Gran Galà 2023 a Roma, con tutti i commenti

[F.Calabrese]

Se vogliamo stilare un bilancio di questa mostra, che è quanto mai positivo, conviene procedere per punti...

1)- La qualità degli ascolti era assolutamente migliore rispetto alla precedente edizione, dove dominavano i giradischi e gli LP.

2)- L'impiego degli streamer è ormai maturo, con risultati che finalmente sfruttano a fondo la risoluzione consentita dal formato 24 Bit 96(192) KHz.

3)- Sono mancati -e per fortuna- gli impianti inutilmente costosi e di prestazioni all'ascolto assai discutibili....

4)- I diffusori di tutte le salette più bensuonanti erano collocati ad almeno due metri dalla parete di fondo, quella alle spalle dei diffusori. (vedi immagine nel post successivo) Questo spiega la migliore gamma bassa, tuttavia ben difficilmente ottenibile, anche con gli stessi diffusori, nelle normali abitazioni dove non si può di certo collocarli così lontano...

5)- Il vero limite, per TUTTE le sale, era sui livelli massimi indistorti. Questo ha fatto sì che in nessuna sala si potesse ascoltare del pop-Rock a livelli seri. Abbiamo ascoltato impianti eccellenti, ma utilizzabili solo per musica Classica o il solito Jazz.

6)- Nessun sistema utilizzava il caricamento acustico offerto dalla vicinanza alle pareti, per cui abbiamo visto ed ascoltato diffusori che sono da sei a nove dB MENO efficienti di quanto sarebbe possibile, a parità di trasduttori.


Decisamente una mostra che deve far riflettere e che indica chiaramente una via di uscita dell'HiFi dal pantano dell'Hi-End, consistente nella diffusione di impianti di costo medio-alto, ma di elevata sofisticazione, soprattutto sulle elettroniche.

Se son rose, fioriranno. E vedremo tra una settimana se questa è stata solo una fugace impressione.


Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

4)- I diffusori di tutte le salette più bensuonanti erano collocati ad almeno due metri dalla parete di fondo, quella alle spalle dei diffusori. (vedi immagine nel post successivo) Questo spiega la migliore gamma bassa, tuttavia ben difficilmente ottenibile, anche con gli stessi diffusori, nelle normali abitazioni dove non si può di certo collocarli così lontano...

Ecco qui la spiegazione veloce.

La presenza di una parete alle spalle di un diffusore comporta una riflessione che impiega un certo tempo, per cui arriva all'ascoltatore sfasata rispetto all'emissione diretta dal diffusore. Ad alcune frequenze la fase sarà positiva e ci sarà un rinforzo di 3 dB, poco avvertibile all'ascolto. Ad altre frequenze la riflessione arriverà in controfase, determinando un enorme buco della risposta, che di solito si situa in gamma bassa, dove fa enorme danno.

La vicinanza della parete di fondo -libera da arredi ed assorbenti- è stata in passato la causa maggiore del pessimo suono delle salette alle mostre.

Wall_dip_Genelec.jpg (107.24 KiB) Visto 672 volte

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Saluti
F.C.

[Audiomat]

Ma una volta non era a marzo? Che senso ha farlo 10 giorni prima del Roma Hi-End? Già il pubblico è quello che è, fare le due mostre attaccate mi pare masochistico.
Mi complimento con la genialità degli organizzatori.

A presto!
Mattia

[ciroschi]

Ma una volta non era a marzo? Che senso ha farlo 10 giorni prima del Roma Hi-End? Già il pubblico è quello che è, fare le due mostre attaccate mi pare masochistico.
Mi complimento con la genialità degli organizzatori.

A presto!
Mattia

Ciao Mattia,
certe cose sono molto complicate per certi personaggi.
Saluti.

[bobgraw]

Ecco qui di seguito le foto che ho scattato ieri alla mostra romana: nel pomeriggio aggiungerò commenti e riflessioni.

Fabrizio, grazie per l'iniziativa, in effetti fa sempre piacere all'audiofilo medio vedere gli impianti, i nuovi prodotti e non ultimo, come sono stati sistemati nelle varie salette.
In attesa di inserire i sospirati commenti, potresti aggiungere delle didascalie alle foto in cui non sono fotografati i nomi dei prodotti, giusto per sapere di cosa stiamo parlando?

In particolare a me interesserebbe sapere qualcosa in più sui diffusori della prima foto postata, quelli scuri con il doppio woofer e la testa dei medio alti credo separata. Intendiamoci visto il posizionamento dei due woofer nella cassa del sub e anche le piccole dimensioni del medio (16cm?), non che mi aspetti granchè, mi accontento però di vedere un prodotto diverso dalla solita formula del diffusore a torre.

Vorrei il tuo parere anche sui diffusori che apprendo essere i Diva Imago: la forma mi ricorda vagamente i tuoi MTD ma le tele scure nascondono completamente la configurazione del diffusore, che potenzialmente potrebbe anche essere interessante...
Edit: PS niente trombe, neppure parziali?

[F.Calabrese]

...
1)- In particolare a me interesserebbe sapere qualcosa in più sui diffusori della prima foto postata, quelli scuri con il doppio woofer e la testa dei medio alti credo separata. Intendiamoci visto il posizionamento dei due woofer nella cassa del sub e anche le piccole dimensioni del medio (16cm?), non che mi aspetti granchè, mi accontento però di vedere un prodotto diverso dalla solita formula del diffusore a torre.

2)- Vorrei il tuo parere anche sui diffusori che apprendo essere i Diva Imago: la forma mi ricorda vagamente i tuoi MTD ma le tele scure nascondono completamente la configurazione del diffusore, che potenzialmente potrebbe anche essere interessante...
3)-Edit: PS niente trombe, neppure parziali?

Belle domande...!

1)- Vedo che vuoi farmi infierire... ma i diffusori di Capecci erano veramente anonimi, sia nel progetto che, purtroppo, per il suono.
Come ho accennato, avevano un basso tutt'altro che veloce, che congiurava con le risonanze ambientali nel dare spesso la sensazione di un muggito, specie in alcuni punti, come appena entrati in sala. Sinceramente non capisco che senso abbia penalizzare degli ottimi ampli facendoli ascoltare con diffusori così limitati e -per giunta- ostinandosi ad impiegare giradischi, quando nelle altre sale si ascolta ormai un digitale limpidissimo e naturale.

2)- La configurazione delle Imago (Dea) l'ho spiegata nei commenti ed è simpatica alla vista quanto efficace all'ascolto. Però resta irrisolto il problema tipico dei diffusori omnidirezionali, che necessitano di trasduttori più efficienti e potenti, visto che spesso lavorano fuori asse e comunque emettono su un angolo solido maggiore rispetto ai normali diffusori: per esempio le Duevel hanno la sezione alti a tromba.

3)- E' un fatto positivo che molti operatori abbiano finalmente compreso che è meglio non presentare impianti a tromba mal progettati e messi a punto, in modo di evitare confronti sfavorevoli e figuracce. Ma aspettiamo il prossimo fine-settimana per trarre conclusioni non affrettate !


Saluti
F.C.

[tola]

anche alla mostra di Rimini in diverse sale la qualità all'ascolto era timbricamente corretta, da un punto di vista dinamico invece erano quasi tutte insufficienti. è piuttosto strano essendoci oggigiorno degli altoparlanti di qualità eccezionale.

[F.Calabrese]

anche alla mostra di Rimini in diverse sale la qualità all'ascolto era timbricamente corretta, da un punto di vista dinamico invece erano quasi tutte insufficienti. è piuttosto strano essendoci oggigiorno degli altoparlanti di qualità eccezionale.

Un segreto riservato a pochi... ----- ----- ----- ----- ----- -----


Saluti
F.C.

[lucaesse]

Fabrizio grazie per il resoconto della mostra.

Sarà che sono inacidito con l'età ma, pur lieto del fatto che ci fossero salette ben suonanti, fatico a vederci un gran miglioramento. Semmai l'arrestarsi della discesa, che non è poi poco.

Sicuramente è un'ottima notizia che molti impianti siano stati ben collocati, vuol dire che si punta (anche) sulla qualità del suono come motivazione all'acquisto. Se la tendenza si conferma, qualche audiofilo comincerà a ridurre l'importanza del blasone e dell'estetica per ascoltare maggiormente il parere delle orecchie. Considerare positivo che l'audiofilo si affidi alle orecchie fa ridere. Non dovrebbe essere ovvio? Però ditemi se non è realistico.

Note che smorzano l'entusiasmo:

Saletta Luxury (premio personale per il nome più brutto, premio menzione speciale per le casse più eleganti) costo amplificazione più diffusori 46.800; Zaniello, 91.000, azz...; Tempio & Plinius, 32.000. Economica questa... Ma 150W in AB e 70W in classe A vi convincono? Io sono perplesso; Le Imago 12.000 per le casse, costose ma se definitive non solo per ricchi veri, ampli con gli occhi blu: non li regalano. Per costi simili (e manca la sorgente, eventualmente un pre-ampli) la notizia che suonano bene dovrebbe essere accolta da un coro di: "e 'sti caxxi!" Non è così e il fatto che si possa essere deludenti al costo di 68.000 euro spiega perché; ma non va bene!

Cifre spettacolari e studio della disposizione in ambiente per che cosa? Per un prezzo molto alto si hanno diffusori dagli altoparlanti limitati dinamicamente (e probabilmente non solo) mentre l'applaudita attenzione degli espositori serve per mascherare l'incapacità di queste casse di suonare in una stanza. Faccio distinzione per le Imago, che sono omnidirezionali, anche se il "wall-dip" esiste anche per loro.

Discorso già fatto innumerevoli volte, e appena ripetuto nei post precedenti: si, sono noioso. Però è il punto fondamentale. Ha senso spendere cifre da impianti fantascientifici per non avere livelli realistici (se serve, ma anche tanta distorsione in meno a livelli alti ma non realistici) e per progetti che presuppongono la collocazione in giardino. Vero che gli acquirenti magari possono adibire un grande salone a sala per la musica, però non ha proprio senso.

Luca

[F.Calabrese]

...
Saletta Luxury (premio personale per il nome più brutto, premio menzione speciale per le casse più eleganti) costo amplificazione più diffusori 46.800; Zaniello, 91.000, azz...; Tempio & Plinius, 32.000. Economica questa... Ma 150W in AB e 70W in classe A vi convincono? Io sono perplesso; Le Imago 12.000 per le casse, costose ma se definitive non solo per ricchi veri, ampli con gli occhi blu: non li regalano...

Non lo volevo scrivere io... ma il risultato di tanti anni di "impianti top" a costi da circonvenzione è -alla fine- questo: ci si è attestati su cifre medio-alte, che permettono la produzione in piccole serie e con standard di lavorazione da "oggetto di lusso"... Dovete pensare che il costo industriale è meno di un quarto rispetto a quello di vendita, se di mezzo ci sono un distributore ed un negoziante. Più le promozioni alle mostre e gli articoli sulle riviste.

Ora ipotizziamo un percorso alternativo. Ipotizziamo che MOLTI appassionati-veramente-appassionati fossero rimasti, come voi, a frequentare forum come questo e che, invece di disperdere le loro scelte su cento modelli diversi (prodotti in pochi esemplari) si fossero uniti in cordata come voi avete fatto per Nessie... ecco l'impianto che ne sarebbe venuto fuori:

1)- Interfaccia tipo Motu Ultralite, utilizzata restringendo la banda affidata ai singoli DAC, con prestazioni assolutamente estreme, superiori a quelle del più costoso DAC presente alla mostra.
2)- Preampli/Crossover a valvole, studiato per controllare i valori di picco di ogni singola via, anche negli impianti satelliti+sub.
3)- Finali valvolari in corrente per le vie alte (o per i satelliti dei sistemi tipo Nessie).
4)- Finali Pro adattati per operare in corrente, per i Sub
5)- Diffusori per medi/alti con trasduttori efficientissimi, progettati per operare in corrente (quindi con dieci volte meno distorsione, o quasi).
6)- Sub progettati per la collocazione a muro o in angolo, in configurazioni a dipolo o con cancellazione delle risonanze.

Il tutto avrebbe potuto costare al massimo 10-12 mila Euro, con diffusori laccati ed ampli con cabinet in legno e frontali in ottone (tipo i Marantz di una volta o i Leben di oggi). Prestazioni: neanche a dirle... dieci volte oltre il meglio presente a questa mostra.

Io da solo non sono in grado di farcela, ma qualcosa mi dice che ci si potrebbe anche riuscire.


Segue
F.C.