Analogico: basta falsi miti !
Moderatore: F.Calabrese
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Analogico: basta falsi miti !
Mi accade quasi ogni giorno di leggere dei post in cui un appassionato afferma la superiorità dell'Analogico, rispetto al Digitale, pappagallando uno dei tanti falsi miti sapientemente messi in circolazione da venditori e riviste.
Proviamo a fare chiarezza.
1)- E' vero che il Digitale degli inizi era assai lontano dalla perfezione che vantavano le aziende produttrici di lettori CD. Pensate soltanto che all'epoca non era tecnologicamente possibile realizzare DAC con 16 Bit veri di risoluzione. La Philips infatti si fermava a 14 Bit e rimediava con il sovracampionamento. La Sony preferiva mentire, ma basta dare un'occhiata alle prove con misure pubblicate sulle riviste per averne conferma.
2)- La vera svolta, per il Digitale, è stata l'introduzione del Dither, che ha permesso di eliminare la distorsione ed il suono "elettronico" ai bassissimi livelli. Ma è stata una rivoluzione del tutto silenziosa, perché nessuno aveva il coraggio di ammettere di aver mentito prima...
3)- Contemporaneamente all'introduzione del Dither accadeva purtroppo una enorme tragedia: si diffondevano i primi compressori digitali con buffer. Spiego meglio: nell'epoca analogica, per limitare i picchi si impiegavano circuiti che "suonavano" tanto meglio quanto più lento era il loro tempo di intervento (e di rilascio). Il compromesso era inevitabile, perché i circuiti analogici intervenivano in tempo reale.
I nuovi compressori/limitatori digitali, invece, potevano far scorrere il segnale in una memoria di buffer, avendo il tempo di analizzare i livelli, PRIMA di intervenire con attenuazioni o altro. In questo modo la distorsione dei compressori analogici poteva essere quasi eliminata.
Il risultato fu che -specie per il pop-rock- il mercato fu inondato di CD in edizione "Remastered", che contenevano brani la cui dinamica era letteralmente massacrata in fase di masterizzazione. E questi CD suonavano peggio del peggior vinile.
4)- Il passaggio dell'Audio Professionale da 16 a 24 Bit (e da 48 KHz a 96/192 KHz di clock) ha segnato una svolta verticale a livello di qualità dei Files, anche perché negli stessi anni miglioravano anche i microfoni e gli algoritmi di manipolazione (che includevano il Dither, anche loro).
Il risultato è che il formato 24 Bit - 96 KHz è schiacciantemente superiore a qualsiasi formato di registrazione analogico, compresi i nastri Master da un pollice, che MAI sono finiti nelle case di alcun appassionato.
Questo è solo un inizio, diciamo un primo spunto.
Segue
F.C.
Proviamo a fare chiarezza.
1)- E' vero che il Digitale degli inizi era assai lontano dalla perfezione che vantavano le aziende produttrici di lettori CD. Pensate soltanto che all'epoca non era tecnologicamente possibile realizzare DAC con 16 Bit veri di risoluzione. La Philips infatti si fermava a 14 Bit e rimediava con il sovracampionamento. La Sony preferiva mentire, ma basta dare un'occhiata alle prove con misure pubblicate sulle riviste per averne conferma.
2)- La vera svolta, per il Digitale, è stata l'introduzione del Dither, che ha permesso di eliminare la distorsione ed il suono "elettronico" ai bassissimi livelli. Ma è stata una rivoluzione del tutto silenziosa, perché nessuno aveva il coraggio di ammettere di aver mentito prima...
3)- Contemporaneamente all'introduzione del Dither accadeva purtroppo una enorme tragedia: si diffondevano i primi compressori digitali con buffer. Spiego meglio: nell'epoca analogica, per limitare i picchi si impiegavano circuiti che "suonavano" tanto meglio quanto più lento era il loro tempo di intervento (e di rilascio). Il compromesso era inevitabile, perché i circuiti analogici intervenivano in tempo reale.
I nuovi compressori/limitatori digitali, invece, potevano far scorrere il segnale in una memoria di buffer, avendo il tempo di analizzare i livelli, PRIMA di intervenire con attenuazioni o altro. In questo modo la distorsione dei compressori analogici poteva essere quasi eliminata.
Il risultato fu che -specie per il pop-rock- il mercato fu inondato di CD in edizione "Remastered", che contenevano brani la cui dinamica era letteralmente massacrata in fase di masterizzazione. E questi CD suonavano peggio del peggior vinile.
4)- Il passaggio dell'Audio Professionale da 16 a 24 Bit (e da 48 KHz a 96/192 KHz di clock) ha segnato una svolta verticale a livello di qualità dei Files, anche perché negli stessi anni miglioravano anche i microfoni e gli algoritmi di manipolazione (che includevano il Dither, anche loro).
Il risultato è che il formato 24 Bit - 96 KHz è schiacciantemente superiore a qualsiasi formato di registrazione analogico, compresi i nastri Master da un pollice, che MAI sono finiti nelle case di alcun appassionato.
Questo è solo un inizio, diciamo un primo spunto.
Segue
F.C.
Re: Analogico: basta falsi miti !
il Dither da quanto ho capito è utile soprattutto nella fase di produzione finale del cd quando si passa ad esempio da 24 bit 96 khz a 16 bit 44.1 khz.
l'introduzione di questo rumore digitale per assurdo rende infinitamente piu precisa questa operazione.
ho provato ad utilizzarlo facendo l'operazione opposta, cioè passando da 16 44 a 24 96 ed ho rilevato distorsioni digitali.
l'introduzione di questo rumore digitale per assurdo rende infinitamente piu precisa questa operazione.
ho provato ad utilizzarlo facendo l'operazione opposta, cioè passando da 16 44 a 24 96 ed ho rilevato distorsioni digitali.
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Re: Analogico: basta falsi miti !
Concordo in tutto e per tutto con quanto detto da Fabrizio. Ma il problema sta proprio in uno dei punti da lui citati: il remastering selvaggio di qualsiasi cosa.
Io ascolto in prevalenza jazz e classica, con qualche salto verso nuovi compositori. Come tanti a suo tempo, 30 anni fa, ho abbandonato il vinile e sono passato in toto al digitale. Però attenzione, c'è digitale e digitale. Esistono album in formato CD che suonano divinamente, sono pochi ma ci sono. Certo con i 24 bit la differenza si sente, ma se la masterizzazione è fatta bene la risoluzione CD può dire la sua.
Il problema sta nei remastering, e vi posso assicurare che ascoltando jazz, la stragrande maggioranza dei remastering di album anni 60 e 70 è inascoltabile. E qui torna in auge il vinile, l'ascolto degli stessi album dal vinile originale è tutt'altra cosa. E per quanto mi riguarda l'esperienza vinile, che ho ripreso da poco, si ferma a queste registrazioni.
Danilo
P.S.: in realtà l'esperienza è ripresa perché ero curioso di progettare uno stadio fono a valvole, e l'SL1210 Mk2 che mi hanno regalato è giunto a fagiolo
Io ascolto in prevalenza jazz e classica, con qualche salto verso nuovi compositori. Come tanti a suo tempo, 30 anni fa, ho abbandonato il vinile e sono passato in toto al digitale. Però attenzione, c'è digitale e digitale. Esistono album in formato CD che suonano divinamente, sono pochi ma ci sono. Certo con i 24 bit la differenza si sente, ma se la masterizzazione è fatta bene la risoluzione CD può dire la sua.
Il problema sta nei remastering, e vi posso assicurare che ascoltando jazz, la stragrande maggioranza dei remastering di album anni 60 e 70 è inascoltabile. E qui torna in auge il vinile, l'ascolto degli stessi album dal vinile originale è tutt'altra cosa. E per quanto mi riguarda l'esperienza vinile, che ho ripreso da poco, si ferma a queste registrazioni.
Danilo
P.S.: in realtà l'esperienza è ripresa perché ero curioso di progettare uno stadio fono a valvole, e l'SL1210 Mk2 che mi hanno regalato è giunto a fagiolo
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Re: Analogico: basta falsi miti !
Concordo pienamente e sottoscrivo.danco ha scritto: ↑giovedì 19 ottobre 2023, 18:13...
Il problema sta nei remastering, e vi posso assicurare che ascoltando jazz, la stragrande maggioranza dei remastering di album anni 60 e 70 è inascoltabile. E qui torna in auge il vinile, l'ascolto degli stessi album dal vinile originale è tutt'altra cosa. E per quanto mi riguarda l'esperienza vinile, che ho ripreso da poco, si ferma a queste registrazioni...
Grazie
F.C.
Re: Analogico: basta falsi miti !
A dire il vero ho molti album jazz in formato cd, quasi tutte vecchie registrazioni e suonano quasi tutte bene o benissimodanco ha scritto: ↑giovedì 19 ottobre 2023, 18:13Concordo in tutto e per tutto con quanto detto da Fabrizio. Ma il problema sta proprio in uno dei punti da lui citati: il remastering selvaggio di qualsiasi cosa.
Io ascolto in prevalenza jazz e classica, con qualche salto verso nuovi compositori. Come tanti a suo tempo, 30 anni fa, ho abbandonato il vinile e sono passato in toto al digitale. Però attenzione, c'è digitale e digitale. Esistono album in formato CD che suonano divinamente, sono pochi ma ci sono. Certo con i 24 bit la differenza si sente, ma se la masterizzazione è fatta bene la risoluzione CD può dire la sua.
Il problema sta nei remastering, e vi posso assicurare che ascoltando jazz, la stragrande maggioranza dei remastering di album anni 60 e 70 è inascoltabile. E qui torna in auge il vinile, l'ascolto degli stessi album dal vinile originale è tutt'altra cosa. E per quanto mi riguarda l'esperienza vinile, che ho ripreso da poco, si ferma a queste registrazioni.
Danilo
P.S.: in realtà l'esperienza è ripresa perché ero curioso di progettare uno stadio fono a valvole, e l'SL1210 Mk2 che mi hanno regalato è giunto a fagiolo
Re: Analogico: basta falsi miti !
Bit perfect per Mac, proverò nuovamente, ma ho fatto una ricerca in rete ed era scritto che succede quanto ho scritto ... stranoF.Calabrese ha scritto: ↑giovedì 19 ottobre 2023, 17:40Molto strano...! Quale software hai utilizzato ?
Saluti
F.C.
Re: Analogico: basta falsi miti !
Tutti che adorano i remastered, qui!
Fabrizio il tuo primo post riassume perfettamente tutto quello che c'è da dire. Spiega perfettamente esperienze come quella di Danco, in cui mi riconosco.
Se poi si passa dai miti del vinile VS cd ai miti dentro il mondo del giradischi, c'è di che sbizzarrirsi.
Che dire della celeberrima regola: "il giradischi merita l'investimento maggiore perché è il primo anello della catena"? Propagandata da un costruttore di giradischi (ovvio... ) divenne un dogma indiscusso. Mah.
Buona serata a tutti!
Luca
Fabrizio il tuo primo post riassume perfettamente tutto quello che c'è da dire. Spiega perfettamente esperienze come quella di Danco, in cui mi riconosco.
Se poi si passa dai miti del vinile VS cd ai miti dentro il mondo del giradischi, c'è di che sbizzarrirsi.
Che dire della celeberrima regola: "il giradischi merita l'investimento maggiore perché è il primo anello della catena"? Propagandata da un costruttore di giradischi (ovvio... ) divenne un dogma indiscusso. Mah.
Buona serata a tutti!
Luca
Re: Analogico: basta falsi miti !
Tola:
Il risultato è molto migliore all'ascolto, ma cosa debba succedere giocando con i confronti digitali non saprei.
Bisognerebbe capirci qualcosa di software, però sempre rumore aggiunto rimane. Che il programma di confronto segnali alterazioni mi pare possibile.
Certo che avessi idea di come funzionano 'sti giochetti...
Luca
In effetti non rende più precisa la conversione. Il bello del dither è trasformare l'errore di quantizzazione (orribile all'orecchio) in rumore casuale.l'introduzione di questo rumore digitale per assurdo rende infinitamente piu precisa questa operazione.
Il risultato è molto migliore all'ascolto, ma cosa debba succedere giocando con i confronti digitali non saprei.
Bisognerebbe capirci qualcosa di software, però sempre rumore aggiunto rimane. Che il programma di confronto segnali alterazioni mi pare possibile.
Certo che avessi idea di come funzionano 'sti giochetti...
Luca
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Re: Analogico: basta falsi miti !
Sorpresa...! Con il Dither aumenta la risoluzione !!!
Saluti
F.C.
Saluti
F.C.