Il problema della selezione di mercato

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Moderatore: F.Calabrese

michele.rossini
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da michele.rossini » venerdì 9 giugno 2023, 15:03

F.Calabrese ha scritto:
sabato 3 giugno 2023, 14:39
michele.rossini ha scritto:
sabato 3 giugno 2023, 13:39
...
Non dico che sia proprio semplice farlo , ma domandare é lecito e rispondere é cortesia.
Quella discussione si sta trasformando -ora dopo ora- nella dimostrazione ....

Sembra essersi arenata.
Michele

F.Calabrese
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 9 giugno 2023, 23:18

tola ha scritto:
venerdì 9 giugno 2023, 10:02
... succederebbe però che gli appassionati comprerebbero una volta e si fermerebbero, almeno quelli appassionati di musica e non del puro oggetto. proporre oggetti scarsi e via via leggermente migliori con aumenti vertiginosi dei prezzi aumenta la richiesta di prodotti costosi e non...
E questo sarebbe il problema maggiore... visto che la generazione di appassionati è una sola e senza ricambi.

Quindi hanno avuto perfettamente ragione quelli (come GPM) che si sono rabbiosamente opposti alla mia stessa esistenza, nel settore.

Ormai l'Alta Fedeltà sopravvive a forza di progetti mediocri e di recensori asserviti... Tertium non datur !!!


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da lucaesse » sabato 10 giugno 2023, 23:33

Fabrizio:
E questo sarebbe il problema maggiore... visto che la generazione di appassionati è una sola e senza ricambi.
Vero. Come è vero che le nuove generazioni ascoltano diversamente che piazzandosi davanti allo stereo, a prescindere dalla qualità del medesimo. E poi per gustarsi roba ipercompressa concepita per suonare anche sulle radioline, a che serve un impianto sofisticato?

Ma siamo sicuri che questo stato di cose lato domanda non dipenda proprio dalla cattiva qualità dell'offerta? Sarà mica che non ci sono nuovi appassionati per il semplice fatto che se uno mette il naso nel settore scappa imediatamente, dissuaso dalle mediocri prestazioni o dai costi proibitivi degli oggetti che dovrebbero essere migliori?

Una volta c'era hi-fi, con varie fasce di prezzo ma per semtire bene la musica la strada era quella.

Oggi c'è l'audio scrauso delle soundbar e simili o l'audiofilia. Purtroppo se uno assennato butta un occhio al mercato audiofilo, sperando di ascoltare bene, scappa a gambe levate.

L'offerta di impianti hi-fi da parte delle grandi case è ormai molto ridotta, direi finalizzata ai (pochi) clienti che hanno ancora in mente l'impianto stereo nella forma classica dei decenni scorsi. Un'offerta commercialmente ormai di nicchia; con modesti contenuti innovativi sul prodotto, anzi di stampo conservatore e rivolta ad un pubblico non giovane; incapace di creare nuovi appassionati che successivamente possano interessarsi ad impianti dalle prestazioni migliori.

Luca

F.Calabrese
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da F.Calabrese » sabato 10 giugno 2023, 23:36

Domani mattina spero di scansionare una rivista americana del 1977... dove c'è la spiegazione della differenza tra allora ed oggi.

Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da bobgraw » domenica 11 giugno 2023, 15:06

lucaesse ha scritto:
sabato 10 giugno 2023, 23:33

Ma siamo sicuri che questo stato di cose lato domanda non dipenda proprio dalla cattiva qualità dell'offerta? Sarà mica che non ci sono nuovi appassionati per il semplice fatto che se uno mette il naso nel settore scappa imediatamente, dissuaso dalle mediocri prestazioni o dai costi proibitivi degli oggetti che dovrebbero essere migliori?
Ottima ipotesi, purtroppo.

oscarsan
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da oscarsan » lunedì 12 giugno 2023, 17:46

Fintanto che il software (le registrazioni) sarà ipercompresso nonostante i 24 e più bit a disposizione (la musica attuale ne utilizza forse una decina di bit, quelli più significativi), la qualità percepita ascoltando da un impianto hifi è più o meno quella di una radiolina solo con più volume. La loudness war introdotta dalle case discografiche ha demolito due settori: l'hifi inteso come hardware e la musica stessa.
Mio modesto parere.

F.Calabrese
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 12 giugno 2023, 20:32

oscarsan ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 17:46
Fintanto che il software (le registrazioni) sarà ipercompresso nonostante i 24 e più bit a disposizione (la musica attuale ne utilizza forse una decina di bit, quelli più significativi), la qualità percepita ascoltando da un impianto hifi è più o meno quella di una radiolina solo con più volume. La loudness war introdotta dalle case discografiche ha demolito due settori: l'hifi inteso come hardware e la musica stessa.
Mio modesto parere.
Questo è un problema che attanaglia la musica pop-rock...

Per la Classica, il Barocco, ed anche per molta musica moderna la Loudness War è solo roba per (fonici) cavernicoli e imbecilli.


Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da bobgraw » martedì 13 giugno 2023, 8:47

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 20:32
oscarsan ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 17:46
Fintanto che il software (le registrazioni) sarà ipercompresso nonostante i 24 e più bit a disposizione (la musica attuale ne utilizza forse una decina di bit, quelli più significativi), la qualità percepita ascoltando da un impianto hifi è più o meno quella di una radiolina solo con più volume. La loudness war introdotta dalle case discografiche ha demolito due settori: l'hifi inteso come hardware e la musica stessa.
Questo è un problema che attanaglia la musica pop-rock...

Per la Classica, il Barocco, ed anche per molta musica moderna la Loudness War è solo roba per (fonici) cavernicoli e imbecilli.
Quoto oscarsan: ci sono generi nobili e/o nuove tendenze, che a volte valgono la pena di essere ascoltati al meglio, anche al di fuori del Barocco o della Classica. Oppure ci dimentichiamo di quanto è stato bello avere avuto in adolescanza, un disco ben registrato come "The Wall", solo per citarne uno che qui è piuttosto conosciuto..

tola
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da tola » martedì 13 giugno 2023, 9:02

quello della qualità delle registrazioni mi sembra un problema sporadico, si, nella musica pop spesso è penosa e non c'è dinamica, ma anche la qualità artistica è spesso scarsissima, non sempre per fortuna. la musica classica ed il jazz sono quasi sempre registrati a modo.

Gdg
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Re: Il problema della selezione di mercato

Messaggio da Gdg » martedì 13 giugno 2023, 12:21

Mah...
non condivido l'analisi che attribuisce il calo d'interesse nei confronti dall'HI-FI alla scarsa qualità audio o artistica dell'offerta.

Non foss'altro perchè i nostri nonni ascoltavano, con grande soddisfazione, il gracidìo dei 78 giri su grammofoni che di HI-FI non avevano proprio nulla.
E, siamo onesti, non è che i vecchi nastri a cassette, che tutti noi abbiamo ascoltato fino alla fine degli anni 90, avessero una dinamica tanto migliore dei CD di pop/rock attuale.
E vogliamo parlare dei vinili? come li ascoltavamo nei lontanti anni 70? Luridi di polvere appiccicata sopra dalle cariche elettrostiche di cui non c'era modo di liberarsi.
Oggi, a mio parere, anche il CD (o album in streaming) con il peggior DR possibile, si sente sicuramente meglio.
-
In realtà, è cambiato solo il modo in cui la gente normale percepisce l'intrattenimento personale e domestico.
Negli anni 70, l'HI-FI era una dotazione standard di ogni abitazione. Anche le persone non appassionate di "stereofonia" (come si diceva all'epoca) avevano un impiantino in salotto, anche se scrauso.
Ma è capitato che nel tempo questo elettrodomestico sia stato sostituito, via via, con altri, che seppur, di diversa natura, permettevano di soddisfare il bisogno di relax e svago, non solo nella propria casa, ma anche in mobilità.
Quindi si son succeduti, magari affiancandosi, walkman, car-stereo, TV a colori, consolle di video-game fisse o portatili, home computer, grandi TV LCD, video-proiettori, home-cinema, impianti audio multicanale, fino ad arrivare alle smart-TV attuali, agli smart-phone e ai ai tablette, tramite i quali sentire e vedere, senza troppi patemi, le "compilascion" di Youtube, dovunque uno si trovi.

Ah, un'altra cosa è degna di nota.
Le generazioni future, cioè i ns figli, se hanno una qualunque ambizione, ben difficilmente avranno un domicilio stabile per i primi 10 anni della loro carriera professionale, dovendo inseguire il lavoro la dove lo trovano, in giro per il mondo.
Il loro legame con la fruizione musicale è, e rimarrà, lo smart-phone con le cuffiette in dotazione, mentre staran studiando, facendo jogging, lavorando, viaggiando, prendendo il sole in spiagge esotiche. Strumento e situazioni d'ascolto per le quali il DR basso è vantaggioso e la musica di scarsa qualità artistica comporterà meno distrazioni.
Ed il giorno che mettereanno su casa, acquisteranno l'impianto HI-FI la cui apparenza sia più adeguata a far percepire lo status sociale raggiunto ai propri conoscenti.
E se si sentirà male, non sarà certo un problema per nessuno. Tanto, chi mai si fermerà a sentirlo con attenzione?
-
Facciamocene una ragione, siamo una razza in via di estinzione. Non per demerito, ma perchè l'Evoluzione ha deciso che non c'è più posto per noi.


Tutto quanto sopra, sempre e soltanto secondo me.
Ultima modifica di Gdg il martedì 13 giugno 2023, 12:55, modificato 2 volte in totale.
Saluti

Giovanni

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