Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

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Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 11:30

In questi giorni mi sono dovuto render conto del fatto che gli appassionati con la "coda di paglia" quando si parla di pollacchioni sono molti di più di quanto io potessi immaginare.

E' probabile che ci stiamo accorgendo tutti insieme del fatto che i prodotti-fregatura sono ormai nove su dieci ed è diventato quasi impossibile non portarsene qualcuno a casa, per poi accorgersene quando è troppo tardi. Ma oggi (2024) è molto più difficile poter sbolognare i ciofegoni malsuonanti, perché i negozi hanno visto ridursi di molto il giro di usato, vista la concorrenza degli annunci sul Web... dove però si vende per lo più robaccia obsoleta e malsuonante.

Ragionandoci: il negoziante può accettare indietro un usato anche malsuonante, perché conta di rivenderlo a qualche ingenuo (una volta...), mentre l'acquirente che risponde ad un annuncio è molto più diffidente (e comunque si aspetta il "prezzaccio"...).

ORA PERO' SEGUITEMI CON ATTENZIONE.

Giorni fa stavo misurando le potenze di picco necessarie per ottenere certi livelli, con i miei impianti, efficientissimi...

Ad un certo punto -fatti due conti- mi sono reso conto del fatto che la massima parte degli appassionati che conosco ha in casa diffusori talmente poco efficienti ed ampli così poco potenti che è praticamente impossibile che non ASCOLTI IN CLIPPING.

Misurando e calcolando si arriva facilmente proprio a questa conclusione: e le differenze che in tanti affermano di avvertire quando si cambia ampli, sono quindi verosimilmente causate dal diverso livello e dal diverso modo di clippare.

Con un ampli a transistor -tipicamente assai controreazionato- basta già il taglio degli ultimi 5-6 dB nei picchi per allertare gli ascoltatori più esperti che "qualcosa non va"... In media, gli appassionati meno smaliziati tollerano anche 12-15 dB di clipping, prima di avvertire fatica d'ascolto e suono vetroso.

Con i valvolari la situazione è migliore, ma se sono del tipo controreazionato (la maggior parte, specie i push-pull) allora il loro comportamento in saturazione è solo marginalmente diverso rispetto a quello degli ampli a transistor. La differenza maggiore sta nel fatto che i valvolari hanno praticamente tutti un Trasformatore d'Uscita, la cui presenza impedisce alla corrente continua di arrivare ai woofers. E questo fa una differenza enorme quando l'ampli clippa, perché il woofer si muove meno e quindi distorce assai meno.

Arriviamo infine ai valvolari Single Ended, che sono spesso privi di controreazione... e per i quali anche transienti "segati" di 15-18 dB appaiono abbastanza accettabili, all'ascolto. Perlomeno dal punto di vista degli appassionati meno esperti e smaliziati.

ED A QUESTO PUNTO... COSA DEDUCIAMO...???

Fate bene attenzione: la prima deduzione che ne deriva è che il range di potenze di amplificazione è in pratica assai più ristretto di quanto si pensi.

Infatti gli ampli più potenti (sopra 250/300 Watt per canale) hanno di solito delle protezioni che scattano precocemente (sui carichi bassi e reattivi dei diffusori poco efficienti) e sono anche molto controreazionati: DUE MOTIVI per cui non appena clippano suonano malissimo... E quindi vanno impiegati con cautela, anche perché il clipping di un ampli di quella potenza comporta armoniche in quantità tale da friggere i soliti tweeter a cupola, le cui bobine dissipano pochissimi watt (5-10 al massimo).

Gli ampli meno potenti (20 Watt) possono esser privi di controreazione e magari anche a valvole, per cui la loro saturazione suonerà meno fastidiosa di quella di un ampli a stato solido di potenza dieci volte maggiore...

Il ragionamento prosegue nel prossimo post.
F.C.

F.Calabrese
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 11:49

Riepilogando il lungo post che precede: abbiamo dedotto che la differenza all'ascolto tra ampli potenti (250/300 W) ed ampli poco potenti (20-25 W) è verosimilmente molto minore di quanto appaia dai numeri. E questo per via del diverso modo di clippare.
Non solo, ma anche i diffusori si comportano molto meglio se a pilotarli è un valvolare non controreazionato (anche in saturazione) oppure un ampli potente ed a stato solido, le cui inevitabili protezioni creano un suono gracchiante e fastidiosissimo, al clipping (ma anche poco prima).

Ora traduciamo questo ragionamento in termini di composizione intelligente degli impianti.

Un primo tipo di impianto HiFi impiegherà diffusori economici (p.es. Indiana Line, per capirci...) ed ampli a stato solido di potenza moderata, che è l'unica realmente sopportabile affidabilmente da questo tipo di diffusori.

Moltiplicando l'efficienza di questi diffusori per la potenza di questi ampli si ottengono valori di Picco Lineare (non pesato "A") talmente bassi da rendere possibile l'ascolto indistorto dei soli brani di voce femminile con pochi strumenti d'accompagno. Quella che da anni definiamo come: "musica plin-plin" e che è la musica che -NON A CASO- si ascolta più di frequente alle mostre.

Riflettendoci: ampli più potenti non sono indicati, perché i diffusori non li sopporterebbero (distorcendo, prima di danneggiarsi) e perché la differenza tra un ampli da 100 W ed uno da 300 Watt è di poco meno di 5 (cinque) deciBel: appena avvertibile all'ascolto. In questi casi non si può consigliare un valvolare SE, perché il suo costo supererebbe quello dei diffusori e non avrebbe senso.

Osservate con attenzione il tracciato qui sotto, che mostra i livelli di ascolto per la Canzone di Marinella (Mina e de André) a casa di un appassionato che aveva appena acquistato una coppia di B&W 800D... Notate i Livelli di Picco (in verde) e fate voi stessi due conti...
800D_Marinella.jpg
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Poi fate bene attenzione al prossimo post.
Segue
F.C.

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 12:07

Ragionando logicamente, ci si aspetterebbe che -salendo di livello da diffusori economici- si possa ottenere di meglio.

Sarete sorpresi dalla scoperta che questo NON accade se si continuano a scegliere diffusori poco efficienti.

Immaginate di sostituire le vostre simil-Indiana-Line con due costosissime Focal Grand Utopia, o Sonus Faber Aida, o Wilson, Avalon, ecc...
Ebbene: la potenza sopportata dai tweeter resta più o meno la stessa, per cui l'eventuale passaggio da ampli da 100 W ad ampli da 1-2000 watt per canale vi porterebbe ad ascoltare sempre la solita "musica plin-plin" e poco altro... appunto per non danneggiare i tweeters, ma anche perché i woofers dei diffusori più costosi vanno in limite di escursione con poche decine di Watt...

Ora domandiamoci: non vi sembrano un po' pollacchioni quegli appassionati che spendono decine di migliaia di Euro per impianti con i quali si possono appunto ascoltare indistorte solo voci femminili e musica barocca...??? Ormai sono in tanti a pensarlo, compresi molti di loro.

Arriviamo dunque all'alternativa intelligente, che qui sul Forum la conoscete tutti (si chiama Nessie).

Partiamo con l'adottare trasduttori più efficienti (97 dB/1W/1m) e potenti (400 W) per i satelliti... più un bel woofer Pro da 1000 Watt per un Sub caricato acusticamente, in modo di limitarne l'escursione e render massima la sua efficienza (eguale o superiore rispetto a quella dei satelliti).

Su un impiantino del genere possono essere riversate potenze dell'ordine delle centinaia di Watt, ottenendo livelli indistorti (124 dB di Picco a 3 metri) che rendono possibile l'ascolto del Rock a livelli Live. Una cosa impossibile anche per i più costosi impianti con diffusori/ciofegoni asfittici. Ed infatti...!

Non solo: ma per questo tipo di impianti può essere possibile l'approccio alternativo che prevede ampli a valvole sui satelliti, magari con pilotaggio in corrente. Si perde qualcosa (nei livelli massimi) con il Rock a livelli Live... ma il risultato all'ascolto potrebbe essere persino superiore, se l'ampli NON è controreazionato e se satura molto gradualmente.

ALTERNATIVE...??? Anni fa si parlava di impiegare diffusori Econowave -tipicamente due vie da discoteca- come satelliti, abbinandoli ad un bel Sub Pro: il costo complessivo è minimo, vista l'enorme concorrenza sul mercato. Negli anni questa alternativa si è però rivelata talmente limitata che ormai non se ne parla più. I problemi erano due: il primo è che gli Econowave impiegano trombe per gli alti la cui risposta è allineata in modo di risultare corretta per un certo angolo di copertura, il che comporta troppi alti in asse. E questo spiega il suono tagliente, aggressivo. Il secondo problema sta nell'abbinamento con i Sub, che è impresa solitamente superiore rispetto alle forze di qualsiasi appassionato. Il risultato complessivo è quello di un impianto inascoltabile.

COSTI: L'impiantino con due satelliti e Sub non può costare come due Indiana Line, semplicemente perché queste ed i diffusori simili sono prodotte in Cina ed in quantità enormi. I costi si possono però contenere formando cordate, come abbiamo sperimentato pochissimi anni fa. Resta però il fatto che l'impianto "tipo Nessie" va a fare diretta concorrenza -in termini di prestazioni all'ascolto- con impianti costosissimi, rispetto ai quali è superiore quando si ascoltano orchestre e cori, per non parlare del Rock.

Una modifica interessante potrebbe essere quella di apportare modifiche ad ampli di buona qualità e basso costo, ottimizzandoli al massimo... ma ne parliamo dopo il collaudo della soluzione, che sto per fare nei prossimi giorni.
Nessie Tola.jpg
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Segue con gli impianti "top".
F.C.

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 12:46

Arriviamo all'argomento "Impianti Top" (per NON pollacchioni): un argomento semplicissimo.

Immaginate di caricare acusticamente (quasi a tromba) un impianto come il Nessie, con trasduttori Pro a bassissima distorsione e con 4 o più vie. Avremo guadagnato quei preziosi 8-9 deciBel di efficienza che ci rendono possibile adottare un'amplificazione valvolare per tutte le vie, tranne che per i Sub.

L'impianto potrebbe costare due-tre volte quanto un Nessie, ma avrebbe prestazioni superiori rispetto ad impianti commerciali come le Avantgarde Trio con BassHorn o le varie Cessaro Beta/Gamma, Living Voice Vox Olympian e via di seguito, vale a dire di impianti a cinque cifre...

Chi ha ascoltato un Poliedro o la mia versione del Paragon sa bene che non c'è parametro in cui possa uscire sconfitto dal confronto con quei mostri sacri o comunque con il massimo che possiate ipotizzare: il caricamento "come a tromba" consente infatti prestazioni spettacolari soprattutto ai bassissimi livelli, specie se le elettroniche hanno la risoluzione necessaria.

Due sono le critiche che spesso ricevo: la prima è sull'aspetto estetico o la finitura, che però possono essere facilmente concordati, magari con un piccolo ed insignificante ritocco al costo. Un esempio: i satelliti del Poliedro (e del mio Paragon) possono aver forma "a goccia" invece che a poligono con sette lati: basta incurvare a caldo il legno e sovrapporne di vari spessori, esattamente come fa la B&W. Idem dicasi dei mid-bassi e del Paragon, per il quale anche la versione originale della JBL aveva un rivestimento esterno.

Il punto veramente più delicato, per questo tipo di impianti, sta nella scelta delle elettroniche, che dovrebbero comprendere i migliori DAC esistenti (che NON sono i più costosi), interfacciati alla perfezione con ampli circuitalmente semplici ma ad altissima risoluzione. Un buono spunto di discussione.

IN SINTESI: ragionandoci logicamente si deduce che, a parte gli impianti super-economici (dalle Lonpoo alle Indiana Line) bastano due tipi di impianto per coprire praticamente tutte le esigenze degli appassionati, ivi inclusa quella di arredare il salotto con qualcosa di performante, oltre che di aspetto piacevole.

Avrei piacere di dibatterne con qualcuno di quelli con la "coda di paglia" quando si parla di pollacchioni... :) :) :)
Poliedro_n1.jpg
Poliedro_n1.jpg (1.76 MiB) Visto 1861 volte


Saluti
F.C.

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 16:54

Piccolo poscritto di ENORME importanza...

Si parla tanto (troppo) di "impostazione timbrica" dei diffusori, dimenticando che questa è strettissimamente correlata alla loro risposta in frequenza (e dispersione).

Ora però ragioniamoci un attimo: i moderni processori digitali consentono di memorizzare decine di differenti equalizzazioni, permettendo di poter scegliere appunto tra decine di "impostazioni timbriche" con un solo click...

Io l'ho fatto per i miei FullHorn di massimo livello, memorizzando anche venti diverse equalizzazioni, tra le quali -a dire il vero- alla fine ne preferivamo tutti una sola.

Naturalmente questo ragionamento presuppone una dispersione monotonica, in modo che le riflessioni dalle pareti non presentino andamenti anomali, inequalizzabili.

Non solo, ma per poter equalizzare occorre disporre sempre di un certo margine in più in termini di dinamica ed occorre che ampli e diffusori non clipping o distorcano, rispettivamente. E questo spiega il perché l'offerta di più "impostazioni timbriche" resta ad oggi una rarità: infatti è improponibile con tutti quegli impianti che lavorano al limite, scannati da clipping o distorsione. Cioè praticamente tutti.


Saluti
F.C.

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da tola » venerdì 16 febbraio 2024, 17:22

Molto bello il Poliedro! l'elemento il legno naturale è il sub di completamento?

lucaesse
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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da lucaesse » venerdì 16 febbraio 2024, 18:07

e i medio-bassi verticali a parete?

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da lucaesse » venerdì 16 febbraio 2024, 18:08

curiosità fotografiche a parte, il discorso fila.

Luca

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 18:25

tola ha scritto:
venerdì 16 febbraio 2024, 17:22
Molto bello il Poliedro! l'elemento il legno naturale è il sub di completamento?
Si trattava di Sub a doppia cavità con un woofer da 18"/47cm. da ben 2000 Watt (ingombro= 60x60x75 cm.). Troppo... Ma l'appassionato li ha preferiti a quelli "standard", che invece ingombrano 60x60x40 cm. e sopportano "solo" metà di quella potenza. però tenete presente che un Sub più piccolo si può collocare più facilmente, per cui non è affatto detto che risulti in pratica inferiore... anzi...!!!

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Re: Un semplice ragionamento logico: 2 impianti bastano

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 16 febbraio 2024, 18:26

lucaesse ha scritto:
venerdì 16 febbraio 2024, 18:07
e i medio-bassi verticali a parete?
Sono quelli del Poliedro, che si possono anche collocare orizzontali, a terra, risultando pressoché invisibili.

Saluti
F.C.

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