma se Alon Wolf avesse montato un tweeter in banale cupola a seta o vecchio stile sai quante critiche banali gli avrebbero tirato dietro?
All'audiofilo da tastiera nulla va bene, mai, per costituzione e non mi riferisco a te che sei tecnicamente competente...
Al contrario...! Io direi che agli "audiofili da tastiera" si riesce ad appioppare praticamente qualsiasi ciofeca... purché luccicante e scontata !

Siamo seri: io credo che sia ridicolo che in un diffusore da più di duemila Euro ci si debba sbattere a cercare una collocazione ottimale (che il progettista potrebbe ben rendere nota, se questa esistesse...). Figuriamoci se uno che acquista due bestioni che costano come un appartamento non abbia diritto a SAPERE CHE QUESTA COLLOCAZIONE OTTIMALE ESISTE...!!! (e quale è...!)

Io la pongo come una questione di DIGNITA' dal punto di vista degli appassionati, cui si offre un prodotto trattandoli come dei poveri deficienti, ma con il portafoglio a fisarmonica.

Prendiamo ad esempio il caso dei tweeters a cupola.
Gli studi più recenti dimostrano che le cupole metalliche e/o diamantate hanno risonanze orrende, che per la cronaca compaiono regolarmente nei grafici delle misure di Audioreview, da quando la misura è estesa a 40 Khz.
Di converso, gli stessi studi internazionali (compresi quelli pubblicati dai progettisti di JBL e KEF, Voishvillo ed Oglee-Brown) dimostrano che i drivers a compressione hanno ormai raggiunto un livello di prestazioni che è ASSOLUTAMENTE INAVVICINABILE da qualsiasi tweeter a radiazione diretta.

Quindi io -se fossi un cliente disposto a spendere anche solo tremila Euro per diffusore- pretenderei qualcosa di diverso e superiore rispetto al tweeterino delle Lonpoo o delle Indiana Line... e mi sentirei spernacchiato se alcuno continuasse a propormi tweeter a cupola, tanto più che è mezzo secolo almeno che tutti gli esperti dovrebbero sapere che la mitologica maggiore dispersione di questi delicati e distorcenti oggettini è solo effetto della suggestione dovuta alla loro forma, perché quando si muovono non cambiano di certo il loro raggio di curvatura (come occorrerebbe).

Infine... quanto al tizio che propone i due Sub in angolo ed i due satelliti, ma solo nel 2022, io stringerei volentieri la mano all'appassionato che gli dicesse: "Caro amico... tu dove eri e cosa progettavi, quando quel fessacchiotto di Fabrizio Calabrese risolveva il problema con la configurazione del Mostro di Stereoplay (1980), o con quella dei monitor della Easy Records (1986), o con i sub a dipolo degli Impianti-Provocazione (2009)...? Tu non eri per caso quello che spacciava vecchi cassoni da cinema tirati a lucido e con sopra la peggiore tromba della Storia dell'Audio (dopo la JBL 2397)...???"

Facile arrivare oggi ad una soluzione palesemente scopiazzata, dopo aver costretto decine di appassionati a rivendersi al volo l'incauto acquisto (proprio in questi giorni è capitato il caso di uno che si è rivenduto proprio un sistema come quello, dopo una sola settimana...).

Ecco... questi sono i VERI problemi dell'HiFi: non tanto la tecnica, quanto la Psicologia...!!!


Saluti
F.C.

dB_78
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da dB_78 » giovedì 24 novembre 2022, 17:52

aldusmanutius ha scritto:
mercoledì 23 novembre 2022, 15:28

... la storia delle tre pareti è un problema che è ingigantito nelle proporzioni solo da Fabrizio, se puoi fare misurazioni in ambiente prima o poi una collocazione priva di significativi tormenti la trovi e non hai l'obbligo di piazzare gli speaker a parete.
Purtroppo la "storia" delle tre pareti, non è affatto una storia ma è un problema oggettivo, già grande di suo, che invece viene sistematicamente sminuito per ignoranza (anche quella spensierata e speranzosa di noi audiofili), incompetenza o per convenienza.

Di seguito la risposta teorica in ambiente delle nostre magico (o qualsiasi altro tower largo una 50ina di cm) tipicamente posizionate staccate dalla parete di fondo per 1.5m in un grande salone da petroliere largo 8 metri e proporzionalmente profondo (non ha importanza) ed il punto di ascolto lo mettiamo a 5 metri:
Casse posizionate alla moda degli audiofili e riviste resize.jpg
Casse posizionate alla moda degli audiofili e riviste resize.jpg (240.24 KiB) Visto 1536 volte
Quelle cancellazioni non possono essere equalizzate, quei buchi diventerebbero voragini se si aumentasse l'energia a quelle frequenze.

Il problema delle pareti più prossime esiste eccome.

Spostando le casse rispetto alla posizione di ascolto si potrebbero teoricamente trovare delle zone marginalmente più lineari, ma queste sono di dimensioni tali che già un ascolto in due file o per due persone affiancate sarà oggettivamente diverso, in barba all'alta fedeltà.

Adesso simuliamo la risposta nella stessa stanza ma con le casse integrate nel mobilio:
Casse integrate nel mobilio o libreria resize.jpg
Casse integrate nel mobilio o libreria resize.jpg (238.29 KiB) Visto 1536 volte
Quelle enfatizzazioni possono essere equalizzate, ma forse non serve nemmeno, potrebbero essere loro stesse la necessaria equalizzazione dei tipici diffusori hifi a tutta banda che quella gamma non la hanno di certo calante.

Io preferirei la seconda, ma uno sceicco potrebbe non essere d'accordo, lui giustamente le casse le ha pagate un milione e le vuole vedere, ci mancherebbe.

La soluzione che rimane è trattare l'ambiente, quindi, simuliamo la risposta in un ambiente adeguatamente modificato:
Casse posizionate alla moda degli audiofili e delle riviste con trattamento acustico appropriato resize.jpg
Casse posizionate alla moda degli audiofili e delle riviste con trattamento acustico appropriato resize.jpg (236.93 KiB) Visto 1536 volte
Niente male, vero? Un paio di quadrotti in materiale fono assorbente e siamo a posto? Purtroppo no, quel trattamento di grandezza 1 che vedete a 125 e 250Hz, costa delle contropareti costituite da almeno 15cm di lana di roccia, che non è proprio una bellezza, e neanche troppo solida quindi a sua volta rivestita da pannelli forati di legno e poi stoffa per decorare.
Quante case da sogno sono rivestite in quel modo, chi ha il coraggio di dirlo allo sceicco, Magico, il negoziante, il tecnico del negoziante, una rivista? Neanche un amico glielo direbbe.

Saluti.
Daniele

lucaesse
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da lucaesse » giovedì 24 novembre 2022, 20:38

Ciao audio patiti, purtroppo giornate impegnative, non ho postato ma vi ho letto.

dB_78, quoto e sottoscrivo! Si vive anche con le prime riflessioni, ma quando si prova a studiare la collocazione senza accontentarsi del "qui mi piacciono più che lì" ci si rende conto delle difficoltà. Altro che risposte in frequenza dichiarate entro +/- 3dB! La fisica è tiranna.

Aldusmanutius, "non valgono in decimo" non era riferito alla concreta realizzazione delle magico. Forse l'uso di tecnologie esotiche può giustificare quel prezzo (salva la tua correzione).

È il tipo di diffusore che non giustifica l'impegno. Monolitico in radiazione diretta ha dei limiti intrinseci per i quali non si possono ottenere miglioramenti significativi già a costi ben lontani dai 100k. Non ha senso spendere un patrimonio per raggiungere una presunta perfezione, quando altre tecniche e altre tecnologie consentono risultati superiori. E sono praticabili a costi alti ma sensati.

È come il due vie da stand al costo di 10k: anche ammettendo che vada meglio di quello da 3, che senso ha? Nessuno, a quel prezzo si compera un diffusore completo e si ascolta decisamente meglio. Anche se gli altoparlanti non sono esotici.

Per i mega tower non c'è nemmeno la scusa del l'ingombro.

Luca

aldusmanutius
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da aldusmanutius » giovedì 24 novembre 2022, 21:03

Daniele bellissimo post ricco di misure. Grazie.
Ma resto scettico sull'effettiva udibilità di quella che chiamate "voragine" all'ascolto in gamma bassa.
in quella regione l'orecchio è massivamente più tollerante e incapace di discernere equilibrio di risposta e così anche distorsione, cosa che in gamma media e alta diventa viceversa molto meno sopportata.
E poi non comprendo una cosa... quello che volete è una risposta tirata col righello? È opinione di qualunque studioso di audio (anche in AES immagino) che andrebbe calante di un tot per ogni ottava.
Ma torniamo in gamma bassa; il solo fatto di mettere uno speaker a parete secondo voi vi libera da ogni tormento di risposta? Guardatevi la risposta delle Khorn (progettate per quella collocazione) e pubblicate su questo stesso forum misurate da Fabrizio. Faceva semplicemente orrore, oltre che insufficiente nella prima ottava tanto come uno speaker di terza categoria.
Fabrizio afferma di averlo risolto il problema... sub doppio a dipolo e collocato in punti diversi della stanza (ricordo male?, almeno per il poliedro), nessun altro ci ha pensato... mi chiedo come sia possibile.
Andiamo di full horn? Bene ma allora ci ricaviamo una parete intera del soggiorno o sala e lo usiamo come caricamento, non mi fanno paura le dimensioni, sono inevitabili e necessarie e chissenefrega se i tower stanno in mezzo alla stanza ma se si vuole fare un fullhorn filologicamente corretto e performante bisogna sacrificare un po' più del normale, fattibile non proprio per tutti, ma ripeto ci può stare benissimo.
Ah... per tutti i grandi speaker RD a tower, spostiamoci a 2 metri da frontale a parete, c'è un vecchio manuale di Smith in inglese che ci azzecca abbastanza in questo senso. Io stesso ho visto spuntare da me un basso quasi decente (per un RD) più regolare e meno tormentato anche se l'attrezzatura di misura che avevamo con Rew era dilettantesca, ma ripeto è così centrale avere +3db a 50Hz e -4Db a 80Hz? (È per fare un esempio a caso). Secondo me no.
La mia sensazione è che più che la risposta vera e propria vedo decisivo il caricamento in basso, che fa esprimere il suono con un apparente escursione più generosa e realistica.
Ritorno nel girone dei dannati

lucaesse
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da lucaesse » giovedì 24 novembre 2022, 21:45

Attenzione ai medi raddoppiati.

Anche se hanno un tw in mezzo, non è il caso delle M9, non necessariamente si tratta di una configurazione D'Appolito.

Questa richiede un incrocio acustico di ordine dispari che, se realizzato da manuale, sul piano verticale ha un'enfatizzazione in un senso e una riduzione nell'altro. Quindi combinandone due simmetrici si ottiene una risposta poco variabile a cavallo dell'emissione in asse.

Tocca avere due sorgenti in gamma media. Nel 3d sulle AR 310HO c'è la dispersione verticale: mostra delle voragini da cancellazione a frequenze piuttosto basse. È solo un esempio e non so quanto siano affidabili quelle misure. Però c'è di che stare in campana

Nelle M9 non so a che frequenze lavorino i due mediobassi, forse non salgono abbastanza per temere interferenze. Non mi piace dove li hanno messi. Però se il tw deve stare a quota orecchio e sotto lo spazio è finito per i wf, da qualche parte devono pur stare...

Luca

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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 24 novembre 2022, 22:11

aldusmanutius ha scritto:
giovedì 24 novembre 2022, 21:03
...
Fabrizio afferma di averlo risolto il problema... sub doppio a dipolo e collocato in punti diversi della stanza (ricordo male?, almeno per il poliedro), nessun altro ci ha pensato... mi chiedo come sia possibile...
E' possibile nel senso che io stesso ho appreso di quella tecnica da una Conferenza AES ed ho provato ad applicarla, rimanendo deluso dai risultati: zero.

Poi, un paio di anni dopo, mi sono accorto dell'errore che avevamo compiuto in due: sia l'autore della tecnica che io, al primo esperimento.

Ho trovato la soluzione e da allora la applico nei miei impianti migliori.

Però comprendo chi preferisce acquistare un diffusore con la risposta che vedete qui sotto, pagandolo un quarto del prezzo di Listino perché è pieno di muffa, nella speranza di rivenderlo ad uno più ingenuo di lui, magari guadagnandoci. :lol:

evidence_l+r_lf.jpg
evidence_l+r_lf.jpg (78.08 KiB) Visto 1474 volte

Saluti
F.C.

Tropico
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da Tropico » giovedì 24 novembre 2022, 23:21

lucaesse ha scritto:
giovedì 24 novembre 2022, 21:45
Questa richiede un incrocio acustico di ordine dispari che, se realizzato da manuale, sul piano verticale ha un'enfatizzazione in un senso e una riduzione nell'altro. Quindi combinandone due simmetrici si ottiene una risposta poco variabile a cavallo dell'emissione in asse.

Tocca avere due sorgenti in gamma media. Nel 3d sulle AR 310HO c'è la dispersione verticale: mostra delle voragini da cancellazione a frequenze piuttosto basse. È solo un esempio e non so quanto siano affidabili quelle misure. Però c'è di che stare in campana

Luca
Provo a dire la mia, la regola principale per il D'Appolito è incrociare il TW in basso, in base alla formula che tiene in considerazione la distanza del centro di un midrange col centro del TW, si dovrebbe tagliare appena sotto ad 1KHz per avere una dispersione polare corretta.
Però spostando l'incrocio del doppio o del triplo (2-3KHz) il diagramma polare si degrada solo un po', è accettabile.
Il filtro del 3° ordine non è una legge, D'Appolito ha usato poi anche filtri del 4° ordine, io credo perché altrimenti il TW non regge, soprattutto in quegli anni dove erano più scarsi.
Nel caso delle AR312HO il crossover è votato al risparmio, il tweeter è schermato e la Fs si alza, il tw Polycell in basso fa parecchio fatica, ed è filtrato a 2,5KHz a 12dB/oct, difatti è il punto debole della tenuta in potenza di quelle torri.

Per la risposta verticale fuori asse, considerando che non mi metterei ad ascoltare sopra una scala o sdraiato sul pavimento, direi che è meno peggio di quanto sembra, in asse è problematica la risposta a 600Hz e 2KHz... e credo sia demerito in parte del crossover.
Poi se ho detto stupidaggini, ben venga la correzione :)

lucaesse
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Re: Lincetto vs diffusori per petrolieri

Messaggio da lucaesse » venerdì 25 novembre 2022, 9:02

Tropico:
Il filtro del 3° ordine non è una legge, D'Appolito ha usato poi anche filtri del 4° ordine
in effetti ho fatto un'affermazione da nerd. Con un filtraggio acustico di ordine pari basta orientare opportunamente gli assi di emissione a divergere un po', chiudere leggermente l'incrocio, immagino che funzioni.

Sul piano teorico si perde il vantaggio di avere l'emissione delle due vie allineate temporalmente. Sul piano pratico si ha il vantaggio di non avere le due vie allineate temporalmente: con due mid a cono e un tw a cupola in mezzo sullo stesso pannello viene in automatico. comodo!


I buchi per angolazioni in verticale visibili sulle AR 310 non li trascurerei del tutto: fanno sempre in tempo a colorare il campo riverberato e magari la prima riflessione sul pavimento. E quello dalle parti dei 600Hz difficilmente è opera del cross-over.


Facile che qualche fesseria la stia dicendo io. Se arrivano correzioni mi evitano di fare verifiche appena posso. Pigro!!!

Luca

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