AudioScienceReview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Moderatore: F.Calabrese
AudioScienceReview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Buongiorno a tutti,
il buon Amirm di AudioScienceReview, ha scritto un articolo sulle misurazioni di vari DAC pubblicato dalla Audio Engineering Society
(Audio Science Review AES Paper Presentation on Audio DACs)
Prima di acquistare l'articolo, visto che Il buon Fabrizio, mi sembra membro dell'AES e quindi puo' accedere gratuitamente ai loro lavori, mi piacerebbe avere, se possibile, un suo parere su quanto scritto da Amirm. (Fabrizio riesci a buttarci un occhio? la richiesta ovviamente e' aperta a chiunque abbia a disposizione l'articolo e voglia dare un parere)
AudioScienceReview e' un sito che seguo e per che per certe cosa ammiro, ma che per altre non mi convince.
Finalmente viene data importanza alle misure e non ai paroloni dei vari incantatori... solo che spesso su quel sito l'atteggiamento e' quello di portare come unico metro di giudizio misure come il SINAD, che sono si importanti, ma non sono di certo l'unico metro di misura per giudicare le qualita' sonore di un apparecchio... (oltre un certo livello, voglio capire come migliora il suono se il rumore e' ormai praticamente non udibile...)
Non so... ho l'impressione che i partecipanti al forum e qualche volta Amirm stesso, qualche volta eccedano nel loro intento di riportare tutto al misurabile... (e lo dico da uno che ha una formazione da tecnico...).
Su forum come ad esempio quello di Melius, mi sembra che venga sempre sminuito chi non ha orecchie da pipistrello, un impianto abbastanza "risolvente" e soprattutto abbastanza costoso per sentire l'effetto dell'olio di serpente (la sezione tuning degli impianti e' pervasa dal misticismo , dal credo nel paranormale... e da nuove branche della fisica guardatevi gli switch ethernet da 4000Euro e i cavi ethernet da milemilaeuro che migliorano i bassi e ampliano la scena...)... ma su AudioScienceReview spesso si spaccia per pollo e credulone chi non compra l'ammazzagiganti da 50Euro che ha certe misure simili ad apparecchi 10, 50, 100 volte piu' costosi...
Detto questo, santa AudioScienceReview, perche' presa " cum grano salis" e' veramente una bella comunita' e sul sito ci sono' una miniera di informazioni interessanti...
Qui il video che presenta l'articolo
https://youtu.be/bpt6cwYFdxs
Qui il thread su AudioScienceReview: https://www.audiosciencereview.com/foru ... deo.50277/
Qui il link diretto al documento AES https://www.aes.org/e-lib/browse.cfm?elib=22278
grazie a tutti per l'attenzione
il buon Amirm di AudioScienceReview, ha scritto un articolo sulle misurazioni di vari DAC pubblicato dalla Audio Engineering Society
(Audio Science Review AES Paper Presentation on Audio DACs)
Prima di acquistare l'articolo, visto che Il buon Fabrizio, mi sembra membro dell'AES e quindi puo' accedere gratuitamente ai loro lavori, mi piacerebbe avere, se possibile, un suo parere su quanto scritto da Amirm. (Fabrizio riesci a buttarci un occhio? la richiesta ovviamente e' aperta a chiunque abbia a disposizione l'articolo e voglia dare un parere)
AudioScienceReview e' un sito che seguo e per che per certe cosa ammiro, ma che per altre non mi convince.
Finalmente viene data importanza alle misure e non ai paroloni dei vari incantatori... solo che spesso su quel sito l'atteggiamento e' quello di portare come unico metro di giudizio misure come il SINAD, che sono si importanti, ma non sono di certo l'unico metro di misura per giudicare le qualita' sonore di un apparecchio... (oltre un certo livello, voglio capire come migliora il suono se il rumore e' ormai praticamente non udibile...)
Non so... ho l'impressione che i partecipanti al forum e qualche volta Amirm stesso, qualche volta eccedano nel loro intento di riportare tutto al misurabile... (e lo dico da uno che ha una formazione da tecnico...).
Su forum come ad esempio quello di Melius, mi sembra che venga sempre sminuito chi non ha orecchie da pipistrello, un impianto abbastanza "risolvente" e soprattutto abbastanza costoso per sentire l'effetto dell'olio di serpente (la sezione tuning degli impianti e' pervasa dal misticismo , dal credo nel paranormale... e da nuove branche della fisica guardatevi gli switch ethernet da 4000Euro e i cavi ethernet da milemilaeuro che migliorano i bassi e ampliano la scena...)... ma su AudioScienceReview spesso si spaccia per pollo e credulone chi non compra l'ammazzagiganti da 50Euro che ha certe misure simili ad apparecchi 10, 50, 100 volte piu' costosi...
Detto questo, santa AudioScienceReview, perche' presa " cum grano salis" e' veramente una bella comunita' e sul sito ci sono' una miniera di informazioni interessanti...
Qui il video che presenta l'articolo
https://youtu.be/bpt6cwYFdxs
Qui il thread su AudioScienceReview: https://www.audiosciencereview.com/foru ... deo.50277/
Qui il link diretto al documento AES https://www.aes.org/e-lib/browse.cfm?elib=22278
grazie a tutti per l'attenzione
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Re: AudioSciencereview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Più tardi mi studio tutto...
Grazie !
F.C.
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F.C.
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Re: AudioSciencereview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Ho letto il documento AES, che in verità non contiene grandi novità in materia di tecniche di misura ed analisi dei risultati.
La vera novità sta nella ricorrente constatazione dell'evidenza che i cosiddetti "DAC esoterici" sono al cento per cento un'immensa fregatura ed una presa per i fondelli nei confronti degli appassionati. E questo potevamo ben sospettarlo.
Anche noi qui abbiamo più volte effettuato prove a confronto tra le prestazioni all'ascolto di DAC apparentemente modesti (come quelli contenuti nei processori Behringer DCX-2496) e certi "super-DAC", come l'MSB Platinum-4. Edil risultato all'ascolto è stato di perfetta ed assoluta parità, con differenze al limite del percettibile, che vedevano in vantaggio l'uno o l'altro dei contendenti, al 50 per cento.
Mi permetto però di esprimere un piccolo dubbio: le misure di AudioScienceReview sono tutte effettuate con un analizzatore Audio Precision, verosimilmente collegato direttamente alle uscite dei DAC in prova, con alta impedenza di carico vista dal DAC e con nessun problema relativo ai potenziali di terra. E' chiaro che le condizioni reali di impiego dei DAC possono essere anche assai diverse, nel senso che il cablaggio può essere capacitivo e l'impedenza d'ingresso delle elettroniche a valle può essere assai minore: tanto da giustificare alcune delle differenze avvertite all'ascolto.
Se tutti i DAC operassero nelle condizioni in cui AudioScienceReview li misura, allora le differenze all'ascolto dovrebbero essere praticamente inesistenti, a parte il caso di pochi DAC costosissimi, CHE DOVREBBERO SUONARE ASSAI PEGGIO. E così non è.
Personalmente sono arrivato a due conclusioni ben confermate dai fatti:
1)- L'interfacciamento dei DAC e la loro invulnerabilità ai problemi creati dai potenziali delle terre sono FONDAMENTALI e contano -all'ascolto- ben più di qualsiasi differenza progettuale dei DAC stessi.
2)- Le sensazioni all'ascolto riferite dagli appassionati possono essere equamente spiegate in base appunto ai possibili problemi di interfacciamento e -per quel che resta- da suggestioni e pregiudizi.
Proprio in questi giorni sto conducendo quella che potrebbe essere la prova definitiva di questa teoria, ma non è il momento di anticiparvi alcun risultato, perché potrei anticiparvi conclusioni che poi potrebbero cambiare di segno, durante gli approfondimenti.
Saluti
F.C.
La vera novità sta nella ricorrente constatazione dell'evidenza che i cosiddetti "DAC esoterici" sono al cento per cento un'immensa fregatura ed una presa per i fondelli nei confronti degli appassionati. E questo potevamo ben sospettarlo.
Anche noi qui abbiamo più volte effettuato prove a confronto tra le prestazioni all'ascolto di DAC apparentemente modesti (come quelli contenuti nei processori Behringer DCX-2496) e certi "super-DAC", come l'MSB Platinum-4. Edil risultato all'ascolto è stato di perfetta ed assoluta parità, con differenze al limite del percettibile, che vedevano in vantaggio l'uno o l'altro dei contendenti, al 50 per cento.
Mi permetto però di esprimere un piccolo dubbio: le misure di AudioScienceReview sono tutte effettuate con un analizzatore Audio Precision, verosimilmente collegato direttamente alle uscite dei DAC in prova, con alta impedenza di carico vista dal DAC e con nessun problema relativo ai potenziali di terra. E' chiaro che le condizioni reali di impiego dei DAC possono essere anche assai diverse, nel senso che il cablaggio può essere capacitivo e l'impedenza d'ingresso delle elettroniche a valle può essere assai minore: tanto da giustificare alcune delle differenze avvertite all'ascolto.
Se tutti i DAC operassero nelle condizioni in cui AudioScienceReview li misura, allora le differenze all'ascolto dovrebbero essere praticamente inesistenti, a parte il caso di pochi DAC costosissimi, CHE DOVREBBERO SUONARE ASSAI PEGGIO. E così non è.
Personalmente sono arrivato a due conclusioni ben confermate dai fatti:
1)- L'interfacciamento dei DAC e la loro invulnerabilità ai problemi creati dai potenziali delle terre sono FONDAMENTALI e contano -all'ascolto- ben più di qualsiasi differenza progettuale dei DAC stessi.
2)- Le sensazioni all'ascolto riferite dagli appassionati possono essere equamente spiegate in base appunto ai possibili problemi di interfacciamento e -per quel che resta- da suggestioni e pregiudizi.
Proprio in questi giorni sto conducendo quella che potrebbe essere la prova definitiva di questa teoria, ma non è il momento di anticiparvi alcun risultato, perché potrei anticiparvi conclusioni che poi potrebbero cambiare di segno, durante gli approfondimenti.
Saluti
F.C.
Re: AudioSciencereview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Il punto è proprio questo. La quasi totalità delle differenze percettibili tra i vari dispositivi audio dipende proprio dagli stadi di uscita, che nelle condizioni di test non vengono in alcun modo stressati.F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 15 dicembre 2023, 12:47Mi permetto però di esprimere un piccolo dubbio: le misure di AudioScienceReview sono tutte effettuate con un analizzatore Audio Precision, verosimilmente collegato direttamente alle uscite dei DAC in prova, con alta impedenza di carico vista dal DAC e con nessun problema relativo ai potenziali di terra. E' chiaro che le condizioni reali di impiego dei DAC possono essere anche assai diverse, nel senso che il cablaggio può essere capacitivo e l'impedenza d'ingresso delle elettroniche a valle può essere assai minore: tanto da giustificare alcune delle differenze avvertite all'ascolto.
Probabilmente lo scopo del test era mettere in evidenza eventuali differenze nella conversione vera e propria. Ma lì lo sapevamo già che si tratta ormai di entità sostanzialmente trascurabili.
A presto!
Mattia
Re: AudioSciencereview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
ed era proprio questo tipo di commento che mi aspettavo da te Fabrizio. Grazie!!! In effetti non avevo mai riflettuto a fondo su questo aspetto! (Z alta e ground perfetti dell'apparecchiatura di misura)!F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 15 dicembre 2023, 12:47..
Mi permetto però di esprimere un piccolo dubbio: le misure di AudioScienceReview sono tutte effettuate con un analizzatore Audio Precision, verosimilmente collegato direttamente alle uscite dei DAC in prova, con alta impedenza di carico vista dal DAC e con nessun problema relativo ai potenziali di terra. E' chiaro che le condizioni reali di impiego dei DAC possono essere anche assai diverse, nel senso che il cablaggio può essere capacitivo e l'impedenza d'ingresso delle elettroniche a valle può essere assai minore: tanto da giustificare alcune delle differenze avvertite all'ascolto.
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Quindi, a meno di trovare un set di misure esaustivo che provi e misuri diverse condizioni di interfacciamento, forse l'unico modo per provare a prevedere il suono di un apparecchio e' avere lo schema dello stadio di uscita del DAC e dello stadio di entrata di cosa viene dopo?(ammesso di saperlo leggere e interpretare correttamente).
beh! il punto 2, penso sia una delle cose piu' importanti che abbiamo appreso su questo spazio, ma che e' anche stata spiegata in modo scientifico (spesso analizzando gli schemi degli apparecchi) e non in modo mistico come si fa su altri lidi...F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 15 dicembre 2023, 12:471)- L'interfacciamento dei DAC e la loro invulnerabilità ai problemi creati dai potenziali delle terre sono FONDAMENTALI e contano -all'ascolto- ben più di qualsiasi differenza progettuale dei DAC stessi.
2)- Le sensazioni all'ascolto riferite dagli appassionati possono essere equamente spiegate in base appunto ai possibili problemi di interfacciamento e -per quel che resta- da suggestioni e pregiudizi.
Sul punto 1, io posso testimoniare che usando una interfaccia USB to I2S (collegata poi ad un DAC) con isolamento galvanico tra ingresso USB e le uscite I2S, S/PDIF o AES (compresi gli oscillatori), le cosa cambiano in modo drammatico se si e' in presenza di disturbi, loop di massa o balle varie rispetto ad un soluzione senza separazione tra USB e resto della scheda...
Quando usavo una vecchia versione di questa scheda non isolata, spesso mi capitava di andare da amici e di percepire dei cambianti del suono pazzeschi durante diverse sessioni di ascolto, sessioni alcune volte condotte a pochi minuti di distanza una dall'altra (in cui non veniva cambiato nulla, ma proprio nulla e in cui il livello del volume era misurato e tenuto quanto piu' simile possibile a quello della sessione di ascolto precedente).
Oppure attaccando un DAC in uscita il suono era molto buono e attaccandone un'altro si sentivano delle differenze imbarazzanti, assolutamente non giustificate...
Da quando ho utilizzato la nuova versione della schedina, che ha un isolamento galvanico ben fatto tra stadio USB e resto della scheda, non ho piu' percepito queste discontinuità/non uniformita' di funzionamento! anche utilizzando le uscite S/PDIF e AES... e usando semplici ed economici cavetti con impedenza corretta a seconda dei casi.
Beh! direi che la curiosita' e' a mille! non vedo l'ora di leggere le tue conclusioni e l'iter che ti ha portato a queste.F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 15 dicembre 2023, 12:47Proprio in questi giorni sto conducendo quella che potrebbe essere la prova definitiva di questa teoria, ma non è il momento di anticiparvi alcun risultato, perché potrei anticiparvi conclusioni che poi potrebbero cambiare di segno, durante gli approfondimenti.
Luca
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Re: AudioScienceReview: AES Paper Presentation on DAC Measurements
Ho letto solo l'abstract dell'articolo, non essendo membro AES, ma a quanto ho capito le prove di "trasparenza" riguardano il fatto che il DAC alla fina fornisca una risoluzione maggiore o uguale a quella del formato che converte.
Quindi, ad esempio 16/44, almeno 96 dB di rapporto S/N.
Non ci sono altre informazioni.
B67
Quindi, ad esempio 16/44, almeno 96 dB di rapporto S/N.
Non ci sono altre informazioni.
B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !