Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 30 ottobre 2023, 23:47

Tra l'altro, parlando con qualche operatore che ha il coraggio di dire la verità, si scopre come è chiaro a tutti come questo settore sia marcio fino al midollo. Vogliamo continuare così? Volete davvero l'ennesima pacca sulla spalla e dirvi che tutto suona bene, costa il giusto, che siete tutti bravi e che ogni componente HiFi è indispensabile? Credete che in questo modo si venderanno più apparecchi? Niente di più sbagliato, perché se tutto è fantastico e tutto suona benissimo, mi spiegate in che modo gli acquirenti dovrebbero orientare le proprie scelte?

Lo dico fuori dai denti: a mio parere il 90% dei prodotti presenti sui listini è assolutamente inutile. Perché? Vi ricordate quando le cose andavano bene e il contante fluiva dalle tasche degli acquirenti a quelle degli operatori? Anni '70 e '80, giusto? Forse anche per una parte degli anni '90. Ci ricordiamo quanti (pochi) marchi e quanti prodotti erano presenti a listino? Ecco, facciamo mente locale. Impossibile tornare a una situazione del genere? Può darsi, ma che si è superato il limite di ogni ragionevolezza qualcuno dovrà pur dirlo? I passacarte e gli yes man che tanto vi piacciono non lo fanno, gli acquirenti hanno poca voce in capitolo e, purtroppo, tanti di loro acquistano giocattoli per il solo gusto di acquistarli, senza capire niente né del suono che vorrebbero, né di come dovrebbe essere fedele al suono degli strumenti musicali, né del come ottenerlo. Esiste, tuttavia, una buona parte di appassionati che usa il cervello e che ha il coraggio di dire che le cose non funzionano e che - basta leggere i tanti commenti online - i suoni che si sentono alle mostre sono spesso, troppo spesso imbarazzanti. Non lo si fa per partito preso o per il gusto di lamentarsi, ma perché si ha a cuore questa passione e fa tristezza (e spesso rabbia) vederla ridotta a questo mercato di costosissimi specchietti per allodole...
Mi onoro di aver scritto parole assai simili (forse anche più severe) già a fine 2008.

Per le analoghe vicissitudini del settore Audio Pro le scrissi nel 1991 (vedi al mio Sito: http://www.fabriziocalabrese.it/Portals ... O_1991.pdf )

Ma se tutto questo passa senza che UN solo appassionato se ne lamenti... beh... c'è di che riflettere...!!! ;)


Saluti
F.C.

Teo Marini
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da Teo Marini » martedì 31 ottobre 2023, 9:51

Il problema di fondo, secondo me, sta nel fatto che NON POSSONO ESISTERE DIFFUSORI "UNIVERSALI" !
Ogni ambiente domestico, con le relative suppelletili, ha le proprie peculiarità, almeno fino alla frequenza di Schroeder.
Per tale motivo, secondo me, non ci sono alternative:
o si trova un Professionista (con la P maiuscola) che viene a casa tua a fare il proprio lavoro di progettazione e messa a punto,
oppure si deve ricorrere al "do it yourself" (sperando di non fare cavolate).
;)

F.Calabrese
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da F.Calabrese » martedì 31 ottobre 2023, 14:50

Teo Marini ha scritto:
martedì 31 ottobre 2023, 9:51
Il problema di fondo, secondo me, sta nel fatto che NON POSSONO ESISTERE DIFFUSORI "UNIVERSALI" !
Ogni ambiente domestico, con le relative suppelletili, ha le proprie peculiarità, almeno fino alla frequenza di Schroeder.
Per tale motivo, secondo me, non ci sono alternative:
o si trova un Professionista (con la P maiuscola) che viene a casa tua a fare il proprio lavoro di progettazione e messa a punto,
oppure si deve ricorrere al "do it yourself" (sperando di non fare cavolate).
Caro Teo...

Prova per una volta a pensare che PROPRIO QUESTO è l'approccio che causa un ritardo di almeno venti anni tra la disponibilità di nuove ed efficaci tecnologie, e la loro (eventuale) applicazione in campo HiFi.

Diciamoci la verità: quali e quanti sarebbero questi "Professionisti", con la "P" maiuscola, in grado di risolvere -per esempio- il problema della risonanze in gamma bassa...??? Tu conoscevi bene uno dei "mostri sacri" e sai bene che in materia ne sapeva quanto il mio gatto.
E poi sappiamo tutti che -per gli appassionati- i soldi spesi in consulenza sono soldi gettati al vento, mentre tutti considerano valida la prospettiva di acquistare con grandi sconti o all'usato, per poi rivendere con minima remissione.

Quanto al DIY, sappiamo bene, sia io che te, che le nozioni e le configurazioni di cui si parla sono robetta obsoleta da mezzo secolo almeno. Perché insistere a considerarle nozioni valide, se non per perpetuare l'attuale stato di degrado...???

Quando si va alle mostre, o nei negozi, o a casa di amici, alla fin fine si ascolta sempre la solita monnezza, senza soluzioni veramente innovative.

Te lo dimostra il fatto che un impianto semplicissimo e con un solo Sub (vale a dire troppo poco) come Nessie, alla fine straccia praticamente tutto.

Voi appassionati dovreste smetterla di continuare a farvi del male da soli.

Basterebbe poco: ragionare !

Prendi ad esempio il tuo caso: tu potresti bene permetterti un vero impianto, al costo di tre pezzi di quelli che sono gli altri oggetti che collezioni. Ma preferisci giocare con trasduttori delicati, distorcenti, mal assemblati. Hai mai riflettuto su quanta parte del tuo approccio è razionale... e quanta no...???

Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da lucaesse » martedì 31 ottobre 2023, 22:49

Teo Marini:
.....NON POSSONO ESISTERE DIFFUSORI "UNIVERSALI" !
Ogni ambiente domestico, con le relative suppelletili, ha le proprie peculiarità....
....o si trova un Professionista ... ...oppure si deve ricorrere al "do it yourself".
ciao Teo, commento il tuo intervento con un post inutile, in effetti ho da dire solo che sono d'accordo con Fabrizio. L'unico piccolo contributo che porto è l'esperienza personale.


il professionista:

Alcuni anni fa mi trovai nella necessità di mettere insieme un impianto hi-fi per un amico. Aveva finalmente deciso di pensionare l'esausto impiantino messo insieme poco più che ventenne. Non bazzicavo negozi hi-fi da svariati anni, con notevole scorno constatai che erano praticamente scomparsi; un paio che pretendevano di avere audio di qualità trattavano robe carissime e spesso astruse, tutti articoli assolutamente impresentabili a chi non fosse obnubilato da audiofilite acuta. Sto parlando di Milano e dintorni. Se era difficilissimo trovare un rivenditore soddisfacente, figuriamoci trovarne uno che potesse fornire l'assistenza a installazione ed eventuale taratura! E chi manderebbe, il commesso?

Per ritrovarti un tecnico "de livello" intento a far misure in casa occorre: contrattare caparbiamente questo servizio nel caso di acquisto di diffusori dal costo esagerato (svariate decine di mila euro); commissionare un impianto su misura ad un progettista. Nel primo caso beati voi per la disponibilità, ma il tecnico si potrà dedicare solo ad una messa a punto, essendo diffusori e ambiente dati. Quindi fattispecie limitata a pochissimi casi e costretta non poter incidere molto: irrilevante dal punto di vista del mercato. Il secondo caso è evidentemente migliore, con il progettista in grado di controllare l'intera catena (o almeno la collaborazione ampli/diffusori), oltre all'enorme vantaggio del diffusore cucito addosso all'ambiente. Dovrebbe essere la via maestra per impianti di alto livello, ma anche questa fattispecie risulta così marginale da essere irrilevante. Due motivi: per varie ragioni non piace agli audiofili (rivendibilità, marchio che sia nei sogni degli amici, suggestioni pubblicitarie contrarie, incapacità di capirne i vantaggi...) ed è costosa: se l'idea è che ogni ambiente richiede il SUO diffusore, il committente si accolla le spese di un progetto ex novo. Il che è verosimile solo per impianti di livello elevatissimo.



autocostruzione:

sono sempre stato appassionato di tecnica audio, da giovane mi dedicavo anche a un po' di sperimentazione (più elettroniche che diffusori, ammetto). Son passati svariati decenni :cry: e non si può che constatare quello che sostiene Fabrizio: nulla di nuovo all'orizzonte. Oggi è molto più facile avere qualche misura su cui basarsi; ci si può affidare ai simulatori sperando che il risultato abbia un'affidabilità accettabile, ma alla fine proposte nuove nisba. Il che è prevedibile: la divulgazione è messa molto peggio di quando io ero un ragazzo. Se l'autocostruzione sembra una scelta praticabile e qualche autocostruttore impegnandosi riesce a inventarsi professionista è solo per la stagnazione che domina il mercato.


l'assunto iniziale:

Mentre d'istinto mi direi d'accordo con:
NON POSSONO ESISTERE DIFFUSORI "UNIVERSALI" !
in realtà l'affermazione è in larga parte sbagliata. E' chiaro che, se non per impianti di alto/altissimo livello, non è pensabile rinunciare alle economie della produzione industriale. L'impianto hi-fi dovrà necessariamente essere composto da componenti standard, "universali", che possano essere prodotti in quantità minime adeguate. Impossibile venirne a capo? Non credo, ma serve evitare due errori:

. attualmente i diffusori sono concepiti come due monoliti, se c'è un sub questo integra le bassissime ad un diffusore comunque completo. Magari non estesissimo ma completo, le basse sono a carico suo. Per me questa concezione è una masochistica castrazione dannosissima. Sommamente nei diffusori RD!

. i diffusori DEVONO essere progettati per funzionare in ambiente. Una cassa è ben giudicata se ha una risposta anecoica il più possibile piatta. Ma se lo è realmente, e la cassa ha una delle foggie solite (tower o da stand e avete il 99% dei modelli) già sapete che in ambiente avrete un ottovolante. E' mai possibile che la quasi totalità dei diffusori sembri progettata per essere bilanciata all'aperto, quando la totalità di essi suonerà in una stanza? E' pure una malattia pericolosa e contagiosa! Si sta diffondendo nell'automobile: si vedono sempre più numerose auto che si dichiarano progettate per il fuoristrada destinate a utenti di centri commerciali e autostrade. Mah!


Il diffusore deve essere universale, diversamente gli unici a poter ascoltare decentemente sarebbero pochi facoltosi in grado di commissionare un impianto su misura all'ambiente. O farsi un ambiente su misura all'impianto. Sbagliato, con le casse attuali la seconda ipotesi non funziona! Per moltissime non c'è ambiente che funzioni.

Rendere il risultato più stabile al cambiare della stanza è possibile. Esistono sistemi di radiazione e altoparlanti più o meno sensibili all'ambiente, bisogna privilegiare i secondi. Si può pensare al diffusore come elemento decorativo o concepirne la struttura per minimizzare la formazione di prime riflessioni; se scegliete la prima strada poi non lamentatevi se scoprite che suona diverso a seconda del tipo di tappezzeria.

La cassa non deve essere progettata in funzione dei modi di risonanza di un preciso ambiente (e possibilmente preciso punto di ascolto); invece sarebbe un enorme passo avanti se fosse progettata considerando che starà in un ambiente, che ha i suoi bravi modi di risonanza. Sicuro che suonerebbe meglio in qualsivoglia stanza. Magari se cubica o un lungo corridoio proprio bene no, ma in generale suonerebbero sicuramente meglio. Daltra parte, come farebbe il diffusore a modellarsi sulle risonanze della stanza? Tante e strette, manco fosse un equalizzatore; che pure magari aiuta ma non risolve, non funziona.

Buone notizie per i più fortunati che possono investire: c'è modo di togliersi di torno le odiose code in gamma bassa! Ci va qualche sub in più, tocca usare il digitale, ma si può: al diavolo i modi di risonanza. O almeno, c'è uno che scrive assiduamente qui che sa come si fa :D Lo ha fatto in pubblico in passato, mi pare. E gente, altro che multi-sub e simili, tutt'altra storia!

Luca

Teo Marini
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da Teo Marini » giovedì 2 novembre 2023, 10:54

Buongiorno Luca...
Scusami se ti rispondo con ritardo, ma ieri ho avuto una giornata un po'...particolare!
Ci tengo, innanzi tutto, a dirti che io conosco Fabrizio da tantissimi anni: io ero un giovanotto e lui un simpatico "ragazzetto". :)
E non ho alcuna difficoltà a classificarlo nel novero dei "Progettisti con la P maiuscola".

Circa i suoi lavori, si è passati da "Il MOSTRO di Stereoplay" (che mise a punto quando era poco più che ventenne... :o ) all'attuale "Nessie"...
e questo io credo che sia avvenuto soprattutto per rispondere alla domanda dell'Audiofilo "medio", con un occhio all'aspetto economico e agli spazi sempre più ristretti degli ambienti domestici moderni.

Il mio impianto (autocostruito), per esempio, ha molti punti in comune con la sua prima "fatica"...
E' un sistema quadri-amplificato che utilizza la bagatella di:
1 PC, 1 DEQ2496, 2 DCX2496, 4 finali stereo e (per canale) 12 trasduttori, 9 dei quali sono disposti in una libreria a muro.
Ho potuto realizzare il tutto perchè ho un salone molto grande, mentre non avrei mai potuto pensare ad una tale soluzione per le abitazioni dei miei figli dove (se fossero audiofili) potrebbe invece stare bene una coppia di Nessie (con due sub!!!).

Tutto qui...

Ciao! ;)

lucaesse
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da lucaesse » giovedì 2 novembre 2023, 19:45

Ciao Teo,

ci mancherebbe solo che ci sentissimo obbligati alla tempestività! Avendo voglia si risponde, ma i tempi sono quelli del daffare quotidiano. E va benissimo così. Grazie per avermi letto.

Ho preso spunto dal tuo post per un paio di considerazioni generali, pensando alle motivazioni della ormai cronica pochezza tecnica del mercato audio. Non intendevo entrare nello specifico degli impianti di Fabrizio, del tuo o altri.

Secondo me la citazione dell'editoriale di Cadeddu offre molti spunti, appena ho tempo cercherò di rilanciarne qualcuno.

Del tuo impianto mi incuriosirebbe la collocazione esatta delle vie: forse analizzare frequenze di taglio scelte e posizionamento altoparlanti potrebbe essere interessante per tutti e portare a considerazioni utili per il collocamento dei diffusori in generale, non relative specificatamente al D.I.Y. Proprio la collocazione delle sorgenti, immagino anche nel tuo caso tesa a minimizzare le prime riflessioni, potrebbe essere la similitudine tra il tuo impegnativo impianto (se non ricordo male da altri post, tutto in RD) e il Mostro di Stereoplay (tutto trombe, e dall'efficienza preoccupante).

Buona serata!

Luca

Teo Marini
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da Teo Marini » venerdì 3 novembre 2023, 12:35

lucaesse ha scritto:
giovedì 2 novembre 2023, 19:45
Ciao Teo,
...
Del tuo impianto mi incuriosirebbe la collocazione esatta delle vie: forse analizzare frequenze di taglio scelte e posizionamento altoparlanti potrebbe essere interessante per tutti e portare a considerazioni utili per il collocamento dei diffusori in generale, non relative specificatamente al D.I.Y. Proprio la collocazione delle sorgenti, immagino anche nel tuo caso tesa a minimizzare le prime riflessioni, potrebbe essere la similitudine tra il tuo impegnativo impianto (se non ricordo male da altri post, tutto in RD) e il Mostro di Stereoplay (tutto trombe, e dall'efficienza preoccupante).

Buona serata!

Luca
Caro Luca,
se non vogliamo correre il rischio di vedere il nostro Anfitrione trasformarsi così...https://dbdzm869oupei.cloudfront.net/im ... /91222.png
è meglio che di questi argomenti ne parliamo, se lo desideri, in privato...

Teo Marini
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da Teo Marini » venerdì 3 novembre 2023, 12:44

Teo Marini ha scritto:
venerdì 3 novembre 2023, 12:35
lucaesse ha scritto:
giovedì 2 novembre 2023, 19:45
Ciao Teo,
...
Del tuo impianto mi incuriosirebbe la collocazione esatta delle vie: forse analizzare frequenze di taglio scelte e posizionamento altoparlanti potrebbe essere interessante per tutti e portare a considerazioni utili per il collocamento dei diffusori in generale, non relative specificatamente al D.I.Y. Proprio la collocazione delle sorgenti, immagino anche nel tuo caso tesa a minimizzare le prime riflessioni, potrebbe essere la similitudine tra il tuo impegnativo impianto (se non ricordo male da altri post, tutto in RD) e il Mostro di Stereoplay (tutto trombe, e dall'efficienza preoccupante).

Buona serata!

Luca
Caro Luca,
se non vogliamo correre il rischio di vedere il nostro Anfitrione trasformarsi così...https://dbdzm869oupei.cloudfront.net/im ... /91222.png
forse è meglio che di questi argomenti ne parliamo, se lo desideri, in privato... ;)

F.Calabrese
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 3 novembre 2023, 14:06

Teo Marini ha scritto:
venerdì 3 novembre 2023, 12:35
Caro Luca,
se non vogliamo correre il rischio di vedere il nostro Anfitrione trasformarsi così...
(immagine)
è meglio che di questi argomenti ne parliamo, se lo desideri, in privato...
In effetti la situazione sarebbe imbarazzante, perché Teo è un amico e questo mi dovrebbe indurre a non essere troppo severo nelle critiche.

Ma questo vorrebbe dire tacere su un gran numero di problemi.


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Tra l'altro, parlando con qualche operatore...

Messaggio da lucaesse » venerdì 3 novembre 2023, 16:13

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Vedete che sarebbe interessante?

Certo, un'amicizia è più importante.

Buon fine settimana a tutti!

Luca

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