Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

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aldusmanutius
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Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 23 gennaio 2023, 11:44

Questo thread mi era sfuggito a suo tempo. L’ho riletto ora e ha una piega surreale. Si chiede notizie di un marchio poco noto e su 10 pagine … 8 e mezzo parlano di tutt’altro; a partire dall’immancabile Thomann, oramai vera e propria amplificazione “reference” di Hi-fi forum libero. Quindi la premessa necessaria sarebbe che: se l’unico punto fermo è che con 200 euro si ottiene un amplificatore decente di ottima potenza parlare di qualunque alternativa, qualsiasi altro marchio, qualunque sia il costo... semplicemente non ha senso.
Non commento la parte relativa al circuito feedforward, che Fabrizio richiama ogni due per tre nel forum, passiamo al topic, posto che a qualcuno interessi: le amplificazioni Coda, della quale conosco 3-4 modelli, sono ottime. Un valido esempio di come un’azienda che non fa pubblicità su riviste o forum produca prodotti equivalenti ad esempio a quelli del lontano cugino Pass (di cui il fondatore di Coda ha condiviso parte del percorso professionale in Threshold) a un prezzo che in patria è grosso modo un terzo in meno di Pass. Credo che in Italia il divario si accentui per una politica di prezzi differente da parte dei relativi importatori per Coda il prezzo in Euro è vicinissimo a quello in dollari (un tempo era addirittura uguale vabbè).
Certo… il problema per quel tipo di brand è nel posizionamento di mercato; stare in una terra di mezzo che oramai è quella più sofferente.
Chi ha il grano vuole prodotti che possano fregiarsi del giro “high-end” e quindi cercherà amplificazioni che ne facciano parte (Boulder, Ch Precision, Constellation, D’Agostino, Fm Acoustics, Viola, Dartzeel, Gryphon, Spectral, Vitus, sono i primissimi a stato solido che mi vengono in mente ma la lista sarebbe più lunga) e qui i listini anche rimanendo in normalissimi finali stereo di potenze robuste… praticamente sotto i 20-25mila euro non hanno nulla da proporre.
Chi il grano non ce l’ha e vuole poca spesa e tanta resa oramai vede sparigliato il parterre dalla generazione dei classe D, che escludendo certi brand molto costosi o con tecnologia proprietaria (Merrill), o chi ricarrozza e superalimenta per assomigliare ai classe A/AB (Mark Levinson, Belcanto serie black, Rowland ecc.), trova un sacco di proposte sotto i 2K. Dai 20mila euro siamo scesi a un decimo… non male; insomma mondi diversi rivolti a clientele dal portafoglio più stretto.
Proporre quindi amplificazioni a stato solido classiche di potenze non risibili, costruzione non risicata, a prezzi che girino tra i 5 e i 10k oggi come oggi sembra una battaglia idiota e inevitabilmente persa. Seppur generico e qualunquistico credo sia difficilmente contestabile.
Detto questo a chi ha seguito il thread se avesse la possibilità di ascoltare i Coda gli dia una chance. Il mio discorso si limita ai finali di potenza; il vecchio S20 è già valido, ma molto meglio sono i modelli di generazione recente (N.8 soprattutto, ed eventualmente quelli di classe superiore N.16 in classe A e N.41 in classe AB, che però sono già costosi). Le caratteristiche sono le solite noiose e arcinote: ottima potenza su tutti i carichi, buona risposta ad anello aperto con DF alto ma non troppo, insomma… le inevitabili qualità che tanti produttori per quel tipo di elettronica esibiscono; e ripeto... il mercato propone decine di alternative in quell'ambito.
Comunque all’ascolto i modelli recenti fanno davvero la loro porca figura.

F.Calabrese
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 gennaio 2023, 11:53

Il thread cui si riferisce Aldusmanutius è questo: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=6324

Ho pensato di aprire un nuovo thread e di dargli la massima importanza perché le obiezioni di Aldusmanutius sono tutt'altro che infondate.

E' vero quel che lui scrive: forse noi stiamo dando troppo spazio ai due Thomann (E-800 ed S-150 MKII), semplicemente perché sono due ampli di cui è disponibile lo schema e per giunta costano davvero pochissimo, oltre a suonare per niente male (ma solo in certe condizioni).

Ringrazio quindi Aldusmanutius per l'occasione di riflettere su quanto sia cambiato in questi 12 anni e passa di Forum, nello specifico delle amplificazioni.

Dal prossimo post interverrò in topic.


Saluti
F.C.

tola
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Re: Amplificazioni Coda, cosa ne pensate ?

Messaggio da tola » lunedì 23 gennaio 2023, 11:59

invece del Benchmark AHB2 che mi dice? se ne è parlato anche qui, dovrebbe avere uno schema eccellente.
qualcuno lo ha ascoltato?

F.Calabrese
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 gennaio 2023, 12:10

Stiamo parlando di questi...???


http://v2.stereotimes.com/post/coda-tec ... rry-london



Saluti
F.C.

Tropico
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da Tropico » lunedì 23 gennaio 2023, 13:02

Immagine
Scelta che considero valida.

aldusmanutius
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Re: Amplificazioni Coda, cosa ne pensate ?

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 23 gennaio 2023, 13:06

tola ha scritto:
lunedì 23 gennaio 2023, 11:59
invece del Benchmark AHB2 che mi dice? se ne è parlato anche qui, dovrebbe avere uno schema eccellente.
qualcuno lo ha ascoltato?
Io avevo ascoltato il modello stereo AHB2, ma in una catena e ambiente che non conoscevo... a casa di un cliente di un collega tedesco, pilotava delle torri B&W (803 o le 802d non ricordo, comunque credo i modelli prima di quelli attualmente a listino) e la sorgente era un cd di alto costo Audionet Art (non ricordo la versione) mi parve pulito e molto equilibrato, gamma bassa assai leggera, un po' secca se vuoi, ma ripeto il contesto non ha valore.
Vanta misure al banco strepitose e ricordo che Fabrizio ne ha scritto come di un esempio ispirato parzialmente al suo amato circuito "feedforward" di Peter Walker.
ci ho pensato molto a suo tempo, il prezzo era raggiungibile poco meno di 4mila se non sbaglio, ma mi convinsi che non era abbastanza potente, probabilmente influenzato da uno scambio di opinioni con un conoscente americano che sosteneva, come peraltro la grande maggioranza, che era assai meglio se utilizzato in mono (ma inevitabilmente il costo raddoppia a quasi 8k...) dove si poteva apprezzare la crescita del vattaggio abbondante. Guarda caso costui aveva in casa una Wilson.. credo ostica da pilotare. In ogni caso una lettura sui forum stranieri sembra confermare senza esitazione l'orientamento delle preferenze per due mono.
Posso confessare uno sprazzo da audiofilo pieno di pregiudizi? quando lo vidi ci rimasi male perchè mi attendevo un oggetto ben più grande, invece sta a metà tra i microbi leggeri in classe D e ben lontano dal mondo degli ampli ipertrofici che un tempo mi facevano sbavare. Un tempo se mi avessero proposto di provare una coppia che so.. di Gryphon Antileon mono avrei fatto carte false ora con l'età ... passo

aldusmanutius
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 23 gennaio 2023, 13:29

Urca, non pensavo di avere un riscontro dedicato!
a latere di quanto ho scritto il mio vago disappunto è legato alla crescita incontrollata dei prezzi e listini, e non solo perchè non posso permettermelo.
ci sono molti elementi che vanno a incidere su questo, la necessità, per mantenere in piedi il mercato, di stabilire uno star-system di oggetti di alto profilo, intendendo quindi dimensioni fondamentalmente grandiose e carrozzerie dalle finiture lussuose; l'acquirente tipo di quel tipo di prodotti è principalmente esibitivo quindi un Benchmark non lo comprerebbe mai.
Con questo non intendo dire che i marchi che ho citato nel mio post suoneranno uguale, non illudiamoci, riconosciamo che dentro non sono contenitori con componentistica modesta o risicata (poteva accadere nei primi anni dell'hi-fi "esoterica" dove girava molta roba che sembrava assemblata da qualche cantinaro con buone idee e qualche brillante spunto ma oggi non più). L'ingegnerizzazzione interna dei prodotti high-end è quasi sempre di livello decisamente molto alto, non si discute. Certo ... si finisce sempre coll'implementare quegli schemi di amplificazione che sono piccole evoluzioni di quelli triti che sono ben noti e pubblicati su riviste per specialisti... in questo Fabrizio ha ragione, ma d'altro canto la bacchetta magica nel mondo reale non è ancora stata inventata.
Quello che manca totalmente è innanzitutto la proporzione tra incremento della qualità sonora e il costo di listino, quasi sempre risibile.
Il numero di piccoli marchi è spaventoso... basta girare sui forum stranieri, in particolare quelli orientali... innumerevoli brand mai sentiti, quasi tutti a dimensione poco più che famigliare. Manca l'abbattimento dei costi industriali, o meglio tutti i costi di impresa (non approfondisco .... meritebbe un thread a sè) si spalmano su pochissime unità prodotte. E la catena commerciale, che comunque oggi tanti tendono ad accorciare per contenere i costi con distribuzioni dirette non si può totalmente eliminare.
Gesù che sproloquio generalista che ho fatto
si torni a parlare di amplificazioni!

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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da aldusmanutius » lunedì 23 gennaio 2023, 13:49

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 gennaio 2023, 12:10
Stiamo parlando di questi...???


http://v2.stereotimes.com/post/coda-tec ... rry-london



Saluti
F.C.
Si, principalmente di questo che costa la metà.
https://hometheaterreview.com/coda-tech ... amplifier/

Va detto che entrambi i modelli sono prodotti con e senza vumeter. il prezzo delle versioni "senza" è di circa 1000 dollari meno rispetto a quella "con".

concludo dicendo che tendo a non fidarmi delle recensioni su certi siti, sterotimes in particolare poi... sempre entusiastiche da sacro Graal... puzzano sempre un po'.
Però sorprendentemente dopo mi ci sono ritrovato molto, e ho fatto confronti anche io con ampli simili a quelli del recensore, facendo la tara sul classico entusiasmo americano mi sentirei di sottoscrivere le sue impressioni generali.
Detto questo ribadisco... non voglio passare per spallone neh? per me ripeto... ci sono tante alternative, le cose che mi intrigano di più sono i classe D con stadio finale a Ga-N tipo i costosissimi Merrill o i AGD Audion (che maghi del marketing questi... inserire un amplificatore dentro un contenitore a forma di valvola... geniale) così solo per curiosità... magari saranno poco più che meteore...boh
un saluto
Marco

F.Calabrese
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 gennaio 2023, 14:52

Certo che far recensire un ampli ad uno che nella vita scrive libri su psicoterapia ed istruzione...
Terry is a practitioner of Rational Emotive Behavior Therapy by day, and runs the Chicago Institute for REBT. He has also authored nine books on this of type psychotherapy and education.
Beh... la dice tutta sul fatto che agli appassionati piace più di ogni altra cosa vedere confermate le proprie scelte, spesso uterine, nel senso che sono fondate nove volte su dieci sull'aspetto estetico (come "arredo") dell'oggetto... (vedi le impressioni sul Benchmark AHB2)


Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Amplificazioni Coda e non solo: considerazioni

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 gennaio 2023, 16:00

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 gennaio 2023, 11:53
...
Ringrazio quindi Aldusmanutius per l'occasione di riflettere su quanto sia cambiato in questi 12 anni e passa di Forum, nello specifico delle amplificazioni...
Ecco... partiamo da qui, vale a dire dal fatto che oggi è possibile guardare alla questione da un nuovo punto di vista.

Una prima considerazione: 12 anni fa questo Forum era frequentato da molti autocostruttori, alla ricerca di ampli a buon mercato.
Oggi, il tempo ha dimostrato che l'autocostruzione è effettivamente condannata a morire, per due motivi:
1)- L'autocostruttore che lo fa per economizzare ormai trova prodotti cinesi a costi imbattibili (se ci pensate, il solo trasformatore di alimentazione di un Thomann E-800 costerebbe il doppio dell'ampli finito... e lo stesso vale -ancor più- per i diffusori).
2)- L'autocostruttore che si crede progettista ormai ha avuto abbastanza anni per capire che certi dettagli fondamentali della progettazione NON sono stati MAI divulgati, né lo saranno mai più, semplicemente perché non ha più senso farlo. (Negli anni '70/'80 chi divulgava lo faceva nella prospettiva di essere contattato da qualcuna delle maggiori Aziende... le quali oggi si accontentano di personaggi di minima levatura: tanto vendono lo stesso). Quindi l'autocostruttore ed il cantinaro sono condannati a proporre vecchiume obsoleto e malperformante,eguale a mille altre realizzazioni.

Quindi una prima considerazione da fare è che oggi è possibile guardare alla questione "AMPLI" non più dal punto di vista degli autocostruttori (o comunque degli utenti che spendono poco) ma dal punto di vista di chi possiede sorgenti e diffusori impegnativi.

Però lo spazio sinora dedicato ai Thomann S-800 ed S150 MKII non lo dobbiamo considerare sprecato, bensì comunque utile per tutti i lettori che hanno limiti di spesa, e per i quali sono entrambe ottime scelte.

Per chiarezza chiudo qui, continuando nel prossimo post.

Segue subito dopo
F.C.

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