Sempre meno appassionati...?

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Sempre meno appassionati...?

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 28 novembre 2022, 10:58

Un bellissimo spunto di Gino Simonetti, su FB: lo ripropongo pari pari qui...
però c'è un altro punto che mi induce a una riflessione, possibile che su un gruppo di quasi 200 persone nessuno interviene per dire la sua opinione in merito? Allora a cosa servono i gruppi se poi c'è solamente e quasi sempre un mono commento? Oppure sono tutti d'accordo con Fabrizio? Non sarebbe più utile scambiare le nostre opinioni ed esperienze in merito?
Vero... ma se vi guardate intorno, negli altri Gruppi sono presenti dinamiche simili, vale a dire un progressivo restringimento del numero di interventi.

Proviamo insieme a capire il perché.

Vi posto alcune crudissime cifre, che rendono bene l'idea di quel che sta accadendo.

Nel 2008 il forum di VideoHiFi aveva sedicimila iscritti ed un mio post veniva letto da tremila appassionati, ma a rispondere erano una ventina, per lo più polemici e/o provocatori.

Dal 2010 ad oggi il mio forum ( Hifi-forumlibero.it ) ha raccolto circa 1800 iscritti, di cui ancora una volta a postare erano in venti, nei primi anni.
Però le letture mensili vanno d a 5 ad 8 mila, il doppio della rivista più venduta.

Oggi a postare sul mio forum sono -in media- meno di cinque...

Infine arriviamo ai Gruppi FB, che sono molteplici, ma il più delle volte sono alimentati da appassionati che amano comprare e rivendere vecchiume. Ovvio che di discussioni interessanti ve ne siano poche, e che anche qui gli autori che introducono argomenti interessanti si contano su una mano... in tutta Italia...

Segue
F.C.

revenac
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da revenac » mercoledì 30 novembre 2022, 8:28

Ciao Fabrizio.

Purtroppo il problema del web è dovuto alla maleducazione dei lettori.
Se qualcuno è di altro avviso o posizione diversa partono quasi sempre le invettive e talvolta le offese.

Per questo è difficile intervenire o portare le proprie esperienze.

I detrattori imperversano, e più ignoranti sono e più diventano maleducati.
Siamo vittime dell'ignoranza.

Sarebbe bello poter postare non degli scritti ma dei video messaggi un cui uno prova a guardarsi quando afferma certe cose.

Ed hai perfettamente ragione evidenziando che molti scrivono/argomentano solo perchè devono vendere. E tu sei visto come fumo negli occhi perchè molte volte "gli tiri giù i pantaloni a livello delle caviglie e li inviti a correre".

A Roma un anno fa ci siamo visti ed evidenziasti che una "nota" rivista italiana aveva pubblicato i dati di una mia macchina riportando che il DAC aveva un risoluzione misurata di 16bit e non di 24-32 ma i "furbacchioni" avevano misurato l'uscita dello stadio linea a triodi 6SN7 - sanno che integro uno stadio linea nel mio "argagno" - e quello che hanno misurato era il rumore in uscita dello stadio 6SN7 spacciandolo però per la risoluzione del DAC.
Questa confusione che viene generata solo pro vendita non fa altro che distruggere il settore. La cosa è iniziata dal 2000.

Sarebbe bello emulare quanto fatto in passato da Sound Practices o Linear Audio ... sarebbe bello mettere insieme 5-6 persone fidate e pubblicare un bimestrale, ma bisognerebeb farlo in inglese.
Come disse domenica un carissimo amico col quale talvolta espongo assieme "guarda che in giro per il mondo il made in Italy per l'audio è molto apprezzato, a parte in Francia e in Italia".

"Last but not least".
L'altra sera in mezzo ad una pizza ho parlato di te con Bepi Bonotto ed ha detto:
"lui è uno che sa. è irascibile ma sa il fatto suo. vale la pena considerare le sue affermazioni".

Ciao.

F.Calabrese
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 10:11

Grazie...!!! :oops: ----- :oops: ----- :oops: ----- :oops: ----- :oops: ----- :oops: ----- :oops: ----- :oops:

F.Calabrese
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 30 novembre 2022, 11:05

revenac ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 8:28
...
Sarebbe bello emulare quanto fatto in passato da Sound Practices o Linear Audio ... sarebbe bello mettere insieme 5-6 persone fidate e pubblicare un bimestrale, ma bisognerebbe farlo in inglese.
Come disse domenica un carissimo amico col quale talvolta espongo assieme "guarda che in giro per il mondo il made in Italy per l'audio è molto apprezzato, a parte in Francia e in Italia"
...
Ti propongo un ragionamento pericolosissimo, ma concreto.

Ti/vi siete mai chiesti come mai tanti prodotti HiFi "made in Italy" asseritamente hanno un maggiore successo all'estero che non in patria...?

Io azzardo una ipotesi e la spiego con un caso concreto.

Immaginate un ampli da 20K Euro in vendita in Giappone o in USA: il negoziante lo acquisterà a 10K Euro ed il distributore -se c'è- vorrà pagarlo ancora la metà. D'altra parte il distributore investe in pubblicità sulle riviste e spesso anticipa la spesa in favore dei negozianti. E questi ultimi non vendono mai al prezzo di Listino, ma qualche sconto lo devono pur fare (oppure devono riprendere indietro l'usato).

Ora mettetevi nei panni del costruttore, che -per incassare 5000 Euro- deve progettare e produrre un oggetto così rifinito e performante da meritare un prezzo di Listino di quattro volte superiore. E deve anche assicurare l'assistenza, magari dall'altra parte del globo...! A lui converrebbe assai vendere meno pezzi, ma in patria, quindi direttamente agli acquirenti... E questo è infatti quel che accade !

Quando questo non accade è solo perché per vendere è importante l'investimento in pubblicità (fatto dal distributore, anche italiano) ed è importante poter scontare o riprendere un usato discutibile ipervalutandolo. Due cose che i costruttori italiani tendono a NON fare.

Sulla questione dell'investimento in pubblicità fanno anche bene, perché le riviste hanno -da sempre- un comportamento del tutto diverso quando trattano con i guanti qualsiasi prodotto estero ( cioé già pubblicizzato e di cui si parla bene), mentre letteralmente ricattano il costruttore italiano parlando dei suoi prodotti solo e soltanto per il tempo in cui questo acquista pagine pubblicitarie. Lo so che si tratta di una affermazione "forte", ma forse qualcuno di voi ricorda il caso della saletta di Giussani "dimenticata" mentre AR recensiva sia quella prima che quella dopo, nello stesso corridoio (peraltro in un periodo in cui Giussani era malato e parlare dei suoi prodotti sarebbe stato di aiuto).

In sintesi: se le riviste e gli "esperti" italiani non aiutano le aziende locali a crearsi un piccolo mercato interno, che le fortifichi e le metta in condizione di fare concorrenza ai grandi nomi internazionali... come si può pensare che alcuno dei tantissimi cantinari italiani si elevi fino a poter ambire ad un mercato internazionale...???

Il caso della Sonus Faber ci ha insegnato molte cose: che anche partendo da un design eccezionale, poi si finisce per fallire, quando la progettazione non è in grado di proporre (in continuazione) qualcosa di innovativo e gradualmente più performante. Sicuramente qualcuno conosce meglio di me la storia della prima Sonus Faber, quella di Serblin, e ce la potrà raccontare meno a grandi linee...

Solo uno spunto, da approfondire.


Saluti
F.C.

gfm
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da gfm » giovedì 1 dicembre 2022, 14:25

Ma sono le aziende che non sono in grado di innovare e proporre novita' tecnologica o e' piuttosto il cliente che non chiede questo?
La mia impressione e' che attualmente il cosidetto "hi-end" italiano sia fatto ormai quasi esclusivamente di "usato".
(quando non e' cosi', l' acquisto deve costituire un "affare": quindi ex-demo ecc..)
In ogni caso, condizione necessaria per l' acquisto e' il ritiro del vecchio apparecchio. Quello acquistato deve essere a sua volta facilmente rivendibile.
La rivendibilita' presuppone che il prodotto sia gia' noto e affermato: questo ha come conseguenza la super-valutazione del "vintage" anche quando e' ormai "dubbio" dal punto di vista prestazionale. Vince la ricerca del mostro sacro dal marchio altisonante, magari quello che da giovani non ci si e' potuti permettere.
Questa situazione comporta anche una stagnazione dal punto di vista tecnologico, in quanto l'innovazione di prodotto viene rifiutata, e questa la ritengo la cosa peggiore: il piccolo costruttore italiano che volesse proporre qualche idea nuova avrebbe vita difficile.

F.Calabrese
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 1 dicembre 2022, 14:47

gfm ha scritto:
giovedì 1 dicembre 2022, 14:25
...
Questa situazione comporta anche una stagnazione dal punto di vista tecnologico, in quanto l'innovazione di prodotto viene rifiutata, e questa la ritengo la cosa peggiore: il piccolo costruttore italiano che volesse proporre qualche idea nuova avrebbe vita difficile.
A me lo spiegò Giovanni Stochino, progettista del migliore ampli possibile (nel 1995, simile al Benchmark AHB2 di oggi), che -pur disponendo del miglior progetto possibile- gli ostacoli in Italia erano praticamente insormontabili.

Parlo di ostacoli consistenti appunto nella mentalità affaristica degli acquirenti, cui si aggiungeva una certa mafiosità di fondo della stampa di settore e degli altri operatori. Una miscela mortale, per qualsiasi vero progresso tecnologico.

Personalmente non credo che altrove sia poi così diverso...


Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da bobgraw » giovedì 1 dicembre 2022, 17:24

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 28 novembre 2022, 10:58
Un bellissimo spunto di Gino Simonetti, su FB: lo ripropongo pari pari qui...
però c'è un altro punto che mi induce a una riflessione, possibile che su un gruppo di quasi 200 persone nessuno interviene per dire la sua opinione in merito? Allora a cosa servono i gruppi se poi c'è solamente e quasi sempre un mono commento? Oppure sono tutti d'accordo con Fabrizio? Non sarebbe più utile scambiare le nostre opinioni ed esperienze in merito?
Vero... ma se vi guardate intorno, negli altri Gruppi sono presenti dinamiche simili, vale a dire un progressivo restringimento del numero di interventi.

Dal 2010 ad oggi il mio forum ( Hifi-forumlibero.it ) ha raccolto circa 1800 iscritti, di cui ancora una volta a postare erano in venti, nei primi anni.
Però le letture mensili vanno d a 5 ad 8 mila, il doppio della rivista più venduta.

Oggi a postare sul mio forum sono -in media- meno di cinque...

Io credo che il numero di appassionati, fatto salvo l'età media aumentata, sia più o meno lo stesso.
Però con l'avvento del web, di internet, della democratizzazione delle opinioni tutte dello stesso valore che fossero di un professionista o di uno che interveniva per caso, dopo un iniziale entusiasmo abbiamo assistito ad una grande perdita di contenuti sui forum e sui gruppi facciabuco, perdita di contenuti che, a causa dell'emorragia di lettori dovuti proprio a internet, si è riversata anche sulle riviste cartacee.

Abbiamo assistito e assistiamo tutt'ora alla perdita di interesse non solo alla lettura ma anche all'intervenire sui forum, nella speranza di scrivere qualcosa innanzitutto letto da qualcuno e poi anche che possa essere capito, quindi di una qualche utilità e non sommerso dopo pochi minuti dal rumore di fondo delle altre opinioni, tutte diverse ma apparentemente con la stessa autorevolezza.
Perchè con la perdita dei professionisti dell'hifi, è vero che sono scomparsi i loro conflitti di interesse (sostituiti da quelli dei traffichini) però alla lunga si sono persi anche gli argomenti tecnici o le opinioni e le analisi che di tanto in tanto spuntavano.

Non per nulla certi thread tecnici di questo piccolo forum con un professionista, pare abbiano più letture di forum con migliaia di iscritti.

Cosa si impara oggi dal leggere il forum ex videohifi? Nulla! Al massimo ci puoi guardre qualche foto e scrivere bella e complimenti, come si usa su facciabuco.
Al contrario quando all'inizio di videohifi scrivevano i professionisti, poi scappati ad uno ad uno a causa della democrazia del web, i contenuti erano interessanti e gli interventi erano migliaia.
F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 30 novembre 2022, 11:05

Il caso della Sonus Faber ci ha insegnato molte cose: che anche partendo da un design eccezionale, poi si finisce per fallire, quando la progettazione non è in grado di proporre (in continuazione) qualcosa di innovativo e gradualmente più performante. Sicuramente qualcuno conosce meglio di me la storia della prima Sonus Faber, quella di Serblin, e ce la potrà raccontare meno a grandi linee...

Solo uno spunto, da approfondire.
Su questo argomento, un giorno il punto di vista dell'utente @leonida, che più volte è intervenuto anche qui, potrebbe essere interessante.

F.Calabrese
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 1 dicembre 2022, 18:32

Ecco le nostre letture...
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Forumlibero-su-Google.jpg (38.45 KiB) Visto 1565 volte

Saluti
F.C.

dB_78
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da dB_78 » domenica 4 dicembre 2022, 21:19

In questo istante su Facebook, ho letto che un router di rete ha migliorato di gran lunga il suono di un impianto... Naturalmente viene a mancare qualsiasi spiegazione sul perché questo sia avvenuto.
Eh.. lo fanno.
Saluti

Ps molti likes e commenti, ci mancherebbe.

tola
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Re: Sempre meno appassionati...?

Messaggio da tola » lunedì 5 dicembre 2022, 8:54

dB_78 ha scritto:
domenica 4 dicembre 2022, 21:19
In questo istante su Facebook, ho letto che un router di rete ha migliorato di gran lunga il suono di un impianto... Naturalmente viene a mancare qualsiasi spiegazione sul perché questo sia avvenuto.
Eh.. lo fanno.
Saluti

Ps molti likes e commenti, ci mancherebbe.
ieri in molti hanno sostenuto la superiorità delle meccaniche cd a confronto del pc usato come sorgente (abbinata ad interfaccia e convertitore) Meccaniche cd da decine di migliaia di € .... lo trovo assurdo...
nessuno che abbia dato una semplice spiegazione tecnica.

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