Un audiofilo scrive...

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Un audiofilo scrive...

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 dicembre 2023, 16:38

Un audiofilo scrive su FB:
a) cavi e elettroniche da nuove suonano bene per le prime 4-5 ore, poi "infilano" un tunnel di suono mediocre di rodaggio per uscirne dopo una trentina di ore
b) in parte la stessa cosa succede anche per i diffusori nuovi, ma per i monovia il periodo di miglioramento continua più a lungo probabilmente perché più trasparenti e il woofer ha bisogno di più tempo per "mollarsi" ed essere in grado di riprodurre per intero tutte le sfumature di cui è capace inoltre anche I legni hanno bisogno di un rodaggio tanto piú lungo quanto più impiegati in modo risonante
c) dopo una sosta prolungata sia elettroniche che diffusori necessitano di almeno tre sedute di ascolto per tornare a suonare come prima.
Un caso semplicissimo da spiegare:

a)- 4-5 ore (di ascolto) è una durata ragionevole per effetti di pura autosuggestione. Dopo questo tempo si ritorna gradualmente alla realtà, vale a dire al cattivo suono che si è sempre ascoltato da quell'impianto.

b)- Lo stesso accade con i diffusori, per i quali però le differenze fisiche (cioé di risposta, distorsione, ecc...) esistono realmente, ma vengono percepite -in modo autosuggestivo- inizialmente come assai elevate e poi sempre meno distinte.

c)- Ancora una volta una conferma del fatto che la sensazione all'ascolto reale è deludente, ma viene abbellita dalla suggestione, il cui effetto richiede a volte assuefazione (p.es. l'abitudine fa scomparire gli effetti delle risonanze dell'ambiente).


Saluti
F.C.

armandolaspatola
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da armandolaspatola » domenica 31 dicembre 2023, 9:49

Buongiorno
su FB si leggono spessissimo baggianate simili.
Guai, ripeto guai, a contrariare il magico effetto dei cavi, di spinotti e il mitico rodaggio dei cavi....
... diventano cattivi !
Cmq buon anno a tutti!
Gabriele
De André - Un medico "e allora capii, fui costretto a capire, che fare il dottore è soltanto un mestiere, che la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi ammalarti dell'identico male, se non vuoi che il sistema ti prenda per fame"

l_pisani_54
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da l_pisani_54 » mercoledì 10 gennaio 2024, 9:35

Proviamo a distinguere il rodaggio dal riscaldamento.
E' evidente che alcune elettroniche, specie se a valvole, finché non hanno raggiunto la temperatura di esercizio, suonino in maniera deludente. Anni fa un amico mi prestò un piccolo finale a valvole, raccomandandomi di farlo scaldare prima dell'ascolto. Io, abituato ad apparecchi SS, non diedi particolare peso a questo consiglio, ma dovetti ammettere che, appena acceso, suonava come una radiolina, e solo dopo parecchi minuti il suono diventava soddisfacente.
Probabilmente il fenomeno si verifica anche con apparecchi a stato solido, magari in maniera più limitata e l'apparecchio si stabilizza in molto meno tempo, ma non ci scriverei sopra una saga.
Invece, parlare di fantomatici lunghi rodaggi, come se si trattasse delle automobili degli anni '60, dove ti segnavano i limiti delle marce nei primi chilometri, pena l'esplosione del motore, mi sembra assolutamente ridicolo.
Credo di aver citato già questo aneddoto che risale a diversi anni fa, ma non fa male ricordarlo: trovandomi in presenza di Renato Giussani e di
Lino Esposto (responsabile tecnico della Ciare), chiesi loro quanto tempo ritenessero necessario per rodare un diffusore. Poiché il primo era un noto progettista di diffusori ed il secondo si occupava della fabbricazione di altoparlanti presso uno dei più importanti marchi, mi sembrarono persone qualificate a rispondere.
I due si consultarono qualche secondo e mi diedero la stessa identica risposta: "considerando il necessario assestamento dei vari materiali degli altoparlanti, da nuovo, più o meno 10 20 ... minuti".
Io, sorpreso, replicai che molte case importanti consigliavano giorni o addirittura settimane.
"Quello è il tempo necessario affinché l'acquirente si abitui al suono del nuovo diffusore", fu la risposta.
Aggiunsero anche che dopo qualche settimana non era proponibile restituire il diffusore poco gradito :D
Ora sono entrambi morti da diversi anni, quindi non potranno confermare, ma sarebbe il caso di stendere un velo pietoso, su tutte le teorie del rodaggio, già poco credibili nel caso di componenti meccanici come gli altoparlanti, ma poi, quando si arriva ai cavi, non si capisce bene cosa dovrebbe accadere dopo svariati giorni, forse gli elettroni si mettono meglio in fila?
Dei tanti settori tecnologi hobbisti, credo che l'HiFi sia l'unico in cui molti appassionati hanno un atteggiamento fideistico, che li porta ad escludere il corretto apporto scientifico. Eppure l'elettronica e l'acustica fanno parte della fisica, ma davanti alle obiezioni scientifiche, certa gente risponde "io lo sento, quindi è così".
E quando vedi una madonna che piange, puoi solo crederci ... oppure cercare il dispositivo nascosto che fa uscire le lacrime a comando.
Leonardo

lucaesse
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da lucaesse » mercoledì 10 gennaio 2024, 13:00

Quello è il tempo necessario affinché l'acquirente si abitui al suono del nuovo diffusore", fu la risposta.
:) concetto che risulta familiare da queste parti. Chissà perché negato da gran parte del mondo audiofilo.
quando vedi una madonna che piange, puoi solo crederci ... oppure cercare il dispositivo nascosto che fa uscire le lacrime a comando.
:D

Parole sante!

Luca

Audiomat
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da Audiomat » mercoledì 10 gennaio 2024, 15:58

F.Calabrese ha scritto:
sabato 30 dicembre 2023, 16:38

b)- Lo stesso accade con i diffusori, per i quali però le differenze fisiche (cioé di risposta, distorsione, ecc...) esistono realmente, ma vengono percepite -in modo autosuggestivo- inizialmente come assai elevate e poi sempre meno distinte.

c)- Ancora una volta una conferma del fatto che la sensazione all'ascolto reale è deludente, ma viene abbellita dalla suggestione, il cui effetto richiede a volte assuefazione (p.es. l'abitudine fa scomparire gli effetti delle risonanze dell'ambiente).

Saluti
F.C.
Più che suggestione, è il tempo necessario al cervello per equalizzare il suono e renderlo intellegibile. Sarebbe sufficiente registrare la risposta dei diffusori da nuovi e dopo qualche mese per verificare che, salvo rarissime e giustificate eccezioni, è assolutamente identica.

A presto!
Mattia.

lucadita
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da lucadita » mercoledì 10 gennaio 2024, 17:01

l_pisani_54 ha scritto:
mercoledì 10 gennaio 2024, 9:35

Dei tanti settori tecnologi hobbisti, credo che l'HiFi sia l'unico in cui molti appassionati hanno un atteggiamento fideistico, che li porta ad escludere il corretto apporto scientifico. Eppure l'elettronica e l'acustica fanno parte della fisica, ma davanti alle obiezioni scientifiche, certa gente risponde "io lo sento, quindi è così".
E quando vedi una madonna che piange, puoi solo crederci ... oppure cercare il dispositivo nascosto che fa uscire le lacrime a comando.
Il problema secondo me e' che il suono e' una cosa intangibile e descriverlo e fare confronti seri e' una cosa quasi impossibile... soprattutto se stai leggendo una rivista o un forum...
e allora vincono i pifferai magici che quando descrivono il suono, lo fanno con il vocabolario di un forbito sommelier e riescono ad incantare i piu' con le loro doti di oratori incantatori... e se tu non senti quello che le loro orecchie da pipistrello sentono, sei un povero scemo o hai un impianto "poco rilevatore" [*] (vedi nota alla fine)

Altro problema e' che, l'elettronica e la fisica che la governa, sono ai piu' incomprensibili e allora hanno gioco facile i vari stregoni e le loro strampalate teorie... e cosi' la corrente diventa una cosa magica e allora succedono i miracoli... come ad esempio quello dellla schifosissima corrente di rete che dalla cabina di distribuzione dell'ENEL percorre qualche KM soggetta a qualunque tipo di disturbo prima di arrivare al "magico cavo audiofilo di alimentazione" che, in un metro, applica il miracolo e rende i bassi piu' asciutti, gli strumenti separati e l'immancabile scena piu' ampia... per non parlare degli innumerevoli veli sul suono che lo stesso cavo fa cadere...

e per ultimo come non citare il masochismo audiofilo:
un esempio di questo?
I cavi spesso si usiamo per equalizzare gli impianti... ma i vari Guru hanno decretato nel tempo la sparizione dagli ampli dei controlli di tono e del loudness... e bandito l'uso degli equalizzatori... per non parlare della scomparsa della regolazione della sensibilita' di ingresso dei finali...
altro esempio, l'adorazione incondizionata per i Tower e l'odio viscerale per i SUB (visti dall'audiofilo medio come oggetti da giostrai)...


-----------------
nota:
[*] "impianto rilevatore ": la genialità in questo mondo e' che i soliti pifferai magici sono riusciti abilmente a ribaltare la frittata... quello che dovrebbe essere una apparecchiatura mal progettata e soggetta ad ogni tipo di influenza esterna , diventa invece il sacro graal a cui tutti aspirano perche' basta cambiare un cavo per far cambiare drasticamente il suono... e quindi anche il cavo, che dovrebbe essere un elemento 'neutro,' diventa una cosa fondamentale per cui spendere migliaia di euro... per la serie: cornuti (apparecchiatura mal progettata) e mazziati!!!! (cavo supercostoso necessario)...

bobgraw
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da bobgraw » mercoledì 10 gennaio 2024, 17:36

lucadita ha scritto:
mercoledì 10 gennaio 2024, 17:01

Dei tanti settori tecnologi hobbisti, credo che l'HiFi sia l'unico in cui molti appassionati hanno un atteggiamento fideistico---cut cut
Da incorniciare tutto il tuo intervento.
Peccato solo di aver la netta impressione che ce la suoniamo e cantiamo da soli...

lucaesse
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da lucaesse » mercoledì 10 gennaio 2024, 18:05

D'accordo con Bobgraw nel condividere il post di Lucadita, assolutamente!

Siamo ben tre. Ordiniamo già da bere o aspettiamo che arrivi qualcun altro in questa catena?

Luca

l_pisani_54
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da l_pisani_54 » mercoledì 10 gennaio 2024, 18:30

bobgraw ha scritto:
mercoledì 10 gennaio 2024, 17:36
lucadita ha scritto:
mercoledì 10 gennaio 2024, 17:01

Dei tanti settori tecnologi hobbisti, credo che l'HiFi sia l'unico in cui molti appassionati hanno un atteggiamento fideistico---cut cut
Da incorniciare tutto il tuo intervento.
Peccato solo di aver la netta impressione che ce la suoniamo e cantiamo da soli...
Veramente ad essere precisi, l'ho scritto io.
Leonardo

bobgraw
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Re: Un audiofilo scrive...

Messaggio da bobgraw » mercoledì 10 gennaio 2024, 18:35

l_pisani_54 ha scritto:
mercoledì 10 gennaio 2024, 18:30
Veramente ad essere precisi, l'ho scritto io.
Onore anche a te Leonardo :)

Il vero problema è che un pò tutti gli storici frequentatori di questo forum lo pensano ed avrebbero potuto scriverlo ma fuori di questi lidi, quasi nessuno è della stessa opinione...

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