Molto OT, ma imperdibile...

[F.Calabrese]

Provate ad applicare all'HiFi alcuni dei ragionamenti di questo incredibile articolo...


https://sonar21.com/why-is-the-west-so- ... education/


Saluti
F.C.

[oblomov]

https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dello_Sputnik

Sulla "Selezione dal Reader's Digest"...italica negli anni 60' (!) da giovinetto (!)
mi ricordo di aver letto della inchiesta (conseguente alla crisi dello sputnik)
riguardante ANCHE l' insegnamento banale-insufficente...
nelle scuole americane rispetto alle Rousse...
Poi...tutto riprese come prima...(magari attraendo menti eccelse da ogni parte del mondo...by money)
Un po' di ovvia isteria...e poi tutto procede come prima...

[oblomov]

Nella seconda metà del 800...e partendo dalla Francia (che voleva riconquistare l' Alsazia-Lorena...)
e tutte le altre potenze occidentali...rendendosi conto che le MASSE se denutrite ed ignoranti...
NON erano utili sia come operai sia come soldati...si dettero da fare per migliorarne le condizioni...
ORA da mezzo secolo...le MASSE...non sono più necessarie agli scopi-necessità-programmi...
Anzi...

[marcorossi]

Carini i commenti dei lettori.

[lucaesse]

per quanto su molte cose abbia certamente ragionissima, nel complesso non mi convince.

Funziona meglio traslato all'audio che nel contesto originale!

Semplifica troppo sulle cause, riducendo tutto a una volontà unica in grado di controllare EU e USA, alquanto improbabile. Una specie di idolo in cui buttare tutte le scemenze culturali di moda ma pure (immagino) obiettivi politici del tutto legittimi a lui sgraditi.

Se la piglia con una non ben precisata ideologia commettendo lo stesso errore: il taglio ideologico dell'articolo è palese.

Non avrei nulla in contrario: credo che la "morte delle ideologie" oltre che una truffa sia stata una sciagura peggiore della precedente trasformazione di alcune ideologie in religioni.

Che si possa governare un paese con le sole competenze specifiche è una truffa: una tassazione irpef con una sola aliquota o con scaglioni progressivi sono entrambe perfettamente possibili per l'economista (salvo il dettato costituzionale e il provvedere un gettito adeguato), ma dal punto di vista politico stanno agli antipodi dell'emiciclo parlamentare. Servirà pure avere una "visione del mondo" per decidere dove indirizzare una nazione, credo.

Luca

[F.Calabrese]

... Servirà pure avere una "visione del mondo" per decidere dove indirizzare una nazione, credo.

Belle osservazioni, le tue !

Io credo che la parte più vera di quel documento sia l'ascesa di personaggi mediocri (ma furbi), che operano in sinergia con quelli come loro (anche all'estero... perché no...?).

Vera è anche la paura diffusa nei confronti delle alte intelligenze, che potrebbero trovare conveniente "premere il bottone" di un conflitto nucleare, sapendo di uscirne indenni, mentre il conseguente calo della popolazione mondiale andrebbe a risolvere tanti dei problemi di oggi.

Se ci pensate, nei conflitti anteriori alla II Guerra Mondiale perivano per lo più i membri delle classi povere, i contadini. Ed in pochi se ne lamentavano seriamente.


Saluti
F.C.

[danco]

Mah, non mi sembra che l'articolo riduca il tutto a "..si può governare con le sole competenze specifiche...", anzi direi che dice tutt'altro.
Quanto al discorso ideologico, beh è inevitabile, se hai un'idea diversa da quella corrente ovviamente basi i tuoi ragionamenti su una ideologia diversa. Ma anche questo mi sembra riduttivo.
Il fallimento dell'economia e della politica occidentale è palese, indipendentemente da guerre Ukraina Russia e altri accadimenti attuali. Un mio collega una volta disse: come fai a capire quante stupidaggini ti raccontano in televisione o sui giornali? beh aspetta che parlino di un argomento che conosci bene, nel mio caso il software, e verifica quante idiozie dicono. La stessa cosa la puoi traslare su tutti gli altri argomenti trattati. Il mio settore, quello del software industriale o dell'IT, è l'emblema di quanto raccontato nell'articolo. Le principali aziende nazionali, telco finanza etc.., una volta possedevano il know-how dei loro sistemi, avevano centri interni di sviluppo oppure si affidavano a realtà locali che sviluppavano e mantenevano i sistemi. Tutto il ciclo di vita dei sistemi era controllato, i sorgenti erano di proprietà dei committenti e molte risorse di alto livello del committente partecipavano alla progettazione.
Col passare del tempo e il progressivo assorbimento delle realtà locali in gruppi internazionali, la realizzazione ed il controllo del software sono stati decentralizzati. In seguito questi gruppi internazionali hanno iniziato a fare outsourcing, con la falsa speranza del risparmio (in realtà un occhio esperto avrebbe capito subito che la cosa non poteva funzionare) e soprattutto con l'obiettivo primario del management di scalare posizioni sociali a discapito dei risultati (per spiegare questo ci vorrebbe un post chilometrico...). Progressivamente posizioni decisionali e di management prima appannaggio di elementi esperti e qualificati, sono state occupate da persone che con il software non hanno nulla a che fare. Si è quindi creato un nuovo problema: come possiamo gestire certe problematiche con persone inadatte? semplice ...standardizzando. E la standardizzazione è la morte dell'inventiva e dell'intelletto. Ecco che tutti i sistemi devono essere fatti in un certo modo, quello mainstream del momento, e se proponi qualcosa di diverso sei da evitare. Questo ha chiaramente influito anche su chi poi il software lo deve sviluppare, se tutto è standardizzato a cosa serve imparare nuove strade?
Mi è capitato di parlare con ragazzi di 28 - 30 anni totalmente lobotomizzati, incapaci di fare delle valutazioni logiche banalissime solo perchè andavano contro quello che il capitolato definiva.
Quello che l'articolo evidenzia è che quanto successo al settore del software di fatto vale per qualsiasi altro settore. Noi abbiamo creato la Cina moderna e l'India moderna, e adesso ne paghiamo le conseguenze.
Poi ci sarebbe molto da dire su USA, EU Ukraina etc....ma lasciamo perdere.

Danilo

[F.Calabrese]

... Si è quindi creato un nuovo problema: come possiamo gestire certe problematiche con persone inadatte? semplice ...standardizzando. E la standardizzazione è la morte dell'inventiva e dell'intelletto. Ecco che tutti i sistemi devono essere fatti in un certo modo, quello mainstream del momento, e se proponi qualcosa di diverso sei da evitare. Questo ha chiaramente influito anche su chi poi il software lo deve sviluppare, se tutto è standardizzato a cosa serve imparare nuove strade?
Mi è capitato di parlare con ragazzi di 28 - 30 anni totalmente lobotomizzati, incapaci di fare delle valutazioni logiche banalissime solo perchè andavano contro quello che il capitolato definiva.
Quello che l'articolo evidenzia è che quanto successo al settore del software di fatto vale per qualsiasi altro settore. Noi abbiamo creato la Cina moderna e l'India moderna, e adesso ne paghiamo le conseguenze.
Poi ci sarebbe molto da dire su USA, EU Ukraina etc....ma lasciamo perdere...

Grazie Danco per il tuo intervento, splendidamente lucido. Se puoi vai pure avanti: è interessantissimo leggerti.


Saluti
F.C.

[marcorossi]

Il mio settore, quello del software industriale o dell'IT, è l'emblema di quanto raccontato nell'articolo. Le principali aziende nazionali, telco finanza etc.., una volta possedevano il know-how dei loro sistemi, avevano centri interni di sviluppo oppure si affidavano a realtà locali che sviluppavano e mantenevano i sistemi. Tutto il ciclo di vita dei sistemi era controllato, i sorgenti erano di proprietà dei committenti e molte risorse di alto livello del committente partecipavano alla progettazione.

Di cosa si occupa il software industriale?

[danco]

Possiamo vederlo in diversi contesti, si va dalle telecomunicazioni alle banche agli energetici etc..
Si tratta di scrivere software per il controllo dei sistemi, per l'automazione di procedure, per la gestione del traffico dati.
In generale parliamo di sistemi in alta affidabilità, h24 7 su 7.
Io personalmente, ad esempio, ho partecipato al progetto per la realizzazione dei sistemi di controllo della trasmissione dell'energia su linee di media e alta tensione. Progetto che comprendeva, as esempio, la telelettura dei contatori. Si parla dei primi anni 90. E per riagganciarmi al discorso di prima, in quella occasione, uno dei vertici dell'ENEL di allora veniva a Milano e partecipava attivamente alla definizione dei protocolli di trasmissione dati.

Danilo