Gran Galà 2023 a Roma, con tutti i commenti

[F.Calabrese]

Ecco qui di seguito le foto che ho scattato ieri alla mostra romana: più avanti aggiungerò commenti e riflessioni.

In effetti si è trattato di una mostra in un certo senso importante, perché ha segnato la morte (tecnica) del vinile.
Troppa la differenza tra le salette che riproducevano Files, rispetto a quelle con ancora i giradischi. Approfondiremo di seguito.

Un altro punto che merita l'attenzione di tutti è il fatto che in quasi tutte le sale più bensuonanti i diffusori erano collocati ad almeno due metri dalla parete di fondo. In questo modo si sposta la cancellazione dovuta alla riflessione in controfase a frequenze così basse da essere in pratica irrilevanti all'ascolto.
Ricordo a tutti che questo aspetto è stato "scoperto" e spiegato con insistenza proprio su questo Forum. E finalmente qualcuno ci ascolta.

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[F.Calabrese]

Interessante, come al solito, la saletta di Remigio Capecci, che è un ottimo progettista e realizzatore di elettroniche valvolari (ma purtroppo non altrettanto versato sul fronte dei diffusori).

Purtroppo Capecci si è ostinato ad impiegare il giradischi come sorgente, collocandosi decisamente tra le salette di serie-B. Peccato.

Va detto che il basso di quei diffusori era luuuungo a dir poco, specie nel punto dell'ambiente appena dentro la porta di accesso: quindi chi entrava ascoltava subito un gran muggito, salvo poi dover riconoscere che per tutto il resto della sala il risultato era decisamente migliore.

In alcuni casi, come in questo, la nonlinearità della risposta in ambiente si traduce in minore naturalezza ed insieme nella tendenza a localizzare il suono come proveniente dai diffusori.

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Segue
F.C

[F.Calabrese]

I nuovi finali di Capecci sono in Push-Pull ed utilizzano le sostanziali ed indistruttibili GM-70: erogano 80 watt e non hanno ancora un prezzo definito (si parla di 6-12K Euro).

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Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

La saletta Luxury con le Estelon Aura è stata la prima che ho ascoltato, e mi ha sorpreso non poco.

Grazie infatti alla sapiente scelta dei brani, ed alla qualità dell'amplificazione (Goldmund), il suono era caldo e tridimensionale, con un medio-basso assai diverso da quello che è di regola in diffusori così "delicati".

Nel dubbio, sono ritornato più tardi nella stessa saletta, riscontrando nuovamente gli stessi pregi all'ascolto.

Il bello è che per entrambi gli ascolti il volume non era affatto basso, ma giusto. Un risultato francamente inatteso: ottimo !

In basso potete vedere i prezzi degli apparati in mostra (il lettore era diverso); l'ampli è da 200 Watt.

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Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Saletta Zaninello/Sigma: osservate con attenzione la considerevole distanza tra i diffusori e la parete di fondo.
Questa distanza spiega la notevolmente migliore qualità della gamma bassa ascoltabile in sala: ma quanti appassionati possono permettersi di collocare i diffusori altrettanto lontano dalla parete di fondo ? Presumo nessuno.

Si tratta di diffusori imponenti e costosi (66.000 Euro +IVA), pilotati da ampli anche loro costosi (25.000 Euro, vedi al post che segue).

Con queste cifre in ballo l'attesa è quella di qualcosa di pressoché perfetto, ed in pratica non siamo affatto lontani, perlomeno finché si parla di normali livelli di ascolto e di musica Classica. Infatti la scelta dei brani da ascoltare è stata quanto mai accorta, con il risultato che entrare in questa sala è sempre stato un piacere. Peraltro era sempre strapiena di pubblico (che è assorbente).

La caratteristica più notevole, all'ascolto, era la limpidezza veramente notevole, soprattutto quando veniva impiegata una sorgente digitale.

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Segue
F.C.

[F.Calabrese]

Tra le elettroniche nella saletta di Zaninello spiccavano il DAC Zero Uno Plus Ultra (13.500 Euro) ed il finale in due telai (25.000 Euro) entrambi prodotti da CanEVER Audio, con elevati standard di lavorazione meccanica.

Il risultato all'ascolto era decisamente ottimo, specie considerando le dimensioni della sala (sempre piena di pubblico assorbente) e la sicuramente non elevata efficienza dei diffusori.

Ottima davvero la risoluzione e la limpidezza dell'ascolto.

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Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Ed ecco ora a voi la saletta considerata da molti come la migliore della mostra, in massima parte per merito dei due responsabili: Dario Candarella e Tony Pedalino, che hanno avuto il coraggio di alzare il volume talmente tanto che alla prima apertura di porta si è sentito un boato fino in fondo al corridoio...
Confesso di essermi perso gli ascolti più "travolgenti", ma la scelta dei brani che ho ascoltato era veramente eccezionale e non me la sono sentita di fare richieste specifiche. Da brividi -in positivo- la Missa Criolla.

In generale la voce maschile è sembrata il punto forte di questi diffusori, anch'essi sapientemente collocati ben lontano dalla parete di fondo, in modo di evitare la cancellazione di una banda di frequenze basse e l'enfasi delle bande adiacenti (cosa di cui abbiamo discusso cento volte su questo Forum).

I diffusori erano le Vienna Acoustic List Imperial Grand (17.000 Euro) e l'ampli un Plinius RA-150, da 150 Watt in Classe-AB o 70 Watt in Classe-A pura (15.000 Euro). Incredibile il fatto che l'ascolto alla mostra è stato fatto tutto settandolo in Classe-A pura, anche ai più alti livelli.

Limpidissimo l'audio digitale, grazie ad uno streamer Lumin P1 con uscita a trasformatori (Lundhal).

Pre valvolare Acoustic Energy, con le 6H30.

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F.C.

[F.Calabrese]

Finalmente una saletta (relativamente) malsuonante !

Complice la ridotta distanza dei diffusori dalla parete di fondo ed il livello "normale" degli stessi e dell'amplificazione, la saletta Luxury-2 suonava decisamente peggio, rispetto alle altre sale della mostra. Ad essere onesti, questo era dovuto più ai meriti delle altre che ai demeriti di questa.

I diffusori in ascolto erano le Atalante-5 da 4400 Euro la coppia, quindi molto meno costosi rispetto a quelli delle altre sale.

Anche l'ampli era di minori pretese: un Naim Nait 5si, da 1990 Euro.

La primissima impressione che avevo avuto era stata davvero negativa, ma era colpa della pessima qualità del brano di prova, proposto da un appassionato. L'ascolto immediatamente dopo, con un brano proposto dai titolari della sala, si è rivelato cento volte migliore.

Tuttavia una leggerissima sensazione di opacità ha comunque accompagnato tutti gli ascolti, specialmente a carico della gamma alta.

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Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Deludente anche l'ascolto dei diffusori isodinamici Fonica International "La Grande", amplificati, da 68.000 Euro.

Sarà per l'aspetto imponente e per il loro costo, ma l'attesa era di ascoltare qualcosa di veramente speciale... mentre in pratica quel che ne veniva fuori era un suono colorato ed impastato nei pieni.

Eppure anche qui c'era ampio spazio tra i diffusori e la parete di fondo: uno spazio che un operatore più esperto avrebbe più saggiamente riempito di elementi acusticamente diffondenti, coprendo inoltre l'ampio specchio sul fondo. Peccato.

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Saluti
F.C.

[F.Calabrese]

Saletta assai interessante quella di Imago, in cui si potevano ascoltare i diffusori omnidirezionali DEA, da 12.000 Euro in offerta (16K di Listino).

L'ascolto era piacevolmente tridimensionale ed assai naturale, specie ai bassi livelli d'ascolto. Salendo di livello qualche impastamento era inevitabile, viste le risorse in quanto a trasduttori.

Molto intelligente la configurazione "omni", con i tweeter montati in alto, a testa in giù. Sotto di loro i mid (con tagli a 315 e 3570 Hz), collocati a testa in sù. Il woofer, nascosto alla vista, era un 10"/25cm. da 90 dB/1W/1m, assolutamente nella media.

Sarà stato il tipo di emissione omnidirezionale... sarà stata la relativa delicatezza dei trasduttori... ma la scelta dei brani in ascolto era quanto mai soporifera... Ed io non ho retto più di tanto.

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Avete notato il dispiegamento di forze in quanto ad elettroniche ??? Quello in foto è un lettore CD Audio Research...


Saluti
F.C.