Per questo mi sono "perso" decine di questi strazianti ma didattici filmati, fino a che ho scoperto che si possono attivare i sottotitoli e scorrere in avanti, senza soffermarsi sulle introduzioni o sulle divagazioni finali.
E finalmente mi sono visto il filmato di Marco Lincetto sulla diatriba CD-vs-LP... con esiti davvero sorprendenti, perché da uno come lui certe affermazioni proprio non me le aspettavo. Leggete voi stessi qui sotto...
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E qui proviamo ad osservare una prima evidenza, insieme... vale a dire il tracciato fonometrico di un brano conosciuto perché spazia dal pianissimo al fortissimo: il Bolero di Ravel. Tenete presente che non è pensabile registrare su un supporto che ha un livello di rumore di fondo pari a quello dei passaggi in pianissimo, perché appunto questi verrebbero sommersi dal rumore. Diciamo che un margine di 20-24 deciBel tra i passaggi in pianissimo ed il livello del Rumore di Fondo è -a dir poco- doveroso... Idem dicasi dei valori di Picco Lineare, che corrispondono alla potenza di Picco dell'ampli (il doppio di quella RMS misurata con segnali sinusoidali, come si usa) per il rendimento dei diffusori (in dB, alla distanza effettiva di ascolto): diciamo che un minimo di 3-5 dB di margine è indispensabile per assicurare l'effettiva assenza di clipping (ed il non-intervento delle protezioni, sui diffusori reattivi). Ora guardate bene...
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Come potete vedere il pianissimo iniziale oscilla intorno ai 40 dB"A" di Livello Medio, per cui sarà il caso che il rumore di fondo della nostra registrazione sia pari a 20 dB"A" o -meglio- inferiore.
Quanto al livello di Picco nel finale, abbiamo 107 deciBel, che vanno riprodotti appunto con un margine di almeno 5 dB: quindi 112 dB...
Ma 112 - 20 = 92 deciBel... che è al limite di quel che si può registrare nel formato CD... NON CERTO CON GLI LP in vinile !!!
Nel prossimo post vi mostrerò altri due esempi...
Segue
F.C.
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