Due domande coi fiocchi !lucaesse ha scritto: ↑domenica 15 ottobre 2023, 2:54Al posto di aggiungere una risposta, due domande:
1)- Ma perché un volume unico per i wf, che probabilmente sono elettricamente in parallelo, seppur con il filtraggio aggiuntivo su quello basso? Separare i volumi comporterebbe un funzionamento in basso più prevedibile. (i wf non sono mai identici, filtro con resistenza in serie diversa). Per non dire delle risonanze interne del grosso mobile.
2)- Come mai i filtri meccanici non se li fila nessuno?
Ho in mente un solo esempio industriale e uno semi amatoriale. Veniamo da decenni di idolatria dei filtri del primo ordine, la bassa pendenza non giustifica. Poi si potrebbero usare per rifinire la filtratura elettrica, con meno difficoltà di impedenza complessiva.
...
1)- Hai ragione: due volumi separati renderebbero il diffusore più tollerante di eventuali differenze tra i due woofers, incluse quelle causate dalla eventuale presenza di un filtro passivo. Poi, in ambiente, magari qualche problema verrebbe comunque fuori, vista la vicinanza tra i due coni.
2)- Stavo per risponderti che nessuno li usa perché sono difficili da progettare (*), ma poi mi sono reso conto che almeno due tipi di diffusori sono filtrati acusticamente (passa-basso): sono i reflex a doppia cavità accordata, anteriore e posteriore, ed i diffusori a tromba con un certo rapporto di compressione alla gola, per i quali esiste un volume anteriore ottimale, che appunto fa da filtro passa-basso.
Il filtraggio passa-basso delle trombe era prezioso, ai tempi degli impianti intelligenti, per attenuare l'emissione delle armoniche di alto ordine prodotte dal clipping degli ampli.
Grazie per le bellissime domande !
Saluti
F.C.
(*): In effetti i filtri realizzati con materiali porosi non sono affatto facili da calcolare a priori. Si fa prima a provare ed a misurarne l'effetto.