Gran Galà 2023 a Roma, con tutti i commenti

[tola]

Ecco qui di seguito le foto che ho scattato ieri alla mostra romana: più avanti aggiungerò commenti e riflessioni.

In effetti si è trattato di una mostra in un certo senso importante, perché ha segnato la morte (tecnica) del vinile.
Troppa la differenza tra le salette che riproducevano Files, rispetto a quelle con ancora i giradischi. Approfondiremo di seguito.

Un altro punto che merita l'attenzione di tutti è il fatto che in quasi tutte le sale più bensuonanti i diffusori erano collocati ad almeno due metri dalla parete di fondo. In questo modo si sposta la cancellazione dovuta alla riflessione in controfase a frequenze così basse da essere in pratica irrilevanti all'ascolto.
Ricordo a tutti che questo aspetto è stato "scoperto" e spiegato con insistenza proprio su questo Forum. E finalmente qualcuno ci ascolta.


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Chiaro quello che succede alle misure in base alle distanze dalla parete posteriore, ma cosa succede a seconda delle distanze delle pareti laterali? Pavimento,soffitto, parete posteriore all’ascostatore? Posizione ascoltare in relazione alle pareti od ai diffusori? Tutto si complica

[tola]

Su una cosa non sono d’accordo, la musica classica rimane di gran lunga la più difficile da riprodurre secondo me, a parte spl massimo e dinamica in bassa frequenza dove nel rock sono superiori, la trasparenza, la risoluzione ai bassi livelli la correttezza timbrica il silenzio assoluto e perché no la scena riprodotta, sono MOlTO più difficili da raggiungere in modo adeguato . la differenza qui più essere ancora più evidente!

[F.Calabrese]

Su una cosa non sono d’accordo, la musica classica rimane di gran lunga la più difficile da riprodurre secondo me, a parte spl massimo e dinamica in bassa frequenza dove nel rock sono superiori, la trasparenza, la risoluzione ai bassi livelli la correttezza timbrica il silenzio assoluto e perché no la scena riprodotta, sono MOlTO più difficili da raggiungere in modo adeguato . la differenza qui più essere ancora più evidente!

Un tempo era così...

Ma poi nel Rock si è iniziato ad impiegare tastiere digitali, con una gamma medio bassa incredibilmente nitida... e poi, via via, con microfoni sempre migliori e compressori/limitatori digitali, che intervengono prima dei transienti... quindi senza distorsione.

Purtroppo, tra chi registra musica Classica sono rimasti in auge i vizi di sempre, vale a dire l'impiego di TROPPI microfoni, che ammazza l'ambienza (anche se questo a volte è un pregio, quando si registra in sale inadeguate). Ed anche con la Classica si comprime alzando i passaggi in pianissimo e "segando" i picchi di almeno 5 dB, ma a volte anche di più.

Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Chiaro quello che succede alle misure in base alle distanze dalla parete posteriore, ma cosa succede a seconda delle distanze delle pareti laterali? Pavimento, soffitto, parete posteriore all’ascoltatore?...

Le riflessioni dalle pareti laterali arrivano quasi insieme all'emissione diretta... e soprattutto arrivano producendo effetti diversi alle due orecchie.

E proprio questa diversità, che cambia spostandosi anche di poco, fa sì che il nostro udito le renda praticamente insignificanti.

Provare per credere: collocate UN SOLO diffusore ad un terzo della larghezza della stanza ed ascoltatelo spostandovi a destra ed a sinistra: noterete solo minime differenze. Ma se lo spostate avanti ed indietro rispetto alla parete di fondo noterete differenze assai più cospicue.


Saluti
F.C.

P.S.: Bella osservazione !!!

[tola]

Chiaro quello che succede alle misure in base alle distanze dalla parete posteriore, ma cosa succede a seconda delle distanze delle pareti laterali? Pavimento, soffitto, parete posteriore all’ascoltatore?...

Le riflessioni dalle pareti laterali arrivano quasi insieme all'emissione diretta... e soprattutto arrivano producendo effetti diversi alle due orecchie.

E proprio questa diversità, che cambia spostandosi anche di poco, fa sì che il nostro udito le renda praticamente insignificanti.

Provare per credere: collocate UN SOLO diffusore ad un terzo della larghezza della stanza ed ascoltatelo spostandovi a destra ed a sinistra: noterete solo minime differenze. Ma se lo spostate avanti ed indietro rispetto alla parete di fondo noterete differenze assai più cospicue.


Saluti
F.C.

P.S.: Bella osservazione !!!

molto interessante!

[tola]

Su una cosa non sono d’accordo, la musica classica rimane di gran lunga la più difficile da riprodurre secondo me, a parte spl massimo e dinamica in bassa frequenza dove nel rock sono superiori, la trasparenza, la risoluzione ai bassi livelli la correttezza timbrica il silenzio assoluto e perché no la scena riprodotta, sono MOlTO più difficili da raggiungere in modo adeguato . la differenza qui più essere ancora più evidente!

Un tempo era così...

Ma poi nel Rock si è iniziato ad impiegare tastiere digitali, con una gamma medio bassa incredibilmente nitida... e poi, via via, con microfoni sempre migliori e compressori/limitatori digitali, che intervengono prima dei transienti... quindi senza distorsione.

Purtroppo, tra chi registra musica Classica sono rimasti in auge i vizi di sempre, vale a dire l'impiego di TROPPI microfoni, che ammazza l'ambienza (anche se questo a volte è un pregio, quando si registra in sale inadeguate). Ed anche con la Classica si comprime alzando i passaggi in pianissimo e "segando" i picchi di almeno 5 dB, ma a volte anche di più.

Saluti
F.C.

ascolto prevalentemente musica da camera, musica barocca per compagini ridotte. Mi sembrano mediamente molto ben registrate. probabilmente i problemi di cui parli sono più riguardanti la sinfonica e l'operistica!

[F.Calabrese]

ascolto prevalentemente musica da camera, musica barocca per compagini ridotte. Mi sembrano mediamente molto ben registrate. probabilmente i problemi di cui parli sono più riguardanti la sinfonica e l'operistica!

E' senz'altro come dici...

Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Mi permetto di quotare le severe espressioni postate da Lucio Cadeddu (TNT) a proposito della recente mostra milanese... (ottobre 2023)

Tra l'altro, parlando con qualche operatore che ha il coraggio di dire la verità, si scopre come è chiaro a tutti come questo settore sia marcio fino al midollo. Vogliamo continuare così? Volete davvero l'ennesima pacca sulla spalla e dirvi che tutto suona bene, costa il giusto, che siete tutti bravi e che ogni componente HiFi è indispensabile? Credete che in questo modo si venderanno più apparecchi? Niente di più sbagliato, perché se tutto è fantastico e tutto suona benissimo, mi spiegate in che modo gli acquirenti dovrebbero orientare le proprie scelte?

Lo dico fuori dai denti: a mio parere il 90% dei prodotti presenti sui listini è assolutamente inutile. Perché? Vi ricordate quando le cose andavano bene e il contante fluiva dalle tasche degli acquirenti a quelle degli operatori? Anni '70 e '80, giusto? Forse anche per una parte degli anni '90. Ci ricordiamo quanti (pochi) marchi e quanti prodotti erano presenti a listino? Ecco, facciamo mente locale. Impossibile tornare a una situazione del genere? Può darsi, ma che si è superato il limite di ogni ragionevolezza qualcuno dovrà pur dirlo? I passacarte e gli yes man che tanto vi piacciono non lo fanno, gli acquirenti hanno poca voce in capitolo e, purtroppo, tanti di loro acquistano giocattoli per il solo gusto di acquistarli, senza capire niente né del suono che vorrebbero, né di come dovrebbe essere fedele al suono degli strumenti musicali, né del come ottenerlo.

Esiste, tuttavia, una buona parte di appassionati che usa il cervello e che ha il coraggio di dire che le cose non funzionano e che - basta leggere i tanti commenti online - i suoni che si sentono alle mostre sono spesso, troppo spesso imbarazzanti. Non lo si fa per partito preso o per il gusto di lamentarsi, ma perché si ha a cuore questa passione e fa tristezza (e spesso rabbia) vederla ridotta a questo mercato di costosissimi specchietti per allodole.

[bobgraw]

Vogliamo continuare così? Volete davvero l'ennesima pacca sulla spalla e dirvi che tutto suona bene, costa il giusto, che siete tutti bravi e che ogni componente HiFi è indispensabile? Credete che in questo modo si venderanno più apparecchi? Niente di più sbagliato, perché se tutto è fantastico e tutto suona benissimo, mi spiegate in che modo gli acquirenti dovrebbero orientare le proprie scelte?

Lo dico fuori dai denti: a mio parere il 90% dei prodotti presenti sui listini è assolutamente inutile. Perché? Vi ricordate quando le cose andavano bene e il contante fluiva dalle tasche degli acquirenti a quelle degli operatori? Anni '70 e '80, giusto? Forse anche per una parte degli anni '90. Ci ricordiamo quanti (pochi) marchi e quanti prodotti erano presenti a listino? Ecco, facciamo mente locale. a a questo mercato di costosissimi specchietti per allodole.[/color]

Tutto, come spesso accade con Lucio Cadeddu e la sua TNT, ampiamente condivisibile: purtroppo l'offerta sterminata insieme ai prezzi alle stelle, convengono a chi vende...

Il perchè è scritto nei due passaggi quotati strettamente legati e conseguenti uno dell'altro.

Il primo passaggio quotato, "è tutto buono", crea confusione nell'appassionato, che a quel punto ne trae l'unica conclusione possibile, ossia che per distinguere le qualità di un prodotto dal concorrente, dovrebbe provarli tutti in prima persona.

Il secondo quote "migliaia di prodotti a listino" certifica l'impossibilità da parte dell'appassionato di provarli effettivamente tutti per acquistare quello migliore, ed obbliga l'appassionato ad effettuare la propria scelta definitiva, unicamente in base al prezzo di listino nella speranza, (sempre più vana..) che ad un maggior prezzo, corrisponda una maggiore qualità.

E da qui alla corsa al rialzo dei listini....il passo è stato breve
.

[F.Calabrese]

...
E da qui alla corsa al rialzo dei listini....il passo è stato breve.

Analisi semplicemente strepitosa...

Confesso di non averci mai pensato.

Grazie !
F.C.