2023: riassumiamo come stanno le cose

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F.Calabrese
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 20 marzo 2023, 19:53

Che ne dite di andare avanti con la discussione...?

Il caso di Nessie (ma non solo) dovrebbe aver fatto capire a molti che esiste una concreta possibilità di ottenere risultati eccellenti anche senza mettere in campo risorse esorbitanti... Come mai l'argomento è così poco popolare tra gli appassionati di HiFi...???

Io ho provato a chiederlo all'amministratore di un noto Gruppo FB e questa è stato lo scambio di battute...

Mazzaglia 20mar23.png
Mazzaglia 20mar23.png (60.17 KiB) Visto 2483 volte


Poniamo il caso che sia veramente così... :D

Scommetto che non indovinereste mai quali divertentissime prospettive apra questo particolare punto di vista. :o

Vi lascio il tempo di rifletterci, prima di procedere... 8-)


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da lucaesse » lunedì 20 marzo 2023, 21:51

Ciao Fabrizio, molto interessante l'analisi comparata degli schemi.

Purtroppo in questo periodo sono alquanto incasinato, segnalo solo (ma già sai) che anche il Thomann S150 ha uno schema topologicamente interessante.

In passato avevamo discusso di un Accuphase, mi ricordo che l'impostazione era similissima.

Ovviamente dire che gli schemi sono simili ha un valore relativo, un po' come dire che i motori 4 cilindri in linea con 16 valvole e due alberi a camme in testa si somigliano...

Però una definizione accurata del progetto pesa certamente meno in prodotti come i thomann che non per i marchi di nicchia hi-fi. L'esoterico promette di andare oltre la progettazione corretta e arrivare ad una messa a punto calibrata sul suono. Visti gli eccessi tecnici in fatto di prestazioni, idea condivisibile ma spesso tutt'altro che verificata. Di molti prodotti audiofili è lecito dubitare fortemente, purtroppo con grave danno anche per i piccoli produttori che ci mettono del talento.
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Luca

F.Calabrese
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da F.Calabrese » martedì 21 marzo 2023, 1:00

Personalmente trovo eccellente lo schema del Thomann S-150 MKII.

Quello che è imperdonabile, di questi ampli, è l'alimentazione... Indegna.

Però ci sarebbe materia per un innalzamento verticale della qualità all'ascolto, ma richiederebbe modifiche importanti e quindi tali da essere giustificabili solo disponendo di un bravo tecnico che le effettui (io non sarei manualmente in grado).

Dimentichiamoci la possibilità di mettere insieme cordate basate su cose del genere: funzionerebbero benissimo all'ascolto, ma non si troverebbero mai abbastanza appassionati disposti ad una scelta comune.

A volte i problemi dell'HiFi sono molto poco tecnici... 8-)


Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da F.Calabrese » martedì 21 marzo 2023, 1:15

A proposito del 2023 e dell'evoluzione dell'HiFi: vi propongo un caso assai interessante...

Qui sotto potete vedere la foto di un diffusore -usato- attualmente in vendita (alla modica cifra di tredicimila Euro la coppia): si tratta di una coppia di monitor Gauss risalenti agli anni '80.

Gauss Monitor Euro13K.jpg
Gauss Monitor Euro13K.jpg (82.21 KiB) Visto 2439 volte


Ora vi invito a riflettere, ma prima osservate con attenzione questa pagina del Catalogo Gauss di quegli anni...


Gauss Speakers.png
Gauss Speakers.png (512.64 KiB) Visto 2439 volte


Avete osservato con attenzione i modelli di diffusori...? Beh... per lo più è roba da giostraio o poco più: vecchie casse scopiazzate (vedi i Carlson) e comunque roba che farebbe ribrezzo al più ruspante degli autocostruttori. La verità (che conosco bene, di persona...) è che la Gauss realizzava eccellenti trasduttori, ma non aveva assolutamente alcun progettista di diffusori all'altezza. Tant'è che in Italia i diffusori con quei trasduttori li progettavo proprio io, poco più che ventenne...

Ora arriviamo alla riflessione: acquistereste per quella cifra un usato assolutamente privo di assistenza e per giunta sconosciuto...?

NO... vero...? Però quei diffusori erano in vendita a molto meno, qualche anno fa (la foto è del 2011). Chi li vende ha capito bene che a poco non li avrebbe venduti ed ha giustamente pensato di "sparare alto", contando sul fatto che qualche piccione proporrà un bello sconto e si accatterà i due ciofegoni.

Ecco... l'HiFi del terzo millennio sta diventando appunto una specie di "tiro al piccione", grazie al fatto che è in atto una generale tendenza a far meno ragionamenti logici ed a preferire scelte uterine...

A domani
Saluti
F.C.

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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da F.Calabrese » martedì 21 marzo 2023, 18:24

F.Calabrese ha scritto:
martedì 21 marzo 2023, 1:15
...
Ecco... l'HiFi del terzo millennio sta diventando appunto una specie di "tiro al piccione", grazie al fatto che è in atto una generale tendenza a far meno ragionamenti logici ed a preferire scelte uterine...
Mi auto-quoto per introdurre una riflessione: "Cosa può fare chi non intende fare il piccione-da-tiro e tuttavia rimanere appassionato di HiFi...???"

Ebbene... la prima parte di questo thread è già una parziale risposta al quesito qui sopra. Abbiamo infatti visto che è possibile trovare sul mercato un ampli il cui schema non è affatto male (parlo degli E-800), ed anzi simile a quello di ampli famosissimi, come il Krell KSA-50, o il SAE X25A, o il Bryston 4BE o il Burmester 933. Il Thomann E-800 costa -oggi- meno di 200 Euro, per 500+500 Watt su 4 ohm, ed ha soltanto il difetto di richiedere carichi alti (almeno 8-10 ohm), il che è un requisito in fondo accettabile, a fronte dell'incredibile risparmio di spesa.

Lo stesso ragionamento lo potremo fare (a fine discussione) sui vari DAC e processori digitali: si può spender poco ed ottenere il 99 per cento del massimo fisicamente praticabile.

Diverso è il caso dei diffusori: un settore in cui la mancanza di logica da parte della committenza è da sempre causa di confusione e degrado.

Ho appena fatto l'esempio del costoso monitor usato (13K Euro...) che non ne vale nemmeno un quinto e che potrebbe essere impresa impossibile farlo suonare, o anche semplicemente ripararlo, in caso di guasto. Altri esempi potrebbero essere quei tanti diffusori usati che rimbalzano da un proprietario all'altro (sicuro segno di insoddisfazione da parte di chi li ha incautamente acquistati). Anche qui basterebbe la logica per capire che l'unico usato veramente performante E' QUELLO CHE NON SI TROVA IN VENDITA, perché gli appassionati che lo hanno se lo tengono ben stretto... :D

A questo punto -però- proviamo ad essere propositivi, e ad immaginare un numero di possibili soluzioni.

La più economica di queste soluzioni la conoscono bene quelli che ci leggono dagli inizi: il nostro Kit con le Pure Acoustics Pro-838 riusciva ad ottenere una risposta in ambiente come quella che vedete qui sotto, al costo di appena 360 Euro per tutti e quattro i diffusori necessari.
Se non si è imposta è stato perché in quegli anni questo Forum aveva molti meno lettori e molti forumers erano qui solo per fare polemica e difendere i loro amici pataccari. Così nessuno ha fatto il passa-parola, perlomeno prima che la Pure Acoustic interrompesse la produzione delle Pro-838, dopo dieci anni di grande successo. Ricordo di aver testato il modello successivo, che si rivelò il peggior diffusore che io abbia mai provato in vita mia... per cui la questione è finita lì. Ricordiamola con due foto...

Pro_IMPok.jpg
Pro_IMPok.jpg (436.33 KiB) Visto 2329 volte


Pro_RispR.jpg
Pro_RispR.jpg (454.41 KiB) Visto 2329 volte


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l_pisani_54
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da l_pisani_54 » mercoledì 22 marzo 2023, 10:59

Certi "idiofili" sono come alcuni appassionati di fotografia che cercano obiettivi d'epoca convinti di trovarci chissà quali magie.
Purtroppo per loro ci sono apparecchi buoni ed apparecchi meno buoni, sia nel passato che nel presente, con l'aggravante che il tempo non funziona come su certi vini, che ne migliora le caratteristiche.
Per quanto riguarda gli obiettivi bisogna dire che comunque si conservano meglio di elettroniche e diffusori, se escludiamo qualche obiettivo "antico", con le lenti incollate con il balsamo del Canadà, che tendeva ad ingiallire, il degrado del tempo non è minimamente paragonabile a quello di componenti elettronici e altoparlanti.
Al massimo si fanno un po' di pippe mentali sul bokeh, sulla tridimensionalità delle lenti, ma alla fine un Summicron d'epoca resta un Summicron, e un Seimar degli anni '70 resta quello che è.
Così finisce che qualsiasi caccavella HiFi degli anni '60 '70, specie se ha un nome importante (Marantz, Thorens, Mcintosh, Sansui, AR ecc ...), anche se ha i condensatori scoppiati, le membrane dei coni alla frutta, diventa un gioiello con cui provare chissà quali sensazioni all'ascolto.
A questo si aggiunge il ricordo di quando avevamo vent'anni ed era tutto più bello, ed il gioco è fatto.
Così spendiamo centinaia (quando va bene) di €, per accattarci roba che non suonava bene da nuova, ci spendiamo altri soldi per rimetterla a posto, quando potremmo spendere molto meno per comprare roba nuova, che va meglio, e ci potrebbe garantire dieci quindici anni di uso tranquillo.
Leonardo

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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 23 marzo 2023, 10:54

Mi è appena capitato un episodio divertentissimo, di cui vi racconto.

Su FB è nata una discussione sul fatto che diffusori anche grandi -come le Sonus Faber Aida- possano mostrare problemi di risposta in gamma bassa, causati dalle riflessioni in controfase dalle pareti vicine (specialmente da quella alle spalle dei diffusori).

Io ho portato le solite evidenze di Roy Allison, Glyn Adams...ed anche alcune misure. Ovviamente nessuno mi ha creduto.

A questo punto un appassionato (M.Rago) ha pensato di postare un filmato, per dimostrare che io avevo torto... ed invece ci ha fornito una divertentissima conferma alle teorie di Allison & Co.

L'impianto era quello qui sotto. (ricordate che i microfoni degli smartphone rispondono benissimo anche alle più basse frequenze).

MRago_Aida_imp.png
MRago_Aida_imp.png (2.57 MiB) Visto 2050 volte


Ora fate bene attenzione, perché quello qui sotto è lo spettro della registrazione... Non c'è nulla sotto 56 (cinquantasei) Hertz !!!

MRago_Aida_Spet.png
MRago_Aida_Spet.png (104.28 KiB) Visto 2050 volte



Ringrazio questo appassionato a nome di tutti.

Saluti
F.C.

tola
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da tola » giovedì 23 marzo 2023, 12:25

il buco in gamma bassa in quel caso dovrebbe essere anche molto piu contenuto del solito data la grande distanza dei diffusori con la parete posteriore...

Gdg
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da Gdg » giovedì 23 marzo 2023, 12:39

Scusa, Fabrizio, ma registrazione di cosa?
Saluti

Giovanni

aldusmanutius
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Re: 2023: riassumiamo come stanno le cose

Messaggio da aldusmanutius » giovedì 23 marzo 2023, 15:54

Gdg ha scritto:
giovedì 23 marzo 2023, 12:39
Scusa, Fabrizio, ma registrazione di cosa?
Appunto.
Se si tratta della rilevazione di uno sweep 20/20khz allora c'è da preoccuparsi altrimenti se è la rilevazione di un brano musicale è assai probabile che si trattasse di un brano con limitato contenuto energetico.
Inoltre non è per nulla vero che i microfoni dei cellulari hanno sufficiente estensione agli estremi gamma. Esclusi (magari) dei top di gamma io e altri amici abbiamo capito in fretta che video dai cellulari sono troppo lontani dalla sufficienza, buoni solo per scatenare o la claque o la bagarre sul web, nuovo sport preferito nel panorama audio.
Fabrizio ce la mena da anni sulla qualità dei suoi microfoni e dei suoi analizzatori di misura e poi prende per buona questa rilevazione? Molto male!
L'appassionato che lo ha postato pensava di fare un figurone e invece ha offerto un perfetto assist alla solita crociata anti-tower...
La distanza dalla parete di fondo mi sembra adeguata ma la foto, nuovamente da cellulare, potrebbe avere una distorsione prospettica.
Anche io per evitare la cancellazione in gamma bassa ho dovuto ricorrere a un posizionamento un po' spinto come quello in foto, inevitabile, ma dove sta il problema?
Direi che a preoccupare sono forse più la vicinanza dalle pareti laterali dove a questo punto un po' di trattamento potrà fare qualcosina.

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