Distanza centri emissione

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lucaesse
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Distanza centri emissione

Messaggio da lucaesse » martedì 2 gennaio 2024, 9:41

Normalmente si assume che più gli altoparlanti di vie contigue sono vicini meglio è.

Ovviamente lo scopo è non ritrovarsi con interferenze e conseguenti buchi di emissione in dose superiore allo stretto necessario.

Però è noto - noto mica tanto, specie se non frequentate abitualmente questo forum - che le compressioni e le rarefazioni dell'aria causate dall'emissione di una via modulano l'emissione dell'altra. In pratica si crea intermodulazione tra le due attraverso la modulazione dell'inpedenza di radiazione.

Il fatto è stato ampiamente considerato del caso degli altoparlanti coassiali. Sono i più soggetti al problema, ma anche quelli separati ma fisicamente vicini ne dovrebbero soffrire.

Disponendo di pendenze di taglio elevate (d'obbligo filtri attivi digitali) siamo sicuri che la distanza ottimale sia la minima fisicamente possibile?

Disponendoli un po' distanziati, quanto può influire la forma della cassa? Avere due altoparlanti su strutture separate può essere un vantaggio rispetto al condividere un unico baffle?

Luca

bobgraw
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Re: Distanza centri emissione

Messaggio da bobgraw » martedì 2 gennaio 2024, 10:47

Luca mangiato pesante? :D
Scherzo ovviamente, argomento interessantissimo.

Personalmente ritengo sempre meno perniciosi gli effetti di massima vicinanza tra i centri di emissione, rispetto agli effetti dovuti a distanze a volte anche molto elevate e "casuali" oppure determinate esclusivamente dalle dimensioni fisiche....

Famosa la configurazione della vecchia ma a quanto si legge ben suonante Avalon Avatar...
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lucaesse
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Re: Distanza centri emissione

Messaggio da lucaesse » martedì 2 gennaio 2024, 11:01

:D peggio: sono digiuno in attesa di un piccolo intervento!

Anch'io diffido degli altoparlanti distanti. Di norma sembrano motivati da ragioni estetiche o pratiche, mai sentito parlare di intermodulazioni tra le vie. L'unica forma di interferenza considerata sono le vibrazioni del mobile.

Sopratutto nessuna cassa dispone di filtri ad alta pendenza, quindi l'obiettivo di avere il miglior diagramma di radiazione mi pare prioritario.

Credo che l'unico a progettare filtraggio passivi di ordine oltre al quarto, o comunque ad alta pendenza, sia Fabrizio.

L'idea del 3d mi è venuta dal post sui diffusori sferici del pianeta papalla: li i centri di emissione sono parecchio lontani, ma è previsto il filtraggio elettronico. A dire il vero la possibilità di filtraggio passivo pare offerta come optional. Col che i casi sono due: o sono molto bravi a fare i filtri, o lavorano un tanto al chilo e quei diffusori sono soprattutto estetica.

Luca

F.Calabrese
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Re: Distanza centri emissione

Messaggio da F.Calabrese » martedì 2 gennaio 2024, 11:30

lucaesse ha scritto:
martedì 2 gennaio 2024, 9:41
Normalmente si assume che più gli altoparlanti di vie contigue sono vicini meglio è.

Ovviamente lo scopo è non ritrovarsi con interferenze e conseguenti buchi di emissione in dose superiore allo stretto necessario.

Però è noto - noto mica tanto, specie se non frequentate abitualmente questo forum - che le compressioni e le rarefazioni dell'aria causate dall'emissione di una via modulano l'emissione dell'altra. In pratica si crea intermodulazione tra le due attraverso la modulazione dell'impedenza di radiazione...
Bella osservazione, che merita di essere approfondita.

Immaginiamo due trasduttori vicini ed in parallelo (o in serie) tra di loro, vale a dire con lo stesso segnale applicato. Verso le frequenze basse l'interazione tra i due trasduttori avrà effetti positivi: maggiore efficienza, minore escursione e quindi minore distorsione. Al di sopra di una certa frequenza (diciamo quella la cui lunghezza d'onda corrisponde con la distanza tra i centri di emissione dei due trasduttori...) questi effetti svaniranno, per essere sostituiti da interferenze di fase, che creano picchi di 3 dB e buchi anche infiniti nella risposta.

Ora proviamo ad applicare lo stesso ragionamento ai trasduttori di due vie adiacenti: in questo caso la risposta in frequenza ED IN FASE delle due emissioni sarà inevitabilmente diversa, per cui troveremo problemi anche nel caso di trasduttori affiancati, ma solo nel caso in cui il filtro di crossover sia progettato male (o settato male, se è un filtro attivo).

Se il filtro di crossover è ben progettato (o settato) e se la sua pendenza è abbastanza elevata da limitare al massimo la banda di frequenze in cui le due emissioni si sovrappongono... beh... allora le conseguenze delle interazioni possono essere così ridotte da risultare impercettibili all'ascolto.

Se ci pensate, sicuramente avrete ascoltato più di un diffusore la cui emissione è naturale al punto di non permettere di individuare le singole vie.

Esistono poi tecniche di grande raffinatezza, come quella che prevede la mutua interazione come una risorsa positiva anche in fase di progetto, per esempio consentendo di progettare una tromba dei medi con una bocca di minori dimensioni, che pure "scende" in frequenza e non ha problemi di escursione/distorsione anche alle frequenze più basse che emette. Nei miei sistemi "Aleandro" e "Poliedro" queste accortezze sono ampiamente dispiegate.

Non ci sono due progettisti di diffusori che condividano lo stesso approccio alla progettazione dei filtri di crossover: e questa è una fortuna per voi appassionati, che potere scegliere il meglio.

Piuttosto fate caso al fatto che alcune Aziende (p.es. B&W) hanno evoluto in senso negativo il progetto dei filtri di crossover per i loro diffusori. Forse si sono resi conto del fatto che i loro normali acquirenti non si accorgono degli andamenti ondeggianti della risposta (specie in ambiente) causati dall'adozione di filtri con pendenze troppo basse. In proposito, osservate la risposta qui sotto (B&W800D)...

800D.jpg
800D.jpg (69.54 KiB) Visto 763 volte


Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Distanza centri emissione

Messaggio da lucaesse » martedì 2 gennaio 2024, 13:34

Grazie Fabrizio, non un gran problema dunque.

Sui trucchi per contenere le bocche delle trombe, mi fido.

Invece riguardo alle B&W, il buco a 300Hz è riferibile al taglio wf-mid?

Luca

F.Calabrese
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Re: Distanza centri emissione

Messaggio da F.Calabrese » martedì 2 gennaio 2024, 15:59

lucaesse ha scritto:
martedì 2 gennaio 2024, 13:34
...
Invece riguardo alle B&W, il buco a 300Hz è riferibile al taglio wf-mid?...
Direi di sì, anche perché la risposta anecoica (in asse) è di sicuro linearissima.

La depressione è causata da un numero di riflessioni da pareti alle quali giungono le due emissioni in relativa controfase, per cui le riflessioni sono carenti di energia sull'incrocio. All'ascolto questo le rende più evidenti, perché l'Effetto Haas interviene poco o per nulla, appunto nel caso in cui lo spettro delle riflessioni sia marcatamente diverso rispetto a quello del primo arrivo: ed un buco in gamma medio-bassa fa una grande differenza !


Saluti
F.C.

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