Consiglio su accoppiata
Moderatore: F.Calabrese
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Consiglio su accoppiata
Buongiorno a tutti,
Premetto che sono da poco entrato nel mondo HiFi.
Ho appena acquistato (da un paio di mesi) le Indiana line Tesi 661 a cui ho abbinato un Denon pm600ne.
I cavi utilizzati sono quelli semplici (no banana e no jack).
La sensazione che ho è che gli alti siano belli puliti, i medi leggermente meno chiari, mentre i bassi sono buoni con un volume audio alto.
Mi domandavo se è i bassi è corretto che si sentino poco ad un volume basso, o se devo prendere un amplificatore più potente o un subwoofer.
Premetto che sono da poco entrato nel mondo HiFi.
Ho appena acquistato (da un paio di mesi) le Indiana line Tesi 661 a cui ho abbinato un Denon pm600ne.
I cavi utilizzati sono quelli semplici (no banana e no jack).
La sensazione che ho è che gli alti siano belli puliti, i medi leggermente meno chiari, mentre i bassi sono buoni con un volume audio alto.
Mi domandavo se è i bassi è corretto che si sentino poco ad un volume basso, o se devo prendere un amplificatore più potente o un subwoofer.
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Re: Consiglio su accoppiata
Chi si occupa di HiFi da diversi anni, ricorda benissimo che gli amplificatori di una volta avevano il famigerato loudness, o controllo fisiologico del volume, che esaltava i bassi (e in molti casi anche gli acuti) a basso volume. Era in genere un controllo progressivo di questa esaltazione, che diminuiva all'aumentare del volume. Il sistema era un po' casareccio, perché la posizione della manopola indica solo grosso modo il volume reale nell'ambiente, ma tutto sommato meglio di niente.
Insomma, ci sta che, a basso volume, le tue orecchie non percepiscano le basse frequenze.
Insomma, ci sta che, a basso volume, le tue orecchie non percepiscano le basse frequenze.
Leonardo
Re: Consiglio su accoppiata
Quoto chi mi ha preceduto, quindi quando ascolti a basso volume per migliorare la tua percezione dei bassi, semplicemente disattiva il tasto "source direct" che probabilmente salta i controlli di tono del tuo bel Denon e ruota verso le ore 15 il comando rotativo denominato "Bass" e verso le ore 14 il potenziometro denominato "Treble".Pieronaldo90 ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 7:48Mi domandavo se è i bassi è corretto che si sentino poco ad un volume basso, o se devo prendere un amplificatore più potente o un subwoofer.
Re: Consiglio su accoppiata
https://en.wikipedia.org/wiki/Equal-loudness_contour
Wiki versione inglese mi pare meglio della pagina in italiano che, almeno in alcune parti, è quantomeno poco comprensibile.
La sostanza è molto semplice: l'orecchio alle basse frequenze ha una sensibilità inferiore a quella alle medie. Questa perdita relativa di sensibilità è tanto più marcata quanto più basso è il livello.
Se un programma pensato per essere ascoltato ad alto livello (risposta dell'orecchio più piatta) viene ascoltato a basso livello (sensibilità dell'orecchio alle basse frequenze ridotta) sembrerà carente sui toni gravi. Se hai un normale controllo di toni e la frequenza di intervento è stata ben scelta, una pompatina con il controllo bass (o con il famigerato loudness) sistemerà le cose. In pratica: segui i consigli di l_pisani_54 e bobgraw.
Una correzione con un'alterazione della risposta in frequenza fissa è semplicistica, ma fa il suo. Inoltre quando si prova a fare dei loudness più sofisticati la faccenda si fa rapidamente incasinata e si deve necessariamente lavorare in ambito digitale. Non è il caso di impazzire, perché comunque un livello di ascolto non realistico comporta un risultato non hi-fi, per quanto si aggiustino i livelli tra le varie gamme sonore. E non si tratta solo della mancanza di impatto fisico delle frequenze inferiori.
Un aspetto interessante della questione è che molti diffusori tendono deliberatamente (e ruffianamente) a suonare un po' loudness, invece che equilibrati. Questo va tenuto presente se li si giudica con ascolti a livelli morigerati, diversamente li si considera con troppo favore; poi si scopre che a livelli più realistici sono fastidiosamente "pompati". Immagino che i tuoi abbiano una risposta corretta, senza ruffianerie. La sensazione di bassi deboli ascoltando piano è normale e prevedibile.
Alcuni altoparlanti danno l'impressione di aver bisogno di un livello minimo per "suonare", con metafora motoristica ci si lagna che hanno "la coppia in alto". Cominciano ad essere faccende di ordine superiore, ma un vantaggio riconosciuto praticamente da tutti delle casse molto efficienti è proprio la capacità di mantenere il dettaglio anche ai minimi livelli sonori. Ovviamente pure loro nulla possono circa la variazione della risposta dell'orecchio dell'ascoltatore.
Luca
Wiki versione inglese mi pare meglio della pagina in italiano che, almeno in alcune parti, è quantomeno poco comprensibile.
La sostanza è molto semplice: l'orecchio alle basse frequenze ha una sensibilità inferiore a quella alle medie. Questa perdita relativa di sensibilità è tanto più marcata quanto più basso è il livello.
Se un programma pensato per essere ascoltato ad alto livello (risposta dell'orecchio più piatta) viene ascoltato a basso livello (sensibilità dell'orecchio alle basse frequenze ridotta) sembrerà carente sui toni gravi. Se hai un normale controllo di toni e la frequenza di intervento è stata ben scelta, una pompatina con il controllo bass (o con il famigerato loudness) sistemerà le cose. In pratica: segui i consigli di l_pisani_54 e bobgraw.
Una correzione con un'alterazione della risposta in frequenza fissa è semplicistica, ma fa il suo. Inoltre quando si prova a fare dei loudness più sofisticati la faccenda si fa rapidamente incasinata e si deve necessariamente lavorare in ambito digitale. Non è il caso di impazzire, perché comunque un livello di ascolto non realistico comporta un risultato non hi-fi, per quanto si aggiustino i livelli tra le varie gamme sonore. E non si tratta solo della mancanza di impatto fisico delle frequenze inferiori.
Un aspetto interessante della questione è che molti diffusori tendono deliberatamente (e ruffianamente) a suonare un po' loudness, invece che equilibrati. Questo va tenuto presente se li si giudica con ascolti a livelli morigerati, diversamente li si considera con troppo favore; poi si scopre che a livelli più realistici sono fastidiosamente "pompati". Immagino che i tuoi abbiano una risposta corretta, senza ruffianerie. La sensazione di bassi deboli ascoltando piano è normale e prevedibile.
Alcuni altoparlanti danno l'impressione di aver bisogno di un livello minimo per "suonare", con metafora motoristica ci si lagna che hanno "la coppia in alto". Cominciano ad essere faccende di ordine superiore, ma un vantaggio riconosciuto praticamente da tutti delle casse molto efficienti è proprio la capacità di mantenere il dettaglio anche ai minimi livelli sonori. Ovviamente pure loro nulla possono circa la variazione della risposta dell'orecchio dell'ascoltatore.
Luca
Re: Consiglio su accoppiata
Alcune Wilson ad esempio hanno molti bassi
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Re: Consiglio su accoppiata
Con la multi amplificazione si risolve all'origine il problema, basta semplicemente ritoccare il volume dell"ampli del subwoofer e degli alti in caso di ascolti serali o notturni e non solo, soprattutto in molti casi di registrazioni pompate sui bassi oppure al contrario in cui i bassi sono molto indietro... però in questo caso non è possibile in quanto l'amplificatore è unico purtroppo, quindi bisogna agire sui controlli di tono
Re: Consiglio su accoppiata
Ciao Francesco, sicuramente in molti casi ritoccare il livello del sub, o via bassa, può funzionare. Però in alcuni casi potrebbe non essere soddisfacente.
L’incrocio potrebbe avvenire ad una frequenza non adatta per emulare un controllo toni. Caso tipico un sub di impostazione audiofila a completare i bassi profondi di un diffusore teoricamente completo, se è tagliato ripidamente. In questo caso la correzione alzerebbe una gamma troppo limitata. Se l’incrocio è tra un WF e un mid a cono la frequenza di incrocio potrebbe essere sensata, attenzione però al tipo di filtraggio. Se si usa un filtro ad alta pendenza al posto di una progressiva accentuazione si produce un gradino secco, ben poco naturale.
Il problema a smanettare con gli incroci sta nella fase relativa tra le vie contigue e nell’ampliamento della zona di sovrapposizione.
Immaginiamo un sub tagliato a 12dB/oct a 100Hz. Se lo alziamo avremo un innalzamento progressivo dell’incrocio ad una frequenza superiore, il che farebbe al caso nostro. Due aspetti negativi però, uno banale e uno più concreto:
. le medio-basse finiscono per essere riprodotte anche dal sub. Se il controllo di tono non c’è, amen. Se è una scelta “puristica” allora non funziona. Far riprodurre i mediobassi da un tipico cono da quattro etti e gommone al posto che dallo scattante mid-wf per risparmiarsi il controllo bassi, più che puristico mi pare masochistico;
. se l’incrocio si sposta in alto di un’ottava e più, cosa verosimile, la risposta in fase del mediobasso sarà approssimativamente lineare, la risposta del sub approssimativamente invertita (sfasamento di un PB 12dB/oct in banda soppressa: 180°), se l'incrocio originale non prevede l'inversione di fase (dipende dal roll-on del mid-wf) facile tirare le conseguenze: quando le due emissioni si equivalgono si forma un bel buco!
Ogni singolo caso specifico può avere soluzioni particolari, ma la tecnica più affidabile rimane un accrocchio (stadio di controllo toni, rete passiva realizzata ad hoc, equalizzatore, fate voi) deputato a giocherellare con la risposta in freq. Ovviamente passati al digitale è tutto più bello: un po’ di attenzione a non generare saturazioni e si può fare tutto senza remore di aggiungere rumore, allungare il percorso del segnale, ecc. ecc. La cosa più rilevante è che si possono usare filtri dinamici, sicuramente più efficaci per un controllo “loudness” incisivo ma naturale.
A proposito di loudness, ma voi con gli acuti come la mettete? Gli ampli vecchio stile li alzavano, anche se molto meno che i bassi, io non ho mai sentito l’esigenza di toccarli.
Luca
L’incrocio potrebbe avvenire ad una frequenza non adatta per emulare un controllo toni. Caso tipico un sub di impostazione audiofila a completare i bassi profondi di un diffusore teoricamente completo, se è tagliato ripidamente. In questo caso la correzione alzerebbe una gamma troppo limitata. Se l’incrocio è tra un WF e un mid a cono la frequenza di incrocio potrebbe essere sensata, attenzione però al tipo di filtraggio. Se si usa un filtro ad alta pendenza al posto di una progressiva accentuazione si produce un gradino secco, ben poco naturale.
Il problema a smanettare con gli incroci sta nella fase relativa tra le vie contigue e nell’ampliamento della zona di sovrapposizione.
Immaginiamo un sub tagliato a 12dB/oct a 100Hz. Se lo alziamo avremo un innalzamento progressivo dell’incrocio ad una frequenza superiore, il che farebbe al caso nostro. Due aspetti negativi però, uno banale e uno più concreto:
. le medio-basse finiscono per essere riprodotte anche dal sub. Se il controllo di tono non c’è, amen. Se è una scelta “puristica” allora non funziona. Far riprodurre i mediobassi da un tipico cono da quattro etti e gommone al posto che dallo scattante mid-wf per risparmiarsi il controllo bassi, più che puristico mi pare masochistico;
. se l’incrocio si sposta in alto di un’ottava e più, cosa verosimile, la risposta in fase del mediobasso sarà approssimativamente lineare, la risposta del sub approssimativamente invertita (sfasamento di un PB 12dB/oct in banda soppressa: 180°), se l'incrocio originale non prevede l'inversione di fase (dipende dal roll-on del mid-wf) facile tirare le conseguenze: quando le due emissioni si equivalgono si forma un bel buco!
Ogni singolo caso specifico può avere soluzioni particolari, ma la tecnica più affidabile rimane un accrocchio (stadio di controllo toni, rete passiva realizzata ad hoc, equalizzatore, fate voi) deputato a giocherellare con la risposta in freq. Ovviamente passati al digitale è tutto più bello: un po’ di attenzione a non generare saturazioni e si può fare tutto senza remore di aggiungere rumore, allungare il percorso del segnale, ecc. ecc. La cosa più rilevante è che si possono usare filtri dinamici, sicuramente più efficaci per un controllo “loudness” incisivo ma naturale.
A proposito di loudness, ma voi con gli acuti come la mettete? Gli ampli vecchio stile li alzavano, anche se molto meno che i bassi, io non ho mai sentito l’esigenza di toccarli.
Luca
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Re: Consiglio su accoppiata
Grazie lucaesse per il bellissimo approfondimento!
In effetti parlando per me stesso, quando avrò inserito anche il crossover elettronico digitale (ora ne ho uno di tipo analogico) potrò modellare in modo più mirato la risposta in frequenza grazie alle equalizzazioni.
Inoltre personalmente non sono mai stato convinto che una risposta in frequenza lineare come una riga si riveli poi la migliore all'ascolto e al nostro ambiente, anche e soprattutto perchè per via della non linearità dell'orecchio un determinato settaggio del suono potrebbe andare peggio o meglio a seconda se stiamo ascoltando a mezzanotte in condominio piuttosto che a mezzogiorno in una domenica di festività e non solo...nelle mie playlist ho riscontrato una mostruosa differenza di qualità nelle incisioni, spesso sono proprio i bassi i più "smanacchiati": a volte i subwoofer producono dei terremoti ma poi subito dopo basta cambiare genere ed epoca dei brani e i bassi sono leggerissimi quasi assenti...
Per cui ritengo necessario inserire perlomeno un equilizzatore (anche virtuale sulla sorgente) in caso di amplificatore singolo se sono del tutto assenti i controlli di tono...sennò bisogna equalizzare sostituendo ogni volta i diffusori non suonano come vogliamo, non mi viene altro in mente
In effetti parlando per me stesso, quando avrò inserito anche il crossover elettronico digitale (ora ne ho uno di tipo analogico) potrò modellare in modo più mirato la risposta in frequenza grazie alle equalizzazioni.
Inoltre personalmente non sono mai stato convinto che una risposta in frequenza lineare come una riga si riveli poi la migliore all'ascolto e al nostro ambiente, anche e soprattutto perchè per via della non linearità dell'orecchio un determinato settaggio del suono potrebbe andare peggio o meglio a seconda se stiamo ascoltando a mezzanotte in condominio piuttosto che a mezzogiorno in una domenica di festività e non solo...nelle mie playlist ho riscontrato una mostruosa differenza di qualità nelle incisioni, spesso sono proprio i bassi i più "smanacchiati": a volte i subwoofer producono dei terremoti ma poi subito dopo basta cambiare genere ed epoca dei brani e i bassi sono leggerissimi quasi assenti...
Per cui ritengo necessario inserire perlomeno un equilizzatore (anche virtuale sulla sorgente) in caso di amplificatore singolo se sono del tutto assenti i controlli di tono...sennò bisogna equalizzare sostituendo ogni volta i diffusori non suonano come vogliamo, non mi viene altro in mente
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Re: Consiglio su accoppiata
Grazie mille. Problema risolto con la tua indicazione.bobgraw ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 10:56Quoto chi mi ha preceduto, quindi quando ascolti a basso volume per migliorare la tua percezione dei bassi, semplicemente disattiva il tasto "source direct" che probabilmente salta i controlli di tono del tuo bel Denon e ruota verso le ore 15 il comando rotativo denominato "Bass" e verso le ore 14 il potenziometro denominato "Treble".Pieronaldo90 ha scritto: ↑mercoledì 3 gennaio 2024, 7:48Mi domandavo se è i bassi è corretto che si sentino poco ad un volume basso, o se devo prendere un amplificatore più potente o un subwoofer.
In effetti va meglio ).
Grazie mille
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Re: Consiglio su accoppiata
Ciao a tutti,
Torno da voi ancora con lo stesso tema ma con una domanda: considerando quindi che mi piacerebbe sentire un suono un po' più potente, sarebbe meglio:
- cambiare amplificatore
- cambiare casse
- acquistare il subwoofer indiana line 880?
Chiaramente le proposte hanno alla base il fatto che il budget è limitato...da mia moglie
Torno da voi ancora con lo stesso tema ma con una domanda: considerando quindi che mi piacerebbe sentire un suono un po' più potente, sarebbe meglio:
- cambiare amplificatore
- cambiare casse
- acquistare il subwoofer indiana line 880?
Chiaramente le proposte hanno alla base il fatto che il budget è limitato...da mia moglie