Due piccoli problemi (Delta)

[F.Calabrese]

Quoto Tic Cito:

Molti anni addietro avevo le Delta 3, inutile dire che erano dei fuoriclasse con tutti i generi musicali nonostante fosse un tre vie con driver convenzionali.
Qui, siamo su altri livelli che solo uomini capaci possono realizzare, senza le chiacchiere e le allusioni questo diffusore a mio modo di vedere è il vero esempio di una progettazione attenta allo scopo di riprodurre musica ad alti livelli all'interno di un ambiente domestico.
Mi chiedo e forse sbaglio, come mai da brand autorevoli non vengano proposte realizzazioni simili, certo, non esiste un unica formula ma sicuramente non tutte le varianti concettuali raggiungano gli stessi livelli di riproduzione dell'evento musicale.

Scommetto che molti di voi sono interessati a conoscere la verità (tecnica) in merito a questi diffusori. Troverete tutto nei prossimi post.

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F.C.

[F.Calabrese]

Premetto che le Delta Tre a me piacevano moltissimo, anche perché sono tra i pochissimi ad averle ascoltate nel salotto del Gruppo Suono, dove vennero messe a punto e dove quindi suonavano in modo semplicemente strepitoso (per l'epoca). Negli anni, però, la cultura in campo elettroacustico ha fatto grandi passi avanti e certi aspetti progettuali si sono rivelati veri errori.

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F.C.

[F.Calabrese]

Il primo problema con questi diffusori sta nella dimensione verticale dei trasduttori per medi ed alti, che è anche superiore rispetto alle lunghezze d'onda che emette. In queste condizioni la risposta cambia a seconda della distanza e la dispersione verticale è a dir poco orrenda. Ne deriva che le riflessioni dell'ambiente arrivano con uno spettro diverso, rispetto all'emissione in asse, per cui non fanno scattare l'Effetto Haas (grazie al quale noi attenuiamo di quasi dieci volte le riflessioni). In pratica è come se questi diffusori rendessero l'ambiente più riverberante di quel che apparirebbe con diffusori caratterizzati da dispersione migliore e più omogenea.
Sul Journal of AES è comparsa la teoria matematica di questi trasduttori, che si conclude con una stroncatura a dir poco definitiva.

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F.C.

[F.Calabrese]

Il secondo problema (tecnico) con questi diffusori sta nella scelta della sospensione pneumatica, ma con volume ridotto e pieno di assorbente. Questo comporta la necessità di aggiungere peso alla massa mobile dei coni, di fatto abbassandone l'efficienza e peggiorandone la risposta ai transienti. Ma non basta: uno dei massimi esperti mondiali -Gavin Putland- ha dimostrato matematicamente, nella sua tesi di dottorato, che questa configurazione di diffusori soffre di un altro difetto, occulto. Si tratta dell'ulteriore aggiunta di massa derivante dal fatto che l'assorbente interno tende a vibrare solidalmente ai coni, dissipando peraltro. Ne consegue che si perde di efficienza senza guadagnare nulla in termini di risposta in basso. Peggio di così...!

Saluti
F.C.

[bobgraw]

Premetto che le Delta Tre a me piacevano moltissimo, --cut-cut--. Negli anni, però, la cultura in campo elettroacustico ha fatto grandi passi avanti e certi aspetti progettuali si sono rivelati veri errori.

Come si usa dire oggi sui gruppi facebook, "belli" questi Delta 3.

Ma quello che mi premeva chiederti è: come coniughi il fatto che a te piacessero moltissimo, pur in presenza di alcune delle problematiche che citi e di cui i Delta 3 si è poi realizzato essere affetti?

Se i difetti tecnici sono gravi, avrebbero dovuto suonare male e quindi non piacerti, anche in quegli anni.

A forza di cercarlo non vorrei mai trovare il diffusore "senza errori" dal punto di vista tecnico, che però alla fine della fiera non è in grado di suonare almeno in modo musicale e coinvolgente per i sensi e la mente.

[F.Calabrese]

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Ma quello che mi premeva chiederti è: come coniughi il fatto che a te piacessero moltissimo, pur in presenza di alcune delle problematiche che citi e di cui i Delta 3 si è poi realizzato essere affetti?

Se i difetti tecnici sono gravi, avrebbero dovuto suonare male e quindi non piacerti, anche in quegli anni...

SEMPLICISSIMO... quelle che vedi in foto sono le Delta 4 e NON SONO LE DELTA TRE...

Quanto al fatto che mi piacevano, ti faccio notare che eravamo alla fine degli anni '70, quando io non avevo ancora progettato i miei primi diffusori a radiazione diretta, vale a dire i monitor da palco.

Quando iniziai, impiegando woofers leggendari come i Gauss in Alnico, le Delta tre vennero semplicemente polverizzate. Non parlo di bravura progettuale, ma semplicemente del fatto che la differenza tra un woofer Gauss da 12"/32cm. ed il woofer delle Delta Tre era la stessa che poteva esserci tra un carro armato Tiger o Panther ed uno dei patetici carrarmatini italiani che tanto piacevano nelle parate ai Fori Imperiali.

Comprendi il concetto...?


Saluti
F.C.

[l_pisani_54]

Sono un appassionato discretamente "attempato" e ricordo benissimo le Delta 3, le Delta 4 e tutte le realizzazioni degli anni '70 '80.
Ho posseduto per molti anni una coppia di ESB 100 LD prima serie (quelle ante Giussani, con i woofer con sospensione in gomma), ed ho avuto occasione di ascoltare abbastanza di recente, la coppia di Delta 3 posseduta da Giussani, che ho frequentato nei suoi ultimi anni di vita.
Le Delta 3 le ascoltammo per pochi minuti, con una certa cautela, perché avevano i woofer pesantemente rattoppati e, non esistendo ricambi, non si poteva correre il rischio di danneggiarli.
Delta 3 e Delta 4 suonavano bene, come pure le ESB grandi di Giussani, naturalmente, un confronto con un sistema a tromba di oggi, ben progettato, sarebbe impietoso, come lo è quello con il 99% delle caccavelle che girano nelle varie fiere dell'HiFi italiche.
Il guaio è un altro: quando uscirono le Delta 3, le mie asfittiche finanze di studente universitario non mi permisero di acquistarle, ma comunque non costavano come una Ferrari e peggio come un appartamento, come accade oggi in molti casi.